Capitolo

 1     4|        sotto dei sacchi colmi d'ossa e di stracci e di pezze
 2     4|   destai la mattina con tutte l'ossa rotte. Mi infilai il cappotto
 3     4|        godere un po' di sole. L'ossa m'eran diventate vetrine
 4     4| scivertare indietro la testa. L'ossa che cricchiavano da un po'
 5     4|         insieme alle lagrime, l'ossa pareva le avesse tutte dilogate
 6     4|       ero seduto desolato con l'ossa appesantite come mi fossero
 7     4|        carne che rimaneva tra l'ossa e la panca mi doleva, sembrava
 8     6|     vole?»~ ~"Lui in carne e in ossa" pensò Sarti. «Scusi, lei
 9     6|         coltri diaccie e le sue ossa pareva avessero già la pesantezza
10     6|     collo indurita di schegge d'ossa. Quei giorni guardando gli
11     6|      voce alta da quei mucchi d'ossa che dovevano sognare e dai
12     8|        mi fa sembrare di aver l'ossa di cemento.»~ ~«Dove hai
13    10|     gelo che mi arrivò fino all'ossa. Passai una notte insonne
14    10|    nella polta in cui pescavano ossa che tosto rodeva e scarniva
15    10|      naso, di cui si vedevano l'ossa spugnose intrise di sinovia,
16    10|      sua madre, una poltiglia d'ossa e di carne, essa era cieca
17    10|         mani trafficava sotto l'ossa del mento. Avvicinatomi,
18    10|   mostruoso feticcio plasmato d'ossa e di escrementi da fanatico
19    10|        di carne dissanguata e d'ossa. Come sopra una fosse putredinosa,
20    10|         i muscoli indolenziti l'ossa di mio padre. La vecchiaia
21    10|         un vetro, dei detriti d'ossa che sembrano gesso.~ ~«Appena
22    11|      come sassi e spugnosi come ossa stantie. Ne feci una bracciatella,
23    11|         pietra si sfarinavano l'ossa del Console. Nella navata
24    11|       medesimo che penetra nell'ossa fredde e nei teschi svuotati,
25    11|      naso e mi facea friggere l'ossa. Gli alberi che fiancheggiavano
26    13|        sdraiati sulla pietra, l'ossa prendono il gelo e la pesantezza
27    13|      sulla mia carne, sulle mie ossa, sull'anima mia. L'immane
28    13|     lato mi martirizzai tutte l'ossa. A Genova mi fu facile uscire
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