Atto, scena

 1   1,  II|        nostri giardini, e, come è dritto,~ ~io pur talora per gentile
 2   1,  IV|           Ant.~ ~ ~ ~Sol quanto è dritto.~ ~Quando un possente i
 3   2,   I|           suora, ha il gaudio, il dritto~ ~d'esserle in pregio? Più
 4   2,   I|     ciascun mortale~ ~fa norma al dritto. Ecco al prudente, al forte~ ~
 5   2,   I|           Princ.~ ~ ~ ~Egli è ben dritto che d'assai cortesi~ ~ti
 6   2,  II|          ora ad ora imaginarsi il dritto~ ~di chiederlo in mercè.
 7   2, III|         prego, io 'l chieggo;~ ~e dritto n'ho. Per la virtù ti appello~ ~
 8   2, III|               Fino a quel  tu a dritto~ ~il lauro porti.~ ~ ~ ~
 9   2, III|           a me come spregiarti ho dritto:~ ~l'avventato fanciul per
10   2,  IV|          questa lite,~ ~perchè il dritto dal torto un troppo incerto~ ~
11   3, III|          diva~ ~sol Petrarca avea dritto? Ov'è il mortale~ ~ch'osi
12   3,  IV| impossibili imprese, ond'abbia il dritto~ ~di richiederle altrui.
13   3,  IV|    vecchiezza,~ ~che se talor dal dritto calle piega,~ ~lo racquista
14   3,  II|        chi serba in tutte cose il dritto;~ ~ei  stesso disfà. Gli
15   3,  II|          essa egli è possente e a dritto.~ ~ ~ ~Tasso.~ ~ ~ ~Da buona
16   3, III|      splendono chiari~ ~mio pieno dritto e l'odio suo, che il prence~ ~
17   4,   I|    adoprano gli altri, egli è ben dritto~ ~che a lui pur caglia dell'
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