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Johann Wolfgang von Goethe Torquato Tasso Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Atto, scenagrigio = Testo di commento
2002 4, V| strette io non lascio; e se tu perdi~ ~di te stesso il dominio, 2003 3, IV| ratto ch'ei spunti.~ ~Forse perdita avrai, non lucro al certo~ ~ 2004 4, II| molto~ ~feci, nè a cure perdonai nè a stenti,~ ~ma il da 2005 3, II| il veggio:~ ~ben poss'io perdonargli, ei non lo puote.~ ~Necessario 2006 3, IV| ardisce~ ~andar fastoso! Perdonarmi, o bella~ ~amica, devi se 2007 4, V| perdonar si denno,~ ~ma che tu perdonarti unqua non puoi.~ ~ ~ ~Tasso.~ ~ ~ ~ 2008 4, II| mi fulge~ ~in piena luce: perdonasti il fallo~ ~che avventato 2009 1, IV| impazienza attesi,~ ~ora ad arte perduti. A nostra meta~ ~alfin toccammo, 2010 4, V| queste rupi immota,~ ~pur diè perenni i mutamenti all'onda.~ ~ 2011 4, V| Perchè il mio carme~ ~in vera perfezion giammai non vegna,~ ~e il 2012 3, IV| mio lavoro,~ ~così di sua perfezïon vorrei~ ~essergli grato.~ ~ ~ ~ 2013 1, III| con un libro legato in pergamena.~ ~ ~ ~Tasso.~ ~ ~ ~A lento 2014 3, IV| temprar la fretta che a perir ti tragge.~ ~ ~ ~Tasso.~ ~ ~ ~ 2015 2, I| guisa~ ~cerchi indarno la perla in fra le immense~ ~sabbie 2016 3, IV| fidando, ei s'abbandona,~ ~si permette un capriccio, indoma sente~ ~ 2017 | perocché 2018 1, I| scherza;~ ~e quando il sofo a perscrutar si pone~ ~la regal sete 2019 3, II| non vive~ ~che ti inodii o persegua, o trami insidie.~ ~Tu sei 2020 Per | PERSONAGGI~ ~ ~ ~ALFONSO II, duca di 2021 1, IV| idee,~ ~parmi veder quasi persone vive~ ~posarsi all'ombra 2022 2, V| che comanda ad un tempo e persuade.~ ~ ~ 2023 3, V| che a me quanto brami hai persuaso~ ~vanne sicuro. A simulare 2024 | pertanto 2025 3, II| ancora largirà tai doni~ ~pertinacia o destin: ma ciò cui sola~ ~ 2026 1, IV| lascia veder meravigliosi~ ~pesci a mille color; d'estrani 2027 2, IV| sobbarcarsi pronto anco a gran peso~ ~s'addice all'uom. Tu quella 2028 1, I| che sì amiche e tremende i petti umani~ ~agitan sempre, grazïoso 2029 3, II| Tasso.~ ~ ~ ~Da buona pezza avverto, o bella amica,~ ~ 2030 1, I| Loro argute tenzoni udir mi piaccio,~ ~quando un facondo labbro 2031 3, IV| medesmo~ ~più goda e torni più piacente altrui.~ ~Quello che in 2032 3, II| oggetto;~ ~nessuna cosa può il piacer rapirmi~ ~ch'io di lui sempre 2033 4, II| perfetto,~ ~di più vivo piacere andrem giulivi,~ ~e qua 2034 4, II| stagion tu mi conosci:~ ~in piaceri ozïosi io non fiorisco,~ ~ 2035 2, IV| eternamente indegna~ ~di piacerti e servirti. Se la legge~ ~ 2036 1, III| piú dolce speranza era il piacervi,~ ~scopo supremo il rallegrar 2037 4, II| tanto che ad altri~ ~più piacevole torni. Io già non niego~ ~ 2038 3, II| felice tempo~ ~lenirà le tue piaghe inavvertita.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~ 2039 3, IV| stesso e tutte cose~ ~tornino piane. Tosto a lui men vado~ ~ 2040 2, I| aere~ ~ci lasciano ferir di pianti e strida,~ ~come da noi 2041 2, IV| gentil segno.~ ~Chi mai del pianto temperar si puote,~ ~se 2042 3, IV| amici li sconosci,~ ~con lor piatendo qual si fa co' strani.~ ~ ~ ~ 2043 2, I| Oh che vid'io! La larga piazza, dove~ ~il provato valor 2044 4, IV| enne dolce offerire un picciol dono!~ ~nè fosse pur che 2045 1, II| sua temprar perfetta~ ~in piccol cerchio: il natio loco e 2046 2, I| avere a sdegno~ ~da quel piccolo stato ove hai difesa~ ~tranquillo 2047 3, IV| se talor dal dritto calle piega,~ ~lo racquista all'istante. 2048 1, I| tremoli al mattutin vento si piegano,~ ~e a noi volgono i fior 2049 1, III| stessi.~ ~ ~ ~Tasso.~ ~ ~ ~Oh pienamente~ ~dir potess'io, come nel 2050 3, III| altra teco godea con più pienezza?~ ~Opra è questa leale? 2051 4, IV| ti parla! Ella ha di te pietade!~ ~E sconoscer potesti il 2052 4, IV| trovo;~ ~e ogni loco, ogni pietra in quella sacra~ ~donna 2053 3, II| Ei che il favor delle Pimplèe si crede~ ~rapir superbo 2054 3, III| segni,~ ~me il cortigiano pingerà ad Alfonso~ ~quale ingrato 2055 2, I| guerriera,~ ~d'alti sensi tu pingi e d'amor degna:~ ~odiosa 2056 1, III| fraude in guerra,~ ~tutto io pinsi verace a te mirando,~ ~saggio 2057 4, V| si specchiava il sole,~ ~piover gli astri parean su questo 2058 2, II| io l'adori.~ ~Pennello di pittor, labbro di vate,~ ~ove stemprino 2059 4, IV| non l'umid'aere alle pitture noccia,~ ~e le pareti di 2060 Pre | quello di un uomo di affari, piuttosto che l'eterno conflitto fra 2061 4, I| non fessi ogni prova onde placarlo.~ ~Oh! mi favella con benigno 2062 2, I| il rivoletto~ ~avvolgea placidissimo una ninfa;~ ~dileguava innocente 2063 1, I| comprendi~ ~tu, scolara a Platon, la ciarla audace~ ~d'un' 2064 2, III| Tasso.~ ~ ~ ~Te ascolto e plaudo riverente.~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~ 2065 2, III| parole si sfoga anche la plebe.~ ~ ~ ~Tasso.~ ~ ~ ~Se sei 2066 | po' 2067 2, I| punga il pensier di mia pochezza.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~Se quel 2068 1, II| non turbate,~ ~or ch'ei va poetando, i suoi fantasmi:~ ~tacito, 2069 4, II| alterna;~ ~se meditare e poetar non posso,~ ~mia vita è 2070 2, I| Quando uscii dapprima~ ~ancor poggiata di mie donne al braccio~ ~ 2071 | poich' 2072 1, I| là noi troviamo, aurate poma~ ~che ricordano Esperia 2073 Pre | vivi e seducenti colori la pompa della vita di corte, con 2074 4, I| strana fantasia lo prenda.~ ~Ponderati hai que' lagni in giusta 2075 2, IV| lieve il giovine sopporta~ ~pondi gravosi! Ei da sè scote 2076 1, III| che gli dei ti largiro, il pondo porti,~ ~te non gravi esta 2077 2, II| fatto~ ~degno di lei, me le ponessi a' piedi?~ ~Era cotal la 2078 4, IV| sol forse un'ora, voi ponete il piede;~ ~il più lontan 2079 2, III| Tasso.~ ~ ~ ~Mi si ponga in lance;~ ~ricusar non 2080 1, I| valor di qualche antico,~ ~pongan rigidi in lance, o di scïenza~ ~ 2081 1, IV| parenti oblia,~ ~anco il popol lo morde. Il roman sire~ ~ 2082 1, I| Ferrara. A quella~ ~diede il popolo vita; a prenci suoi~ ~reca 2083 2, II| bosco~ ~l'aurea lira mi porga e mi consacri~ ~le sue laudi 2084 2, I| d'assai cortesi~ ~ti si porgan le donne; il tuo poema~ ~ 2085 2, II| serbò tutti i tesor. Se a me porgea~ ~molteplice stromento un 2086 3, IV| l'offersi e mi sperava~ ~porgergli insieme un prego. Amici 2087 1, III| fronda, onde più bello~ ~porgerti un dono non possiam. Cui 2088 2, I| a poco:~ ~più l'orecchio porgiam, più intender parne,~ ~e 2089 1, III| recarti, e ancor non oso~ ~porla in tua mano. Ella è imperfetta, 2090 2, IV| cinta in quel dì che il Porporato~ ~seguii vêr Francia. Io 2091 1, IV| affare?~ ~o verso il fine mi porran coloro~ ~nuovi triboli in 2092 1, IV| prime foglie intesta~ ~te la porranno nostre donne in fronte~ ~ 2093 4, IV| bevanda mi scoprisse, a porre~ ~tuoi sensi in calma e 2094 2, II| Fidente e lieto io vi porrei la vita,~ ~che sue candide 2095 2, IV| di tal lite~ ~arbitro mi porrete. Intanto, o Tasso,~ ~te 2096 4, IV| attento e pazïente io porrò forse~ ~al mio poema. Assai 2097 3, IV| magnanimo sempre a me si porse:~ ~solo al suo core saper 2098 3, IV| favor giorno è di messe,~ ~porsi all'opra convien ratto ch' 2099 3, IV| non vorrei, se non mi è pôrta~ ~altra ragion che l'intelletto 2100 Pre | verso la terra di Mignon, portando seco il doloroso abbozzo 2101 1, I| quest'è il tuo nome. Io di portarlo ho caro:~ ~godo ch'ei veli 2102 3, II| su felice schelmo~ ~noi portava lontan per lo soave~ ~declivo 2103 4, IV| orma alla cittade~ ~e alle porte dimando: Ov'è l'albergo~ ~ 2104 1, IV| palagi tramutando ardita~ ~in portenti a' mortali. A lui da canto~ ~ 2105 2, I| tua suora i taciturni~ ~portici della reggia, infin che 2106 3, II| punto.~ ~ ~ ~Tasso.~ ~ ~ ~Posar mi lascia come inutil cosa.~ ~ ~ ~ 2107 1, IV| veder quasi persone vive~ ~posarsi all'ombra d'alberi fioriti,~ ~ 2108 1, II| medico fido rassegnarlo, e poscia~ ~col risanato ripigliar 2109 3, IV| niego.~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~Posciachè, o Tasso, ch'io ti nuocia 2110 1, IV| suoi~ ~che nel pubblico ben poser l'ingegno,~ ~e adempie a 2111 2, IV| padri;~ ~qui di lor dignità posero il templo~ ~e austeri e 2112 1, I| pone~ ~la regal sete di possanza e gloria;~ ~e quando di 2113 1, I| la cupa~ ~barbara notte possedea la terra.~ ~D'Ercole d'Este 2114 1, I| impadronirsi~ ~vuol dell'amato, il posseder sol uno~ ~e celarlo geloso 2115 3, II| quand'era il cor del possederla incerto.~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~ 2116 2, I| quelle miti,~ ~benchè molto possegga e molto dia,~ ~petto non 2117 3, II| Princ.~ ~ ~ ~Ciò ch'io possego volentier conservo;~ ~diletta 2118 3, V| vergato.~ ~Or davver son possenti i miei nemici,~ ~or d'ogni 2119 | possiamo 2120 3, IV| mente~ ~tutte prevede le possibil cose?~ ~Egli è degno del 2121 3, IV| Nè un'ora sola,~ ~se possibile torna! A me su questo~ ~ 2122 2, IV| Favellato che avrò, parli a sua posta;~ ~a te il giudizio. Odi 2123 1, III| Alf.~ ~ ~ ~Se di posteri invece e di presenti~ ~a 2124 2, IV| dona.~ ~A mirabili prove è posto l'uomo,~ ~cui durar non 2125 2, III| pochi solo~ ~esser larga poteo? Viltà soltanto~ ~star dovrebbe 2126 | poter 2127 1, III| Oh pienamente~ ~dir potess'io, come nel cor lo sento,~ ~ 2128 | potesti 2129 | potette 2130 | poteva 2131 1, IV| Alf.~ ~ ~ ~E credi~ ~che potrem tosto distrigar l'affare?~ ~ 2132 | potremo 2133 | potreste 2134 1, IV| scende l'encomio chi dubbiar potria?~ ~Or mi rispondi: chi imponea 2135 1, II| rapisci~ ~sì tosto Antonio che potrìa gran cose~ ~narrar di Roma?~ ~ ~ ~ 2136 2, I| comandi, a lui~ ~forte opporsi potrian la mente e il core.~ ~ ~ ~ 2137 | potrò 2138 3, II| no! il mortale~ ~in sua povera essenza âve mestieri~ ~di 2139 1, III| invaghì, ma d'acre strale~ ~la povertade de' parenti ingiusta~ ~punse 2140 2, I| allor sul vario~ ~smalto de' prati un albero vetusto~ ~il pastore 2141 1, IV| estranie gregge~ ~pieno è il prato e la selva; a mezzo occulta~ ~ 2142 1, III| a te mi prostro, odi mie preci e il serto~ ~della fronte 2143 Pre | torture dell'anima.~ ~Partendo precipitosamente da Weimar, stanco del giogo, 2144 2, I| Dalle sue labbra~ ~il preconio sentir di Lodovico~ ~fu 2145 2, IV| question cui certo~ ~dee precorrere un'altra.~ ~ ~ ~Tasso.~ ~ ~ ~ 2146 4, V| I cavalieri~ ~son lor precorsi... Ei traggon quivi... è 2147 4, V| conosce; ivi sè infame~ ~predica ognuno e al par di sè il 2148 3, IV| partir tu sei fermo! Io tel predico:~ ~date le spalle a questa 2149 Pre | Leonora.~ ~Questo attestato di predilezione suscita la gelosia del segretario 2150 Pre | PREFAZIONE~ ~Questo dramma fu composto 2151 2, III| schivo. Anch'io~ ~sempre preferirò, mentre ch'io viva,~ ~la 2152 3, IV| orecchi in ogni parte pone~ ~e prefiggesi a scopo entrarne in grazia~ ~ 2153 4, I| proposto ei non muta, ed ansio prega~ ~che per breve stagion 2154 3, IV| taglia.~ ~Oggi il prence pregarne era mia mente,~ ~ma fallì ' 2155 1, IV| man vuote;~ ~e pur chi i preghi d'un presente abbella~ ~ 2156 4, II| Odi invece di grazie altra preghiera:~ ~nulla ho più a cor del 2157 1, IV| rende onore;~ ~quell'arte ei pregia che sua Roma abbella,~ ~ 2158 1, I| e di Fiorenza al paro~ ~pregiar Ferrara. Oh qual pungeami 2159 3, IV| mondo?~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~A pregiare ogni ben giusta il valore~ ~ 2160 1, IV| qualunque brama andar pregiato.~ ~ ~ ~Alf.~ ~ ~ ~E credi~ ~ 2161 1, II| udrete~ ~narrar di Roma, e il premieremo insieme~ ~della nuova che 2162 1, III| ombre onoranza?~ ~Ebber premii, ebber gioie allor che il 2163 2, II| d'ardire, ebro di gioia~ ~premo questo sentier. Tu assai 2164 3, II| da' guai ch'ogni vivente~ ~premon fatali, ed in quei beni 2165 2, V| scabra impresa,~ ~riedi a prenderne un'altra. In questa ancora~ ~ 2166 4, IV| potesti il nobil core?~ ~e prenderti potette e contenerti~ ~al 2167 1, III| lambe la fronte.~ ~Dei, prendetevi il serto e fra le nubi~ ~ 2168 1, II| Come più sue fatiche io prendo a core,~ ~e per molti rispetti 2169 3, IV| all'esercizio~ ~l'altro dà presa. Mille lievi arnesi~ ~gli 2170 3, IV| quando sopra ti fien le presagite~ ~alte sventure. Or, come 2171 1, II| discorde tumulto e star prescelga~ ~tacito, sciolto a favellar 2172 4, I| confin sì come ai bruti~ ~non prescrisse natura all'uom la scelta.~ ~ 2173 2, I| e il cerchio corre~ ~cui prescrivergli ardisce il semidio.~ ~Avido 2174 3, IV| un consesso adunò, cui presentarmi~ ~io deggio in prima. E 2175 4, V| sventure esercitato~ ~non presentasi a me, sì ch'io m'acqueti~ ~ 2176 Pre | Gerusalemme liberata ed ha presentato il suo poema al duca. Una 2177 3, II| cure, s'ammutía lo stesso~ ~presentimento, e su felice schelmo~ ~noi 2178 3, II| parta.~ ~Ma già in core presento il tardo volo~ ~dei tristi 2179 3, I| guardai, dal buono~ ~voler fui preso, da una folle speme~ ~che 2180 2, III| ma certo~ ~non vo' troppo pressarti. Un dì tu forse,~ ~meglio 2181 4, V| stromento;~ ~o a carcerier ti presti o a manigoldo,~ ~ben l'uno 2182 2, III| prova in che erudirlo~ ~tu presumi severo.~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~ 2183 2, III| viene acconcio alla viltà il pretesto.~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~Solo allor 2184 3, IV| perchè qual mente~ ~tutte prevede le possibil cose?~ ~Egli 2185 4, I| su presto corsiero io le prevengo.~ ~Poste al vate le cose 2186 3, V| in lieto dì, qual non previso lucro,~ ~ciascuna gioia 2187 3, I| sia; chè degno~ ~di sua fè prezïosa io così apparvi,~ ~la qual 2188 4, V| O tenera amistade!~ ~o prezïose cure! Abbominanda~ ~la congiura 2189 4, II| di sua~ ~intima essenza i prezïosi stami,~ ~né dall'opra starà, 2190 3, IV| Cederà volentieri a prieghi accorti;~ ~e tu puoi, sol 2191 1, I| Princ.~ ~ ~ ~Cara avrei primavera, ove l'amica~ ~non mi rapisse.~ ~ ~ ~ 2192 2, I| conchiglia.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~La primiera per noi d'avventurose~ ~ 2193 Pre | analisi psicologiche, fu primieramente scritta in prosa e poi di 2194 4, II| esemplare io tengo, onde primiero~ ~me colle suore rallegrarne 2195 1, IV| Emulo sorge~ ~de' gran principi antichi?~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~ 2196 4, V| bella~ ~era la sorte onde privai me stesso!~ ~Essi sen vanno... 2197 3, II| Princ.~ ~ ~ ~Me di lui privi e te ne allegri, o amica.~ ~ 2198 3, IV| Questo~ ~diasi almen privilegio alla vecchiezza,~ ~che se 2199 4, V| quinci io mi voglio, e se sei probo,~ ~a me lo mostra e 'n libertà 2200 3, IV| non ha destrezza~ ~a far procaccio d'este cose e serbo:~ ~d' 2201 3, III| tempo.~ ~L'età li perde e la procace fama,~ ~che sospinge qua 2202 2, I| contemplar, quasi da lido,~ ~la procellosa correntía del mondo.~ ~ ~ ~ 2203 2, I| freni sdegna~ ~a me commove procelloso il petto.~ ~L'uomo non nacque 2204 4, IV| Tasso.~ ~ ~ ~(in procinto di seguirle). Oh Dio!~ ~ ~ ~ 2205 4, IV| giardini~ ~l'anno intier procurati, ove un dì solo,~ ~sol forse 2206 2, IV| Inestimati~ ~doni a lui prodigando, essa gli apprende~ ~a sofferir 2207 4, V| l'occhio nostro~ ~vede il prodigio, tacita rimane~ ~l'alma 2208 2, I| ombre non son da vana~ ~idea prodotte; ei sono eterni, io 'l sento,~ ~ 2209 2, III| è sfregio,~ ~questa sala profanano i tuoi detti,~ ~non il vivo 2210 2, III| Incliti doni~ ~liberal profferisci; e poi che il prezzo~ ~ben 2211 4, II| opri in te medesmo~ ~ti profonda più sempre. Intorno all' 2212 Pre | ricompense, essendo egli profondamente innamorato della vaga Leonora.~ ~ 2213 3, IV| volger queto~ ~d'assai notti profonde erano a questa~ ~canzon 2214 2, I| questi attiene~ ~quanto promette. Se ti chiama amico,~ ~quando 2215 4, I| contento?~ ~E da un cotale ti prometti gioie?~ ~ ~ ~Alf.~ ~ ~ ~ 2216 4, II| ripulir con più cura, anzi prometto~ ~che avrai la copia del 2217 3, IV| E quai motivi~ ~degg'io proporgli?~ ~ ~ ~Tasso.~ ~ ~ ~Deh 2218 4, I| parlai, lo strinsi,~ ~ma proposto ei non muta, ed ansio prega~ ~ 2219 | proprie 2220 2, I| flutti uno sull'altro~ ~proromperti a battaglia; essi quel turbo~ ~ 2221 3, I| uomo pur sia;~ ~vêr lui proruppi colle aperte braccia,~ ~ 2222 Pre | primieramente scritta in prosa e poi di nuovo rifatta in 2223 1, I| busti dei poeti epici; sul proscenio, a destra Virgilio, a sinistra 2224 4, IV| prima~ ~io pure or son! Prosegui e ogni conforto~ ~da tue 2225 1, I| infra le stelle,~ ~le si prostra adorante, ed angiol pare~ ~ 2226 1, III| volta, o donna,~ ~a te mi prostro, odi mie preci e il serto~ ~ 2227 Pre | rappresentare il danno della protezione sul carattere e sull'ingegno. 2228 3, IV| ingombro~ ~da ozïoso mortal, provar non debbe~ ~un sentimento 2229 2, III| quale amica da lunghi anni provata.~ ~Questo sol credi, che 2230 2, I| larga piazza, dove~ ~il provato valor splender dovea,~ ~ 2231 2, IV| volta dona.~ ~A mirabili prove è posto l'uomo,~ ~cui durar 2232 1, II| quando e' possa guarire, a providente~ ~medico fido rassegnarlo, 2233 3, V| forzarmi a schiavo~ ~si provò inutilmente. Ei con quest' 2234 Pre | fredda abilità riesce a provocare la suscettibilità del Tasso, 2235 1, IV| talora.~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~A provocarmi~ ~invan t'adopri.~ ~ ~ ~ 2236 Pre | attaccandosi all'uomo che aveva provocato, come~ ~a quello scoglio 2237 2, IV| impassibil alma ei mi respinse,~ ~provocommi all'estremo! Oh! mal conosci~ ~ 2238 3, II| troppo;~ ~però che insieme il provveder ti è tolto~ ~a distrette 2239 1, IV| scettri ed a conoscer genti~ ~provvida ne ammaestra, ei rende onore;~ ~ 2240 1, I| egli è garzone~ ~che con Psiche s'ammoglia, e seggio e voce~ ~ 2241 Pre | complicazioni segrete della vita psicologica del Goethe, il quale amava 2242 Pre | le più delicate analisi psicologiche, fu primieramente scritta 2243 Pre | Il Tasso è un dramma psicologico. L'intrigo è semplicissimo. 2244 1, IV| avanza i suoi~ ~che nel pubblico ben poser l'ingegno,~ ~e 2245 4, IV| bei stucchi adorne~ ~verrò pulendo con leggier ventaglio.~ ~ 2246 4, IV| ventaglio.~ ~Il suolo lustrerà pulito e liscio,~ ~non uscirà di 2247 3, I| Ad ogni istante~ ~più mi punge la tema il cor profondo.~ ~ 2248 1, I| pregiar Ferrara. Oh qual pungeami brama~ ~di raccormi in sue 2249 1, I| favellar volgemmo;~ ~noi pungerebbe di scherzosi motti,~ ~come 2250 3, III| e me travolse al fondo~ ~pungesse alcuna passïone il petto!~ ~ 2251 2, IV| sè stesso ed a te, tu mi punisci,~ ~tu per sempre mi togli 2252 4, V| or su la saetta, onde la punta~ ~laceratrice nel mio petto 2253 1, I| di tua facezia la leggier puntura:~ ~debito onore a ogni mortale 2254 4, IV| chiediamo che da te non sia,~ ~purchè tu in prima a te medesimo 2255 3, II| e bevea confortati i puri olezzi~ ~della dolce speranza. 2256 1, I| Un dono è questo~ ~che purissimo godi in tuo secreto,~ ~come 2257 | qualsiasi 2258 3, V| tosto all'opra.~ ~ ~ ATTO QUARTO~ ~ 2259 | quegli 2260 1, IV| di civil corona.~ ~Delle quercine prime foglie intesta~ ~te 2261 Pre | convenienze della vita si era quetata in fondo al suo cuore.~ ~ 2262 1, I| sovra le nubi; or per li queti campi~ ~a lei move furtivo 2263 4, II| a scendere giocondo per quieta~ ~onda di giorni all'ampio 2264 2, II| sue laudi a cantar nella quiete,~ ~io son presto a' suoi 2265 4 | ATTO QUINTO~ ~ 2266 1, IV| ottoman furore~ ~e all'eretica rabbia infligger morte.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~ 2267 3, IV| che la mia vista nol raccenda a sdegno.~ ~Tu ciò che fare 2268 2, I| dolce tesoro~ ~cor di donna racchiuda; ove dell'ore,~ ~di cui 2269 4, II| consigli di tutti! In un raccoglie~ ~i diversi pensier di più 2270 2, II| suoi rami l'ornamento aureo raccolga~ ~una mano diletta!~ ~ ~ ~ 2271 1, I| all'isola dei vati io mi raccolgo~ ~infra selve d'allori.~ ~ ~ ~ 2272 1, I| qual pungeami brama~ ~di raccormi in sue mura! ed or vi sono!~ ~ 2273 1, I| lui.~ ~Par che a noi si raccosti, ed è lontano;~ ~par che 2274 3, IV| dritto calle piega,~ ~lo racquista all'istante. Eri tu prima~ ~ 2275 3, III| congedo, anzi, tornando,~ ~lo radduco alla reggia. Io son decisa...~ ~ 2276 1, I| Molte son le muse,~ ~ma rade volte fra di lor si sceglie~ ~ 2277 3, V| lei mi si fe' buia~ ~la radïosa chiarità del giorno;~ ~irresistibilmente 2278 1, I| Leon.~ ~ ~ ~Ciò ch'ei raduna~ ~sperde il caso di lieve: 2279 2, III| che in questo momento io raffiguro~ ~pressochè primamente. 2280 4, IV| che ciascun nutrica,~ ~che rafforza e consola un sano spirto,~ ~ 2281 3, IV| alcuna~ ~forza in quest'ora a raffrenarmi basta;~ ~sol le catene mi 2282 3, III| mai, nè a sè d'intorno~ ~raggiano il gaudio della vita e il 2283 2, III| pareti~ ~non dee sordido ragno appender tela.~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~ 2284 1, IV| beni,~ ~volgo un saluto. Rallargati io veggio~ ~e sicuri in 2285 1, II| rispetti il suo gran carme~ ~mi rallegra a ragion, così più al vivo~ ~ 2286 1, III| piacervi,~ ~scopo supremo il rallegrar vostr'alma:~ ~cui gli amici 2287 4, II| primiero~ ~me colle suore rallegrarne io possa.~ ~Se il poema 2288 1, III| dire~ ~eccomi ei possa, i rallegrati amici~ ~fan cortesi accoglienze. 2289 3, II| muta, il sol di nuovo~ ~mi rallegrava e dei fratelli il volto,~ ~ 2290 3, II| nè all'amico e a noi~ ~rancore avrà della tenzon.~ ~ ~ ~ 2291 2, I| il signor d'Urbino~ ~non rapiane la suora, una gioconda~ ~ 2292 4, IV| era apparsa sulla scena, rapidamente accorrendo).~ ~Che mai fu? 2293 3, I| grazia~ ~improvviso oscurò; rapimmi il prence~ ~suo benevolo 2294 2, I| donna per quantunque diva~ ~rapío di tutte le virtudi il fiore?~ ~ 2295 3, II| delle Pimplèe si crede~ ~rapir superbo con ritroso senso?~ ~ 2296 3, II| nessuna cosa può il piacer rapirmi~ ~ch'io di lui sempre mi 2297 1, IV| e nuovo~ ~fuor di me mi rapiro a strania terra.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~ 2298 1, II| Leon.~ ~ ~ ~Tu a noi rapisci~ ~sì tosto Antonio che potrìa 2299 1, I| primavera, ove l'amica~ ~non mi rapisse.~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~In questi 2300 2, I| Tasso.~ ~ ~ ~Ed io, rapito~ ~da quel vortice denso 2301 Pre | le feste; e volle anche rappresentare il danno della protezione 2302 1, II| providente~ ~medico fido rassegnarlo, e poscia~ ~col risanato 2303 3, IV| esso mi solve;~ ~io mi rassegno nè un giudizio invoco.~ ~ ~ ~ 2304 1, I| intorno~ ~e a tuo fratello si rassembran spirti~ ~ben di voi degni, 2305 1, II| ne valse:~ ~mio fervor tu rattempra, a tua lentezza~ ~io sarò 2306 2, IV| l'aspra legge a tuo favor rattempro.~ ~Lasciane, o Tasso, e 2307 2, IV| nè a Temi il braccio~ ~rattenea la clemenza, e lo spavento~ ~ 2308 3, IV| sol le catene mi sarian rattento!~ ~Non è Alfonso un tiranno, 2309 3, III| Che fo più qui? Chi mi rattien? Ciascuna~ ~parola intesi 2310 4, IV| ondeggia il senso;~ ~più non rattienmi il piè. Tu a te mi traggi~ ~ 2311 2, IV| la colpa.~ ~Ei violento rattizzò la fiamma~ ~che me riarse 2312 3, IV| questi~ ~miti pensieri io ti ravviso ancora,~ ~mio caro amico.~ ~ ~ ~ 2313 1, II| dilette. Il tutto io tento~ ~a ravvivargli di fidanza il core:~ ~al 2314 2, I| rotelle un cozzar cupo,~ ~e ravvolta in un vortice di polve~ ~ 2315 2, IV| se le immortali cose anco ravvolve~ ~il supremo destino? A 2316 1, I| amica, al mio detto, io mi recai~ ~a possesso od onore. Emmi 2317 3, IV| avventuroso, a chi i difetti~ ~si recano a virtude, ed è concesso~ ~ 2318 1, III| passo~ ~vengo un'opra a recarti, e ancor non oso~ ~porla 2319 3, II| molte parole agevolmente~ ~recide i groppi in un balen la 2320 2, IV| ritornar briaco~ ~entro il recinto d'ogni bel costume~ ~l'incomposto 2321 1, IV| fior lieve adombrate,~ ~redimite di rose e dal vezzoso~ ~ 2322 1, III| specchio un uom mi mostri~ ~che redimito di mirabil serto~ ~nel riflesso 2323 1, I| lusinga accorta.~ ~Saldo regge il tuo senno e puro il gusto;~ ~ 2324 1, IV| Alla scïenza~ ~che a regger scettri ed a conoscer genti~ ~ 2325 3, V| ebrezza io vinsi.~ ~Saldo reggi, cor mio! Tu, chiara mente,~ ~ 2326 1, III| mortal che vêr le ardenti~ ~regïoni di gloria il piede innoltra,~ ~ 2327 2, IV| vi mantenner la pace; a' rei cogliea~ ~bando, carcere, 2328 1, I| nostro tempo onora~ ~siedi reina colla tua sorella.~ ~ ~ ~ 2329 1, III| segno d'onor per voi si renda.~ ~Assai di serti ebbe mio 2330 3, II| s'oda.~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~Render grazie dovresti, e ti lamenti;~ ~ 2331 4, II| carme.~ ~Oh non ti spiaccia rendermi le carte,~ ~che aver poste 2332 1, I| tua grande città ti fia renduta.~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~Dover 2333 4, IV| che me perda al tutto e mi respinga.~ ~Via da Roma m'affretto 2334 3, V| mi scansa ciascuno e mi respinge~ ~che pur or s'affollava 2335 4, IV| tutto adunque~ ~me da te non respingi? Oh dolci accenti!~ ~oh 2336 2, IV| per converso~ ~nè un sol respiro mentirò nè un gesto.~ ~ ~ ~ 2337 2, IV| Antonio) A te null'altro~ ~restami a dir.~ ~(ad Alfonso) La 2338 1, II| Alf.~ ~ ~ ~Or qui restate,~ ~o a Consandoli insiem 2339 4, V| Degno mortal! Tu immoto resti e muto!~ ~Un'onda io sembro 2340 1, II| vede~ ~che gioioso in feral rete lo attragge.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~ 2341 1, III| s'avvicina al Tasso. Egli retrocede).~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~Peritoso 2342 1, I| Leon.~ ~ ~ ~Giudice retta~ ~è l'amistade, e può sol 2343 2, IV| cammino del gentil, del retto,~ ~benchè prudenti, traviò 2344 4, II| salute florido e di gioia~ ~riaverti mi spero. Allor tu lieto~ ~ 2345 3, II| membra, ed io dai duoli~ ~mi riaveva; nella vita il guardo~ ~ 2346 3, IV| udire~ ~può miei consigli, riavrem di lieve~ ~comportabile 2347 4, V| sol tra lor si conoscono i ribaldi,~ ~che di catene astretti 2348 Pre | ideale trionfa delle sue ribellioni interiori e si sottomette 2349 2, III| so bene~ ~se pari io posa ricambiar l'offerta.~ ~Nè avventato 2350 1, IV| assai motti io deggio~ ~il ricambio tornarti.~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~ 2351 3, II| intende a' miei danni, e ricattarmi~ ~io non posso nè vo'. Gli 2352 3, III| leale? E non sei forse~ ~ricca abbastanza? A te consorte 2353 Pre | offerta al poeta, il quale la riceve come la più dolce delle 2354 3, IV| darà: tu già non puoi~ ~richieder quello che assentir gli 2355 3, IV| ond'abbia il dritto~ ~di richiederle altrui. Di tutte cose~ ~ 2356 2, II| e tale una mercè da me richiedi~ ~a cui darti diritto altro 2357 Pre | carattere, se non la si ricollega a certe complicazioni segrete 2358 4, II| De' tuoi doni, o prence,~ ~ricolmi un uom che se ne sente indegno,~ ~ 2359 Pre | come la più dolce delle ricompense, essendo egli profondamente 2360 3, IV| scemo non hai ch'altri ricompier possa.~ ~Ben dell'indole 2361 4, I| sguardo,~ ~sì che di nuovo ricompormi io possa~ ~e in me stesso 2362 4, II| sangue~ ~ben medicar. Dei ricomposti sensi~ ~la serena armonia 2363 Pre | Tasso, nell'ultima scena, si riconcilia con Antonio, attaccandosi 2364 1, I| lascia~ ~che da fortuna io riconosca in parte~ ~tuo perfetto 2365 1, II| garzon sue forze,~ ~suo valor riconosce ed uom si sente.~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~ 2366 4, I| modesto~ ~con tacita adorar riconoscenza~ ~la sua fortuna. A così 2367 3, III| suoi presenti il vase~ ~riconoscere io deggio in quell'istante~ ~ 2368 4, V| altrui! Quel che tu vali~ ~or riconosci!~ ~ ~ ~Tasso.~ ~ ~ ~Tu m' 2369 2, IV| quasi in forse.~ ~Maestade ricopre di suo scudo~ ~qual, siccome 2370 1, I| lusinga~ ~già non dovresti ricoprir col velo~ ~di verace amistà.~ ~ ~ ~ 2371 1, I| troviamo, aurate poma~ ~che ricordano Esperia in loro olezzo,~ ~ 2372 Pre | mezzo di scacciare i penosi ricordi e liberarsi dalle torture 2373 2, I| desire, allor me stesso~ ~ricovrai vergognando, allor conobbi~ ~ 2374 3, IV| date~ ~questo sol giorno a ricovrar me stesso;~ ~tornerò tosto 2375 2, III| Mi si ponga in lance;~ ~ricusar non vogl’io, ma non ho mai~ ~ 2376 1, II| ancor la letizia esulti e rida~ ~per li nostri giardini, 2377 3, IV| dell'oltraggio, e calma~ ~ridà all'offeso il ben vibrato 2378 4, IV| tuoi sensi in calma e ridar pace a noi!~ ~Fida parola 2379 2, I| ella parti, non potè alcun ridarti~ ~quelle limpide gioie. 2380 3, II| spregio e pietà ti guarda e ride!~ ~Sì attempato non son 2381 4, IV| scomparto e calle~ ~agli occhi riderà nitido e adorno.~ ~Anche 2382 Pre | con tutto il corredo del ridicolo, delle speranze e del disgusto 2383 1, II| quindi è mestieri~ ~ch'io ne rieda in Ferrara.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~ 2384 4, I| son contento. Coll'amica riede~ ~la sorella ben tosto a' 2385 2, V| fin di scabra impresa,~ ~riedi a prenderne un'altra. In 2386 4, IV| Sorrentin che dal mercato~ ~riedono a' lari; perocchè a Sorrento~ ~ 2387 1, IV| voi dir come giocondo~ ~mi rifaccia il vedervi: al vostro aspetto~ ~ 2388 Pre | in prosa e poi di nuovo rifatta in versi dal Goethe. In 2389 2, I| ogni~ ~fallace impulso mi rifece sano~ ~mio primo sguardo 2390 3, II| accorti~ ~di ciò che tôrre o rifiutar si debba.~ ~Ruvido più che 2391 1, III| redimito di mirabil serto~ ~nel riflesso del ciel posi in pensiero~ ~ 2392 1, I| dapprima il bello~ ~lume rifolgorò della scïenza~ ~e del franco 2393 2, I| detti tuoi~ ~sento nel cor rifremere le mie~ ~sopite cure.~ ~ ~ ~ 2394 1, III| qual mano~ ~serto ti porge rifulgente, eterno!~ ~ ~ ~Tasso.~ ~ ~ ~ 2395 2, I| fulse,~ ~ell'era tal che può rifulger sempre.~ ~Ben s'annodan 2396 3, IV| oblia, li spregia,~ ~li rigetta sdegnando e in sè riposa...~ ~ 2397 4, IV| petto)~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~(rigettandolo e ritraendosi)~ ~Scòstati.~ ~ ~ ~ 2398 1, I| qualche antico,~ ~pongan rigidi in lance, o di scïenza~ ~ 2399 3, III| son decisa...~ ~Ecco il rigido amico. Or vediam s'io~ ~ 2400 3, IV| quando al desìo del chieditor riguarda~ ~più che al suo bene. In 2401 2, IV| Lasciane, o Tasso, e ti riman solingo,~ ~prigioniero e 2402 4, V| vede il prodigio, tacita rimane~ ~l'alma alcun tempo, chè 2403 3, II| quale,~ ~qual puote allora rimanerne privo?~ ~Ma se mal custodita 2404 Pre | duca ordina che il poeta rimanga in camera in istato di arresto. 2405 3, IV| presenza~ ~una possente dea: rimani, amico,~ ~e a riscaldarti 2406 4, IV| scorra,~ ~il più bel de' rimedii, or più non vale.~ ~Te convengo 2407 1, IV| splenda un diadema, con gioir rimembra~ ~quel tempo che tra sue 2408 1, III| solitario ove niun occhio~ ~rimembri a me la non mertata sorte.~ ~ 2409 1, II| che se medesmo fugga;~ ~rimembriamlo, o fratello. Ove un amico,~ ~ 2410 1, III| ne si addice al certo~ ~rimertarti del dono. Il bello segno,~ ~ 2411 1, IV| dall'altezza del Tarpeo rimira~ ~giacer paiono i troni 2412 1, III| lei sacrate,~ ~quand'io rimiro di mia penna i tratti,~ ~ 2413 3, II| Assai fïate io stessa~ ~mi rimorsi di questo: or mi son vinta.~ ~ 2414 2, III| avvezzo e mai non trovi~ ~o rinchiusa la porta o angusto il calle.~ ~ 2415 3, II| Ruvido più che mai, più in sè rinchiuso~ ~parve a' miei occhi questa 2416 3, II| accogliean molti amici; or ti rinfiora~ ~rosea salute e ilarità 2417 4, II| sente indegno,~ ~che nè ringraziar puote in quest'ora.~ ~Odi 2418 2, III| Se il nume a cui ringrazii è la Fortuna,~ ~volentier 2419 3, II| amico, unqua non fia~ ~che rinnovi la trista esperïenza.~ ~ 2420 2, III| Posso a tal schermo rinunciar con gioia.~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~ 2421 3, II| Antonio or viene;~ ~or già ripente le parole acerbe~ ~onde 2422 3, I| io troppo tosto apersi,~ ~ripentir non ne posso, ancor che 2423 4, V| lascia~ ~che doglioso io ripeta: oh come bella~ ~era la 2424 3, V| accusa;~ ~solo un motto ripeti: Anche costei!~ ~ ~ 2425 3, IV| non d'Alfonso.~ ~Io tel ripeto, ei negherà il commiato~ ~ 2426 1, IV| augelli~ ~l'aere tutto è ripien, d'estranie gregge~ ~pieno 2427 1, II| e poscia~ ~col risanato ripigliar giocondi~ ~il cammin nuovo 2428 2, V| lari~ ~goderla vo'. Tu qui ripon la calma,~ ~chè di lieve 2429 3, II| lui sua fidanza ogni uom ripone.~ ~ ~ ~Tasso.~ ~ ~ ~Qual 2430 4, II| io possa.~ ~Se il poema riporti piú perfetto,~ ~di più vivo 2431 2, I| petto non ha dove un mortal riposi.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~Pur 2432 4, II| Non sarà no che tu da me riprenda~ ~oggi medesmo l'odïerno 2433 4, II| tu debba alcuni luoghi~ ~ripulir con più cura, anzi prometto~ ~ 2434 1, II| rassegnarlo, e poscia~ ~col risanato ripigliar giocondi~ ~il 2435 4, V| solo istante!~ ~Forse io risano. Ah no! Reietto io sono~ ~ 2436 3, IV| dea: rimani, amico,~ ~e a riscaldarti de' suoi raggi apprendi.~ ~ ~ ~ 2437 1, IV| Al nuovo giorno~ ~la riscossa riserba. Or mi perdona,~ ~ 2438 1, III| qual da sogni dolcissimi riscosso,~ ~l'aure tepenti di novella 2439 4, V| infelice!~ ~A gran pena io risenso. Allor che a noi~ ~l'imprevisto 2440 1, III| della fronte mi leva, ond'io risenta,~ ~qual da sogni dolcissimi 2441 1, IV| nuovo giorno~ ~la riscossa riserba. Or mi perdona,~ ~nè turbar 2442 3, II| dolore.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~Io risolta non son; ma ch'ei si parta,~ ~ 2443 Pre | arresto. Il Tasso prende la risoluzione di lasciare Ferrara. Commosso 2444 2, V| libero il torna,~ ~indi risolva nostre liti il brando.~ ~ ~ ~ 2445 1, I| estremo dei lontani monti~ ~si risolve in lievissimo vapore.~ ~ ~ ~ 2446 3, II| gioia,~ ~fin la mestizia risolveasi in suoni.~ ~Questo ancor 2447 3, II| tronca.~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~Chi risolversi può vince il dolore.~ ~ ~ ~ 2448 3, II| assai di lieve~ ~in querele risolvesi e fidanza.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~ 2449 4, III| e tedio~ ~nel mio cor si risolvono in affanno.~ ~ ~ ~ 2450 1, III| dell'armi, onde ogni eroe risplende~ ~nel gran giorno de' fati, 2451 3, IV| alle sue tutte fantasie risponda;~ ~deve porgere a lui l' 2452 4, V| oh perdonate!~ ~Sol ch'ei rispondan: vanne, abbi il perdono!~ ~ 2453 3, II| prudente~ ~da non dargli risposta altra che un riso!~ ~Inevitabilmente 2454 4, II| lieto~ ~esuberante ne darai ristoro~ ~di ciascuna ora che ne 2455 1, III| adunarsi!~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~Ti risveglia, su via! nè farne accorti~ ~ 2456 3, II| vieppiù acerba la facea 'l ritardo.~ ~Sol conosco un signor, 2457 4, II| Tasso.~ ~ ~ ~(con ritenutezza) Tua grazia,~ ~che sovente 2458 4, II| anzi i miei studi mi ritornan sano.~ ~Già da lunga stagion 2459 2, IV| anni di pace~ ~oggi vedemmo ritornar briaco~ ~entro il recinto 2460 3, IV| sol tanto indugia che ritorni Alfonso;~ ~non ti chieggo 2461 4, IV| Princ.~ ~ ~ ~(rigettandolo e ritraendosi)~ ~Scòstati.~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~( 2462 3, V| pur anco,~ ~tu da me ti ritraggi, o donna amata!~ ~In quest' 2463 3, IV| istanza dica:~ ~Non volerti ritrar – compi il mio voto~ ~e 2464 2, III| mia man! la stringi!~ ~Non ritrarti, o gentil, non star più 2465 3, III| raccolsi! Una appo l'altra~ ~ne ritrassi a fatica, e or ben comprendo~ ~ 2466 3, IV| Così avrò dal prence~ ~non ritrosa licenza, il suo favore~ ~ 2467 3, II| tosto o tardi~ ~noi dovevamo riuscirne a rotta;~ ~e vieppiù acerba 2468 2, I| sol pochi giorni~ ~ch'ei riusi con noi, torna la prima~ ~ 2469 1, IV| lungo silenzio ei trasse a riva,~ ~gioia ten prende. Correttor 2470 2, I| strania vita lung'ora, al rivederne~ ~sè repente sentir qual 2471 4, I| cenno e a punto~ ~da lui rivegno. Gli parlai, lo strinsi,~ ~ 2472 2, III| Te ascolto e plaudo riverente.~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~E pure,~ ~ 2473 4, I| Antonio.~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~Rividi il Tasso per tuo cenno e 2474 3, IV| questa reggia appena,~ ~a lei rivolerà tosto il tuo cuore,~ ~ma 2475 2, I| per lucenti lapilli il rivoletto~ ~avvolgea placidissimo 2476 2, I| attivissimo, ammirando,~ ~si rivolge temprato intorno a un grande,~ ~ 2477 1, IV| tuo mondo il guardo~ ~puoi rivolgere al mio.~ ~ ~ ~Alf.~ ~ ~ ~ 2478 2, II| chiederlo in mercè. Lieto rivolgi~ ~lo sguardo intorno! A 2479 4, I| amaro~ ~ei mi sa troppo e mi rivolta il petto. –~ ~Acqua almeno 2480 1, III| istante ha posa. Solo a voi rivolto~ ~nel fervor de' miei carmi 2481 1, IV| anco il popol lo morde. Il roman sire~ ~temperato e tranquillo 2482 3, IV| Voi d'ogni dubbio che i Romani amici~ ~non avran ben risolto 2483 3, I| fastidio a fuggir che intorno romba?~ ~quell'abisso a schivar 2484 4, IV| ora tieni! Il cinto del romeo~ ~e il bruno saio hai scelto 2485 3, IV| inavvertita fa scoppiar la mina,~ ~rompe improvviso, o sia letizia 2486 3, IV| qualsiasi osa alle accuse~ ~rompere e all'onte? È un solo istante, 2487 1, IV| adombrate,~ ~redimite di rose e dal vezzoso~ ~magico stuol 2488 3, II| amici; or ti rinfiora~ ~rosea salute e ilarità di vita.~ ~ ~ ~ 2489 2, I| scheggianti lance,~ ~di celate e rotelle un cozzar cupo,~ ~e ravvolta 2490 3, IV| talora che suo fante il rubi.~ ~Avem così per tutto l' 2491 2, I| guardo tuo, qual sole,~ ~la rugiada asciugò da mie pupille.~ ~ ~ ~ 2492 4, V| un orribile mucchio di ruine?~ ~Spento è dunque l'ingegno, 2493 1, I| alletta, e ne consola~ ~il rumor d'este fonti: i nuovi rami~ ~ 2494 4, IV| di buona gente carco,~ ~rustici Sorrentin che dal mercato~ ~ 2495 2, I| perla in fra le immense~ ~sabbie del mare, che nascosta posa~ ~ 2496 1, III| Quando le cure io penso a lei sacrate,~ ~quand'io rimiro di mia 2497 4, I| famiglia, e fin del Tebro~ ~i sacrati signor. Con che indulgenza,~ ~ 2498 4, V| vibra,~ ~vibra or su la saetta, onde la punta~ ~laceratrice 2499 2, IV| il templo~ ~e austeri e saggi con severe pene~ ~vi mantenner 2500 4, IV| cinto del romeo~ ~e il bruno saio hai scelto e il bordon lungo,~ ~ 2501 2, III| parola!~ ~Questa ti stampa saldamente in petto.~ ~ ~ ~Tasso.~ ~ ~ ~ 2502 4, I| beni.~ ~Troppo in alto ei salì così garzone~ ~perchè possa 2503 1, II| alfine~ ~tenere, ardito salitor, sua cima,~ ~come a lungo 2504 1, IV| onde potea giovarmi.~ ~Te saluta Gregorio e benedice;~ ~il 2505 4, V| mi resta~ ~dall'inopia a salvarmi. Or ben comprendo~ ~perchè 2506 1, IV| Tasso.~ ~ ~ ~E a me pur salve! Anch'io~ ~dei colloqui 2507 3, II| l'amico in te medesma or salvi.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~Annuire 2508 | salvo 2509 3, II| fidanza dismala, io torno sana,~ ~perchè pura ed intiera 2510 4, II| attristan la vita abbia a sanarmi~ ~poco volger di sole. Un' 2511 3, IV| pace~ ~a noi tu rechi: da sanguigno campo~ ~tornato sembri, 2512 4, IV| il mio fratello?~ ~come sanno apprezzarti ambo le suore?~ ~ 2513 2, III| loco.~ ~ ~ ~Tasso.~ ~ ~ ~Santuario non è dove l'uom debba~ ~ 2514 1, III| scola~ ~l'esperïenza ed il sapere e il gusto~ ~docile appresi. 2515 1, II| veder.~ ~ ~ ~Alf.~ ~ ~ ~Sapete~ ~com'io serbi i rispetti.~ ~ ~ ~ 2516 1, IV| verde ascolta e guata.~ ~La Sapïenza da un'aurata nube~ ~tuona 2517 3, II| raccôrre~ ~oltre a quanto sappiam: vennero a fiero~ ~scontro, 2518 2, V| Ant.~ ~ ~ ~Dirti appena or saprei come ciò fosse:~ ~forse 2519 1, II| vostro fianco pure...~ ~Ne sapreste novella?~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~ 2520 3, III| vediam s'io~ ~ammansarlo saprò.~ ~ ~ ~ 2521 | saresti 2522 3, IV| basta;~ ~sol le catene mi sarian rattento!~ ~Non è Alfonso 2523 | sarò 2524 4, IV| uscirà di loco embrice o sasso,~ ~nè da fessura spunterà 2525 1, I| ascolto al favellar de' savi,~ ~perchè segue mia vista 2526 2, III| intenti~ ~e indagine severa e savia eletta;~ ~ei la appelli 2527 1, IV| solo aspetto~ ~Leonora non sazia. Invero, amica,~ ~gentil 2528 3, II| Leon.~ ~ ~ ~Col sembrar di sbandirlo il serberai.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~ 2529 3, II| Princ.~ ~ ~ ~Così tranquilla sbandirò un amico?~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~ 2530 3, IV| d'esta corte tu mi vuoi sbandito,~ ~se per sempre vuoi manchi 2531 2, I| vergogna. –~ ~S'apron le sbarre, ed ecco di destrieri~ ~ 2532 1, II| suggello. Anco in silenzio~ ~sboccia il fior dell'ingegno: il 2533 1, II| altrove~ ~puoi gli affari sbrigar.~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~Tu a 2534 2, V| giunto appena alla fin di scabra impresa,~ ~riedi a prenderne 2535 3, II| Che il consigliarti è scabro~ ~tu stessa, e pare da' 2536 Pre | per lui come un mezzo di scacciare i penosi ricordi e liberarsi 2537 4, V| Or tu bestemmi,~ ~e vai scagliando di parole un nembo~ ~che 2538 3, IV| la sola amistade a lui ne scalda.~ ~Pur se amassimo amate, 2539 1, IV| Tua firma e un breve~ ~scambio di lettre troncheran la 2540 2, I| fora e il suo consiglio~ ~scampo in più casi. Confessarlo 2541 Pre | sfida.~ ~Indispettito dallo scandalo, il duca ordina che il poeta 2542 Per | LeonORA SANVITALE, contessa di Scandiano~ ~TORQUATO TASSO~ ~ANTONIO 2543 2, I| Dolce è vedere in così alto scanno~ ~l'uom che hai tolto a 2544 3, V| veniano incontro;~ ~già mi scansa ciascuno e mi respinge~ ~ 2545 3, II| gli amari morsi della scarna invidia.~ ~Onoranza, dovizie 2546 4, II| all'uomo~ ~molti abissi scavò la man del fato;~ ~ma il 2547 1, I| rade volte fra di lor si sceglie~ ~la compagna e l'amica 2548 4, I| nobile prence a cortigiano~ ~sceglierlo degna e con soave destra~ ~ 2549 3, IV| nuocia è fato,~ ~quella via sceglierò che più a te piace:~ ~chi 2550 4, I| troni.~ ~Io trovai questo e scelsi, io vo superbo~ ~dell'averlo 2551 3, II| è fato ch'io di lui sia scema,~ ~a te il lascio di grado 2552 1, IV| quel lauro; ove da voi~ ~scende l'encomio chi dubbiar potria?~ ~ 2553 2, I| m'acceca, un'insperata~ ~scender vegg'io felicitade eterna~ ~ 2554 4, II| accorgo, non creò natura~ ~a scendere giocondo per quieta~ ~onda 2555 4, IV| per brevi istanti.~ ~Ei ti scerne di nuovo! Apresi tutto~ ~ 2556 2, II| tenèbra. In sulla terra~ ~scesa è la diva, e fra le stelle 2557 1, IV| Alla scïenza~ ~che a regger scettri ed a conoscer genti~ ~provvida 2558 2, I| costume ha regno~ ~tien lo scettro la donna; ove impudenza,~ ~ 2559 4, II| goder per qualche tempo scevra~ ~di tutte cure, divagarti 2560 2, I| di tube, un croscio di scheggianti lance,~ ~di celate e rotelle 2561 3, II| presentimento, e su felice schelmo~ ~noi portava lontan per 2562 3, II| veggonla affatto; fanno schermi appena,~ ~e dovrìeno pugnar. 2563 2, III| Leonora ordìo,~ ~inforsare o schernire alcun non deve.~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~ 2564 1, I| agitan sempre, grazïoso scherza;~ ~e quando il sofo a perscrutar 2565 1, I| d'Ariosto)~ ~Egli, i cui scherzi~ ~fioriran senza tempo, 2566 1, I| volgemmo;~ ~noi pungerebbe di scherzosi motti,~ ~come già i nostri 2567 3, IV| d'ogni modo. Ma rispondi schietta:~ ~uom di valor che da fatiche 2568 2, I| che mai pensi, o Tasso?~ ~Schiettamente mi parla.~ ~ ~ ~Tasso.~ ~ ~ ~ 2569 4, III| vantaggio su altrui del parer schietto.~ ~E ciò avrà loco. Or tu 2570 3, I| romba?~ ~quell'abisso a schivar che a piè mi s'apre?~ ~ ~ ~ 2571 1, I| incontro venir, che par schivarne,~ ~anzi fuggirne e gir di 2572 4, I| il medico a lui: Dunque schivate~ ~questo e quest'altro: – 2573 2, III| che tu biasmi io biasmo e schivo. Anch'io~ ~sempre preferirò, 2574 3, I| dell'antica notte,~ ~fuori a sciame se n'esce e il capo mio~ ~ 2575 4, I| gentilmente,~ ~chi ogni scienza abbraccia, ogni contezza~ ~ 2576 1, IV| Aman l'arti raccorsi e le scienze~ ~all'ombra di suo trono? 2577 4, IV| mortali in Roma~ ~che di tutte scïenze archimandriti~ ~nomar si 2578 3, IV| Spesso in nuovo fervor, quasi scintilla~ ~che inavvertita fa scoppiar 2579 4, I| Ant.~ ~ ~ ~Certo è che sciolta vita,~ ~come ne causa gravi 2580 1, II| star prescelga~ ~tacito, sciolto a favellar col Genio;~ ~ 2581 2, I| incautamente~ ~ciò che scior tu bramavi avviluppai.~ ~ 2582 4, I| sottragga~ ~l'accorto Cosmo o Scipïon Gonzaga.~ ~Grande è Italia 2583 1, I| Or non comprendi~ ~tu, scolara a Platon, la ciarla audace~ ~ 2584 3, II| carcere ritrovi.~ ~Quasi scolaro mi castiga il prence,~ ~ 2585 3, V| tacerlo. Anche costei! La scolpa,~ ~ma non celarti il vero: 2586 3, III| anco i più eccelsi~ ~spirti scompagna colla fredda mano.~ ~Se 2587 4, IV| fiori leggiadri, ogni scomparto e calle~ ~agli occhi riderà 2588 4, IV| qual m'invade affetto!~ ~È scompiglio, è follia che a te mi tragge?~ ~ 2589 2, I| pensiero,~ ~grata ad un tempo e sconcertata è l'alma.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~ 2590 1, II| esploro,~ ~come or or che sconfitta a le sue stanze~ ~credè 2591 4, V| perchè noi a sua volta altri sconosca.~ ~Oh come a lungo il tuo 2592 3, II| parole~ ~non una ascolta e ti sconosce sempre.~ ~Sconosciuto! e 2593 2, III| Nè avventato parer nè sconoscente~ ~volentieri torrei; lascia 2594 4, IV| Ella ha di te pietade!~ ~E sconoscer potesti il nobil core?~ ~ 2595 1, II| conosce, e chi li fugge~ ~a sconoscerli impara. Erra Torquato~ ~ 2596 4, V| compagno.~ ~Noi gentilmente sconosciamo altrui,~ ~perchè noi a sua 2597 3, II| e ti sconosce sempre.~ ~Sconosciuto! e da chi? Da un arrogante~ ~ 2598 2, III| Tu bestemmi; il loco~ ~tu sconsacri, non io, che confidenza~ ~ 2599 3, IV| spero.~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~Sconsigliato mi par che tu ne parta~ ~ 2600 4, I| perdonar; ma al tutto~ ~sconsolato sarei, se tu opinassi~ ~ 2601 3, II| sappiam: vennero a fiero~ ~scontro, la spada disnudò Torquato,~ ~ 2602 3, IV| scintilla~ ~che inavvertita fa scoppiar la mina,~ ~rompe improvviso, 2603 4, V| miei nel mio volume~ ~mille scoprano mende e me travolga~ ~finalmente 2604 3, II| conversando~ ~si fea la brama di scoprirci tutti~ ~i segreti dell'alma! 2605 4, IV| salubre~ ~erba o bevanda mi scoprisse, a porre~ ~tuoi sensi in 2606 1, II| credè la porta: che se nulla scopro,~ ~placido mostro a lui 2607 2, I| pallidi e pur giocondi: allor scorgea~ ~soavemente moversi di 2608 4, IV| Fida parola che dal labbro scorra,~ ~il più bel de' rimedii, 2609 2, I| densi. Attonito lo sguardo~ ~scorrea l'inclita folla, e questa 2610 3, I| Tasso solo.~ ~ ~ ~Sei tu scosso da un sogno? E d'improvviso~ ~ 2611 4, IV| rigettandolo e ritraendosi)~ ~Scòstati.~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~(la quale 2612 2, IV| pondi gravosi! Ei da sè scote i falli~ ~quasi polve dal 2613 1, IV| Natura~ ~copre col verde screzïato ammanto~ ~il fecondo suo 2614 Pre | psicologiche, fu primieramente scritta in prosa e poi di nuovo 2615 3, II| Antonio viene,~ ~ad Antonio si scriva, Antonio s'oda.~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~ 2616 1, II| foglio, e in suo cammino~ ~scrivea di forza. Ieri un fugace 2617 Pre | d'Este. Egli ha finito di scrivere la Gerusalemme liberata 2618 4, V| vergogna. Infranto è il temo,~ ~scroscia il navil da tutte parti. 2619 1, IV| onor tien quel mortale,~ ~scrutator de' mortali. Assai larghezza~ ~ 2620 2, I| un calpestio, d'elmi e di scudi un lampo,~ ~un affollar 2621 2, I| lampo,~ ~un affollar di scudieri, uno squillo~ ~di tube, 2622 3, V| decreto de' fati alfin si sculpe~ ~sul bronzëo vivagno del 2623 4, I| spesso, e spesso~ ~pur lo scusai.~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~Certo 2624 3, II| vero.~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~Ti scusò di lieve,~ ~perocchè ti 2625 3, IV| lo onora, onde per poco~ ~sdebitarsi con lui. L'aureo splendore,~ ~ 2626 3, IV| li spregia,~ ~li rigetta sdegnando e in sè riposa...~ ~Spesso 2627 3, II| Leonora il core?~ ~Era meco sdegnata? E quai parole~ ~dalla bocca 2628 2, III| core,~ ~nè tu, spero, mi sdegni.~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~Incliti 2629 2, III| dell'alma mia,~ ~ch'arde, sdegnosa d'ogni lieve macchia.~ ~ ~ ~ 2630 3, IV| Ad alta meta io mossi,~ ~sebben fallîrmi a mezza via le 2631 4, IV| affretto e desïoso~ ~corro al Sebeto.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~Ed ardiresti? 2632 2, I| uomini onde ha sua cima il secol nostro~ ~sedeano densi. 2633 2, IV| Te stesso offendi una seconda volta,~ ~contro a te testimonia! 2634 1, IV| avvenire.~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~Arra secura~ ~di sua gloria è quel lauro; 2635 3, III| ingannatori,~ ~e sol perch'egli a securtà s'inganni,~ ~perchè color 2636 1, I| onde l'Italia ha vanto~ ~si sedè festeggiato a questi lari.~ ~ 2637 2, I| occhio del sole;~ ~dense sedean le più leggiadre donne,~ ~ 2638 2, I| sua cima il secol nostro~ ~sedeano densi. Attonito lo sguardo~ ~ 2639 3, II| dolcezza pago era il desio~ ~di seder seco ogni serena sera!~ ~ 2640 4, II| magnanimi sepolti~ ~vorrei sedermi un'altra volta a scola;~ ~ 2641 2, III| tra Omero e Virgilio osi sedersi,~ ~se mi mostri un mortal ( 2642 Pre | Goethe ha dipinto a vivi e seducenti colori la pompa della vita 2643 4, I| de' poeti,~ ~quando ben segga sul maggior de' troni.~ ~ 2644 1, I| con Psiche s'ammoglia, e seggio e voce~ ~ha nel concilio 2645 4, IV| accorto e quella casa~ ~segnarmi a dito. Io là m'invio; fanciulli~ ~ 2646 3, III| daran di favore incliti segni,~ ~me il cortigiano pingerà 2647 1, I| sentier che d'orma lieve~ ~segnò il bel piede; in un cespuglio 2648 3, II| poveri e soli, suo cammin seguendo,~ ~come il sole, la luna 2649 3, I| andò la cosa~ ~e che puote seguir.~ ~ ~ ~ 2650 3, IV| tuo cuore,~ ~ma pertinace seguirai tua strada;~ ~il dolore, 2651 4, IV| Tasso.~ ~ ~ ~(in procinto di seguirle). Oh Dio!~ ~ ~ ~Alf.~ ~ ~ ~( 2652 2, I| Tasso.~ ~ ~ ~Disfrenati, selvaggi e sordi il core~ ~dunque 2653 1, IV| grufolar sembra Follìa~ ~selvaggiamente, ma nel bel concento~ ~mai 2654 2, I| mio signor: non certo~ ~il selvaggio desir che freni sdegna~ ~ 2655 1, I| vati io mi raccolgo~ ~infra selve d'allori.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~ 2656 3, V| Antonio brama e non ne far sembiante.~ ~D'indulgenza ei si ammanta 2657 3, II| ben nota~ ~sol gli esterni sembianti, il volto, i modi,~ ~lo 2658 3, II| amico?~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~Col sembrar di sbandirlo il serberai.~ ~ ~ ~ 2659 1, I| villereccio ammanto.~ ~Noi sembriam due felici pastorelle:~ ~ 2660 4, V| resti e muto!~ ~Un'onda io sembro alla balìa del turbo!~ ~ 2661 3, II| ove fortuna~ ~trapiantarti sembrò, tu non alligni.~ ~Vuoi, 2662 2, I| prescrivergli ardisce il semidio.~ ~Avido attesi ed ascoltai 2663 Pre | psicologico. L'intrigo è semplicissimo. Il Tasso si trova alla 2664 1, I| appar: l'ombra di questi~ ~sempreverdi ci alletta, e ne consola~ ~ 2665 3, V| orgoglio, d'una fibra~ ~sensitiva in eccesso e d'una cupa~ ~ 2666 1, IV| tuona di tempo in tempo alte sentenze;~ ~e su lïuto ben temprato 2667 4, II| nella vita discordi e nel sentire,~ ~il sagace poeta, e non 2668 1, I| sveglia in petto~ ~i più dolci sentiri. Un vasto regno~ ~la tua 2669 2, I| atterra noi non odon punto;~ ~sentono appena il pregar nostro, 2670 4, II| lo spirto de' magnanimi sepolti~ ~vorrei sedermi un'altra 2671 3, II| mi dovessi.~ ~Folle è chi serba in tutte cose il dritto;~ ~ 2672 3, IV| licenza, il suo favore~ ~serbando intero. E mi sarà soave~ ~ 2673 4, II| a qualche tempo,~ ~vuoi serbarmi magnalmo i tuoi favori.~ ~ 2674 2, I| altre più belle,~ ~calda serbaste la memoria in petto;~ ~ove 2675 4, V| ricinto di catene,~ ~ben lo serbasti a squisiti tormenti.~ ~Or 2676 2, II| così alta sorte~ ~tu sei serbato: e gioventù fidente~ ~a 2677 3, II| sembrar di sbandirlo il serberai.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~Lui 2678 2, II| a lei sol una il core~ ~serbò tutti i tesor. Se a me porgea~ ~ 2679 2, I| spettacol tutto,~ ~a me troppo seren, coprir mi lascia;~ ~onde 2680 3, IV| Un piú bel lino,~ ~una serica veste un po' trapunta~ ~ 2681 3, III| e lusinghiera~ ~l'astuta serpe mi sussurra incanti~ ~armonïosi. 2682 4, IV| l'albergo~ ~di Cornelia Sersale? A me' il mostrate.~ ~Ecco 2683 1, III| materne angosce. Dalla serva vita~ ~tu solo a bella libertà 2684 2, IV| o prence,~ ~se a tutti i servi tuoi parrà cotesto~ ~fallo 2685 1, IV| operosi assente.~ ~Ei che servì da verdi anni lo stato,~ ~ 2686 1, II| della nuova che spese in mio servigio~ ~molta fatica. E non avremo 2687 3, IV| abbietti panni,~ ~segno di servitù, sdegna a suo dosso;~ ~eletto 2688 2, I| entrambi~ ~ben cerchi i sessi, libertá vuol l'uomo,~ ~ 2689 1, I| perscrutar si pone~ ~la regal sete di possanza e gloria;~ ~ 2690 2, IV| e austeri e saggi con severe pene~ ~vi mantenner la pace; 2691 1, II| francheggia di tanto, offrir da sezzo~ ~un degno omaggio.~ ~ ~ ~ 2692 1, I| perdona! – ma, da tutte sfere~ ~ciò ch'egli ama involando, 2693 Pre | suscettibilità del Tasso, che lo sfida.~ ~Indispettito dallo scandalo, 2694 2, IV| il vero,~ ~io minacciai, sfidai; fuor trassi il brando.~ ~ 2695 2, III| Ant.~ ~ ~ ~Poi che sfidar non devi, io non ti seguo.~ ~ ~ ~ 2696 3, IV| quello penètra, lievemente sfiora~ ~questo la pelle. Al vibratore 2697 2, III| Ant.~ ~ ~ ~A parole si sfoga anche la plebe.~ ~ ~ ~Tasso.~ ~ ~ ~ 2698 2, III| Tasso.~ ~ ~ ~I miei sensi a sfogar petto ho che basta.~ ~ ~ ~ 2699 1, I| aggira e noi v'attragge e sforza~ ~a volger seco, a palpitar 2700 2, I| compor dentro sè con vani sforzi~ ~quell'aureo tempo che 2701 3, II| dà, cui non raggiunge~ ~sforzo alcuno dell'uom, cui non 2702 2, III| spirto a questo paradiso è sfregio,~ ~questa sala profanano 2703 2, IV| non è qual forse~ ~mente sfrenata se lo pensa.~ ~ ~ ~Alf.~ ~ ~ ~ 2704 4, II| poeta, e non gli cale~ ~di sgradire a talun, tanto che ad altri~ ~ 2705 3, V| Concordi~ ~noi non siam questa volta, egregio amico;~ ~ 2706 | siccome 2707 1, IV| Rallargati io veggio~ ~e sicuri in futuro i miei confini:~ ~ 2708 3, IV| verrebbe a capo?~ ~Ordine e sicurtà splende in tua casa;~ ~tu 2709 1, IV| verdi anni lo stato,~ ~or ne siede al governo, e quelle corti~ ~ 2710 1, I| donne nostro tempo onora~ ~siedi reina colla tua sorella.~ ~ ~ ~ 2711 2, I| sensi;~ ~così alla fin ne signoreggia l'alma.~ ~ ~ ~Tasso.~ ~ ~ ~ 2712 3, II| estima~ ~degno di lauro? Il signoril favore,~ ~cui pur tutto 2713 1, I| di sua gioia paterna. È signorile~ ~Fiorenza e grande, e nondimeno 2714 2, III| annunzïato~ ~altri non fu. Sii benvenuto. Or tutto~ ~io 2715 2, IV| tutto a punto.~ ~Se ogni sillaba puoi, se ciascun gesto~ ~ 2716 2, I| avvolta da un cerchio il cui simìle~ ~rado vedrà l'eterno occhio 2717 3, V| persuaso~ ~vanne sicuro. A simulare apprendo,~ ~perchè maestro 2718 3, III| altri, in cor dicea,~ ~ma sincera con teco. Or troppo tardi~ ~ 2719 1, I| proscenio, a destra Virgilio, a sinistra l'Ariosto.~ ~ ~ ~Principessa 2720 1, IV| popol lo morde. Il roman sire~ ~temperato e tranquillo 2721 4, V| abbominio emerse.~ ~E tu, o sirena! tu che m'allettasti~ ~così 2722 2, I| terra; allor sul vario~ ~smalto de' prati un albero vetusto~ ~ 2723 1, II| incontri~ ~che una lettra smarrisca, o che un suo servo~ ~vada 2724 3, I| oscura via m'abbandonò smarrito.~ ~Ecco l'ambiguo volatìo 2725 1, IV| Io so da tempo~ ~che smisurato in sue mercedi è Alfonso.~ ~ 2726 1, I| sublime~ ~intelligenza tu lo snello hai scelto~ ~allôr gentile.~ ~ ~ ~ 2727 2, III| s'io patii quest'onta.~ ~(snuda la spada)~ ~Traggi il brando 2728 2, IV| pena~ ~celò a tua vista la snudata spada.~ ~Se tu in punto 2729 2, IV| Orsù obbedisci~ ~chè il sobbarcarsi pronto anco a gran peso~ ~ 2730 2, III| tu pensi, altrui~ ~porgi soccorso, e nel mar della vita,~ ~ 2731 3, IV| omaggi,~ ~il bello cerchio di social fidanza~ ~frangete al tutto!~ ~ ~ ~ 2732 2, I| temperanza soltanto e sofferenza~ ~guidar li ponno. Se non 2733 4, I| qualche splendido ingegno sofferiro~ ~che passarsi parea de' 2734 3, II| penso...~ ~Or dunque addio! Sofferirò pur questo!~ ~Voi da me 2735 2, I| Tu sovente, o diva,~ ~me sofferisti, e il guardo tuo, qual sole,~ ~ 2736 4, IV| lasciarne, o in Belriguardo~ ~soffermandoti pria, tardi d'alquanto~ ~ 2737 3, II| quella equanimità che soffre cose~ ~cui ben presto un 2738 3, V| è costei? Come aspettar soffrendo~ ~se non mi accenna da lontan 2739 3, IV| vana,~ ~non è il sol che soffriam.~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~Te non 2740 3, II| gran cor, di rado un vano~ ~soffrire impara, la balìa prudente~ ~ 2741 3, V| si debba,~ ~comportarlo, soffrirlo e goder forse~ ~in lieto 2742 1, I| grazïoso scherza;~ ~e quando il sofo a perscrutar si pone~ ~la 2743 2, I| Tancredi, l'alto~ ~cor di Sofronia, il dolorar d'Olindo,~ ~ 2744 4, I| perchè Torquato possa~ ~soggiornar nel castel finchè gli piaccia~ ~ 2745 2, III| al vero vietata è questa soglia?~ ~è al libero pensier carcer 2746 2, III| al volere, e troppo brevi sogna~ ~il cor le vie. Chi tien 2747 2, II| Al gaudio estremo io mi sognai vicino,~ ~ma più bel d'ogni 2748 1, I| aureo tempo de' vati andar sognando.~ ~Amo assai Belriguardo, 2749 4, I| causa gravi sogni e fieri,~ ~sognar ne fa dassezzo a dì sereno:~ ~ 2750 3, II| quell'amico trovassi il qual sognavi~ ~pien di tesori? Tu nel 2751 1, II| gioia tardi~ ~che vicina sognò.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~Di laude 2752 2, III| Ant.~ ~ ~ ~L'acque tu solchi a piene vele, e pare~ ~che 2753 1, I| Ippolito d'Este; il padre mio~ ~solea di Roma e di Fiorenza al 2754 3, II| desiare indarno.~ ~Unico alle solinghe ore conforto~ ~era il gaudio 2755 2, I| troverem compagni:~ ~essa in solinghi boschi a errar ne mena~ ~ 2756 1, III| miei dolori.~ ~Là vo' errar solitario ove niun occhio~ ~rimembri 2757 Pre | l'opera, l'anima sua fu sollevata. La lotta fra i sogni del 2758 4, I| innanzi agli altri lo sollevi o in guerra~ ~o nell'opre 2759 3, IV| legommi l'arbitrio, esso mi solve;~ ~io mi rassegno nè un 2760 1, IV| allôr.~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~Tu solvi~ ~il dubbio mio: due ghirlandati 2761 3, III| l'altre sue tutte passïon somiglia;~ ~come il tacito lume della 2762 2, I| inferma e in tristi fantasie sommersa.~ ~Innanzi a gli occhi colle 2763 1, III| uscîr querele,~ ~e con suoni sommessi io fei tenore~ ~ai dolori 2764 3, IV| che sè medesma volentier sommette,~ ~trepidanza ad un tempo 2765 1, I| ritrovò suoi tipi;~ ~ogni più sommo onde l'Italia ha vanto~ ~ 2766 1, II| alfine~ ~vuota parola che sonando illude.~ ~Non turbarlo, 2767 4, IV| città traverso~ ~dove nella sonante onda dei mille~ ~l'un si 2768 2, I| nel cor rifremere le mie~ ~sopite cure.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~ 2769 2, I| e ignoro~ ~come potremo sopportar tal duolo.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~ 2770 2, I| l'uom che improvviso~ ~ci sopravvenne; in sì mirabil guisa~ ~sue 2771 1, III| lasciate; io non so come~ ~sopravviver mi possa a questo istante.~ ~ ~ ~ 2772 2, I| Disfrenati, selvaggi e sordi il core~ ~dunque ne chiami?~ ~ ~ ~ 2773 2, III| marmoree pareti~ ~non dee sordido ragno appender tela.~ ~ ~ ~ 2774 3, III| nel tempo~ ~quando dì non sorgea che nol vedesse.~ ~Nè da 2775 1, III| Se mai per caso limpida sorgente~ ~in suo lucido specchio 2776 4, II| di sole. Un'altra volta~ ~sorgerà lo mio spirto e per le vie,~ ~ 2777 4, V| si gonfia~ ~e spumando sormonta. In questi flutti~ ~sì bellamente 2778 Pre | abbracciarla. Il duca li sorprende ed ordina di arrestare l' 2779 2, IV| qual lite improvvisa io vi sorprendo?~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~Placido 2780 4, IV| buona gente carco,~ ~rustici Sorrentin che dal mercato~ ~riedono 2781 4, IV| riedono a' lari; perocchè a Sorrento~ ~andar convengo ove mia 2782 3, V| labbro: i miei ginocchi~ ~mi sorressero a stento, e delle tutte~ ~ 2783 2, I| Grazie; e cui non fulse~ ~il sorriso divin di quelle miti,~ ~ 2784 1, IV| quai mezzi oprasti onde sortir l'effetto.~ ~Con passi accorti 2785 3, II| un incognito mondo, onde sortirne~ ~un oggetto di gioia al 2786 1, III| Princ.~ ~ ~ ~(tenendo sospesa in mano la corona)~ ~Il 2787 1, II| come tra due~ ~pensier sospeso, indi veloce incede,~ ~indi 2788 4, III| affetti!~ ~Ella s'avanza. Sospicione e tedio~ ~nel mio cor si 2789 3, III| e la procace fama,~ ~che sospinge qua e là l'onda del plauso:~ ~ 2790 3, II| della vita innanzi innanzi~ ~sospinger l'occhio, e si movean da 2791 1, II| tramuta, incede lento,~ ~poi sosta a lungo e le speranze illude.~ ~ 2792 1, II| allentar nostri passi ed a sostegno~ ~la destra offrirgli.~ ~ ~ ~ 2793 4, V| a distrarmi possente e a sostenermi?~ ~Morta è tutta virtù che 2794 3, II| lei fummo partite: ora è sotterra:~ ~nè consolava d'una speme 2795 1, I| quando di prudente uomo il sottile~ ~accorgimento con dolcezza 2796 Pre | ribellioni interiori e si sottomette alla realtà, senza che il 2797 4, I| e con soave destra~ ~lo sottragge all'inopia. Ove gli doni~ ~ 2798 4, IV| I tuoi consigli~ ~non mi sottrarre! Or di': che far degg'io~ ~ 2799 2, I| coprir mi lascia;~ ~onde soverchiamente in sì bell'ora~ ~non mi 2800 4, IV| che non di manco~ ~parran soverchie. Abbandonarti a noi~ ~con 2801 3, II| amica,~ ~ch'io vi son di soverchio.~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~Oh! tu 2802 1, II| e il mondo~ ~influiscan sovr'esso; induri l'alma~ ~alla 2803 3, V| perchè maestro tu ne sei sovrano,~ ~e docile son io. Così 2804 2, I| d'esultanti greggi~ ~si spandeano i mortali a coglier gioie~ ~ 2805 3, II| ove sia d'uopo,~ ~fanno sparir felicemente i brandi.~ ~ 2806 4, V| là venni io pure.~ ~Essi spariro e son con meco irati.~ ~ 2807 1, I| mente in una ciò che lunge è sparso,~ ~le morte cose il suo 2808 3, IV| Leon.~ ~ ~ ~Te non credea~ ~spassionato a tal segno e imparzïale;~ ~ 2809 2, I| mano han desio. Quel ne spaventa~ ~che aspettar ci dobbiamo, 2810 3, II| cominciasse. Antonio~ ~libero spazia col suo prence e parla;~ ~ 2811 3, II| Libero vogl'io~ ~ne' carmi spazïare e ne' pensieri,~ ~chè assai 2812 2, II| Oh quali nuovi scopre~ ~spazii il mio sguardo! oh quali 2813 4, V| flutti~ ~sì bellamente si specchiava il sole,~ ~piover gli astri 2814 2, V| in ritornando~ ~troverem spenta la favilla estrema.~ ~Ben 2815 3, IV| gioconda unicamente sacri.~ ~Sperai modesto di venir sull'orma~ ~ 2816 4, IV| gli amici,~ ~come ardisco sperar, l'ultima mano~ ~attento 2817 4, I| presente vantaggio io mi sperassi;~ ~e, già mi giova che assoluto 2818 3, IV| io voglio~ ~della grazia sperata e non carpirla~ ~con modi 2819 2, IV| che inani parole all'aura sperdi?~ ~Obbedïenza quindi innanzi 2820 3, IV| Leon.~ ~ ~ ~Or dunque speri~ ~quello spirto temprar 2821 4, I| riposo. Ognor che noi~ ~ci speriamo goder, nemico o amico,~ ~ 2822 3, IV| Nobili, Barga, Antonïan, Sperone~ ~tu per certo conosci... 2823 1, IV| Ant.~ ~ ~ ~Solo a sperti mortali apre l'orecchio~ ~ 2824 1, II| insieme~ ~della nuova che spese in mio servigio~ ~molta 2825 2, I| Deh! tu d'un velo lo spettacol tutto,~ ~a me troppo seren, 2826 1, IV| prudenza è il più sublime~ ~spettacolo del mondo; ogni superbo~ ~ 2827 2, IV| Or come? A quale~ ~spetti di noi torto o ragion, la 2828 4, I| nappo~ ~tempra con linfa? Spezie, acri liquori,~ ~zuccherose 2829 3, II| per le irrorate ombre lo spia.~ ~Con che dolcezza pago 2830 4, II| plausi il carme.~ ~Oh non ti spiaccia rendermi le carte,~ ~che 2831 3, IV| garzon nostro in fronte~ ~spiacque all'uomo severo? E pur tu 2832 3, IV| Che vuoi dirmi? ti spiega.~ ~ ~ ~Tasso.~ ~ ~ ~Il mio 2833 3, I| invola~ ~tempo nè fato nè spietata sorte!~ ~Che se troppo repente 2834 3, II| è appunto del mio cor la spina;~ ~sì arrendevoli e blande 2835 4, IV| irresistibilmente, a te si spinge~ ~indomato il mio core; 2836 3, II| Perciò il giovine io spinsi e non indarno;~ ~come ardente 2837 3, II| mio Torquato? A che t'han spinto~ ~il sospetto e il fervor? 2838 3, IV| illustri~ ~nomi son questi! Ei spirano a mia mente,~ ~che sè medesma 2839 3, IV| Ant.~ ~ ~ ~Dubitanza mi spiri. Io mal discerno~ ~quel 2840 2, I| non vedo~ ~un'indistinta spiritale imago~ ~volarmi innanzi 2841 1, IV| beni,~ ~dell'alto carme spiritali idee,~ ~parmi veder quasi 2842 3, V| io dubbiar dovea~ ~finchè spiro di fede in me vivesse,~ ~ 2843 3, V| stento, e delle tutte~ ~mie spirtali potenze ebbi mestieri~ ~ 2844 2, I| facesse d'altre gioie vaghi;~ ~splenderebbero ancora al nostro sesso~ ~ 2845 3, III| Oh come é bello~ ~entro a splendidi rai di questa vita~ ~averlo 2846 3, III| che alla luce del sol splendono chiari~ ~mio pieno dritto 2847 3, IV| sdebitarsi con lui. L'aureo splendore,~ ~che al martire circonda 2848 3, II| non bea di figli il giovin sposo:~ ~non però l'ha men cara 2849 3, IV| tutti. Esso li oblia, li spregia,~ ~li rigetta sdegnando 2850 2, III| Tu mostri a me come spregiarti ho dritto:~ ~l'avventato 2851 3, II| Da un arrogante~ ~che con spregio e pietà ti guarda e ride!~ ~ 2852 4, IV| il fervido licore~ ~che spuma e ondeggia e strepita e 2853 4, V| increspasi, si gonfia~ ~e spumando sormonta. In questi flutti~ ~ 2854 4, IV| o sasso,~ ~nè da fessura spunterà fil d'erba.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~ 2855 3, IV| opra convien ratto ch'ei spunti.~ ~Forse perdita avrai, 2856 2, I| affollar di scudieri, uno squillo~ ~di tube, un croscio di 2857 4, V| catene,~ ~ben lo serbasti a squisiti tormenti.~ ~Or vanne! io 2858 3, II| si parta,~ ~se per breve stagione... E a cor ne stia~ ~che 2859 4, II| intima essenza i prezïosi stami,~ ~né dall'opra starà, tanto 2860 2, III| tal sei qual ti vanti, or stammi a fronte.~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~ 2861 2, III| Saggia parola!~ ~Questa ti stampa saldamente in petto.~ ~ ~ ~ 2862 Pre | precipitosamente da Weimar, stanco del giogo, avido di ozio 2863 3, IV| allor tien' tua sentenza e stanne al niego.~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~ 2864 | stanno 2865 | starà 2866 | starei 2867 3, I| mia,~ ~è colpa altrui lo starne io qui qual reo?~ ~Giusta 2868 1, IV| desia del suo signore~ ~stassi in Roma a disagio. In quella 2869 1, IV| ten prende. Correttor di stati~ ~cui sta al fianco prudenza 2870 2, II| pittor, labbro di vate,~ ~ove stemprino l'api il miel più dolce,~ ~ 2871 4, IV| munimento d'intrecciate canne!~ ~Stenderan per l'aiola ampie le stirpi,~ ~ 2872 4, IV| man tu non afferri~ ~che, stesa con desìo, non ti raggiunge.~ ~ ~ ~ 2873 3, II| mano alla fatale urna non stesi~ ~d'un incognito mondo, 2874 2, V| Ben parmi, Antonio, che tu stil non muti;~ ~giunto appena 2875 3, II| core inesperto. Fu dover stimarlo,~ ~quindi l'amai; mi fu 2876 2, III| che il mio signore mi stimò dovuto,~ ~che alle mie chiome 2877 4, IV| Stenderan per l'aiola ampie le stirpi,~ ~fiori leggiadri, ogni 2878 2, III| che a mia mente~ ~sol le storie parlâr, se un vate mostri~ ~ 2879 3, IV| ma pertinace seguirai tua strada;~ ~il dolore, il tumulto 2880 2, III| tienti~ ~dello sguardo gli strali e della lingua.~ ~All'alloro 2881 4, I| ferro, or tôsco~ ~e qual più strana fantasia lo prenda.~ ~Ponderati 2882 3, IV| piatendo qual si fa co' strani.~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~Questo 2883 2, II| poich'io son tuo!~ ~O in stranie terre ella a cercar mi mandi~ ~ 2884 3, II| quale omai~ ~ne divenne stranier. Forse il buon tempo,~ ~ 2885 3, II| le fur schermo dall'error straniero.~ ~Da lei fummo partite: 2886 4, IV| che spuma e ondeggia e strepita e soverchia?~ ~D'ogni tuo 2887 4, V| Ant.~ ~ ~ ~Te in tai strette io non lascio; e se tu perdi~ ~ 2888 4, I| bevande e i cibi?~ ~Perchè in stretto confin sì come ai bruti~ ~ 2889 2, I| lasciano ferir di pianti e strida,~ ~come da noi si fa con 2890 3, I| se n'esce e il capo mio~ ~stridendo aggira. Oh per qual parte 2891 3, II| favellato avessi!~ ~Io tardai, stringea 'l tempo, e non ardivo~ ~ 2892 3, II| noi lasciam che con desio stringemmo.~ ~Ben v'è felicità, ma 2893 3, IV| furore: allora ei vuole~ ~stringer tutto e tener, vuol che 2894 2, I| andar congiunti: ed io~ ~stringerò sì bel nodo, ove non t'abbia,~ ~ 2895 1, III| a questo fonte accolti~ ~stringersi ancor dell'insolubil nodo~ ~ 2896 2, III| volta... ecco mia man! la stringi!~ ~Non ritrarti, o gentil, 2897 4, I| rivegno. Gli parlai, lo strinsi,~ ~ma proposto ei non muta, 2898 1, II| e le speranze illude.~ ~Struggesi il core, se la gioia tardi~ ~ 2899 4, IV| noccia,~ ~e le pareti di bei stucchi adorne~ ~verrò pulendo con 2900 1, IV| rose e dal vezzoso~ ~magico stuol di folleggianti amori~ ~ 2901 1, II| patria,~ ~il mondo allora stupirà di tanta~ ~opra compiuta. 2902 2, IV| quasi polve dal manto. Io stupirei,~ ~ove ignorassi la magia 2903 2, IV| prudenti, traviò in deliro?~ ~Stupito io sto.~ ~ ~ ~Tasso.~ ~ ~ ~ 2904 4, I| fanciullo a quanto~ ~mai gli stuzzichi il gusto? E quando il nappo~ ~ 2905 3, V| diverso il mio vantaggio.~ ~A suadere al mio desir Torquato~ ~ 2906 3, III| Tasso solo.~ ~ ~ ~E suadermi io deggio~ ~che niun m'odia 2907 1, I| avvantaggia il mortale e lo sublima,~ ~ove il discorso dei gentili 2908 3, IV| mezza via le forze;~ ~alsi e sudai nell'opra. Il lieto corso~ ~ 2909 3, IV| acerbe~ ~se ne ritorna con sudata fronte,~ ~e tardi alle bramate 2910 1, II| giovin vate~ ~sarà questo il suggello. Anco in silenzio~ ~sboccia 2911 2, IV| volentier coll'impossibil suole~ ~condur suo gioco. Se a 2912 2, I| ove non t'abbia,~ ~come suoli, ritroso. Ecco gran tempo~ ~ 2913 4, V| infernal che m'annienta~ ~lieve suon di lamento è la bestemmia.~ ~ 2914 3, III| più amabile che mai! Suonava amore~ ~ogni suo detto. 2915 2, IV| vien, come se il cuore~ ~superbito ne avesse. Or tu ti togli~ ~ 2916 3, IV| Dirmelo già non vuoi, superflua cosa.~ ~ ~ ~Leon.~ ~ ~ ~ 2917 3, IV| vuoi pieno.~ ~Coll'impeto supplir crede l'errante~ ~a quanto 2918 1, III| dolori del padre e alle supreme~ ~materne angosce. Dalla 2919 Pre | abilità riesce a provocare la suscettibilità del Tasso, che lo sfida.~ ~ 2920 Pre | attestato di predilezione suscita la gelosia del segretario 2921 3, IV| intesi da sì lungo sonno~ ~suscitar miei coevi ad opre altere,~ ~ 2922 3, III| lusinghiera~ ~l'astuta serpe mi sussurra incanti~ ~armonïosi. Oh 2923 2, I| sguardi e impauriva~ ~di svanir, pari a un eco infra le 2924 3, II| Puro bene verace a me svanisce,~ ~e di letizie invece e 2925 1, I| con sue care armonie ci sveglia in petto~ ~i più dolci sentiri. 2926 2, I| soave sogno~ ~me aspramente svegliò l'uom che improvviso~ ~ci 2927 2, II| i miei sensi~ ~avventato svelai prima che, fatto~ ~degno 2928 1, III| che per labbro mortal svelar godea~ ~le meraviglie di 2929 2, I| cui del pari che a te svelare io possa~ ~francamente i 2930 3, III| A te medesma~ ~ben puoi svelarti. – Era celeste gioia~ ~specchio 2931 1, II| che omai compiuta~ ~l'opra svelommi. Con solerte cura~ ~pochi 2932 3, V| la venuta di costui? Non svelse~ ~l'edifizio costui di mie 2933 4, V| E se ogni cosa mi rapì sventura,~ ~pur io l'ho in pregio: 2934 1, I| accorgimento con dolcezza svolto~ ~a dottrina ci torna e 2935 2, I| Tasso.~ ~ ~ ~Oh! non tacciarmi;~ ~ma un mortal tu m'addita, 2936 2, IV| magione invïolata. Tutte~ ~taccion le passïon su queste soglie,~ ~ 2937 3, II| giorno era un'intera vita,~ ~tacean le cure, s'ammutía lo stesso~ ~ 2938 3, V| e a me medesmo~ ~vorrei tacerlo. Anche costei! La scolpa,~ ~ 2939 2, III| nè può un magnalmo che tacervi oppresso?~ ~Eccellenza, 2940 3, II| Lucrezia.~ ~Amo vivere a me tacitamente,~ ~e dal fratel ciò che 2941 2, I| boschi a errar ne mena~ ~e in tacite convalli: il cor più sempre~ ~ 2942 1, IV| don. Noi siamo i primi~ ~taciti testimon di quell'applauso~ ~ 2943 2, I| al fianco di tua suora i taciturni~ ~portici della reggia, 2944 3, IV| la presenza di leggier lo taglia.~ ~Oggi il prence pregarne 2945 2, IV| altar. Qui nè lampeggia~ ~taglio di spada, nè minaccia suona,~ ~ 2946 | tali 2947 2, I| oblio.~ ~L'eroico amore di Tancredi, l'alto~ ~cor di Sofronia, 2948 2, I| come da noi si fa con tapinello~ ~soro fanciullo. Tu sovente, 2949 3, II| pure favellato avessi!~ ~Io tardai, stringea 'l tempo, e non 2950 1, IV| Cui dall'altezza del Tarpeo rimira~ ~giacer paiono i 2951 1, I| corporea beltà, nè di gravosi~ ~tedi castiga una fugace ebrezza.~ ~ ~ ~ 2952 4, IV| cedri~ ~farò d'asse e di tegole coverchio~ ~e munimento 2953 2, III| dee sordido ragno appender tela.~ ~ ~ ~Ant.~ ~ ~ ~Tu mostri 2954 3, II| dall'esperto mortale io non temea~ ~il bollor dell'ardente 2955 2, II| tua parola? Devi~ ~queste temere testimonie mute~ ~del supremo 2956 3, V| mentre non potevi ancor temerlo,~ ~ecco s'avvera! Or pria 2957 2, IV| la sentenza ferìa, nè a Temi il braccio~ ~rattenea la 2958 3, IV| lungo~ ~dee l'uom mostrarsi temperante e saggio!~ ~Sta in agguato 2959 2, I| mortali; ad altre invece~ ~temperanza soltanto e sofferenza~ ~ 2960 1, IV| Pur ne dirai sol temperati e giusti,~ ~visto ch'abbi 2961 1, IV| lo morde. Il roman sire~ ~temperato e tranquillo avanza i suoi~ ~ 2962 1, I| il retaggio miglior dei tempi antichi:~ ~ma di senno eguagliarla 2963 2, III| tacita ancora alle mie tempie intorno~ ~l'aurata nube 2964 1, IV| che sua Roma abbella,~ ~templi e palagi tramutando ardita~ ~ 2965 2, IV| di lor dignità posero il templo~ ~e austeri e saggi con 2966 2, II| dono. Desiar tacendo,~ ~temprare io deggio il core, e sì 2967 3, IV| amico; a noi sta a core~ ~di temprarlo così che sè medesmo~ ~più 2968 4, I| garzone~ ~perchè possa goder tempratamente.~ ~Se faticando conquistar 2969 2, IV| molto~ ~tua grazia al certo temprerà l'asprezza.~ ~Qui minacciò, 2970 3, II| più pure armonie. Deh qual tenébra~ ~anzi gli occhi or mi cade! 2971 2, II| paraggio~ ~la passata è tenèbra. In sulla terra~ ~scesa 2972 1, III| opprime.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~(tenendo sospesa in mano la corona)~ ~ 2973 1, II| sprone. Sì, vedremlo alfine~ ~tenere, ardito salitor, sua cima,~ ~ 2974 4, IV| core,~ ~e inonda in lui di tenerezza un fiume!...~ ~Eccola, è 2975 2, I| ad un prence servir cui tenga in pregio.~ ~Cotal per fermo 2976 3, II| che lontane~ ~terre non tengon della propria il loco.~ ~ ~ ~ 2977 3, V| forse~ ~in quei modi che tenne oggi con meco?~ ~Ah i danni 2978 4, V| carpian, mio solo avere~ ~e il tenner saldo! In vostre mani adesso~ ~ 2979 1, III| con suoni sommessi io fei tenore~ ~ai dolori del padre e 2980 2, II| sogno è questo gaudio.~ ~Tenti pure comporsi il cieco nato~ ~ 2981 1, II| o dilette. Il tutto io tento~ ~a ravvivargli di fidanza 2982 1, I| m'è lieve.~ ~Loro argute tenzoni udir mi piaccio,~ ~quando 2983 1, III| dolcissimi riscosso,~ ~l'aure tepenti di novella vita.~ ~ ~ ~Princ.~ ~ ~ ~ 2984 3, III| oggi ch'io cado,~ ~ella il tergo mi dà come Fortuna.~ ~Essa 2985 1, IV| si vuole~ ~quel mirando terren, se ti sta a cuore~ ~giunger 2986 3, IV| Perocchè un merto che non è terreno,~ ~che vaneggia nell'aura 2987 2, I| sono distinti~ ~gli dei terrestri, come l'alto fato~ ~dal 2988 3, II| per caro incanto, per terribil pena!~ ~Puro bene verace 2989 3, II| presente il petto mio~ ~terror secreto del futuro occùpa.~ ~ ~ ~ 2990 3 | ATTO TERZO~ ~ 2991 3, IV| pensier disveli, i due tesauri sono~ ~fronda d'alloro e 2992 4, V| piccole astuzie ordisce e tesse!~ ~Or la larva è caduta; 2993 3, II| ora uno strano imagini tessuto~ ~per affligger te stesso. 2994 4, IV| timori.~ ~(il Tasso volge la testa)~ ~Oh come ad un amico,~ ~ 2995 2, I| Pur sì addentro sentir testè parevi~ ~come il vate e 2996 3, IV| quello spirto temprar che pur testeso~ ~giudicavi perduto?~ ~ ~ ~ 2997 1, IV| Noi siamo i primi~ ~taciti testimon di quell'applauso~ ~che 2998 2, IV| seconda volta,~ ~contro a te testimonia! Io per converso~ ~nè un 2999 2, II| parola? Devi~ ~queste temere testimonie mute~ ~del supremo de' gaudii? 3000 1, III| vien meno,~ ~perchè durai tetragono alla sorte~ ~e stetti altero 3001 3, I| ambiguo volatìo deforme,~ ~tetro compagno dell'antica notte,~ ~