Parte, Atto/Cap

 1   I,   1|              sente stillar dentro una soave mestizia: ora è commosso
 2   I,   3|            ogni fibra di quel santo e soave ardore che faceva lieta
 3   I,   3|           uomini. Essenza che infondi soave sapore: compendio di tutte
 4   I,   4|               sabato ti accarezza più soave la domenica.~ ~Un cittadino.
 5   I,   4|            quanto a me nulla mi è più soave nel  delle feste che lo
 6   I,   4|       torrenti si disvolgono sotto il soave, vitale sguardo della primavera.
 7   I,   4|              cielo, e sotto l'oceano. Soave sogno! e, com'esso, il sole
 8   I,   5|           cure, e sta cheto.~ ~Ah, al soave riardere della lucerna nella
 9   I,   6|             cose.~ ~Faust. Poiché una soave, insueta armonia mi ha svelto
10   I,   6|               Maladetto quanto ne par soave di possedere, donna e figliuolo,
11   I,   9|        godimento non è mai sì bello e soave, come quando tu sii stato
12   I,  10|              apprenditi al mio petto, soave tormento d'amore; tu che,
13   I,  10|               cortina del letto). Che soave tremito mi assale! Io qui
14   I,  14|         spiccando l'ultima foglia con soave gioja). Egli m'ama!~ ~Faust.
15   I,  16| affannosamente mi caccia verso quella soave bellezza; ond'io trascorro
16   I,  16|               nominare mai più quella soave creatura. Non mi riardere
17   I,  18|            confidente, provo una così soave ebbrezza nell'abbandonarmi
18   I,  18|     comprendere come quella candida e soave anima, tutta accesa della
19   I,  21|         andare per tutte le membra un soave solletico pensando alla
20   I,  23|            gli angeli e i mortali?~ ~ Soave all'anima~ ~ Speme m'infondono,~ ~
21   I,  23|               ha conceduto; quello il soave corpo di lei!~ ~Mefistofele.
22   I,  24|               ora prigioniera! Quella soave anima, gettata come un malfattore
23   I,  26|              vicino a te, oh, era pur soave, era pur delizioso! Ma non
24  II,   1|               Ella s'avvicina in atto soave e malizioso al giovane addormentato.~ ~
25  II,   3|              sotto al fresco mormorìo soave~ ~ E al lene susurrar di
26  II,   5|             al seducente invito della soave voluttà; l'umano desiderio
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