Atto, scena

 1   2,   I|       eletta sorte~ ~che ad un prence servir cui tenga in pregio.~ ~
 2   2, III|   puote e lo deve. Il varco al prence~ ~sola ne schiude nobiltà
 3   2,  IV|    vate!~ ~Tu a me dapprima, o prence, i detti hai vôlto;~ ~me
 4   2,  IV|           miei detti turbar. Prence, tu chiedi~ ~se da me la
 5   2,  IV|       il mio core assolve,~ ~o prence, e certo anche il tuo cor.
 6   2,  IV|     suo gioco. Se a te pure, o prence,~ ~se a tutti i servi tuoi
 7   2,  IV|    difesa non ha la legge e il prence?~ ~ ~ ~Alf.~ ~ ~ ~Più che
 8   2,  IV|         Tasso.~ ~ ~ ~Questo, o prence, è il decreto?~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~
 9   2,  IV|     Alfonso) La tua, parola, o prence,~ ~me che libero nacqui
10   3,  II|          libero spazia col suo prence e parla;~ ~prigioniero e
11   3,  IV|     aspiri. È l'opra~ ~onde il prence e gli amici obbligo t'hanno~ ~
12   3,  IV|       mercè. Tuo lauro~ ~è del prence la , che traboccante~ ~
13   3,  IV|       cose?~ ~Egli è degno del prence, e dee restarsi;~ ~che se
14   3,   I|  improvviso oscurò; rapimmi il prence~ ~suo benevolo sguardo e
15   3,  II|    Quasi scolaro mi castiga il prence,~ ~io con esso piatir 
16   3,  II| fidanza, Leonora? È mai che il prence~ ~motto mi faccia degli
17   3,  II|     taccio, e il sai,~ ~a qual prence accostarti ivi potresti,~ ~
18   3,  II|   Tasso.~ ~ ~ ~Il favor di mio prence a me fia tolto?~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~
19   3,  II|   partire.~ ~Qui per cenno del prence Antonio or viene;~ ~or già
20   3, III|    dritto e l'odio suo, che il prence~ ~mi malleva sua grazia
21   3,  IV|       il mio voto~ ~e quel del prence che da te mi manda.~ ~ ~ ~
22   3,  IV| imperfetto è ancora.~ ~Oggi al prence l'offersi e mi sperava~ ~
23   3,  IV|   leggier lo taglia.~ ~Oggi il prence pregarne era mia mente,~ ~
24   3,  IV|      il poema assolto~ ~al tuo prence t'ingrazia e a Leonora.~ ~
25   3,  IV|     grato.~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~Un prence è qui, son altri~ ~onde
26   3,  IV|      libero il varco insino al prence.~ ~Eleggi or dunque; o tu
27   3,  IV|       tu adempi. Così avrò dal prence~ ~non ritrosa licenza, il
28   3,  IV|      come tu desiri,~ ~vado il prence a pregar.~ ~ ~ ~
29   3,   V|         Ei con quest'arti~ ~al prence annebbia ed alla suora il
30   4,   I|    egregi~ ~e giovarsi di lor. Prence che intorno~ ~non si accoglie
31   4,   I|   ombra pure.~ ~Non è scudo di prence a cui s'affidi,~ ~petto
32   4,   I|     Ant.~ ~ ~ ~Chi nol sa, mio prence?~ ~Sol la fatica della vita
33   4,   I|      desìo,~ ~quando un nobile prence a cortigiano~ ~sceglierlo
34   4,  II|               De' tuoi doni, o prence,~ ~ricolmi un uom che se
35   4,  II|     Tasso.~ ~ ~ ~Così par, mio prence;~ ~ma già son sano, se miei
36   4,  IV|           Assai castella ha il prence, assai giardini~ ~l'anno
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA2) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2010. Content in this page is licensed under a Creative Commons License