1-avori | avran-conta | conte-facea | faces-indec | indeg-nacqu | nana-profe | profi-sanss | santi-spumo | spuri-versa | verti-zweif
              grassetto = Testo principale
     Parte, Atto/Capgrigio = Testo di commento

8009 I, 5| mio di certo! Per simili spurie generazioni dell'inferno 8010 I, 1| rocce e fiere ed uccelli; squadernate quindi in questa casipola 8011 I, 8| il crivello.)~ ~ Deh, mi squadra costui~ ~ Per mezzo a' fori 8012 II, 5| accompagnar.~ ~ Elle vincean le squadre~ ~ Degli angioli rubelli:~ ~ 8013 I, 8| conosco, tosto ch'io ti squadro.~ ~(Corre alla gatta e la 8014 II, 3| Ai capi che uscendo dagli squadroni, vanno appressandosi.) Voi, 8015 I, 17| mesta a morte. Il mondo è squallido e pien d'amarezza per me.~ ~ 8016 I, 4| non comporta più alcuno squallore, e tutto vuoi avvivare e 8017 II, 1| draghi variopinti, e dalle squame dorate; il pescecane guaisce 8018 II, 4| laudamus, per miriadi, a squarciagola! Intanto, per sublime omaggio, 8019 I, 23| Orchestra pianissimo.~ ~ Squarciansi in ciel le nubi, e lento 8020 I, 3| della terra, purché tu osi squarciare quelle porte, dalle quali 8021 I, 23| tronchi, lo svellersi e lo squarciarsi delle radici! E rami e tronchi 8022 I, 7| cotone! Quel gaglioffo m'ha squarciate le orecchie.~ ~Siebel. Sol 8023 I, 23| frangersi dei rami; il violento squassarsi dei tronchi, lo svellersi 8024 II, 4| imitazione di mastro Pietro Squenz, di tutta la moltitudine, 8025 II, 3| uragano? non udite voi lo squillar delle trombe? la vostra 8026 II, 1| tripudio ancora maggiori. (Squilli di tromba. — Escono.)~ ~ 8027 I, 4| fior di fanciulle, birra squisita, e brighe a vostra posta.~ ~ 8028 I, 1| sono gran fatto usi alle squisitezze, ma hanno pur letto tanto 8029 II, 4| riccamente provviste di squisiti vini, e tu stesso sii sobrio 8030 II, 5| è forse anche quello di stabilire delle colonie?~ ~Faust. 8031 II, 2| vi contempla?~ ~Dovreste stabilirvi in quei luoghi ove il lusso, 8032 II, 2| in cui i Pigmei si erano stabiliti! la montagna era tonda ed 8033 II, 1| dell'arcobaleno! Ora si stacca in tutta la sua purezza, 8034 II, 4| distanze ed affrettare le stagioni. Non sono i piatti ricercati, 8035 I, 3| che subito inebbria; egli stagna tetro nel tuo fondo. Orsù, 8036 II, 3| nell'aere leggiero, sotto le stalattiti delle grotte. Insegui la 8037 I, 10| sapere chi è quel signore di stamattina. Egli aveva assai bell'aria, 8038 I, 1| perpetuo svolgersi dello stame; e mentre la confusa moltitudine 8039 I, 6| guizza di su e di giù, gli stami invisibilmente s'intessono 8040 I, 1| le dolci muse per simile stampa di gente? Io vel ridico, 8041 II, 5| Repente mi segnò colle stampelle~ ~ La vecchiaja importuna, 8042 | stan 8043 II, 1| entrano, escono senza mai stancarsi. Proprio vero che oggi come 8044 II, 3| riposo; le mie membra sono stanche; ma le regine e gli uomini 8045 II, 2| uno dietro l'altro? Essi stancherebbero il più infaticabile cacciatore.~ ~ 8046 II, 1| trovarne la strada. Io non mi stancherò mai dall'indicarvi quali 8047 II, 2| nostra giovinezza, fino a che stanchi finalmente, posammo sul 8048 II, 1| comando).~ ~Mefistofele (standolo a guardare). Benissimo! 8049 I, 6| Puoi tu dire che tu viva, standoti ad annojare te e i tapini 8050 II, 5| agio sul nuovo terreno e stanzino luogo la collina dove formicola 8051 I, 10| nelle maggiori solennità. Starebb'ella bene a me questa catenella? 8052 | starei 8053 I, 5| piace, eccomi disposto a starmene teco; con tal patto ch'io 8054 I, 3| entro la tua amabile luce, starmi sospeso cogli Spiriti in 8055 I, 3| tua rugiada.~ ~Misero! e starommi ancora confitto in questo 8056 I, 2| uomo da bene, ancorché paja starsi perplesso, è pur sempre 8057 I, 23| verso di noi? Che vuoi tu starti colà ad ardere indarno? 8058 I, 16| che è una compassione. E stassi alla finestra guardando 8059 I, 21| non date indietro. Animo! statemi a fianco, e lasciatevi guidare 8060 II, 2| rappresentarne l'effige.~ ~Faust. Gli statuari hanno un bel tormentare 8061 | stavamo 8062 | stavano 8063 | stavo 8064 II, 1| ignorati dalla natura; verdi steli, campanule d'oro dondolatevi 8065 II, 5| dell'universo, sotto la stellata volta del cielo, lasciami 8066 II, 5| onore! Prima di te sulle stellate sfere non vedi altri che 8067 II, 3| d'infocati raggi~ ~ Dolce stemprano umor dentro a' racemi.~ ~ 8068 II, 1| dell'imperatore basterà stendere la mano per avere oro, giojelli 8069 I, 22| di cuore inorridiscono di stenderti la mano. Ahi, te trista!~ ~ 8070 II, 4| aggiungendovi il sovrano diritto di stendervi più lontano ancora, secondo 8071 II, 5| attenti allo scandaglio! Stendete le vostre braccia, tirate 8072 II, 1| romoreggiante; o piccole nubi, stendetevi, condensatevi in acquazzoni, 8073 II, 3| paradiso di di vita inanimata! stendi dinanzi a lei tappeti tempestati 8074 I, 23| il mondo non è ancor bene stenebrato. Egli è veramente insopportabile!~ ~ 8075 II, 3| Il bene acquistato senza stenti, mi ripugna; quello che 8076 I, 2| sol veggio come gli uomini stentino e tormentino medesimi. 8077 II, 4| sterile ella stessa, porta la sterilità: ella si gonfia e cresce, 8078 II, 2| loro rivoluzioni, cacciano, sterminano, distruggono messi ed atterrano 8079 II, 1| rimane senza profitto. Tale sterminata ricchezza non può imaginarsi 8080 I, 4| e vintala di assai negli sterminii. Io medesimo ho dato da 8081 II, 4| cominciarono a tossire ed a sternutare dall'alto in basso; l'inferno 8082 I, 8| lecca tutto il mondo, si è stesa fin sul diavolo. I fantasmi 8083 II, 3| colà ove l'uomo di Frigia stese su di me la sua mano rapace, 8084 II, 2| voraci fiamme dell'incendio, stesi sui giunchi e sul muschio, 8085 | stette 8086 I, 23| disagio.~ ~ Ma su, dimmi: Stiam noi, o andiam noi?~ ~Tutto 8087 | stiamo 8088 I, 12| innocente creatura! (Alto.) Stieno bene, signore.~ ~Margherita. 8089 II, 3| terribili potenze dello Stige mi hanno oggi designato 8090 II, 4| luogo ameno, un castello di stile grandioso, quale a me si 8091 I, 5| Bruni turgidi grappoli~ ~ Si stillano dai torcoli.~ ~ E, odorosi, 8092 I, 1| ogni tenera anima si sente stillar dentro una soave mestizia: 8093 I, 1| imbandito. Che vi giova stillarvi il cervello per offerire 8094 I, 3| agli animi degli uditori. Stillatevi a vostra voglia il cervello; 8095 I, 10| Ivi l'ultime gioconde~ ~ Stille ei bevve in mezzo a lor;~ ~ 8096 I, 6| vuoi carta? scriverò con lo stilo, con lo scalpello, con la 8097 II, 3| sovrana l'invita al lavoro, stimandola dapprima una fantesca posta 8098 I, 19| altro. Ella si paoneggiava stimandosi un gran che di bellezza, 8099 I, 5| uscirne? No, io non posso stimarealto la parola, e se 8100 I, 1| giovane di bel garbo sia da stimarsi nulla perché vive oggi. 8101 I, 8| quanto la bertuccia si stimerebbe beata, sol che potesse mettere 8102 I, 3| coglie ora, o tu che ti stimi più che mortale? Dov'è il 8103 II, 3| al nostro principe, e lo stimiamo assai più di tutti, lui 8104 I, 6| Mammone, che con tesori ne stimola a fatti temerari, o ne adagia 8105 II, 2| stento; essi sono le veloci Stinfalidi; il loro operare è amichevole. 8106 I, 3| questa carta affumicata, stipata fin su sotto la vista: con 8107 II, 1| Mercurio è il suo messaggiere stipendiato. Madonna Venere vi ha tutti 8108 II, 2| un bersaglio dove lancia stoccate nel suo ascetismo, per questo 8109 II, 1| Tesifone. Io preparo stocco e pugnale, e sotto forma 8110 II, 5| finalmente piangere la sua stoltezza.~ ~ ~ ~ 8111 I, 3| ebbero qualche conoscenza, e, stolti! non seppero contenere il 8112 I, 23| Streghe in masnade.~ ~ ~ La stoppia è gialla ed è verde la biada.~ ~ 8113 I, 4| corre per le biade e le stoppie?~ ~Wagner. Da un pezzo io 8114 I, 3| viscera; timido verme che si storce e si divincola tutto!~ ~ 8115 I, 4| lagrime, co' gemiti e lo storcermi delle mani impetrar dal 8116 I, 1| capo. Gli uomini bisogna stordirli, che contentarli è arduo. — 8117 II, 1| socchiudere gli occhi e stordisce gli orecchi, poiché il meraviglioso 8118 I, 6| Lo Scolaro. Io sono sì stordito da quanto ella mi dice, 8119 I, 11| il quale, intesa quella storiella, e vedute le gioje, disse: 8120 II, 2| gallo. Io vedo spesso simili storielle nascere e svanire repentinamente.~ ~ 8121 II, 1| meriggio, le foglie cessano di stormire, e l'aroma delle piante 8122 II, 2| fremete — strepitate,~ ~ Stormite — sospirate —~ ~ Salci, 8123 I, 21| fra gli accattoni e gli storpi; e ancorché Dio ti perdonasse 8124 I, 8| pentolajo,~ ~ E va in cocci qual stoviglia.~ ~Mefistofele. Che vuoi 8125 II, 1| spiedi, rumoreggiano le stoviglie.~ ~Mefistofele. Chi passeggia 8126 I, 4| ultimo schifo passa oltre, straccarico sino ad affondare. Su pei 8127 I, 21| ahi, è tal dolore da stracciarsene i capelli, da dare del capo 8128 II, 1| garanzia si una quantità stragrande di tesori sepolti entro 8129 II, 1| sviate da esso l'acuto strale del cocente rimprovero che 8130 II, 3| al muro coll'anca e giù stramazza,~ ~ Pinzo di vin dal capo 8131 I, 24| spalle, allorché lo avesse stramazzato. Travolgilo nella prediletta 8132 I, 23| ghiaje;~ ~E ne annodan di strambe~ ~Maravigliose, e danno~ ~ 8133 I, 8| La Strega forma con atti strambissimi un circolo nel pavimento, 8134 II, 2| diversamente; per quanto stranamente proceda la fermentazione 8135 II, 2| allacciasse ad una donna straniera! Egli si tenne arditamente 8136 II, 2| proprie, ora di sostanze straniere, tutto questo ha ora perduto 8137 II, 2| aguzza. Ho notato una scossa straordinaria; la roccia era caduta dalla 8138 II, 1| mente a questa rozza da strapazzo di minacciar noi? Davvero 8139 II, 2| rabbia febbrile e mostruosa strappa all'airone le nobili sue 8140 II, 3| sfuggano. Già i demoni se le strappano di mano, e vorrebbero trascinarle 8141 II, 1| sapiente fruga senza posa; strappare il segreto delle cose alla 8142 II, 4| Non vi è folgore che possa strapparmi quanto tengo nella mia mano. ( 8143 II, 5| spesso per loro e che mi strapparono dalle mani la già ghermita 8144 II, 5| sua lunghezza; e voi altri strappate l'erba; come si fece per 8145 II, 5| Togliete via que' bioccoli,~ ~ Strappateli una volta;~ ~ Che dell'eterna 8146 II, 2| incantesimi; ch'esse ti abbiano strappato i più perniciosi segreti? 8147 II, 5| il cui nerboruto braccio strappò il mio tesoro ai flutti 8148 II, 1| Gentiluomo. Proprio dietro lo strascico del tuo manto, rotolò giù 8149 I, 6| consentite a' mortali. Io me lo strascinerò dietro per gli sterili andirivieni 8150 I, 24| prediletta sua forma, talché si strascini sul ventre dinanzi a me 8151 I, 18| Mefistofele. O sensibile, strasensibile amante! una femminetta ti 8152 II, 1| dei rotoli d'oro. Quanti strati bisogna forare! In quali 8153 II, 1| turbinavano migliaia di fiamme stravaganti che andavano ad unirsi formando 8154 II, 5| condanno un mortale agli strazi, egli non si cura più del 8155 II, 3| discordanti ed aspri che straziano l'orecchio e ancor più l' 8156 II, 3| succede tosto un dolore straziante e mortale.~ ~Euforione ( 8157 II, 4| Quali angosce possono dunque straziarti in quest'ora di gioja? Parla!~ ~ 8158 I, 26| lontano. La mia ghirlanda è straziata, e i fiori ne sono sparsi.~ ~— 8159 I, 8| questi pazzi arredi e queste stregherie. Che salute puoi tu promettermi 8160 I, 23| Veggo colà alcune giovani stregoncelle tutte nude, ed altre vecchie 8161 I, 23| Mefistofele. Quello è tutto stregoneccio, o pazzo che sei, da lasciarti 8162 II, 1| tu mi tratti un poco alla stregua del gatto, affinchè io ti 8163 II, 3| revinto mi sorprese. Né lo strepio sonoro di gente che va e 8164 I, 26| Odi con che orrendo furore strepita lo spirito maligno.~ ~Faust ( 8165 II, 2| Seismos (brontolando e strepitando nel fondo). Ancora una potente 8166 II, 2| Ondulate — fremete — strepitate,~ ~ Stormite — sospirate —~ ~ 8167 II, 3| mi sembrate uno sciame strepitoso e rauco di gru che vola 8168 II, 1| Ecco che l'abbraccia strettamente... e la bella imagine perde 8169 II, 2| che manda un suono acuto e stridente; le mura tremano, le porte 8170 I, 26| ascoltandola; ch'egli sente lo stridere delle sue catene e il fremito 8171 I, 4| Tìrala !~ ~ Ed allegro strideva il violoncello.~ ~ Ei si 8172 I, 6| orecchi di tutti i mortali, stridevolmente ricantataci a tutte l'ore 8173 II, 3| ancor chi resista, uh! che stridio!~ ~ Misericordia! che rombazzo! — 8174 II, 3| con voce terribile; e lo strido della Discordia rimbombare 8175 II, 2| senza posa, beandosi dello stridore delle molle come d'un'armonia.~ ~ 8176 II, 3| Riempi l'aria dei tuoi vani stridori! Qui non vi è pericolo, 8177 II, 5| Mefistofele. To', quali stridule grida e quali voci di mal 8178 I, 21| state a piangere e a strillare? Venitemi intorno, e ascoltatemi. ( 8179 I, 7| bicchieri in ronda. Beete! Strillate quanto ne avete nella gola! 8180 I, 4| tàrala~ ~ Tìrala !~ ~ E gli strilli e il segar del violoncello.~ ~ 8181 I, 14| Non propriamente che ve la stringa il bisogno; ché anzi potremmo 8182 I, 6| vedere se fossero troppo stringate.~ ~Lo Scolaro. Questo mi 8183 II, 5| strali~ ~ Me colpite!~ ~ Me stringete!~ ~ Me ferite!~ ~ Me pungete!~ ~ 8184 I, 2| spandono dall'eterno mio fonte. Stringetevi in nodo d'amore coll'universo 8185 II, 2| era dunque vero? Vieni, stringimi teneramente al seno, ma 8186 II, 5| l'odore di quei tigli, mi stringono il cuore come se io fossi 8187 I, 23| Noi di Midingo siamo gli strioni~ ~ Ch'oggi abbiam festa, 8188 II, 1| bagliori fosforescenti, che strisciano davvicino, brillano allo 8189 II, 1| portato in alto ciò che deve strisciare al basso, ed abbassato ciò 8190 II, 5| Ma essa si rinchiude e li stritola, ed essi allora scendono 8191 II, 1| Mentre si cantano queste strofe alternate, ed accompagnate 8192 I, 21| cacciatopi! Al diavolo prima lo stromento; poi al diavolo il cantore.~ ~ 8193 I, 8| accosta a Mefistofele e gli si stropiccia intorno).~ ~ Deh, i dadi 8194 I, 21| canto al fuoco, e poi va via stropicciandosi alla parete. Provo anch' 8195 I, 5| sogliare dov'egli te l'ha stropicciato con olio. — Ecco già tu 8196 I, 3| distrutta da quest'arido stropiccione! (Wagner entra in veste 8197 I, 23| Scopa ti pettina, forca ti stroppia;~ ~ Affoga il bambolo, la 8198 II, 5| respiro gli muore nella strozza. L'infelice non sa e non 8199 I, 7| tara lara !~ ~Frosch. Le strozze sono accordate. (Canta.)~ ~ 8200 II, 3| elementi. — Dunque, andate! mi struggo d'essere colla mia regina. 8201 II, 4| Migliaja e migliaja d'uomini si struggono qui per desiderio di fatti 8202 I, 23| tempo che non fa ritorno~ ~ Strutte danzando abbiam sin le tomaje,~ ~ 8203 I, 11| non essere un diavolo di stucco, e reca nuovi regali.~ ~ 8204 I, 4| che egli è creatura degli studenti.~ ~(Entrano per la porta 8205 II, 1| incrociando le alabarde si studiano impedirgli d'entrare. Nondimeno, 8206 I, 6| quello che avete ad udire. Studiate di per voi il manuale a 8207 I, 21| oramai una sgualdrina, e però studiati a fare il tuo mestiere come 8208 I, 3| Faust. Oimé, io ho oramai studiato filosofia, giurisprudenza, 8209 I, 6| essenza della medicina. Voi studierete i piccioli e grandi, per 8210 I, 3| perpetuamente intanato nel suo studiolo e a pena vede un po' di 8211 II, 2| della scienza? Una folla di studiosi avidi di sapere s'accalca 8212 II, 1| gli sguardi degli uomini, stuoli di silfi gentili volano 8213 II, 1| di fiamme. Noi restiamo stupefatti; venivamo per accendere 8214 II, 2| un letto.)~ ~Homunculus (stupefatto). Quale spettacolo! oh prodigio! ( 8215 II, 1| di schiuma. Ma con quale stupenda vaghezza di mezzo a questo 8216 II, 1| Endimione e Luna! Un quadro stupendo!~ ~Il Poeta. Precisamente! 8217 II, 4| libertà sì esuberante che la stupidità dei sagrestani taccia le 8218 II, 5| contegno fu quello di uno stupido! O fatiche inutilmente fatte! 8219 II, 1| Dama. Quanto a lei, non si stupisce di quanto vede, ve lo assicuro.~ ~ 8220 II, 1| Mefistofele. Tutti compagni! Si stupiscono, non vogliono credere alla 8221 I, 11| Mefistofele. Ghita è tutta sturbata; né sa che si faccia o si 8222 I, 15| Ah, birboncella! tu mi stuzzichi, eh! Ti ho pur colta. (La 8223 I, 5| sussiste è degno che sia subissato: e sarebbe stato pur meglio 8224 II, 5| avrebbe più il suo potere subitaneo? Il sì stesso è dubbio da 8225 I, 23| Maravigliose, e danno~ ~Subitani spaventi.~ ~Giù dall'arbor 8226 II, 1| maestosa. L'arco acuto ti sublima lo spirito, e l'edificio 8227 II, 2| anelanti senza posa alla sublimità degli dei, e ciò nonostante 8228 II, 1| affinchè nulla di funesto vi succeda e possa colpirvi. Malgrado 8229 II, 2| state attenti! in breve succederanno nuovi miracoli.~ ~Faust ( 8230 I, 1| fastidioso, interminabile succedersi loro, e le avviva e lega 8231 II, 3| di me la sua mano rapace, successero tante di quelle cose che 8232 II, 2| uomo da facilitargli il successo della sua impresa; come 8233 II, 4| allora a nominare il mio successore. Quando egli sarà coronato, 8234 I, 23| sieno ben bene sfogate in succhiargli le natiche, egli è ad un 8235 II, 1| dei nostri signori ne ha succhiato fino l'ultima goccia. Anche 8236 I, 6| Mefistofele. Il sangue è un succhio di virtù singolare.~ ~Faust. 8237 II, 1| l'abbondanza della nostra succulenta mercanzia.~ ~Sotto la volta 8238 II, 4| a te un piatto gustoso e succulento! Gli ufficiali delle cucine 8239 II, 2| questa volta è verso il sud-est che noi facciamo vela. In 8240 I, 8| allorché un Dio, dopo aver sudato sei , ha in ultimo detto 8241 I, 8| Mefistofele (nella posizione suddetta). Si vuole almeno confessare 8242 II, 1| L'Imperatore. I miei sudditi le accordano il valore dell' 8243 I, 8| femmina decrepita? e potrà una sudicia broda levarmi di dosso trent' 8244 II, 2| ammasso di frantumi e di sudiciume i grilli prendono dimora 8245 I, 8| imbratta~ ~ Di sangue e sudore~ ~(Esse vanno sbadatamente 8246 I, 6| una pergamena scritta e suggellata è uno spettro dinanzi al 8247 I, 3| andati sono per noi un libro suggellato con sette suggelli; e quel 8248 I, 3| libro suggellato con sette suggelli; e quel che voi dite lo 8249 II, 1| generale; ché gli è nel suggerire che si fa manifesta l'eloquenza 8250 II, 1| che sei le parole che ti suggerirò.~ ~L'Astrologo. Oh prodigio! 8251 II, 1| assennatamente, e come la mente mi suggeriva, la contraddizione saltava 8252 I, 12| preziosa mercanzia al gran Sultano. Il valore ebbe ampia ricompensa, 8253 II, 1| tremerei pel mondo; le ore suonano, gli anni passano, e le 8254 I, 23| il nostro Mammone abbia superbamente illuminato la sua reggia 8255 I, 3| come un nano.~ ~Io che, superbendo della mia divina immagine, 8256 I, 6| Io mi son levato in tanta superbia, che oramai son tatto uno 8257 II, 3| dargliene una parte sarebbe superfluo ed inutile. Va, ammucchia 8258 II, 2| fra tutte! dalla tua volta superna, tu ascolti giubilante le 8259 II, 5| aspersi;~ ~ E già delle superne~ ~ Sfere pregusta le dolcezze 8260 II, 5| mai? Pianto e sventura! La superstizione ci circonda senza posa, 8261 I, 3| tuo intelletto.~ ~Vecchie suppellettili, delle quali io non ho mai 8262 I, 3| aggiri intorno a me. Spirito supplicato! Su, su, rivelati! — Ahi, 8263 I, 26| pietà! Di questo solo ti supplico.~ ~Margherita (volgendosi 8264 II, 5| è forse per me un atroce supplizio? Quale incognita dolcezza 8265 II, 3| Forco sei tu dunque? perchè suppongo che tu appartenga a quella 8266 I, 6| grappoli! maladetti i favori supremi dell'amore! Maladetta la 8267 II, 1| si è subito presentato a surrogarlo, vestito d'abiti così ricchi, 8268 II, 2| ora divenuto diversamente suscettibile. Altre volte vi piaceva 8269 II, 1| l'attenzione di cui sono suscettibili i vostri occhi, ciò che 8270 II, 4| turbinio di faccende che mi suscita in mente idee cupe e sinistre. 8271 II, 2| infiammò, in guisa che sentii suscitarsi in me la forza di un Anteo; 8272 I, 22| i morti! E il tuo cuore, suscitato dalla quiete delle ceneri 8273 I, 5| ragione; però che quanto sussiste è degno che sia subissato: 8274 II, 1| Quale novella le bocche susurrano agli orecchi? O notte eternamente 8275 II, 3| mormorìo soave~ ~ E al lene susurrar di questi mille~ ~ Rami, 8276 II, 1| ondeggiare lievemente i prati, susurrategli gentili parole, e, cullandolo 8277 I, 4| quando la lodoletta, svagata per l'azzurra ampiezza del 8278 II, 2| simili storielle nascere e svanire repentinamente.~ ~Mefistofele. 8279 II, 4| Ma infelice me, ecco è svanita.~ ~Già l'informe massa si 8280 II, 3| il Coro intrecciano danze svariate, cantando nel tempo stesso.)~ ~ 8281 II, 1| abbigliamenti sfarzosi e svariati.~ ~L'Imperatoresul trono; 8282 II, 5| elegante, con carico ricco e svariato di prodotti dei paesi lontani.)~ ~ 8283 II, 2| Oggidì vi veggo in berretto svedese, con un aspetto gagliardo 8284 II, 3| industre~ ~ Potava un giorno, svegliasi repente,~ ~ E si scote, 8285 II, 1| fragile scorza. Gettala, e svegliati! Mentre l'uomo volgare sciupa 8286 II, 1| ogni ora. Or bene, parla; svelaci ciò che il cielo annunzia.~ ~ 8287 II, 3| falce ed or la pala;~ ~ Svelle, rimonda, addossa e lega, 8288 I, 23| squassarsi dei tronchi, lo svellersi e lo squarciarsi delle radici! 8289 I, 3| seno della dissoluzione. Svelletevi ilari dai vostri ceppi, 8290 II, 3| Siete voi tutte quante svelte cervette. A nuovi giuochi 8291 II, 2| Sii pronto ad agire con sveltezza! , secondo le norme eterne, 8292 II, 5| implacabile? Quel tuo sguardo svenevole non è forse per me un atroce 8293 II, 4| valore dei nostri soldati sventa tutti i piani del nemico.~ ~ 8294 II, 1| assemblea colle tue celie svergognate!~ ~Mefistofele. Io qui fiuto 8295 II, 1| ammortizzata la carta, e svergognati gl'increduli che si beffavano 8296 II, 5| tramutarsi in Arcangelo. Come si sveste tosto dalle sue terrene 8297 I, 2| fossi già di lunga mano svezzato dal ridere. Di Soli e di 8298 II, 4| la catena dei miei avi fa sviare il mio sguardo pensieroso 8299 II, 1| inquietudine dell'animo suo; sviate da esso l'acuto strale del 8300 I, 22| vostra ampolletta da odore. (Sviene.)~ ~ ~ ~ 8301 II, 1| è stato scoperto, se la svigna. — Oh! come bramerei fuggirmene 8302 II, 1| opera!... Tu non puoi più svignartela. Prova la verità de' tuoi 8303 II, 1| dovessimo più nulla, se la svignerebbe immediatamente. Rifiutare 8304 I, 16| Per eccellenza! voi mi svillaneggiate, ed io non so tenermi di 8305 II, 1| che s'apre rigoglioso e si sviluppa nel suo petto giovanile 8306 I, 6| e dove io pur giunga a svilupparmi da essi, avvenga allora 8307 I, 4| continuamente, e l'una vorrebbe pure svilupparsi dall'altra. L'una con intenso, 8308 II, 1| come è possibile che si sviluppi quel senso che ci dovrebbe 8309 II, 5| increato~ ~ Perfetto amor di svincolarle è dato.~ ~Gli Angeli Novizi.~ ~ 8310 II, 5| capoccino! Ah! tu vorresti svincolarti e ritornare nell'aria! ma 8311 I, 6| tu faccia il medesimo, e svincolato e fuori d'impaccio, esca 8312 I, 12| potrebb'essere un pazzo più sviscerato di lui; solo ch'egli amava 8313 II, 5| troppo presto! — Chi è che svolazza così vicino a me coll'aspetto 8314 I, 5| dall'acqua e dall'aria si svolgono continuamente migliaja di 8315 I, 10| qui quella divina immagine svolse il purissimo e santo suo 8316 II, 1| in alto, veder la curva svolta in linea retta, e la retta 8317 I, 23| per stecchi.~ ~ Le streghe t-o, putano i becchi.~ ~Voce. 8318 I, 4| seco. Birra che frizzi, tabacco che morda e una servetta 8319 II, 1| le lepri, i capriuoli, i tacchini, i polli, le oche e le anitre, 8320 II, 4| stupidità dei sagrestani taccia le sue opere di stregonerie.~ ~ 8321 I, 6| e troppo giovane perché tacciano in me tutti i desiderj. 8322 II, 2| È egli possibile che taccio perché mi sento commosso.~ ~ 8323 I, 26| paure! quanto titubare e taccolare! I miei cavalli rabbrividiscono 8324 II, 5| ampia caverna,~ ~ Ed il lion tacente~ ~ S'aggira intorno solitario 8325 II, 3| servire; e perciò t'impongo di tacere e di non farti beffe di 8326 II, 1| e tali che io non potrei tacermi. Dammi adunque il mio bastone, 8327 I, 6| pestilenza, si dilatano tacitamente di terra in terra, e si 8328 I, 16| argentee dell'età andate, che tacite, aleggiandomi intorno, temperano 8329 II, 2| orribile! pipistrelli dalle ali taciturne!... Ei se ne cava ancora 8330 I, 4| lontano da noi, le genti si tagliano a pezzi. E tu ne stai alla 8331 I, 23| Xenie.~ ~ Con forbicine taglienti e pungenti~ ~ Insetti siamo, 8332 II, 3| fortuna di sposarti? Egli gli tagliò il naso e le orecchie, e 8333 I, 23| volan per la notte~ ~Con tai folgori quai mai non vedèrsi. ~ ~ 8334 II, 3| al nord di Sparta, — col Taigete a tergo, — dove, come un 8335 II, 2| tralasciare di ammirare simili talenti, i quali, colla loro potenza 8336 II, 4| troppo nel potere di simili talismani; la tua sobrietà, sire, 8337 I, 21| occhio, ed è pieno di bei talleri del leone.~ ~Faust. E non 8338 II, 3| e nelle frasche,~ ~ Ne' talli che di fior tutti coverti~ ~ 8339 II, 1| ti scende dalle spalle ai talloni! Ti si prenderebbe facilmente 8340 | taluni 8341 | taluno 8342 I, 23| Odo da lunge il lieto~ ~ Tamburellare. Oh, state! egli è la mesta~ ~ 8343 I, 3| questa maledetta, fetida tana, dove anche il dolce lume 8344 I, 16| caverebbe di bocca con le tanaglie quel ch'egli abbia o non 8345 II, 3| sta in ascolto, e mostrasi tantosto sommamente commosso. Da 8346 I, 24| miseria! Disperata! Lungamente tapina sovra la terra, ed ora prigioniera! 8347 I, 6| standoti ad annojare te e i tapini che ti ascoltano? Lascia 8348 II, 1| della magia è giunta. Le tappezzerie ondeggiano, come se fossero 8349 II, 3| appena, e a replicar non tarde~ ~ Siam noi; se un mormorio 8350 I, 7| amala e lodala! ché tu non tarderai a darmi di che ridere. Ell' 8351 II, 5| popolo libero! Allora non tarderei ad esclamare: Sii lenta 8352 I, 2| qualche scompiglio, io non tarderò a farlo camminare alla mia 8353 II, 3| paterno con passo lento e tardo, ma però fermo e risoluto! 8354 II, 5| quale tutto rosicchiato dai tarli cadde sul pavimento. Abbiamo 8355 II, 1| dove è infracidito, e il tartaro ha rinnovato le pareti della 8356 II, 2| Proteo (sotto la forma di una tartaruga gigantesca). Che è ciò che 8357 II, 3| vedeva chiaro in tutte le tasche, tutti i forzieri erano 8358 I, 6| superbia, che oramai son tatto uno della tua schiera. Più 8359 II, 1| Il vino zampilla nelle taverne al grido di: Viva l'imperatore! 8360 I, 7| Sparisce con Faust; i tavernieri tornano in sé.)~ ~Siebel. 8361 I, 1| confitte, inchiodate le tavole, ogni cosa in pronto, e 8362 II, 3| veduto. I sette, dinanzi a Tebe, portavano, ognuno sul proprio 8363 I, 1| Voi sapete che sulle scene tedesche ciascuno tenta ciò che gli 8364 II, 5| allora, se accada~ ~ Che tedio t'invada,~ ~ Noi spirti 8365 I, 23| senno, e vanno attorno per Tegel non so che spettri. Quanti 8366 II, 4| Uno stivale di sette teghe entra a balzi, un altro 8367 II, 3| in silenzio svolgere la tela di lungo discorso? Vi ha 8368 I, 14| poco quando ella nacque; e tememmo allora di perdere ancora 8369 I, 6| tesori ne stimola a fatti temerari, o ne adagia per pigre voluttà 8370 II, 3| sacra fra tutte. Egli ha temerariamente posto la sua vita in pericolo, 8371 II, 3| trascinati dal desiderio alle più temerarie imprese. Teseo, acceso di 8372 II, 1| dunque? Davvero che non temerei di perdere la pace per lei. 8373 I, 7| Mefistofele. Se io non temessi che l'oste l'avesse per 8374 II, 2| onoranze a tutte le Grazie, e temete tutto quanto può nuocere.~ ~ 8375 II, 2| generazione. Agili compagni, non temiamo né l'Aquila, né il Leone 8376 I, 16| tacite, aleggiandomi intorno, temperano l'austero diletto della 8377 I, 1| voglionci molti errori temperati da qualche barlume di vero, 8378 I, 4| ben cognita legione, che tempestando, discorre per l'atmosfera 8379 I, 4| fieramente gli orecchi. Costoro tempestano come se gl'invasasse il 8380 II, 3| stendi dinanzi a lei tappeti tempestati di fiori! il suolo offra 8381 II, 2| quando giovani e vecchi mi tempestavano di problemi, mi accadde 8382 II, 5| il giorno in cui le onde tempestose mi gettarono su queste aride 8383 II, 2| quale egli calma i flutti tempestosi. Se il signore del fulmine 8384 II, 2| il rigido alloro cinga le tempia del dominatore. Costì, prima 8385 II, 4| grande giorno. (I principi temporali si allontanano.)~ ~Il Principe 8386 II, 5| astro felice,~ ~ Fratello ten vai~ ~ Ché sol si consente~ ~ 8387 II, 3| le quali mi circondanotenaci, che a dispetto delle verdi 8388 I, 23| un picciol luogo questo? Tendi l'occhio in , a pena ci 8389 II, 5| larve formate d'ossa, di tendini e di nervi.~ ~I Lemuri ( 8390 II, 4| combinando, tutti i loro sforzi tendono a scoprire qualche cosa 8391 I, 4| tàrala~ ~ Tìrala !~ ~ E la tenea per l'ànche il cattivello.~ ~ 8392 II, 3| tracotante, finché la notte tenebrosa dell'Orco le avvolge finalmente, 8393 II, 5| Morte, Morte! Si udivano tenebrose e profetiche parole, e perciò 8394 II, 2| circondate coi vostri sciami tenebrosi il figlio importuno delle 8395 II, 2| ippocampi o cavalli marini tenendo in pugno il tridente di 8396 I, 1| vostre rivelazioni; e ogni tenera anima si sente stillar dentro 8397 II, 2| ben sentito, permetti di tenerceli immortali sul nostro seno 8398 I, 24| con noi, se sei inetto a tenerci dietro? Vuoi volare e non 8399 II, 5| Vero.~ ~Consacra l'austera tenerezza che agita ed illumina i 8400 I, 4| levarmi alto da terra e tenergli dietro, sempre dietro infaticabilmente? 8401 II, 3| più bella deve anzi tutto tenersi prudentemente armato; la 8402 II, 3| stare i miei ricci, non mi tenete per le vesti, esse sono 8403 II, 1| spirito a trarsi d'impaccio? Tenetelo bene a mente, se a noi non 8404 I, 6| In generale, figliuolo, tenetevi alle parole, e senza alcun 8405 II, 2| Le imagini degli dei si tenevano erette in tutta la loro 8406 I, 2| e lo cacci innanzi e lo tenga in faccende con quella instancabilità 8407 II, 4| l'uccelliera, i nostri tenimenti, siano da ora in poi sotto 8408 II, 2| allora, nessuno oserebbe tentarlo in oggi.~ ~Mefistofele. 8409 I, 10| chiavicina, ed io son tutta tentata di aprirlo. Che è ciò? Bontà 8410 II, 1| agguantati, e questi reciproci tentativi producono il più aggradevole 8411 II, 5| me stesso? prima di aver tentato di scrutare nelle tenebre? 8412 II, 5| D'un tristo cor.~ ~ Del tentatore~ ~ Sfugga agli agguati~ ~ 8413 II, 4| lasciarti trascinare dalla tentazione di sorpassare nel bere i 8414 II, 1| sono intese a dovere, così tenterò di esprimermi il più chiaramente 8415 II, 2| benefizio.~ ~Homunculus. Tentiamo la sorte e picchiamo! Non 8416 II, 5| avello.~ ~Faust (uscendo a tentoni dal palazzo, mostrasi fra 8417 II, 1| torto — non possono esser tenute per eroine.~ ~Faust. Ci 8418 II, 1| mazzo di fantasia. Lo stesso Teofrasto non vi saprebbe dire il 8419 I, 6| Mefistofele. Fratello, ogni teorica è sterile, ma lieto e florido 8420 II, 2| il tiro che ho fatto e le teorie che ho insegnato a quell' 8421 I, 4| maritato al giglio entro un tepido bagno, e quindi ambidue 8422 I, 4| per la persona non so qual tepore pieno di vita; ed oh! se 8423 I, 23| cosa esser vuoi tienti alle terga~ ~ Di quei che sanno. Nel 8424 II, 3| Sparta, — col Taigete a tergo, — dove, come un allegro 8425 II, 3| afflitta, e vi ordino di terminare un simile alterco. Nulla 8426 II, 2| gorgoglia! fra poco l'opera sarà terminata! Un progetto grandioso, 8427 I, 7| sospetto del diavolo; ei le terrebbe pel collare che non se n' 8428 I, 4| io so che all'ultimo ne terrebbero in lor compagnia.~ ~Il primo. 8429 II, 3| Abbraccia Faust; la spoglia terrena svanisce; le sole vestimenta 8430 II, 5| si sveste tosto dalle sue terrene spoglie! Egli è ringiovanito, 8431 I, 3| sotto la somma degli affetti terrestri.~ ~Nella stagione delle 8432 I, 6| mezzanamente parer galantuomo, le terrete tutte nel carniere. Vi bisognerà 8433 II, 3| dell'eroe. Per questo le terribili potenze dello Stige mi hanno 8434 II, 2| fornello). La campana risuona terribilmente al punto che scuote le pareti 8435 I, 6| e cibi e bevande, ch'io terrò sospesi dinanzi all'avida 8436 II, 2| in seno a quell'ondatersa! Le donzelle si rifugiano 8437 II, 5| coro~ ~ Mostra i lucidi e tersi~ ~ Vanni, e il bel manto 8438 II, 2| inauditi, colle braccia tese, col dorso incurvato, nell' 8439 II, 1| genia umana a due a due.~ ~Tesifone. Io preparo stocco e pugnale, 8440 I, 6| che indarno ho sperato di tesoreggiare in me tutte le eccellenze 8441 II, 1| è proprio un peccato: un tesorettovezzoso che in primavera 8442 II, 2| spavento notturno, le maghe tessale ti hanno sacrilegamente 8443 I, 6| niuno è ancora riuscito tesserandolo. Chi vuol conoscere e descrivere 8444 II, 5| siete così furbi e pratici a tessere sortilegi, o incantatori 8445 I, 10| il purissimo e santo suo tessuto.~ ~E tu! perché sei tu qui? 8446 I, 5| come nelle carte del Nuovo Testamento. Mi prende vaghezza di aprire 8447 II, 5| Faust. La resistenza, la testardaggine, amareggiano la più ricca 8448 I, 13| simplicitas! Nulla è da fare; testificate, e non vogliate saperne 8449 I, 12| mia buona signora; due testimoni bastano in qualsivoglia 8450 I, 3| intorno la notte del sepolcro, testimoniando la nuova alleanza?~ ~Coro 8451 I, 12| po'. Io vorrei avere una testimonianza del come, del quando e del 8452 I, 3| glorificate: voi che gli testimoniate amore, convivendo da fratelli; 8453 I, 5| prende vaghezza di aprire il testo, e con retto animo tradurre 8454 II, 1| pesci; le altre, caute. Teti diggià informata, porge 8455 II, 1| trovare tinte ancora più tetre (pausa).~ ~I colpi di Stato 8456 I, 4| de' soffitti e dalle acute tettoje, dall'angustia e lo storpio 8457 I, 23| Or poiché Zweifel con Teufel rima~ ~ Dove potrei me' 8458 II, 5| riva: ma se gli saltasse il ticchio di rompere violentemente 8459 II, 3| trascinarle nel mondo sotterraneo. Tien saldo! esse non sono più 8460 II, 1| quella chiave nell'aria e tienila discosta da te.~ ~Faust ( 8461 II, 2| Gloria alle aurette tiepide, sottili!~ ~ Agli ombrosi 8462 I, 23| Ventre di botta e denti di tignuola~ ~ E pie' di ragno e alucce 8463 I, 3| che in questo regno delle tignuole mi assiepano d'ogni intorno? 8464 II, 3| squillo di trombe e romor di timballi; musica militare; vedesi 8465 I, 10| Oh, io son pur la pazza e timida donnicciuola! (ella si mette 8466 II, 2| melanconico e dolce, e triscia timidamente a' suoi ginocchi. Pure il 8467 II, 1| freschezza: le più giovani timide e lascive come pesci; le 8468 I, 6| prò. Sol vuolsi uscire di timidezza e avere le mani pronte.~ ~ 8469 II, 3| Garzoni poscia vér l'immensa tina~ ~ Frettevoli si traggono, 8470 II, 5| alla radice, mostrando una tinta rossastra. (Lunga pausa. 8471 II, 1| non aver potuto trovare tinte ancora più tetre (pausa).~ ~ 8472 II, 1| trincate; quando i bicchieri tintinnano, non c'è di meglio a fare.~ ~ 8473 II, 4| oltre a ciò zufolamenti, tintinnii e fischi dentro le orecchie, 8474 II, 1| questi due capilavori del tipo uomo e donna. All'opera, 8475 I, 23| di Streghe.~ ~ Le streghe tiran vigor dagli unguenti;~ ~ 8476 I, 8| Mefistofele (a Faust). Amico, tirane profitto. A questo modo 8477 I, 24| incontro, è il modo con che i tiranni si disfogano ne' loro frangenti.~ ~ 8478 II, 2| questi dibattimenti tra la tirannia e la schiavitù. È una cosa 8479 I, 1| letto la gazzetta. Tutti tirano sbadati alla nostra volta 8480 II, 1| Plutone. È ormai tempo di tirar fuori i tesori. Basta che 8481 I, 7| Mefistofele. Non oggi che volevam tirare innanzi. Ma l'abbiam veduto, 8482 I, 2| alte cose; non se avessi a tirarmi addosso le beffe di tutto 8483 I, 6| non è senza pericolo il tirarsi in casa un simil servo.~ ~ 8484 II, 1| vita.~ ~L'Araldo. Vogliate tirarvi un poco da parte, poiché 8485 II, 4| rigenerato.~ ~Faust. Ecco una tirata da sagristia.~ ~Mefistofele. 8486 II, 5| Stendete le vostre braccia, tirate fuori gli unghioni, e se 8487 II, 2| catenacci del paganesimo sono tirati e me l'impediscono. Il popolo 8488 II, 3| amoreggiare col vecchio Tiresia.~ ~Quarta del Coro. La nutrice 8489 II, 2| Misericordia! non è altro che un tirso con un frutto di pino a 8490 II, 2| da prode, e associato ai Titani lanciai in alto come palle 8491 II, 2| Via, via, più lungi! — Poi titubando un poco, chiacchierando; 8492 II, 3| la mia voce trema ed è titubante: è un sogno: il giorno e 8493 I, 26| Quante vane paure! quanto titubare e taccolare! I miei cavalli 8494 II, 1| Va diviato al tripode, e toccalo colla tua chiave.~ ~Faust ( 8495 I, 16| allorché le sue labbra lo toccano.~ ~Mefistofele. Egregiamente! 8496 I, 6| e di lusinghe. Sappiate toccar loro il polsicino con bel 8497 II, 1| il dottore. Ciò che non toccate è per voi lontano cento 8498 II, 1| a un altro di soppiatto toccavi il gomito col tuo.~ ~Avevamo 8499 II, 3| non posso dubitare. Lo toccherei colle mani se la paura non 8500 II, 3| terra continua a tremare.~ ~Tocchiamo appena le spiagge di Pilo, 8501 II, 4| Egli era giovane quando gli toccò il trono, ed egli concluse 8502 I, 10| come se aveste indosso la toga del professore, e vi fossero 8503 I, 3| cuore, e mi avvalorano a togliere il velo alle forze arcane 8504 II, 3| gigantesca sul proscenio, togliesi il coturno, la maschera 8505 I, 4| fra la calca del popolo. Toglietevi adunque questo bellissimo 8506 I, 16| vittima all'inferno. Orsù, togliti, o demonio, la tua preda, 8507 I, 7| Per voi scorrerà tosto Tokai.~ ~Altmayer. Ehi, galantuomo, 8508 I, 7| Eh, date pur qua, ch'io tolgo sopra di me la stizza dell' 8509 II, 1| eccitarmi ad agire, che mi tolgono il respiro. L'imperatore 8510 II, 2| mostro? Noi non lo potremmo tollerare neanche sul limitare del 8511 II, 1| fulmine. Come mai non posso tollerarne il suono?~ ~Mefistofele. 8512 II, 2| tanta incertezza non può tollerarsi più a lungo. Già il chiarore 8513 I, 4| proprio come se ci avesse tolti di mira? E s'io non erro, 8514 I, 23| Strutte danzando abbiam sin le tomaje,~ ~ Ed a piè nudi or sgambettiamo 8515 II, 1| poeti della notte e delle tombe si fanno scusare, adducendo 8516 I, 23| Bella.~ ~ Il desio delle tonde pomelle,~ ~ Figli d'Eva, 8517 I, 23| e sovresso due belli~ ~ Tondi pomi; men venne desìo,~ ~ 8518 I, 5| Per sassi prezïosi,~ ~ Per topazi e rubini.~ ~ Fuggon l'alte 8519 I, 23| è schizzato di bocca un topolino rosso.~ ~Mefistofele. Egli 8520 I, 23| acque chiare,~ ~ E nelle torbe pesco parimente;~ ~ Così 8521 I, 24| Io o tu?~ ~(Faust guarda torbidamente qua e .)~ ~Vai tu cercando 8522 II, 2| Vecchio signore, se i torbidi flutti di Lete non hanno 8523 I, 1| conocchia e con indifferenza torce il perpetuo svolgersi dello 8524 II, 5| e melanconici, implorate torcendo il collo il perdono e la 8525 II, 2| quel coro laggiù vi fa torcere il collo. Non vi fate violenza, 8526 I, 6| bisogna gran cautela per non torcersi per male vie; ed è sì tutto 8527 I, 24| cosa! — Sta, sta qui ora! Torci minaccioso in qua e in 8528 I, 5| grappoli~ ~ Si stillano dai torcoli.~ ~ E, odorosi, spumosi,~ ~ 8529 I, 2| appajo innanzi io pure fra la torma de' tuoi servidori. Scusami, 8530 I, 26| poi me l'hanno tolto per tormentarmi, ed ora dicono ch'io l'ho 8531 II, 1| altra tutta lieta; questa tormentata da desideri, quella libera 8532 I, 3| scrivani o preti, né io sono tormentato da dubbi o da scrupoli; 8533 II, 5| dunque fatal destino che voi tormentiate così la povera razza umana? 8534 I, 2| come gli uomini stentino e tormentino medesimi. Quel deicino 8535 I, 24| sua prima! forma di cane; tornalo qual egli era, quando si 8536 II, 4| impicci.~ ~L'Arcivescovo (tornando un'altra volta ed inchinandosi 8537 I, 23| nostro;~ ~ Se v'è in desio tornar ai dolci amori,~ ~ Ite ver 8538 I, 6| cade la notte, ecco io devo tornare triste e miserabile al mio 8539 I, 10| Vorrei che mia madre tornasse tosto a casa. Io tremo tutta 8540 I, 3| irreparabile passo. Oh! tornate a risonare, inni soavi e 8541 I, 14| gran passi, e non è finora tornato bene a nessuno il condursi 8542 II, 4| batteva, non sognavo che tornei, e, se non m'aveste sviato 8543 II, 1| pungergli il cuore e ti tornerà fedele. Quanto a te, bisognerà 8544 I, 4| appunto ti mentono. — Ma torniamcene, che già incomincia ad annottare: 8545 II, 2| dolci canzoni fanno sì che torniamo alla superficie. Guardate! 8546 II, 3| bella donna, l'altro del toro più saldo sulle zampe, e 8547 II, 3| cipressi che da lunge~ ~ Torreggiano ne' campi, e dalla riva~ ~ 8548 II, 1| granito, e non rivela i suoi tortuosi meandri che al magico potere 8549 I, 23| andarmi aggirando per le tortuosità della valle, e inerpicarmi 8550 II, 1| imperatore che soffre codeste torture! L'imperatore brucia co' 8551 I, 3| lume del giorno penetra torvo e interrotto per le colorate 8552 II, 4| i diavoli cominciarono a tossire ed a sternutare dall'alto 8553 II, 2| della procella. Il pavimento traballa, la calce delle pareti si 8554 I, 23| De' monti girano,~ ~ Come traballano,~ ~ E si dirupano!~ ~ Come 8555 II, 2| attendono. (Il terremoto fa traballare il suolo.) L'onda si ritira 8556 I, 8| non ha atteso, comincia a traboccare; di che nasce una gran fiamma 8557 I, 1| oltremodo quando il veggo traboccarsi a torrenti verso il nostro 8558 I, 8| schiuma e ha cura che non trabocchi. Il gattamammone coi gattini 8559 II, 3| stilla ve n'ha, tutto il tracanna.~ ~(Cade il sipario. — La 8560 II, 1| che si è fatto, io voglio tracciare un cerchio invisibile~ ~ 8561 II, 1| Mefistofele. Non ne esiste di tracciata; bisogna avventurarsi verso 8562 II, 3| Pudicizia, la Beltà superba e tracotante, finché la notte tenebrosa 8563 II, 3| suprema, ma la fortuna ti tradì.~ ~A chi sorride ella mai? — 8564 II, 1| e ciò basta per essere tradito. Addio, dunque! tu m'abbandoni 8565 II, 4| accolta di servi cattivi e traditori; serva il tuo esempio d' 8566 II, 2| notte, la legione della tradizione ellenica si raccoglie. Attorno 8567 II, 3| mai imparato nulla dalle tradizioni dei nostri padri?~ ~Tutto 8568 I, 26| liberarti.~ ~Margherita (traendosegli innanzi). Deh, se tu sei 8569 I, 4| tenore de' mestieri e de' traffici, dalla pressura de' soffitti 8570 I, 20| comprende il dolore che mi trafigge addentro nell'anima? Tu 8571 I, 23| rompesse un'alleanza, o non trafiggesse l'avversario alle spalle.~ ~ 8572 II, 5| feriscono gli occhi, e spine trafiggono i miei piedi. Ah! fossi 8573 I, 18| cosa a' miei mi ha mai trafitta così a dentro nel cuore 8574 I, 5| un barbone colui che si è trafugato?~ ~ ~ ~ 8575 I, 3| voi a fortuna leggendo una tragedia greca? Io vorrei pur fare 8576 II, 1| del gatto, affinchè io ti tragga le castagne dal fuoco. Non 8577 II, 3| inaccessibile alle tenebre; — ne traggano profitto i combattenti!~ ~ 8578 I, 24| impossessati delle chiavi, e traggila fuori da te; ché non può 8579 II, 3| solennemente: benvenuta, io ti traggo dinanzi, carico di catene, 8580 II, 2| nemici. Eppure non ho potuto tralasciare di ammirare simili talenti, 8581 II, 5| incaverna nelle spalle, non tralasciate di spiare laggiù, perché 8582 II, 3| De' grappoli maturi il tralcio antico~ ~ Piegasi. Noi di 8583 I, 12| temo non ci covi qualche trama sotto. (Si ode picchiare.) 8584 II, 1| più inutili tessuti con trame fatte d'aria e di luce; 8585 II, 5| tromba marina). Il sole tramonta, le ultime navi entrano 8586 II, 5| sacro limitare lo si vede tramutarsi in Arcangelo. Come si sveste 8587 | tranne 8588 II, 2| abissi, tu, la cui luce è tranquilla, tu possente ed impenetrabile, 8589 II, 2| limpide acque, spiegando tranquillamente le loro ali. Improvvisamente, 8590 I, 14| ho giorni tanto o quanto tranquilli: mio fratello s'è fatto 8591 II, 5| Chorus Mysticus.~ ~ Ciò che trapassa e muore~ ~ Altro non è che 8592 I, 5| spietatamente~ ~ Fu dall'uom trapassato.~ ~Riserratosi tra la stufa 8593 II, 2| tenebre; ma lungo i cespugli trapela un chiarore la cui scintilla 8594 I, 18| ho sul volto la maschera, trappole e inganni covano sotto; 8595 II, 3| azzimato con eleganti vestiti trapunti a fiori di vari colori, 8596 I, 5| Vuolsi ajutarlo,~ ~ Veder di trarlo~ ~ A libertà.~ ~ Quel che 8597 II, 5| Altre volte avrei potuto trarmi d'impaccio da me solo, ma 8598 II, 2| introdotto Orfeo; possa tu trarne miglior profitto! All'erta! 8599 II, 1| vergine e monetato. Chi lo trarrà fuori alla luce del sole? 8600 II, 1| con tutto il suo spirito a trarsi d'impaccio? Tenetelo bene 8601 II, 1| presso le Madri.~ ~Faust (trasalendo). Le Madri! Questa parola 8602 II, 5| E le prime con lor rote trascenda.~ ~(Trasmettono la parte 8603 II, 5| Gementi — preganti,~ ~ Trascinan la vita!~ ~ Giù rapidi a 8604 II, 3| strappano di mano, e vorrebbero trascinarle nel mondo sotterraneo. Tien 8605 II, 2| opposto). Mi è giuocoforza di trascinarmi attraverso questi grandi 8606 II, 3| della tua vita che amanti trascinati dal desiderio alle più temerarie 8607 II, 5| coraggioso nel resistermi, vien trascinato dal tempo; il vegliardo 8608 II, 3| saldo sulle zampe, e chi si trascinava dietro tutti i cavalli.~ ~ 8609 II, 2| trasformato, la fiamma lo trascinerà qui.~ ~Homunculus. Io spando 8610 II, 1| Mefistofele. Perché mi trascini per questi oscuri corridoi? 8611 I, 13| gliene trovo alcuno; e allora trascorrendo coll'ansia dell'anima il 8612 II, 2| prima di arrivare all'uomo trascorrerà lungo tempo.~ ~(Homunculus 8613 I, 16| alla rugiada ed al vento; trascorrere con mente elastica il cielo 8614 I, 16| quella soave bellezza; ond'io trascorro insaziabile dal desiderio 8615 II, 3| sugli altri. Oggi, o fatale trascuranza! tu vieni, ed egli non ti 8616 II, 2| gli altri.~ ~Chirone. Non trascurare la salute della nobile sorgente! 8617 I, 8| in mal'ora;~ ~ La caldaja trascurate,~ ~ E arrostite la signora!~ ~ 8618 II, 4| ciò che ho indegnamente trascurato. (Gli Araldi partono per 8619 II, 2| nulla da dire: ma si può trasfondere in altri il proprio essere. 8620 II, 2| disposta ad agire, e potrei trasformarmi in cento modi diversi; ma 8621 II, 2| qualunque sito ch'egli sia trasformato, la fiamma lo trascinerà 8622 II, 2| mi sento il coraggio di trasgredirlo; occupato com'è da lunghi 8623 II, 4| ordini affinchè io possa trasmetterli a loro.~ ~Il Generale in 8624 II, 5| con lor rote trascenda.~ ~(Trasmettono la parte immortale di Faust 8625 II, 1| dal suo seno vaporoso e trasparente, esce un giovane vezzoso 8626 I, 8| me. È necessario che tu traspiri affinchè il beveraggio ti 8627 II, 3| circondano Faust; passano oltre, trasportandolo per le regioni dello spazio. 8628 II, 1| Pazienza! Io già mi sento trasportar dalla collera ogni volta 8629 II, 1| scala, sicchè si dovette trasportare di quella enorme massa 8630 II, 2| darsi niente di meglio per trasportarlo nel suo elemento.~ ~Mefistofele. 8631 I, 4| mantello fatato, che potesse trasportarmi in regioni sconosciute, 8632 II, 2| spiaggia: sono disposto a trasportarti attraverso il fiume.~ ~Faust ( 8633 II, 3| potrai reggere, esse ti trasporteranno in aria, al disopra delle 8634 II, 1| discosta da te.~ ~Faust (con trasporto). A meraviglia! A misura 8635 I, 7| sprone ebbe e il tosone;~ ~ Trasse in corte ogni parente,~ ~ 8636 I, 14| tutto 'l in braccio, e la trastullava sul mio grembo; e a poco 8637 I, 4| coronano i monti: e la grua, trasvolando su piagge e su mari, muove 8638 II, 2| figlie.~ ~Mefistofele. Ora mi trattano, oh vergogna, come un ermafrodito.~ ~ 8639 II, 1| e graziose! Provatevi a trattarle, e vedrete che queste colombe 8640 II, 4| mio furore; così vorrei trattarlo e farmi uno sgabello della 8641 II, 1| carta monetata. — Se si trattasse di spettri, di streghe, 8642 II, 1| Signore, io amo e sono trattato da ragazzo.~ ~Mefistofele ( 8643 II, 1| risentivo sul serio, — mi trattava da pupattolo; ma io bevo, 8644 II, 2| tanti anni sono, pauroso, trattenendo il respiro, io venivo, gentile 8645 II, 5| ciò che non fui capace di trattenere. Il desiderio, l'azione, 8646 II, 4| meraviglia! Non c'è più mezzo di trattenerli; già quelle schiere cavalleresche 8647 II, 3| mani se la paura non mi trattenesse! Quale delle figlie di Forco 8648 II, 2| della giornata. (Sottovoce.) Trattenete almeno nella vostra bocca 8649 II, 5| voltano... Benissimo! Si trattenga chi può... l'amore mi 8650 II, 3| Euforione. Per voi soli mi trattengo (fuggendo in mezzo al Coro 8651 II, 1| i miei ceppi, ahimè, mi trattengono immobile in mezzo a queste 8652 II, 3| compiere l'atto augusto, perché trattenuto dall'intervento del nemico 8653 II, 3| mia.~ ~La Forcide. Egli ti tratterà del pari. La bellezza è 8654 II, 3| del tuo braccio! — Se mi trattieni ancora, io ti brucio, insensato, 8655 II, 3| orribile a vedersi.~ ~Elena. Lo trattò così per cagion mia.~ ~La 8656 II, 3| quando sopportammo i comuni travagli della vita errante, dove 8657 I, 23| anni or sono che noi ci travagliamo a dissipare sì fatti errori! 8658 I, 3| che tu guardi sopra di me travagliato! quante volte dinanzi a 8659 I, 23| Prater; e s'io non ho le traveggole, ivi è veramente un teatro. 8660 II, 2| dibattevano nel fango; io traversai a nuoto. Elena saltò a terra, 8661 II, 2| a che dopo innumerevoli traversie le onde propizie lo portarono 8662 I, 6| immascherato da dottore. (Si traveste).~ ~Fidati a me che ho senno. 8663 I, 1| vive e lascia vivere. Le travi sono confitte, inchiodate 8664 II, 1| accorgete d'essere sul punto di traviare, fate senno, riflettete 8665 I, 8| la penna del gallo? Ho io travisata la mia faccia? Ho io a dirlo 8666 I, 6| giù per le morte strade~ ~ Travolgiamo del Nulla;~ ~ Noi lamentiam 8667 I, 24| allorché lo avesse stramazzato. Travolgilo nella prediletta sua forma, 8668 I, 17| mio povero capo è folle; travolto il mio povero senno.~ ~ 8669 I, 6| Perché vorresti affannarti a trebbiare la paglia? Pensa che tu 8670 I, 23| deh, teco mi togli!~ ~ Da trecent'anni vo su per gli scogli~ ~ 8671 I, 12| piacciavi di far cantare trecento messe per l'anima sua. Del 8672 II, 2| mascherata è come dappertutto la tregenda dei sensi! Ho preso alla 8673 II, 5| velo nero nascondono il tremante fulgore delle stelle. Avanti, 8674 I, 23| volta ecco mi sento~ ~ Tutto tremar su' piedi; — oh, chi mi 8675 II, 5| maledizione; essa ti sta già tremenda sul capo. Fra i ciechi mortali 8676 I, 3| sì grande! — e tu mi hai tremendamente risospinto nella fortunosa 8677 II, 1| solo momento disattenta, tremerei pel mondo; le ore suonano, 8678 II, 1| venisse fatto di sudare, voi tremereste dal freddo.~ ~Pulcinella ( 8679 II, 1| candelabri spargono una luce tremolante attraverso l'armeggio della 8680 II, 1| in mezzo a mille stelle tremolanti; lo si direbbe una lanterna 8681 II, 4| gli occhi invischiati; mi tremolava dinanzi un certo lume, non 8682 I, 5| celesti figliuoli~ ~ Move tremoli giri,~ ~ Pende sull'ali 8683 II, 2| astri? Mi sembra che le mura tremolino; le porte furono sconnesse, 8684 I, 26| Mi prende un insolito tremore; le miserie dell'umanità 8685 II, 1| dalle foglie gocciolano tremule perle; il mondo intorno 8686 II, 2| Gloria de' fiumi ai tremuli~ ~ Cristalli! e gloria al 8687 I, 5| azzannarlo. Vi ho adoperato e tremuoti e procelle, e diluvi ed 8688 II, 1| ogni valore, da dieci, da trenta, da cinquanta, da cento. 8689 I, 3| lo crebbe e nudrì, e con trepida gioja si espanse per sollevarsi 8690 I, 23| m'infondono,~ ~ E desir trepidi!~ ~ Mi torna il giovine~ ~ 8691 I, 23| stanno!~ ~ Senza riposo è la tresca de' piedi,~ ~ E son pur 8692 II, 4| non ha fatto finora che tribolarmi. La fantasmagoria non genera 8693 I, 23| dall'arbor viventi~ ~Corron triboli e rovi,~ ~E dov'è che il 8694 II, 1| venire trotterellando la tribù dei Pigmei, che non sa camminare 8695 II, 3| quali egli diede il nome di tributo.~ ~Elena. Chi è costui?~ ~ 8696 II, 1| echeggiano il colonnato e il triglifo; si direbbe che tutto quanto 8697 I, 4| piacciavi che invano~ ~ Io trimpelli il mio lamento;~ ~ Chi sa 8698 II, 1| laggiù, vien qua, — tocca, trinca, e la è finita.~ ~La mia 8699 II, 1| bicchieri. Voi altri pupattoli trincate; quando i bicchieri tintinnano, 8700 II, 1| il comando. Il borghese trincierato in casa, il cavaliere nel 8701 II, 5| la pirateria non sono una trinità indivisibile.~ ~I tre Campioni 8702 II, 2| Il re fugge, il cittadino trionfa. Guarda: qui vicino, a rammentare 8703 I, 7| collo, i mariuoli. Vedi come trionfano.~ ~Faust. Io me n'andrei 8704 II, 3| esercito obbedisca alla donna trionfante ed invincibile. Che cosa 8705 II, 2| noi de' Cabiri~ ~ Abbiam trionfato.~ ~(Le Nereidi ed i Tritoni 8706 II, 2| gioventù e della bellezza trionfava. Pronti e risoluti correre 8707 II, 2| il principio che allora trionfò.~ ~Fiammeggiano fuochi notturni, 8708 II, 3| ogni cosa, prendi tanti tripodi quanti ne crederai necessari, 8709 II, 1| oscuri corridoi? Non si tripudia abbastanza laggiù, e in 8710 II, 3| vista ed i suoi genitori, tripudianti, caddero nelle braccia uno 8711 II, 1| libertà per abbandonarvi ai tripudii ed all'orgia.~ ~Lachesi. 8712 II, 1| il carnevale con foga e tripudio ancora maggiori. (Squilli 8713 II, 2| atto melanconico e dolce, e triscia timidamente a' suoi ginocchi. 8714 II, 1| essa si consuma e si spegne tristamente.~ ~Chiacchierio di donne. 8715 II, 1| addormentate i suoi sensi e la tristezza del suo cuore. Indi posando 8716 II, 3| succede oggi non è che un tristissimo eco dei giorni gloriosi 8717 I, 6| Cessa di goderti nella tua tristizia, la quale, simile a un avoltojo, 8718 II, 1| nicchie s'aggruppano splendidi trofei. A mio avviso, qui si potrebbe 8719 II, 1| grotte la nostra casa di trogloditi, mentre alla pura luce del 8720 II, 3| da un coro di prigioniere trojane. Pantalide, corifea.~ ~ ~ ~ 8721 I, 23| Macigni russano,~ ~ Come trombettano!~ ~ Giù per sassi e verdi 8722 II, 3| tranquillo destino. Ivi diventano troni i fronzuti boschetti; e 8723 | troppe 8724 II, 1| I Gnomi. Ecco venire trotterellando la tribù dei Pigmei, che 8725 II, 1| ma. Ci manca il denaro, trovacelo!~ ~Mefistofele. Troverò 8726 I, 9| Ponimi nella sua camera; trovami un fazzoletto che sia stato 8727 II, 4| consuma da se stessa, noi ci trovammo in una luce troppo viva, 8728 II, 1| io sorrido di contentezza trovandomi così vincolata, voi approfittate 8729 II, 1| questo, saprei da me solo trovarne la strada. Io non mi stancherò 8730 II, 4| conclusione, i migliori trovarono che la demenza diventava 8731 I, 12| Ecco un'altra cassetta trovata or ora nell'armadio, — di 8732 I, 7| avviserebbero.~ ~Faust. Ben trovati, signori.~ ~Siebel. Grazie; 8733 II, 5| senza meravigliarsene; egli troverà così la felicità ed il dolore, 8734 II, 2| genererà pure i minimi, i quali troveranno i loro pari.~ ~Il più vecchio 8735 II, 4| forzassero il passo, ci troveremmo in cattive acque.~ ~L'Imperatore. 8736 II, 1| pensiero d'un pazzo! Vi trovereste in guai, quand'anche foste 8737 I, 4| su a Burgdorfio, che vi troverete fior di fanciulle, birra 8738 II, 3| livida e sanguinante, come un truce fantasma che turba la vista 8739 II, 2| a noi? — Sono già tutti trucidati, il lago è rosso del loro 8740 I, 24| aggirano sul sepolcro del trucidato, e spiano il ritorno dell' 8741 II, 3| il patrono dei ladri, dei truffatori e di tutti quanti gli avventurieri. 8742 II, 1| conti tutto questo non è che trufferia e menzogna. Egli viene ad 8743 I, 23| E buona barca di un truogolo fai.~ ~ Chi non vola oggi 8744 I, 4| dio pare ormai presso a tuffarvisi, ma io mi sospingo innanzi 8745 II, 2| come sopra.)~ ~Le Sirene. Tuffatevi nelle onde del Peneo! 8746 I, 3| alcuni quesiti. Mi sono tuffato negli studj; e, nel vero, 8747 II, 5| in quest'andito in cui mi tuffo! Oh! quante onde infuocate 8748 I, 10| fanciulla? tu, che di questo tugurio sai fare un paradiso! E 8749 I, 10| si spoglia).~ ~ V'era in Tule un re che tenne~ ~ Sino 8750 II, 5| gran ventraja, dalle gole tumide, o porci stupidi, grassi 8751 II, 1| un po' di pazienza! Nuovi tumulti ci minacciano.~ ~L'Avaro. 8752 I, 13| sento e al mio sentire, al tumultuare del mio petto io vorrei 8753 I, 22| che mio malgrado mi vanno tumultuosamente per l'anima!~ ~Coro. Dies 8754 II, 1| tramestio in questi giorni tumultuosi! Si ammazza e si è ammazzati; 8755 II, 3| Ben dieci fiate il nostro tuon rimbomba.~ ~Terza parte 8756 I, 7| Altmayer (trae dalla tavola un turacciolo e ne zampilla fuoco contro 8757 I, 7| forare, e uno di essi vien turando i fori con turaccioli di 8758 I, 7| che ogni foro è fatto e turato).~ ~ La vite aspra di stecchi~ ~ 8759 II, 3| Elena. Non accrescere il turbamento dei miei desolati sensi; 8760 II, 1| e rigogliose di sotto al turbante, e il ricco drappeggiare 8761 II, 5| ingrata litania è tale da turbare il più sano cervello.~ ~ 8762 II, 1| Sei tu così dappoco da turbarti per una parola? Non vorresti 8763 I, 26| baciarmi? Perché son io sì turbata nelle tue braccia? E, fu 8764 II, 1| tempo del flagello, quando turbe d'uomini invadevano come 8765 I, 4| quello che sa. Ma via, non turbiamo con sì tristi pensieri la 8766 II, 5| eterea pronta ad innondarci, turbina nell'aria. Andate al vostro 8767 II, 1| un tratto divampasse! ove turbinavano migliaia di fiamme stravaganti 8768 I, 23| scheggi di quella rupe, che il turbine non ti rovini giù nel profondo. 8769 I, 4| guerresche, ora che dentro in Turchia, lontano da noi, le genti 8770 I, 12| brigantino prese un legno turco che portava una preziosa 8771 I, 5| Pampinosi vigneti!~ ~ Bruni turgidi grappoli~ ~ Si stillano 8772 II, 3| furibonde Menadi, pari a donne ubbriache, ardite suscitare il disordine 8773 II, 1| Non si sa se era morto o ubbriaco fracido.~ ~Un Secondo Gentiluomo. 8774 II, 1| pranzo del cliente.~ ~Un ubbriacone fuor di sé. Che tutto mi 8775 I, 3| cercherò voi sue mamme? Ubertose fonti di ogni vita, a voi 8776 I, 7| darmi di che ridere. Ell'ha uccellato me, e farà a te quel medesimo. 8777 II, 1| chiacchierare).~ ~Pescatori ed Uccellatori (entrano portando reti, 8778 II, 4| grande scalco! La caccia, l'uccelliera, i nostri tenimenti, siano 8779 II, 4| questo si fa presto, si uccide l'avversario e si va avanti. 8780 II, 2| orgogliosi, con un colpo solo! uccideteli tutti come fossero uno solo, 8781 II, 2| campagna! — Su questo stagno uccidetemi gli aironi — che nidificano 8782 I, 26| passato, Ghita, ché tu mi uccidi.~ ~Margherita. No, bisogna 8783 I, 3| forze che delicatamente uccidono, vieni ora in soccorso del 8784 II, 5| rosai erano in fiore,~ ~ O s'udieno cantar vispe donzelle;~ ~ 8785 II, 1| s'affollano nella sala di udienza del tribunale, ove il giudice 8786 II, 3| feroce scontro dei guerrieri, udii gli dei gridare con voce 8787 I, 21| lodi, io mi stava zitto ad udirli, e coi gomiti posati in 8788 I, 8| capo. Egli è come se io udissi centornila pazzi schiamazzare 8789 II, 4| quest'ora solenne, voi l'udiste in confidenza dalla mia 8790 II, 2| cerco due filosofi. Io li ho uditi, essi dicevano: Natura! 8791 I, 3| faccia forza agli animi degli uditori. Stillatevi a vostra voglia 8792 I, 4| bello~ ~ In disparte, e già udivan di lontano~ ~ Sottesso il 8793 I, 21| a mia sorella? E allora udivi un subito tintinnire di 8794 II, 1| nella giornata di domani si udrà quello che nessuno vorrebbe 8795 I, 5| ancora torto un pelo. Or mi udrai scongiurare più forte.~ ~ 8796 II, 3| sola per compiere per essi uffizi affatto pacifici. Così onorata, 8797 II, 4| occorre ancora il titolo uffiziale, la firma. Per redigerla 8798 II, 1| non fossero già abbastanza uggiosi anche senza codesto.~ ~Le 8799 I, 5| io messo in casa! Già già uguaglia un ippopotamo con occhi 8800 II, 2| ammutinato, e minaccerebbe ugualmente il re. Coi loro becchi aguzzi, 8801 II, 5| sono tutto una piaga, e le ulceri pullulano come fiori d'acero. 8802 I, 23| dove fra i loro rottami ulula e sibila il vento. Odi tu 8803 I, 5| stanza, cessa oramai di ululare, cessa di abbajare. Io non 8804 II, 5| saprà forse un giorno. Ma l'umbilico mostrerà ch'essa si trova 8805 II, 1| istante questo carbone senza umettar le labbra né d'acqua né 8806 II, 5| per nome Gretchen, in atto umile). Degnati, o Immacolata, 8807 II, 4| Coll'orgoglio in seno, ma umili nel gesto, i principi, che 8808 I, 19| troppe per essi. Ora dovrà umiliarsi, e la vedremo andare alla 8809 I, 23| Vecchia.~ ~ Me le inchino umilissimamente,~ ~ Cavaliere dal piè di 8810 II, 5| nelle belle pupille chiedono umilmente grazia e salute.~ ~Regina 8811 I, 14| Ed è pure strano che l'umiltà e la verecondia, preziosissimi 8812 I, 23| streghe tiran vigor dagli unguenti;~ ~ Per vela un cencio puoi 8813 II, 3| volontà di tuo padre ti unì a Menelao, ad un tempo ardito 8814 II, 1| luce del giorno guidate unicamente dalla nostra volontà, ora 8815 II, 1| riccamente abbigliate per unirci allo splendido seguito della 8816 II, 4| ufficiali delle cucine dovranno unire i loro sforzi ai miei per 8817 II, 2| tale, permettete ch'io mi unisca al vostro seguito.~ ~Le 8818 II, 2| giovinezza, o dea che ai tre nomi unisci tre aspetti diversi; io 8819 II, 1| donne giovani e belle s'uniscono a loro e si mettono a chiacchierare).~ ~ 8820 II, 2| corsieri di Nettuno; mollemente unite all'umido elemento, le crederesti 8821 II, 4| vengono a deporre qui le uova e a pascere dentro i nidi 8822 I, 23| solenne ridotto;~ ~ siede Uriano sul sasso dirotto.~ ~ Vassi 8823 II, 5| della voragine emettendo urla e rantoli orribili. Ma essa 8824 II, 5| farisaica rabbia; per l'urna profonda che versò soavi 8825 II, 3| di ben cento e mille~ ~ Urne capaci vagamente a cerchio~ ~ 8826 I, 1| verso il nostro casotto, e urtando e sbuffando voler di forza 8827 I, 5| nebbia. Oh, non andarmi ad urtare il soffitto! Ponti a' piè 8828 II, 4| Con destrezza e coraggio usammo le arti nostre e siamo riusciti 8829 II, 3| attenzione). Se gli dei, come usano spesso di fare, non diedero 8830 I, 14| Ben veggo ch'ella vuol usarmi cortesia; si umilia per 8831 II, 1| spirito! — Parole da non usarsi con cristiani, perché sono 8832 I, 1| nei poeti.~ ~Il Faceto. E usatele adunque sì belle facoltà, 8833 II, 3| canneti dell'Europa, ella uscì luminosa dall'uovo di Leda, 8834 I, 23| prestigi,~ ~ Sì che ratto usciam fuori all'aperto~ ~ Su lo 8835 I, 8| mio petto s'accende! Deh, usciamo tosto di qui.~ ~Mefistofele ( 8836 I, 1| è uno spavento. Come ne usciremo adunque? come troveremo 8837 I, 5| impacciato! E chi m'ajuterà ad uscirne? No, io non posso stimare 8838 I, 23| mammoletto;~ ~ Se mai fuor non n'uscisse una bestiuola,~ ~ Fuor n' 8839 I, 3| armonia delle squille mi uscivano non so che incogniti presentimenti, 8840 I, 4| erano portati fuori, e voi n'uscivate sempre illeso. Siete stato 8841 I, 14| appressarmiti a quel modo allorché uscivi appena dal duomo.~ ~Margherita. 8842 II, 4| porta i suoi frutti con usura. Volgi il tuo sguardo in 8843 II, 1| attutita la voracità degli usurai. Eccomi liberato da quegli 8844 II, 1| mette in campo ogni sorta di usuraje pretese, le quali ci fanno 8845 II, 3| cospetto della loro signora, è usurpare i diritti della casa; perché 8846 I, 23| vivere in affanno~ ~ Per l'util della patria è gran follia;~ ~ 8847 I, 7| Ma come la fu con quell'uva?~ ~Altmayer. Or venga qualcuno 8848 II, 3| Elena. Io esco fuori vacillando dal vuoto che mi circondava 8849 II, 4| lungo tempo nel suo trono vacillante, se mi metto alla testa 8850 I, 23| femmine drento,~ ~ Ancor che vadan più ratte che sanno,~ ~ 8851 II, 1| fiamme, e sto a vedere ove vadano ad appiccarsi.~ ~L'Araldo. 8852 II, 2| mischiarti collo sciame vagabondo. Noi venute dall'Egitto, 8853 II, 3| cento e mille~ ~ Urne capaci vagamente a cerchio~ ~ Nella sua chiostra 8854 II, 4| quelle strisce di nuvole che vagano sulle coste di Sicilia? 8855 II, 3| Itene pure! — A noi vagar pe' gai~ ~ Vigneti è in 8856 II, 2| dire tutto se tu persisti a vagare verso le sponde del mare 8857 II, 5| somiglianza dell'oceano, vagassero per il cielo!~ ~In mezzo 8858 II, 4| Faust. Il mio sguardo vagheggiava la distesa dei mari che 8859 II, 5| vostre forme io ammiro e vagheggio sempre più: e più le mie 8860 II, 5| destano~ ~ I bei desir;~ ~ Il vago calice~ ~ Un po' schiudete,~ ~ 8861 I, 6| corsa con essi, e sono un valent'uomo, giusto come se avessi 8862 I, 6| poco ch'ei può; ma quegli è valente che sa porre le mani sull' 8863 II, 2| Ogni coppia mostri la sua valentia! non so se nel Paradiso 8864 I, 3| perché mio padre soleva valersi di voi. E tu pure, antica 8865 I, 6| Mefistofele. Dove io valgo e posso, non sarò mai per 8866 I, 23| il bastone;~ ~ Per l'aer valica ratto il caprone.~ ~ Se 8867 II, 1| meglio e pel vostro piacere valicato le alte Alpi, e conquistato 8868 I, 5| volpe nel laccio~ ~ Che al valico l'è teso,~ ~ Una vecchia, 8869 I, 12| artigianello salva nel fondo della valigia, in testimonio della sua 8870 II, 3| sul mare? Gli echi delle vallate propagano il rombo del tuono. — 8871 I, 3| per le colorate vetriere; vallato da questo monte di volumi 8872 I, 21| conviene a un soldato e a un valoroso. (Muore.)~ ~ ~ ~ 8873 I, 8| a dirmene un motto alla Valpurba.~ ~La Strega. Togliete questa 8874 I, 23| sottilizzamento:~ ~ Se in mille vanci le femmine drento,~ ~ Ancor 8875 I, 26| o siete perduti. Quante vane paure! quanto titubare e 8876 II, 1| alla grande scoperta! L'uno vaneggia cianciando di mandragore, 8877 I, 10| lascio andare ai teneri vaneggiamenti dell'amore. Mutiamo noi 8878 I, 16| lungamente. Tu torni già a vaneggiare come un tempo, e se non 8879 II, 1| posto, oh allora scavate, vangate risolutamente; colà avvi 8880 II, 5| ingresso). Il rumore delle vanghe mi rende felice! Ecco la 8881 II, 3| Riempi l'aria dei tuoi vani stridori! Qui non vi è pericolo, 8882 II, 2| avviene finalmente a quei vanitosi? Le imagini degli dei si 8883 II, 1| il rumore ci attorniano. Vanne colà ove puoi contemplare 8884 II, 5| Mostra i lucidi e tersi~ ~ Vanni, e il bel manto di rugiada 8885 II, 4| però troppo accessibili, vantaggiose ai nostri, pericolose per 8886 II, 1| cianciando di mandragore, l'altro vantando un cane nero. Scommettiamo 8887 II, 3| della corona, stanno vantandosi di essere pur qualche cosa. 8888 II, 2| Mentore, avrebbe torto di vantarsene; essi finiscono per fare 8889 II, 1| all'intorno una frescura vaporosa. Non è questa l'imagine 8890 II, 3| della vita; ma colui che varca facilmente con passo fuggitivo 8891 II, 5| alle anime peccatrici di varcar la soglia del cielo; tu 8892 II, 5| sorelle, non potete certamente varcare quella soglia — né ardireste 8893 II, 3| gioja da un limitare spesso varcato, e verso il quale erano 8894 II, 3| prendere il volo! Il libero varco ti è interdetto." Ed il 8895 II, 1| felicità. L'uomo è mutabile, e variano le ore. — Nessuno sta soddisfacendo 8896 II, 3| Forcide. A chi rammenta le varie gioje per lunghi anni godute, 8897 II, 5| feste. Gli uccelli dal manto variopinto arriveranno domani; io avrò 8898 I, 9| me. (Si scioglie da lui e vassene.)~ ~Faust. In fe' del cielo, 8899 II, 1| istintivamente i tesori!... In vasti antri asserragliati da ogni 8900 II, 3| Il Coro. O diva arte de' vati! o santa! o degna~ ~ D'aver 8901 I, 23| insopportabile!~ ~La Bella. Vattene dunque, e non ci rompere 8902 I, 8| E perciò proprio questa vecchiaccia! Non potresti lavorare la 8903 II, 3| furono domate prima della vecchiaia.~ ~In quanto a voi, sfacciate, 8904 II, 5| un paradiso. Giunto alla vecchiezza, le mie membra si anneghittirono; 8905 I, 23| apparendo a un tratto un vecchione).~ ~ Il nuovissimo certo 8906 II, 5| l'uomo ed il vegliardo vedano passare bravamente i loro 8907 I, 8| morrai.~ ~ Tutto gajo~ ~ È a vedello;~ ~ Ma d'argiglia~ ~ Lo 8908 II, 3| ne fate vostra delizia; vedendomi saltare in cadenza, le vostre 8909 II, 2| direbbe che le rincresce vederci volare nell'aria.~ ~Homunculus. 8910 II, 3| Euforione. Devo forse vederla da lungi? — No; bisogna 8911 II, 1| no, di certo. Come potrei vederne in mezzo all'aureola di 8912 I, 23| tai folgori quai mai non vedèrsi. ~ ~Ora dal vento spersi,~ ~ 8913 II, 3| timballi; musica militare; vedesi passare un imponente esercito.)~ ~ 8914 II, 2| riverenza e d'amore, tu la vedesti già; io oggi l'ho veduta 8915 II, 5| cantando mentre sta alla vedetta). Nato per vedere, messo 8916 II, 5| durante la notte poi si vedevano serpeggiare qua e vive 8917 II, 1| quel vortice ardente io vedevo muoversi da lontano la lunga 8918 I, 23| afferrami, e d'un salto vediam di gettarci fuori di questo 8919 I, 23| così di leggieri.~ ~Faust. Vedine qua due a sedere: la vecchia 8920 II, 3| Deifobo che ti conquistò, tu, vedova, dopo tanti sforzi, ed ebbe 8921 II, 3| tempo scorso in una mezza vedovanza, e le atroci sciagure che 8922 II, 1| circonderanno, ma non ti vedranno, poiché non veggono che 8923 I, 9| in camera sua.~ ~Faust. E vedrolla? avrolla?~ ~Mefistofele. 8924 I, 8| buon pezzo che non ci siamo veduti. L'umana cultura, che liscia 8925 I, 8| corpo mollemente disteso vegg'io quanto di più leggiadro 8926 II, 5| sparse foglie~ ~ La terra veggasi~ ~ Tutta giuncata.~ ~ Tutta 8927 I, 6| triste voglia di piangere veggendo apparire il giorno, — il 8928 I, 4| essere il tuo, o uomo grande, veggendoti ammirare da tanta moltitudine! 8929 I, 16| misera, si strugge a occhi veggenti. Da principio il tuo amore 8930 I, 7| sollazzevole brigata, affinchè tu veggia quanto sia facile il darsi 8931 I, 23| rientrano in ballo. Su, lesti! veggiam di pigliarcele.~ ~Faust ( 8932 I, 1| l'amore e l'amicizia gli vegliano intorno, e gli compartono 8933 II, 1| nascondigli giacciono riposti, vegliate a che gli scavi non si facciano 8934 II, 5| buoni vecchi, che un tempo vegliavano vicino al fuoco con tanta 8935 I, 24| che per mano dell'uomo. Io veglierò. I cavalli magici saranno 8936 II, 1| delle funzioni di araldo, io veglio con sollecitudine all'ingresso 8937 II, 2| di grandezza; colà Cesare vegliò spiando le oscillazioni 8938 I, 23| Ne' lor andirivieni è buon veicolo;~ ~ E sul Blosberga, senza 8939 I, 5| per le fronde sparsi,~ ~ Velan l'erba dei prati.~ ~ Fra 8940 I, 5| lasciato le praterie ed i campi velati dall'ombre della notte, 8941 II, 3| ci rapivi sebbene fossi velato, ed ora regna nella tua 8942 II, 5| dei pesanti vapori che ci velavano il giorno, che cosa sono 8943 I, 7| appiattò in una cialda~ ~ Un velen traditore,~ ~ Che gli dié 8944 II, 2| Davvero, che mi sento la velleità d'indossare di nuovo quella 8945 II, 3| Vitali aprendo, i flessüosi velli~ ~ Orniam, qual più ne giova, 8946 II, 2| essi hanno conquistato il Vello d'oro, voi avete conquistato 8947 II, 3| e come pesche morbide e vellutate. Vi morderei dentro volontieri, 8948 II, 2| colpirebbero a stento; essi sono le veloci Stinfalidi; il loro operare 8949 II, 3| traggono, col piede~ ~ I vendemmiati grappoli pigiando,~ ~ Mentre 8950 I, 16| invidio già il piacere di vender menzogne a te stesso, di 8951 I, 8| Faust. Che fandonie vuol venderne costei? Io ne ho mezzo rotto 8952 I, 24| posso sciogliere i ceppi del Vendicatore, né disserrare i suoi chiavistélli — 8953 I, 24| versato di tua mano. Spiriti vendicatori si aggirano sul sepolcro 8954 II, 1| dalla mercanzia e più dalle venditrici.~ ~Le Giardiniere. Avanti, 8955 II, 3| prosperità; e tu, merce involata, venduta al mercato, e cangiata!~ ~ 8956 | venendo 8957 II, 2| Mefistofele. Onore a te, cima venerabile che la forza delle querce 8958 I, 4| delle vie, e dalla notte veneranda delle chiese, — e tutti 8959 II, 3| solenne che t'inspira la venerazione, io lo vedo avanzarsi, il 8960 II, 4| di un puro cristallo di Venezia in fondo alla quale è riposta 8961 | vengano 8962 | venirmi 8963 I, 23| amico, poss'io pregarti di venirne verso di noi? Che vuoi tu 8964 I, 21| piangere e a strillare? Venitemi intorno, e ascoltatemi. ( 8965 | venivamo 8966 | venivano 8967 | venivi 8968 | venivo 8969 II, 3| difetto; essi ebbero circa vent'anni.~ ~Elena. Hanno essi 8970 II, 1| coprendosi un occhio col ventaglio di piume ci guarda coll' 8971 II, 5| Il fuoco diminuisce; un venticello che fa fremere lo attizza 8972 II, 5| entriamo nel porto con una ventina; il nostro operato si può 8973 I, 6| uomo, giusto come se avessi ventiquattro gambe io medesimo. Animo 8974 II, 5| turbini di fiamme! E voi, ventracci, otri, infocate il fondo 8975 II, 2| Proteo?~ ~Proteo (con voce da ventriloquo, or lontana or vicina). 8976 I, 3| abbastanza, allorché tutte le venture, una dopo l'altra, se n' 8977 II, 5| nobile aspetto, il volto, le venuste e candide membra di questi 8978 II, 3| Robusti~ ~ Garzoni poscia vér l'immensa tina~ ~ Frettevoli 8979 I, 23| giubili, o son canti?~ ~ Vêr la terra, e da fratelli~ ~ 8980 II, 3| resta sempre oscuro quanto verace, che la Pudicizia e la Bellezza 8981 II, 3| credeva preziosi, rari e veraci, ed ora m'accorgo che essi 8982 II, 1| giorno. Non vedi che il suolo verdeggia, che le colline ammantandosi 8983 II, 3| burroni, i declivi ed i prati verdeggiano già, e lungo la pianura 8984 II, 2| verso le sponde del mare verdeggiante.~ ~La Sfinge. Uomo nobile 8985 II, 3| smeraldo solo è degno di verdeggiare sul tuo seno. Ora poi, fra 8986 I, 23| questi palagi di eterna verdura; — odi il cigolare e il 8987 II, 3| Corifea. Pazze e balorde, vere femminucce! zimbelli dei 8988 I, 14| strano che l'umiltà e la verecondia, preziosissimi son fra i 8989 I, 26| segno; il giudice spezza la verga. Oh, come mi afferrano e 8990 II, 5| empireo~ ~ Ove risplendi,~ ~ Vergin sovrana, i nostri voti intendi;~ ~ 8991 I, 4| Ardui castelli,~ ~ Altere vergini~ ~ D'amor ribelli.~ ~ Aspro 8992 I, 2| per le tue vie. E rimanti vergognato quando tu abbi pure a riconoscere 8993 I, 15| io gli sto innanzi tutta vergognosa, e dico di sì ad ogni suo 8994 II, 5| scampanìo, che mi ferisce vergognosamente nel cuore come un colpo 8995 I, 3| cose, e non facessi più un vergognoso mercato di parole.~ ~Oh, 8996 II, 1| trascorsi senza che il sogno si verificasse! La schiera de' diversi 8997 I, 23| Carole del Blosberg; che in veritate.~ ~ Anzi che i cori dell' 8998 I, 3| questo monte di volumi che i vermi rodono e copre la polvere; 8999 I, 3| tutto se disseppellisce un vermicciuolo.~ ~E la voce di un simil 9000 II, 5| Tutta giuncata.~ ~ Tutta vermiglia:~ ~ E gl'ineffabili~ ~ Gaudi 9001 I, 4| in pagina. Le notti del verno son fatte dolci e dilettevoli; 9002 II, 3| amabile menzogna, assai più verosimile della verità stessa, ci 9003 I, 23| usciti, per ammenda,~ ~ Anco verranti a dir c'hanno buon core.~ ~ 9004 I, 23| ingiù).~ ~ Noi volentier su verremmo con voi~ ~ Siam lindi e 9005 II, 4| giorno in cui ci divertimmo e versammo nelle sue mani delle false 9006 I, 3| selve e per prati, ed ivi versando dirottissime lagrime io 9007 I, 7| una porcheria!~ ~Frosch (versandogli un bicchier di vino sul 9008 I, 23| su per le rupi d'onde si versano l'eterne sorgenti dei ruscelli; 9009 I, 7| Mefistofele. Sol badate di non versarne gocciola.~ ~Tutti (cantando).~ ~


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