Camillo Golgi
Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso

CAPITOLO IX Metodi di indagine.

«»

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

CAPITOLO IX

Metodi di indagine.

Nell'andamento degli studi i cui risultati vennero da me in parte esposti in questo lavoro, sempre ebbi cura di instruire di tutti i metodi che, per le ricerche di tal genere, man mano vennero introdotti nella tecnica microscopica. Pertanto, come non omisi di fare insistenti tentativi per ottenere tutto quanto possono dare gli spedienti che soglionsi mettere in opera per lo studio degli elementi isolati (indurimento-macerazione colle attuate soluzioni di bicromato, di acido cromico, di bicloruro di mercurio, di alcool attenuato, ecc), così non ho mai trascurato di applicare i metodi comunemente usati per lo studio della disposizione, e rapporti delle diverse parti costitutive degli organi in questione (sezione dei pezzi induriti coll'acido cromico, col bicromato, coll'acido osmico; impregnazioni metalliche diverse, ecc.). Siffatta applicazione di tutti i più vasti metodi di tecnica microscopica io la giudico non soltanto conveniente, ma assolutamente necessaria per chiunque voglia approfondire le proprie conoscenze sulla fina organizzazione di organi a struttura tanto complicata, come sono quelli che costituiscono il sistema nervoso centrale. È anzi col raffronto dei risultati coi metodi diversi, e col far servire di controllo i risultati di un metodo, con quelli che si ottengono da altri, che possiamo formarci un fondato criterio circa le controversie, che intorno a questo difficile argomento vennero e sono tuttora dibattute fra gli istologi, ed arrivare a conclusioni che rappresentino un reale progresso nelle nostre conoscenze.

Così, mentre i metodi coi quali otteniamo l'isolazione dei singoli elementi, ci permettono di studiare l'intima costituzione di questi, considerati individualmente, i comuni metodi di indurimento con acido cromico, bicromato, alcool, ecc., ne forniscono sempre il miglior mezzo pel primo e grossolano orientamento sulla disposizione, rapporti e proporzioni quantitative delle varie parti costitutive, mentre altre alquanto più minute particolarità, specialmente sull'andamento delle fibre nervose, possono essere poste in chiaro nelle sezioni trattate con l'acido osmico. E per questo medesimo scopo, non senza profitto riescono i preparati trattati col metodo del cloruro d'oro, sia nella forma originale proposta da Gerlach, sia colla serie di modificazioni che successivamente da Boll, Gerlach, Lowit, Fischer, ecc., vennero suggerite. Però intorno ai metodi del cloruro d'oro, riferendomi ai risultati che da molti si vollero ad essi attribuire, non posso a meno di dichiarare che, applicati al sistema nervoso centrale, lungi dal poterci offrire i pretesi vantaggi, al più essi possono fornirci qualche nozione sul grossolano contegno dei fasci di fibre nervose. Che se negli strati di sostanza grigia ci fanno vedere un complicato intreccio di fibre, certamente non valgono a far conoscere, ciò che più importerebbe, il modo con cui tale intreccio è formato, a farci differenziare le diverse parti che contribuiscono alla sua formazione.

Ma di tutti questi metodi io non intendo qui occuparmi, ciò, perchè nell'applicarli sempre io mi sono rigorosamente attenuto alle norme suggerite da chi ne propose l'applicazione, sia perchè i fatti che in questo lavoro esposi e che rappresentano un progresso nelle conoscenze sulla fina organizzazione del sistema nervoso centrale, esclusivamente li devo all'applicazione delle nuove reazioni da me trovate.

Pertanto, è solamente dei procedimenti che devono essere seguiti per ottenere tali reazioni, che in questo capitolo sui metodi di indagine io intendo occuparmi. E poichè riguardo alle note che intorno agli stessi procedimenti già in diverse sezioni ho scritto, da parecchi cultori dell'istologia è stato detto che esse non valgono a fornire una soddisfacente guida a chi, senz'altro indirizzo, voglia intraprendere identiche indagini, così sarà mia cura che la presente descrizione riesca il più possibile dettagliata e precisa, anche a costo di esagerare nei particolari, giacchè in proposito il primo mio desiderio è di fornire a tutti il mezzo di controllare i fatti nel seguente lavoro esposti.

I particolari metodi, ai quali devo i più notevoli miei risultati, sono i seguenti;

1.° Metodo della colorazione nera, ottenuta trattando i pezzi successivamente col bicromato di potassa o di ammoniaca e col nitrato d'argento.

2.° Metodo dell'azione successiva di una miscela osmio-bicromica e del nitrato d'argento.

3.° Metodo dell'azione combinata del bicromato di potassa o di ammoniaca e del bicloruro di mercurio (colorazione apparentemente nera a luce trasmessa e bianco-metallica a luce diretta).


«»

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA2) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2010. Content in this page is licensed under a Creative Commons License