Parte, Atto/Cap

 1   I,   4|        mi pensava di poter pure colle lagrime, co' gemiti e lo
 2   I,  21|        cuore quando vado da lei colle mani vôte.~ ~Mefistofele.
 3  II,   1|         questa nobile assemblea colle tue celie svergognate!~ ~
 4  II,   1|   nostri bisogni. A che miri tu colle tue omelie quaresimali?
 5  II,   1|         vi ha tutti abbindolati colle sue eterne moine. La pudica
 6  II,   1|      lavoro che voglio eseguire colle stesse mie imperiali mani.
 7  II,   1|        per l'addietro, il mondo colle sue centomila chiappole
 8  II,   1|         si dimenano dinoccolati colle loro piccole lanterne, ciascuno
 9  II,   1|        può godersela e scialare colle donne e col vino. — Si vuole
10  II,   2| finiscono mai coi loro elogicolle loro censure... Parmi già
11  II,   2|         loro becco d'avoltojo e colle zampe d'oca, esse vorrebbero
12  II,   2|  cespugli. La ricca vegetazione colle sue foglie nasconde l'alta
13  II,   2|        la Grecia si disputarono colle anni il primato: il Peneo
14  II,   2|  fremendo, con sforzi inauditi, colle braccia tese, col dorso
15  II,   2|         Coi loro becchi aguzzi, colle loro zampe armate di artigli,
16  II,   3|     scendere in campo coll'oro, colle perle e colle pietre preziose.~ ~
17  II,   3|         coll'oro, colle perle e colle pietre preziose.~ ~Elena.
18  II,   3|    posso dubitare. Lo toccherei colle mani se la paura non mi
19  II,   3|        ed il tesoro conquistato colle armi.~ ~La Forcide. Che
20  II,   3|       nelle lievi lotte amorose colle belle donne. Lo trovo veramente
21  II,   3|     adulatori gliela contendono colle lusinghe, i rapitori colla
22  II,   4|        Un dolce vapore sale dal colle e tiepido mi accarezza la
23  II,   4|    Faust. Tu non hai mai finito colle tue leggende; eccoti di
24  II,   4|         vede che ti sei fregato colle eroine.~ ~Faust. Voglio
25  II,   4|       ricercati, né le primizie colle quali si copre la tua mensa
26  II,   5|         colui che cerca la luce colle ciglia offese, colui che
27  II,   5|      ardore~ ~ Repente mi segnò colle stampelle~ ~ La vecchiaja
28  II,   5|         È per noi che tu lavori colle tue dighe e coi tuoi canali;
29  II,   5|        della montagna m'infetta colle sue esalazioni gli acquisti
30  II,   5|      cadavere e non finisce mai colle sue incertezze; essa attende
31  II,   5|         e ci facciamo la guerra colle stesse armi; essi sono demoni
32  II,   5|       Attenti! Attenti! Mandate colle gote un forte buffo, tale
33  II,   5|    severo contegno ben si confa colle vostre rosee membra, non
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA2) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2010. Content in this page is licensed under a Creative Commons License