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Alfabetica [« »] studi 4 studiare 1 studiavo 1 studio 37 studioso 1 stufa 10 stufe 2 | Frequenza [« »] 37 avevano 37 nero 37 noi 37 studio 36 giorno 36 ha 36 quello | Lorenzo Viani Parigi Concordanze studio |
Capitolo
1 4| uscire all'aperto.~ ~Lo studio sembrava la cella di un 2 4| schiavacciare l'usciolo d'uno studio a terreno, i quali davano 3 4| altri ateliers e in qualche studio c'era anche il campione 4 4| albergava in fondo l'orto in uno studio fatto di travicelli e cristalli 5 4| abiti, s'era allogata in uno studio a terreno. Al secondo piano 6 4| scritto sopra la porta del suo studio. Dunque Anna un giorno si 7 4| nato allora. Entrai nello studio e mi coricai sull'ottomana, 8 4| Mi fece passare nel suo studio che era a terreno. La miseria 9 6| Trascrissi sull'uscio del mio studio con matita Comté: Sono all' 10 6| davanti alla porta del mio studio ma la mano gli fu pietrificata 11 6| dubitare ch'io fossi nello studio; rispose con un fil di voce: « 12 6| volta che capitavo nel suo studio lo trovavo sempre seduto 13 6| cravatta.~ ~ ~ ~Una mattina lo studio di Motinski era chiuso nel 14 6| tutto quello che trovò nello studio, cartoline slavate, stinte, 15 6| piccola casa era rassettato a studio: una scatola di pastelli, 16 10| porta nera. Entrai nello studio, mi sedetti sull'ottomana 17 11| Speranza, Carità. Nel mio studio ci si gelava, la notte mi 18 11| Bochet!».~ ~L'altana del mio studio era il rifugio di tutto: 19 11| a perdere la vita. Nello studio ci si moriva. Il tubo della 20 11| Cappiello: mi rifugiai nel suo studio sontuoso, nella sua casa 21 11| battaglie!~ ~Al caldo dello studio ebbi una sensazione disagevole. 22 11| Poggiato ad un finestrone dello studio un signore tutto nero, sparato 23 11| compagnia!».~ ~«Sì.»~ ~Dallo studio scendemmo da basso in un 24 11| Aprii la porta del mio studio e la richiusi pian piano. 25 11| forse qualcuno ha sbagliato studio.~ ~«Chi va là?» urlai.~ ~« 26 12| Boulevard Clichy. In quello studio il matematico si levava 27 12| degli ospiti, gli eletti. Studio gelido, ambo i sessi assimilati 28 13| spalancata. Aprii l'uscio del mio studio: sull'impiantito c'erano 29 13| il tavolo. Il vuoto dello studio senza il mio alito si era 30 13| stecchite al finestrone del mio studio e che quando era mulinato 31 13| porta, la scaricai nello studio e sudato fradicio mi buttai 32 13| davanti al finestrone del mio studio aveva buttato tante foglie 33 13| verde la rovina del mio studio. Io avevo un vestito di 34 13| torace. Risalii nel mio studio, rotolai i disegni che portai 35 13| scale e la infilammo nello studio di Matteo. Si ritornò su 36 13| rassettava la mia roba nel suo studio io risalii le scale; mi 37 13| rimasto chiuso dentro lo studio.~ ~«Ti sei dimenticato qualcosa?»