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Alfabetica [« »] equivale 1 equivoci 1 equivoco 1 era 88 eran 2 erano 21 eravamo 2 | Frequenza [« »] 89 essere 89 hai 89 margherita 88 era 87 verso 86 notte 86 prima | Johann Wolfgang von Goethe Faust Concordanze era |
Parte, Atto/Cap
1 I, 1| quando fra me e il mondo era un velo di nubi, — e il 2 I, 1| ravvolto in sul cespo mi era presago di meravigliose 3 I, 2| quello stravagante ch'egli era nel primo suo giorno. Forse 4 I, 3| risonare qui dove poc'anzi era tutto pieno della presenza 5 I, 3| quando ciascun bevitore era in debito di svolgere in 6 I, 3| presentimenti, e nell'orazione era un ardente diletto. Un fervore 7 I, 4| colori:~ ~ Oh, come egli era bello!~ ~ Già sotto il tiglio 8 I, 4| Già sotto il tiglio era gran ragunata,~ ~ E ballavano 9 I, 4| sì fatto onore! Mio padre era un uomo da bene, ingegno 10 I, 4| rosso, amante senza ritegno, era maritato al giglio entro 11 I, 4| di vivi colori, e quella era la medicina, e i pazienti 12 I, 5| scritto: “Nel principio era la parola.” Ecco io sono 13 I, 5| scritto: “Nel principio era la mente.” Bada bene al 14 I, 5| meglio così: “Nel principio era la possanza.” Ed ecco pur 15 I, 5| animosamente scrivo: “Nel principio era l'atto."~ ~Barbone! se io 16 I, 5| parte che nel principio era in ogni cosa: son parte 17 I, 5| bugiardo sogno quel diavolo? ed era veramente un barbone colui 18 I, 6| vivezza di gioventù. Mia madre era tutta accorata di vedermi 19 I, 7| Dié cento giravolte;~ ~ Era un foco, un furore,~ ~ Un 20 I, 7| delle canzoni. (Canta.)~ ~ V'era un re che aveva in corte~ ~ 21 I, 7| Mefistofele (canta).~ ~ V'era un re che aveva in corte~ ~ 22 I, 7| Altmayer. Come?~ ~Frosch. Era il tuo naso?~ ~Brander ( 23 I, 8| sguardo nello specchio. Oh, era pur bella quella immagine!~ ~ 24 I, 9| assolta da ogni peccato. Io m'era appiattato presso all'inginocchiatoio, 25 I, 10| intanto che si spoglia).~ ~ V'era in Tule un re che tenne~ ~ 26 I, 12| fosse propriamente letame, era paglia mezzo fradicia; non 27 I, 12| fra noi, io n'ebbi, com'era di dovere, la mia bella 28 I, 14| Faust. Un angelo ell'era, se somigliava a te.~ ~Margherita. 29 I, 14| mi voleva bene. Mio padre era morto di poco quando ella 30 I, 14| ancora nostra madre, tant'era ridotta a mal termine; e 31 I, 14| La culla della piccina era accanto al mio letto, di 32 I, 14| attonita; che mai non m'era occorso simil caso; e non 33 I, 14| che in favor vostro; ed io era malcontenta di me sentendo 34 I, 16| dolorose fantasie, e s'io non era, tu te ne saresti già da 35 I, 16| erano placidi i suoi sensi; era nel suo cuore infantile 36 I, 19| gran che di bellezza, ed era ita sì innanzi che non si 37 I, 19| stavamo a filare, egli non c'era verso che nostra madre ne 38 I, 24| cane; tornalo qual egli era, quando si dilettò di saltarmi 39 I, 26| rovina! Allora l'amor mio era vicino a me, ma oh, adesso 40 I, 26| figliuolo. Il mio! — non era egli dato a te ed a me? 41 I, 26| Coricarmi vicino a te, oh, era pur soave, era pur delizioso! 42 I, 26| a te, oh, era pur soave, era pur delizioso! Ma non mi 43 II, 1| sprigiona dai vapori da cui era ancora avvolto; la foresta 44 II, 1| massa di carne. Non si sa se era morto o ubbriaco fracido.~ ~ 45 II, 1| Quell'altro è bello e ito! Era una ruina! Una botte! Questi 46 II, 1| inventare divertimenti; era inutile; i giuochi innocenti 47 II, 1| nostra sorella maggiore era così poco soddisfacente, 48 II, 1| saprei garantirvi. Se prima era il nano che vi faceva terrore, 49 II, 1| capitato. Quando la donna era ancora la buona massaja 50 II, 1| Avarizia; allora la casa era ben governata; vi entrava 51 II, 1| armadio; locché per certo era una cattiva abitudine. Ma 52 II, 1| compiere qui l'impresa a cui si era accinto. Un tripode sorto 53 II, 1| tempo mi ha deliziato, non era che l'ombra d'una simile 54 II, 2| ritorno. Questa camera è quale era al tempo del dottor Faust, 55 II, 2| senso!~ ~Mefistofele. Io era in cerca di tesori nascosti, 56 II, 2| prima di me, il mondo non era; Io trassi il sole dal mezzo 57 II, 2| sprigionava dall'interno, che era destinata a formarsi da 58 II, 2| Buon giorno, babbo! Ebbene, era dunque vero? Vieni, stringimi 59 II, 2| degli Argonauti, ciascuno era prode a modo suo, e, secondo 60 II, 2| grazia è irresistibile. Tale era Elena, quando io la portavo.~ ~ 61 II, 2| gentilezza e civetteria. Quanto era avvenente! Sul fiore dell' 62 II, 2| io dunque? Dove vado? Vi era dianzi un sentiero, ed ora 63 II, 2| erano stabiliti! la montagna era tonda ed ora è aguzza. Ho 64 II, 2| straordinaria; la roccia era caduta dalla luna, e, di 65 II, 2| Sta tranquillo! Quella non era che un'invenzione. Sgombri 66 II, 2| precisamente tolto tutto quanto vi era di meglio. Come sarebbe 67 II, 2| però mi avvidi che tutto era accaduto come se non vi 68 II, 3| tempio di Citerea, come era mio sacro dovere, colà ove 69 II, 3| lui, fantasma esso pure; era un sogno, le parole stesse 70 II, 3| d'uno nella stessa guisa. Era cosa orribile a vedersi.~ ~ 71 II, 3| all'ingiro! — II giorno non era egli sereno? — Le nubi si 72 II, 3| La rassegna del bottino era presto fatta: l'uno s'impadroniva 73 II, 3| un altro poteva possedere era un nulla per me.~ ~Andavo 74 II, 3| razza; il dominio di esso era nelle mani della mia regina 75 II, 4| a dire il vero, questo era il fondo dell'inferno.~ ~ 76 II, 4| solforosi. Quali esalazioni! era una cosa prodigiosa! In 77 II, 4| capovolto: ciò che un tempo era al basso, forma oggi la 78 II, 4| punto d'onore: il diavolo era presente! Noi siamo gente 79 II, 4| sembrò essere suo. Egli era giovane quando gli toccò 80 II, 4| tutti i suoi orrori; non era che un'illusione, ma un' 81 II, 4| principio d'un racconto: — C'era una volta...~ ~Faust. Il 82 II, 4| tutto il giorno, l'atmosfera era pesante, angosciosa, l'uno 83 II, 5| fiammelle e l'indomani ecco vi era un argine bell'e fatto. 84 II, 5| e fatto. Il sangue umano era senza dubbio sparso in sacrifizi; 85 II, 5| allo spuntar dell'alba vi era un grande canale. Gli è 86 II, 5| Ah! me infelice! Non lo era io forse un tempo prima 87 II, 5| il desiderio, ecco quale era la mia vita, ahi lasso! 88 II, 5| ahi lasso! Allora essa era florida, maschia, possente