IntraText Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | Cerca |
(Introduzione) | «» |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Per ciò che riguarda gli organi centrali del sistema nervoso precipuo compito della moderna Anatomia deve essere quello di mettersi in grado di rispondere ai più urgenti quesiti posti dalla Fisiologia
Giammai come all'epoca nostra, nella quale progressi tanto notevoli vennero fatti nel campo della fisiologia del sistema nervoso, apparve evidente che dal punto di vista dei rapporti dell'anatomia colla fisiologia, gli studi sul sistema nervoso centrale sono in contraddizione con quanto si è verificato negli studi intorno agli altri organi e tessuti.
Mentre in generale si può francamente asserire che le scoperte relative all'anatomica costituzione degli organi, dei tessuti e degli elementi aprirono la via alla scoperta delle leggi secondo le quali organi, tessuti ed elementi, funzionano; nello studio del sistema nervoso si è verificato invece, che l'anatomia fu, ed è tuttora costretta a cercare indirizzo per le proprie ricerche e ad appoggiare le sue conclusioni sui dati della fisiologia.
L'anatomia microscopica ha bensì, in questi ultimi decenni, conquistato molto terreno, ma la fisiologia le sta pur sempre un lungo tratto innanzi; anzi quella, non s'è ancora messa in grado di rispondere ai più importanti e più semplici quesiti posti da questa. La fisiologia, ad esempio, può ormai dire con sicurezza, che alle varie parti del cervello incombono funzioni diverse, ma l'anatomia non soltanto non sa dar ragione di tale differenza, ma nemmeno può dire, se il diverso modo di funzionare delle varie regioni del cervello sia in relazione a differenze di forma o di struttura degli elementi costitutivi delle stesse regioni. Per la fisiologia non può esservi dubbio, che fra le diverse funzioni dei centri nervosi esiste un'intima relazione. Potè finora l'anatomia dire per quali vie, per qual meccanismo abbia luogo un tale collegamento? Anche su questo punto la risposta dell'anatomia dovette fino ad ora essere negativa.
Codesta insufficienza delle nostre cognizioni anatomiche sugli organi centrali del sistema nervoso, non potrebbe certamente essere attribuita a mancanza di studi; chè anzi in questi ultimi decenni questo terreno fu tra i più battuti, e non senza qualche buon risultato; ma è pur d'uopo confessare che il risultato finale del molto lavoro fatto, lascia quasi tutte ancora insolute le questioni che, intorno alla fina anatomia del sistema nervoso, sono dibattute da oltre un decennio.
Sospinti dal desiderio di poter contrapporre alle accertate leggi fisiologiche, dei dati anatomici, i ricercatori speciali degli organi nervosi centrali, non seppero accontentarsi dei fatti veramente constatati, ma di sovente vollero dal fatto speciale dedurre leggi generali. Così tanto frequentemente avvenne, che nell'anatomia del sistema nervoso, gli schemi si sostituirono alla rigorosa descrizione delle forme e dei rapporti, quali in realtà si ponno verificare; i quali schemi, sebbene per avventura verosimili, comechè armonizzanti colle dottrine fisiologiche, alla stregua di un severo controllo, non di meno si risolvono in altrettante ipotesi anatomiche. Valga qualche esempio:
Per ciò che riguarda la struttura e la morfologia elementare degli organi centrali, vediamo oggidì generalmente accettate come indiscutibili, le idee di Gerlach, di Schultze, di Boll ed anche di Meynert; ora quanti in esse havvi di essenziale, appunto si risolve, e sarà mio compito il dimostrarlo in questo lavoro, in una serie di ipotesi anatomiche, le quali, non cessano di essere tali, per ciò che veramente darebbero una soddisfacente spiegazione di fatti accertati nel campo della fisiologia.
Quanto alla direzione ed ai rapporti dei fasci nervosi, alle relazioni reciproche tra i singoli elementi, fra le diverse provincie, vediamo pure accettate come leggi, le asserzioni di Luys, di Meynert, di Huguenin, ecc; ora chiunque s'accinga a far oggetto di speciali indagini qualcuna delle provincie cerebrali la cui struttura istologica da quegli osservatori è descritta colla massima chiarezza, certo andrà incontro al disinganno di dover rilevare che i fatti non corrispondono alle asserzioni, le quali, in gran parte, parimenti si scoprono quali arbitrarii completamenti di schemi immaginati per soddisfare una teoria.
La descrizione che io mi accingo a fare della fina struttura di qualcuna delle provincie cerebrali, mi darà occasione di fornire la prova anche in quest'altro mio asserto.
Di leggeri si comprende, che siffatto sistema di completare teoricamente i risultati delle osservazioni, deve aver prodotto danno anche per ciò, che i giovani osservatori nell'intraprendere lo studio del sistema nervoso, trovando, anche riguardo ai punti più oscuri, delle asserzioni assolute, sostenute da nomi autorevoli, vennero distolti dai tentativi di approfondire l'argomento con nuove indagini, o presero quali prove delle dottrine da quegli osservatori sostenute, delle semplici apparenze. È in tal modo che inesattezze, errori, semplici ipotesi, o descrizioni schematiche, vennero tramandate da scuola a scuola, da libro in libro, quali verità incontestabili.
Se non che è pur d'uopo riconoscere che la scarsità delle conquiste fatte nella fina anatomia dei centri nervosi, in gran parte deve pure anche attribuirsi all'estrema difficoltà risultante, sia dalla complicazione ed estrema delicatezza del tessuto, sia dalla mancanza di adatti mezzi di indagine.
I metodi, coll'aiuto dei quali, nella moderna fase di studi anatomici, tante conquiste potevano essere fatte sul terreno della fina struttura degli organi e tessuti in generale, per ciò che riguarda il sistema nervoso, in mano di pazienti indagatori, hanno dato dei frutti, che sebbene notevoli, sono lontani dal corrispondere alla grandezza delle lacune. Nè potevano essere da tanto.
Convinto che per muovere nuovi passi oltre il confine raggiunto coi mezzi comuni, occorresse tentare nuove vie da aprirsi con speciali mezzi, corrispondenti alla speciale e complicata struttura degli organi medesimi, nel dedicarmi allo studio anatomico del sistema nervoso centrale, fu quasi prima mia cura, quella di mettermi in traccia di metodi, che meglio di quelli sin qui conosciuti, fossero in grado di farmi allargare il campo delle indagini e di presentarmi da qualche nuovo punto di vista la struttura degli organi in questione.
Nè i miei tentativi riuscirono infruttuosi, chè mi venne dato di trovare mezzi, i quali, per la finezza e precisione dei risultati, lasciano a grande distanza tutti quelli che anche in epoca recentissima, vennero dagli anatomici adoperati1.
Valendomi di tali nuovi metodi, senza punto trascurare gli altri più comunemente messi in pratica, ho potuto estendere notevolmente le conoscenze, rischiarare alcuni punti, mettere in evidenza taluni errori, ed è appunto una parte di questi miei risultati che m'accingo ad esporre in questo lavoro.
Di fronte all'estensione delle lacune è troppo evidente, che il contributo che posso dare allo studio della fina anatomia del sistema nervoso centrale è ancora ben poca cosa; esso ha però il pregio di riguardare fatti incontestabilmente accertati. Non una delle particolarità nel lavoro esposte, non un tratto delle tavole illustrative esiste, che non sia stato, da parte mia, argomento della più scrupolosa e paziente disamina e che io non mi trovi in grado di dimostrare con preparati della maggiore evidenza.
Intorno a questo lavoro, anzi, posso dire essere stata quasi mia principale preoccupazione, quella, che le figure illustrative corrispondessero al vero; e poiché quanto a finezza e chiarezza dei dettagli, nessuna concessione ho fatto all'arte, così esse, nel mentre potranno valere, a prova della bontà dei metodi da me adoperati, potranno del pari servire di documento o di termine di confronto per chi, affine di estendere le conoscenze od a scopo di controllo, volesse intraprendere analoghe ricerche.
Fra i problemi di spettanza dell'anatomia generale del sistema nervoso, la cui soluzione è per la fisiologia di essenziale interesse, i seguenti mi parvero più meritevoli di nuove ricerche e cioè:
1.° Il problema generale del modo con cui nel cervello le fibre nervose si mettono in rapporto colle cellule gangliari.
2.° Quello di un'esatta morfologia cellulare, studiata nei suoi centrali rapporti colla funzione delle singole regioni del cervello; determinare cioè, se la differenza di funzione delle singole regioni degli organi nervosi è in relazione con differenze delle forme cellulari, e in che consistano le eventuali differenze.
3.° Quello della disposizione e dei vicendevoli rapporti degli elementi nelle singole parti.
4.° Finalmente quello dell'andamento dei fasci nervosi e dei loro rapporti coi diversi gruppi di cellule gangliari.
È superfluo il dire che tutti questi problemi potrebbero essere posti per ogni singola provincia, anzi per ogni zona in cui sogliono esser divisi gli organi nervosi centrali; tale sarebbe appunto uno dei compiti che potrebbero proporsi i moderni anatomici, cioè scrutare minutamente ogni zona, punto per punto, coi diversi metodi di indagine, sia moderni che antichi, affine di poter trovare per ciascune delle singole regioni, ai problemi dianzi accennati.
S'intende che tratterebbesi di fare da prima un semplice di paziente analisi, di raccolta ed ordinamento dei materiali, documenti con figure, che riproducano con scrupolosa esattezza, forma, grandezza e rapporti delle diverse parti costitutive; ma è fuori di dubbio, che è solo dall'insieme dei così disposti materiali, che sarà concesso di dedurre delle fondate conclusioni.
Se non che il raggiungere questo risultato sarebbe tale impresa da occupare per anni, non uno, ma parecchi indagatori, e che richiederebbe mezzi, dei quali a pochi è concesso di poter disporre.
Però se io non potevo sperare di compiere da solo tutto quel lavoro, nemmeno dedicandomivi con pazienza e costanza, come ho fatto, per una non breve serie di anni, poteva bensì prefiggermi di accennare almeno le principali linee e di segnare una traccia di una delle vie che certo potrà essere seguita con profitto.
Questa fu la mia meta; e crederò di averla raggiunta, se mi sarà dato di risolvere una parte, fosse pure minima, degli enunciati problemi, ma più ancora, se col diffondere la conoscenza dei metodi di studio, col far conoscere, specialmente col mezzo delle figure, i notevoli risultati cogli stessi metodi ottenuti, e coll'additare qualcuno dei quesiti, che senza dubbio cogli stessi mezzi potranno essere in breve risolti, potrò suscitare in altri la brama di ripetere e continuare le ricerche cogli stessi miei intendimenti.
«» |