Parte, Atto/Cap

 1   I,   1|  vogliono e devono averne. Né mi par poi che un giovane di bel
 2   I,   3|          della tua vita. Egli ti par di vedere un cestone di
 3   I,   4|         preziosa pergamena, egli par proprio che ti si spalanchi
 4   I,   5| Mefistofele. Simile inchiesta mi par frivola troppo in bocca
 5   I,   5|        entrare? come uno spirito par tuo ha potuto dare nella
 6   I,   6|          riverenza; — ciò che ne par bello e santo, — i sogni
 7   I,   6|      gloria! Maladetto quanto ne par soave di possedere, donna
 8   I,   6|       ragazzi quel che meglio ti par di sapere. — Ne odo appunto
 9   I,   6|        che quegli atti che a voi par di compiere in un sol tratto,
10   I,   6|      quanto ella mi dice, che mi par come di sentirmi girar nella
11   I,   6|      Scolaro. Io lo giuro che mi par di sognare. Potrei io venire
12   I,   8|           La rima è a dovere,~ ~ Par subito un forte,~ ~ Un nobil
13   I,  10|          anzi che no. Non so, mi par come... — Vorrei che mia
14   I,  10|        ma che conto se ne tiene? Par che vi lodino per compassione;
15   I,  14|        paese assai maligno. Egli par che nessuno abbia altro
16   I,  16|         travagliata. Il tempo le par lungo, che è una compassione.
17   I,  18|     chicchessia da ciò che a lui par savio di credere.~ ~Margherita.
18   I,  22|       fuori di qui! Quell'organo par come che mi tolga il respiro!
19   I,  23|        all'alito di primavera, e par che se ne senta anche il
20   I,  23|         la pazzia, e se un fuoco par mio deve insegnarvi il cammino,
21   I,  23|        guatarvi, e m'ha fatto un par d'occhi!~ ~Voce. Perché
22   I,  23|         Pur volontieri lassù co' par miei!~ ~Ambo i Cori.~ ~
23   I,  23|           che ne dici, amico? Ti par egli un picciol luogo questo?
24   I,  23|        con la giovine a canto; e par ch'ell'abbiano già saltato
25   I,  23|   Firenze,~ ~ Nessun mi andrà di par nell'arte mia.~ ~Purista.~ ~
26   I,  26|       ell'è umida! asciugala. Mi par come che sia intrisa di
27   I,  26|      verrà mai più fatto. Ora mi par come di avventarmi a forza
28  II,   1|    divertirlo.~ ~Mefistofele. Ti par facile questo? T'illudi.
29  II,   5|              O tu cui non fu mai parsimile!~ ~Magna Peccatrix.
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