Capitolo

 1     1|      Esmeralda o Nostra Signora di Parigi, la Storia del Michelet,
 2     1|            rintronava la testa con Parigi. «Parigi» soleva dirmi «
 3     1|   rintronava la testa con Parigi. «Parigi» soleva dirmi «è il nostro
 4     1|        capitoli di Victor Hugo:~ ~«Parigi! "Nulla di più fantastico,
 5     1|      allora?»~ ~«La nostra città è Parigi! L'ho detto e lo ripeto.
 6     1|           nelle mani del Governo e Parigi si è sollevata.» E Cesare
 7     1|       difesa. Intanto Versailles e Parigi, Thiers e la Comune erano
 8     1|      sangue, che in una cantina di Parigi stampava il bollettino della
 9     1|       sulle tombe dei loro padri. «Parigi è la nostra città l'ho detto
10     1|          messo il diavolo addosso. Parigi, un giornaletto che usciva
11     1|            il Belgio".~ ~"E io per Parigi" gli risposi.~ ~ ~ ~
12     2|            voce che io partivo per Parigi, la gente rimase attonita.~ ~
13     2|           seppe che io partivo per Parigi, stupì perché le città dentro
14     2|            tu vai ad aberintarti a Parigi?» solevano dirmi in quei
15     2|            tu vai ad aberintarti a Parigi?"~ ~I guardiani misuravano
16     2|            proprio ad aberintare a Parigi?»~ ~Anche le madri, quelle
17     2|            proprio ad aberintare a Parigi?»~ ~«Sì» rispondevo.~ ~«
18     2|          muro e urlò:~ ~«Maledetto Parigi e chi ce l'ha messo!»~ ~
19     2|            disperata:~ ~«Maledetto Parigi, maledetto Parigi!»~ ~Quando
20     2|        Maledetto Parigi, maledetto Parigi!»~ ~Quando uscivo di casa
21     2|           solo che mi disse: «Vai! Parigi è il cervello del mondo!».~ ~
22     2|          che si va ad aberintare a Parigi!».~ ~ ~
23     3|          ha stradato per le vie di Parigi. La ragione di Monsieur
24     3|           portato nel bottaccio di Parigi; gli occhi di lei avevano
25     3|           sera del mio soggiorno a Parigi. Madame, dopo che si fu
26     3|     abitavano i Fleury, rispetto a Parigi, poteva rappresentare un
27     3|      rimbozzolito e imbastardito a Parigi. Egli era editore di musica.
28     3|          Jouta per immedesimarsi a Parigi e per esserne convenientemente
29     3|           suonato le campane ma, a Parigi, gli prese l'uzzolo della
30     4|          si congiunge al ventre di Parigi con la serpe lunga della
31     4| rattristava il cuore. Invece che a Parigi ebbi la sensazione di essere
32     4|            anch'io artista e che a Parigi si crepava di fame.~ ~«Faminesk?»~ ~
33     5|            di sul muro farci veder Parigi.~ ~Se qualcuno della ciurma
34     5|           girò intorno: a levante, Parigi avvampava il cielo con l'
35     6|    corrispondente della Tribuna da Parigi, è bolognese. A Parigi quel
36     6|          da Parigi, è bolognese. A Parigi quel suo rumoroso dialetto
37     6|        dell'acciaio.~ ~«Ma siamo a Parigi» esclamò irato Sarti. «Benedetti
38     6|          il quale stava perdendo a Parigi una patina di giallo itterico
39     6|            po', come te la passi a Parigi?».~ ~Cesare alzò la mano
40     6|        passato a volo nel cielo di Parigi diretto a Londra onde ritrarre
41     6|            dal mio paese diretto a Parigi portai meco un vecchio catalogo
42     6|         del mio pastrano, ed io in Parigi lo tenevo sempre con me.
43     6|        Quando fui nella Rue Ditot, Parigi sembrava un mostruoso bugno
44     7|           di pietra.~ ~L'orrore di Parigi, la solitudine, le nequizie,
45     7|           si frangiasse d'argento, Parigi sfuocava nel cielo incenerito,
46     8|            Consoli insigni anche a Parigi. Le nomine, essendo il Generale
47     8|        tempi furon di passaggio da Parigi molti dei Consoli d'Oriente:
48     8|           il Console di Creta fu a Parigi. Mi presentai a lui investito
49     8|          tempo del mio soggiorno a Parigi».~ ~«Vedi, Giorgioattaccai
50     8|            tu mi porti in giro per Parigi e mi parli di filosofia,
51     8|           potrebbe dirmi: Dunque a Parigi hai anche sguazzato.~ ~È
52     8|           a mendicar la sapienza a Parigi; potevi leggere, nei segni
53     9|   camminava spedito.~ ~Una mattina Parigi fu desta dai colpi di pistola
54     9|         era abbattuto nel cuore di Parigi. La gente osservava terrorizzata
55     9|           ça va? E voi cosa fate a Parigi?»~ ~«Niente.»~ ~Seduto a
56     9|        egiziani, arabi, capitati a Parigi come la farfalla capita
57     9|          corvo del Nilo spennato a Parigi; Ceab, malinconico come
58     9|           gagliardo sangue arabo a Parigi; Luisa Varon, un'ebrea di
59     9|       moriva di fame e di freddo a Parigi. Mentre essi si sdigiunavano,
60     9|             Ma perché sei venuto a Parigi?».~ ~Egli mi guardò stupito,
61     9|        disse timido «sono venuto a Parigi per vedere la neve: sì,
62     9|        braccava per le campagne di Parigi. La banda lavorava fuori
63     9|             anonimo, si ridusse in Parigi. Al cospetto del tumulto
64    10|      argento. Tale era quella sera Parigi.~ ~Il monumento di Pasteur –
65    11|            sbuca dal sottosuolo di Parigi. Mi orientavo verso la torre
66    11|          uno scenario di teatro. A Parigi d'inverno è sempre notte,
67    11|           traversato a piedi tutto Parigi con l'involto dei miei disegni
68    11|          legno.~ ~ ~ ~Partendo per Parigi, il fratel mio d'arte e
69    12|           io, dopo aver vagato per Parigi dove mi ero fermato a tutte
70    12|            degli anni, ripassai da Parigi: «Sai, Picasso copia Ingres»
71    12|    Chisciotte, dopo una capatina a Parigi sarei andato al Campo del
72    12|         mio sguardo dilatato sopra Parigi. La bolgia mandava il rotolìo
73    12|        mare, colava nella piana di Parigi.~ ~ ~ ~La notte di Natale
74    12|        Natale mentre per le vie di Parigi faceva guasto il réveillon
75    12|            rosa quando mi diceva: «Parigi è la nostra città». Ci sedemmo
76    12|         sulla vita che conducevo a Parigi. Con altro tono io gli parlai
77    12|            di  dal quale si vede Parigi tumultuaria ed ardente diventata
78    12|            riportò verso la via di Parigi.~ ~ ~ ~
79    13|          voltai mai la testa verso Parigi. Passavo intiere giornate
80    13|          dell'acqua". Ritornare in Parigi, mi sembrava un sacrilegio.
81    13|         dovetti attraversare tutto Parigi. Ogni chilometro il pietrame
82    13|            il verde della pianura, Parigi diventava celeste, quel
83    13|         loro chiarore il lutulento Parigi. Con questa beatitudine
84    13|        volta s'andò a aberintare a Parigi?».~ ~«Sì.»~ ~Così seduto,
85    13|           e poi dissi piano: «Da Parigi».~ ~Il guardiano mi guardò
86    13|           bracciata degli abiti di Parigi e li buttò in fondo all'
87    13|        ritornato il mi' Lorenzo da Parigi: come sta bene!».~ ~
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