Parte, Atto/Cap

 1   I,   1|            quando fra me e il mondo era un velo di nubi, — e il
 2   I,   1|            ravvolto in sul cespo mi era presago di meravigliose
 3   I,   2|          quello stravagante ch'egli era nel primo suo giorno. Forse
 4   I,   3|          risonare qui dove poc'anzi era tutto pieno della presenza
 5   I,   3|             quando ciascun bevitore era in debito di svolgere in
 6   I,   3|      presentimenti, e nell'orazione era un ardente diletto. Un fervore
 7   I,   4|            colori:~ ~ Oh, come egli era bello!~ ~ Già sotto il tiglio
 8   I,   4|                 Già sotto il tiglio era gran ragunata,~ ~ E ballavano
 9   I,   4|           sì fatto onore! Mio padre era un uomo da bene, ingegno
10   I,   4|        rosso, amante senza ritegno, era maritato al giglio entro
11   I,   4|            di vivi colori, e quella era la medicina, e i pazienti
12   I,   5|             scritto: “Nel principio era la parola.” Ecco io sono
13   I,   5|             scritto: “Nel principio era la mente.” Bada bene al
14   I,   5|         meglio così: “Nel principio era la possanza.” Ed ecco pur
15   I,   5| animosamente scrivo: “Nel principio era l'atto."~ ~Barbone! se io
16   I,   5|             parte che nel principio era in ogni cosa: son parte
17   I,   5|     bugiardo sogno quel diavolo? ed era veramente un barbone colui
18   I,   6|      vivezza di gioventù. Mia madre era tutta accorata di vedermi
19   I,   7|             Dié cento giravolte;~ ~ Era un foco, un furore,~ ~ Un
20   I,   7|        delle canzoni. (Canta.)~ ~ V'era un re che aveva in corte~ ~
21   I,   7|           Mefistofele (canta).~ ~ V'era un re che aveva in corte~ ~
22   I,   7|           Altmayer. Come?~ ~Frosch. Era il tuo naso?~ ~Brander (
23   I,   8|         sguardo nello specchio. Oh, era pur bella quella immagine!~ ~
24   I,   9|       assolta da ogni peccato. Io m'era appiattato presso all'inginocchiatoio,
25   I,  10|       intanto che si spoglia).~ ~ V'era in Tule un re che tenne~ ~
26   I,  12|          fosse propriamente letame, era paglia mezzo fradicia; non
27   I,  12|             fra noi, io n'ebbi, com'era di dovere, la mia bella
28   I,  14|                Faust. Un angelo ell'era, se somigliava a te.~ ~Margherita.
29   I,  14|           mi voleva bene. Mio padre era morto di poco quando ella
30   I,  14|           ancora nostra madre, tant'era ridotta a mal termine; e
31   I,  14|              La culla della piccina era accanto al mio letto, di
32   I,  14|             attonita; che mai non m'era occorso simil caso; e non
33   I,  14|          che in favor vostro; ed io era malcontenta di me sentendo
34   I,  16|       dolorose fantasie, e s'io non era, tu te ne saresti già da
35   I,  16|         erano placidi i suoi sensi; era nel suo cuore infantile
36   I,  19|            gran che di bellezza, ed era ita sì innanzi che non si
37   I,  19|        stavamo a filare, egli non c'era verso che nostra madre ne
38   I,  24|             cane; tornalo qual egli era, quando si dilettò di saltarmi
39   I,  26|           rovina! Allora l'amor mio era vicino a me, ma oh, adesso
40   I,  26|            figliuolo. Il mio! — non era egli dato a te ed a me?
41   I,  26|          Coricarmi vicino a te, oh, era pur soave, era pur delizioso!
42   I,  26|            a te, oh, era pur soave, era pur delizioso! Ma non mi
43  II,   1|         sprigiona dai vapori da cui era ancora avvolto; la foresta
44  II,   1|        massa di carne. Non si sa se era morto o ubbriaco fracido.~ ~
45  II,   1|          Quell'altro è bello e ito! Era una ruina! Una botte! Questi
46  II,   1|             inventare divertimenti; era inutile; i giuochi innocenti
47  II,   1|             nostra sorella maggiore era così poco soddisfacente,
48  II,   1|         saprei garantirvi. Se prima era il nano che vi faceva terrore,
49  II,   1|           capitato. Quando la donna era ancora la buona massaja
50  II,   1|            Avarizia; allora la casa era ben governata; vi entrava
51  II,   1|           armadio; locché per certo era una cattiva abitudine. Ma
52  II,   1|     compiere qui l'impresa a cui si era accinto. Un tripode sorto
53  II,   1|          tempo mi ha deliziato, non era che l'ombra d'una simile
54  II,   2|      ritorno. Questa camera è quale era al tempo del dottor Faust,
55  II,   2|            senso!~ ~Mefistofele. Io era in cerca di tesori nascosti,
56  II,   2|           prima di me, il mondo non era; Io trassi il sole dal mezzo
57  II,   2|       sprigionava dall'interno, che era destinata a formarsi da
58  II,   2|         Buon giorno, babbo! Ebbene, era dunque vero? Vieni, stringimi
59  II,   2|           degli Argonauti, ciascuno era prode a modo suo, e, secondo
60  II,   2|        grazia è irresistibile. Tale era Elena, quando io la portavo.~ ~
61  II,   2|     gentilezza e civetteria. Quanto era avvenente! Sul fiore dell'
62  II,   2|            io dunque? Dove vado? Vi era dianzi un sentiero, ed ora
63  II,   2|        erano stabiliti! la montagna era tonda ed ora è aguzza. Ho
64  II,   2|            straordinaria; la roccia era caduta dalla luna, e, di
65  II,   2|          Sta tranquillo! Quella non era che un'invenzione. Sgombri
66  II,   2|  precisamente tolto tutto quanto vi era di meglio. Come sarebbe
67  II,   2|            però mi avvidi che tutto era accaduto come se non vi
68  II,   3|             tempio di Citerea, come era mio sacro dovere, colà ove
69  II,   3|            lui, fantasma esso pure; era un sogno, le parole stesse
70  II,   3|           d'uno nella stessa guisa. Era cosa orribile a vedersi.~ ~
71  II,   3|         all'ingiro! — II giorno non era egli sereno? — Le nubi si
72  II,   3|             La rassegna del bottino era presto fatta: l'uno s'impadroniva
73  II,   3|           un altro poteva possedere era un nulla per me.~ ~Andavo
74  II,   3|           razza; il dominio di esso era nelle mani della mia regina
75  II,   4|              a dire il vero, questo era il fondo dell'inferno.~ ~
76  II,   4|        solforosi. Quali esalazioni! era una cosa prodigiosa! In
77  II,   4|         capovolto: ciò che un tempo era al basso, forma oggi la
78  II,   4|           punto d'onore: il diavolo era presente! Noi siamo gente
79  II,   4|             sembrò essere suo. Egli era giovane quando gli toccò
80  II,   4|            tutti i suoi orrori; non era che un'illusione, ma un'
81  II,   4|        principio d'un racconto: — C'era una volta...~ ~Faust. Il
82  II,   4|        tutto il giorno, l'atmosfera era pesante, angosciosa, l'uno
83  II,   5|      fiammelle e l'indomani ecco vi era un argine bell'e fatto.
84  II,   5|            e fatto. Il sangue umano era senza dubbio sparso in sacrifizi;
85  II,   5|           allo spuntar dell'alba vi era un grande canale. Gli è
86  II,   5|             Ah! me infelice! Non lo era io forse un tempo prima
87  II,   5|            il desiderio, ecco quale era la mia vita, ahi lasso!
88  II,   5|              ahi lasso! Allora essa era florida, maschia, possente
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