Capitolo

 1     1|          questa verace storia, che pareva leggere in un libro, Cesare
 2     2|         gubìe risoffiando il vento pareva si dolessero; quando in
 3     2|          le gubìe meste, e, spesso pareva grondassero lacrime. Anche
 4     4|          foro di presa della stufa pareva il pertugio per il quale
 5     4|          marmata sopra e il sangue pareva si fosse accagliato nelle
 6     4|     tagliata a strapazza pagnotte, pareva ridesse vedendosi sopra
 7     4|    quadretti che in gergo si dice: pareva si fosse purgato con l'olio
 8     4|           ala di fegato, il manico pareva un osso di prosciutto e
 9     4|       insieme alle lagrime, l'ossa pareva le avesse tutte dilogate
10     4|         cospetto di un visitatore, pareva desse in mattia. Pigliava
11     4|     cervello da quei vagiti che mi pareva venissero di fuori; il mio
12     4|       poveretta ansimava tanto che pareva fosse il suo petto che segacchiasse,
13     5|          il rotolìo della carretta pareva dovesse ingoiare delle ghiaie,
14     5|            Il povero Cristo ebreo, pareva dannato a camminare sopra
15     5|           sul marciapiedi il quale pareva pollino. Il fornaretto aveva
16     5|       prese una strada maestra che pareva conducesse a qualche stalla
17     5|        toppe, il rotolìo del carro pareva la rodesse come un tarlo
18     6|          spago e dondolava, sicché pareva una farfalla che volasse
19     6|       coltri diaccie e le sue ossa pareva avessero già la pesantezza
20     6|            croque-morts d'argento, pareva dicessero: Ricrepa dentro
21     6|            della ghigliottina e mi pareva di sentirmi colare il sangue
22     6|       maniche, sulle mie membra mi pareva già scalpitasse un cavallo
23     6|          la terra, il teschio dove pareva ch'egli fosse colato tutto,
24     6|      sembrava impeciata e le gambe pareva mi si impiombassero sull'
25     6|          impietrato crocchiava che pareva dovesse sfasciarsi. La testa,
26     7|        tavola, su cui poggiavo, mi pareva che s'imbarcasse sotto il
27     7|          approfondisce nella notte pareva mi tirasse a risucchio,
28     7|     buttava boccate di fumo sicché pareva una spaventosa torcia. Sulla
29     7|           torcia. Sulla coverta ci pareva la guazza. Io guardavo filar
30     7|           Tutto il corso del fiume pareva una coltre funebre che sotto
31     7|    applaudiva tanto che l'edificio pareva si frantumasse, mi fece
32     7|         brontolando giù incassata, pareva dicesse co' gorgogli: "Attento,
33     8|    schiarita dai riflessi del mare pareva inabissasse nella adorabile
34     8|          neve scuriva il cielo che pareva si abbassasse denso sulle
35     8|        quelle fettucce di pane che pareva intriso di segatura, non
36     8|    sgrondavano giù sicché Giovanni pareva un mammalucco, a mezzogiorno
37     8|           giallo e trasparente che pareva un San Luigino di cera;
38     8|        diveniva terreo, i pensieri pareva gli spaccassero le voltate
39     8|          il viso come un istrice e pareva che ingollasse noccioli
40     8|          Console affissò la terra, pareva volesse sentire nascere
41     8|         gonfi come tacchini. Tutti pareva musassero la porta come
42     8|          ognuna e con una voce che pareva rintronasse dentro un tinello
43     9|          scendemmo nel Pantheon ci pareva un mortorio, la tavola non
44     9|          sdigiunarsi, quella gente pareva si comunicasse, e il lume
45    10|           di alberi: cogli stecchi pareva sdrucissero le nuvole che
46    10|            contro pietre; la città pareva che salisse fino al cielo.
47    10|         scorza della pelle; alcuno pareva scampato dal flagello di
48    10|             ed ogni tanto la testa pareva gli si staccasse dal busto.
49    10|         fibre di sangue: la corona pareva rubata, di notte tempo,
50    10|           mostrava la carne viva e pareva morta, il sangue gelato
51    10|      voltava le spalle un uomo che pareva avesse il capo mozzo: arcando
52    10|         ceppa di un albero, sicché pareva uno sterpo, un cane biascicato
53    10|            l'occipite spelacchiato pareva fosse stato percosso con
54    10|            il viso, il naso adunco pareva gli uncinasse le labbra,
55    10|            Massaua e il Trigré, ci pareva di aver preso in mano il
56    10|          la seta e il cimitero che pareva l'orto, con i cipressi neri
57    11|          entrando dagli orecchi mi pareva diacciasse le cervella;
58    11|     imbottito si imbeveva di gelo, pareva di dormire sotto un manto
59    11|         tac sul costato e sul capo pareva che mi dovesse trapanare.
60    11|        raccappriccio, il cranio mi pareva fosse diventato di lamiera.
61    11|         gelo, il cranio dal freddo pareva si screpolasse alle suture
62    11|        avvicinandomi al caseggiato pareva un rullo che girasse sotto
63    11| precipitare nella notte eterna; mi pareva che una spaventosa cateratta
64    11|            penzolavano giù inerti. Pareva aspettassero l'uncinata
65    12|          mercanti di quadri sicché pareva andassi all'elemosina, entrai "
66    12|            l'anima del fanciullo e pareva che ascoltasse ancora il
67    13|         pozzo. Quando mi destai mi pareva di essere tutto fradicio
68    13|           spalle; quella pietra mi pareva che pesasse quanto uno scheggione.
69    13|        rintuonava ancora nel capo; pareva ce la ribadissero i colpi
70    13|            una pozza rossa, sicché pareva che l'uomo l'avessero pugnalato.
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