Atto, scena

 1   1,   I|  giusta.~ ~Ei la terra d'un guardo appena degna,~ ~ei l'unisono
 2   1,   I|     par che in noi fissi il guardo, e in nostra vece~ ~spiriti
 3   1, III|     mia! Ma se più addentro guardo~ ~onde pregio e decoro abbian
 4   1,  IV|  dai sereni di tuo mondo il guardo~ ~puoi rivolgere al mio.~ ~ ~ ~
 5   1,  IV|  che tu vedessi col medesmo guardo~ ~come il cor ne vergogni.~ ~ ~ ~
 6   2,   I| diva,~ ~me sofferisti, e il guardo tuo, qual sole,~ ~la rugiada
 7   3,  II|   mi riaveva; nella vita il guardo~ ~volgea timida e muta,
 8   3,  IV|   basti,~ ~e gli fuggon dal guardo i circostanti~ ~obbietti
 9   3,   I|        intesa io l'ho! Quel guardo e quella voce,~ ~quell'intento
10   3,  II|    e qual resta, Antonio io guardo.~ ~L'inflessibil suo senno
11   3,   V|   annebbia ed alla suora il guardo.~ ~Me vorran trattenere,
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