Camillo Golgi
Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso

CAPITOLO IX Metodi di indagine.

2. Metodo dell'azione successiva delle miscele osmio-bicromiche e del nitrato d'argento.

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2.
Metodo dell'azione successiva delle miscele
osmio-bicromiche e del nitrato d'argento.

Anche questo metodo non sarebbe che una modificazione di quello primitivo, tuttavia, sia perchè le non significanti modificazioni di risultati che fornisce e di trattamento che richiede sono essenzialmente da mettersi in conto del nuovo reattivo introdotto, sia perchè il processo così modificato offre risultati che valgono a rimediare a parecchi inconvenienti dello stesso metodo primitivo già descritto, esso merita nell'esposizione un posto speciale, quale metodo a .

Lo si può applicare in due modi, cioè:

a) Coll'immersione diretta dei piccoli pezzi di tessuto nervoso freschissimo in una miscela di bicromato e di acido osmico (soluzione di bicromato al 2 o al per cento, parti 8; soluzione di acido osmico all'1 per cento, parti 2).

Per ottenere la reazione nera è il metodo più pronto, già al 2.° o 3.° giorno, col passaggio nella soluzione di nitrato d'argento (veggansi le norme primitive e successive nella elaborazione del metodo fondamentale), si può ottenere la colorazione nera di buon numero di elementi nervosi; nei giorni immediatamente seguenti, poi, la reazione si va estendendo per crescere in seguito, secondo la regola, e cessare verso il 10.° e 12.° giorno.

Il trattamento dei preparati, macro- (pezzi) e microscopici (sezioni), ottenuti con questo processo, vuol essere notevolmente modificato. A differenza di quanto accade coi pezzi ottenuti col metodo 1.°, quelli ottenuti col processo quì a parola, se conservati a lungo, per uno studio da farsi quando se ne offra l'opportunità, non tardano ad annerirsi diffusamente diventando così inservibili. Essi devono quindi essere conservati nella stessa soluzione di nitrato d'argento, che venne impiegata per la reazione. Saranno trasportati nell'alcool puro, da rinnovarsi, per esservi lasciati non più di due giorni, quando si disponga del tempo per fare le sezioni e di sottoporre queste alla serie di procedimenti descritti (alcool assoluto con insistenti lavature, creosoto, olio essenziale di trementina, damar), che sono necessari per la duratura conservazione quali preparati microscopici.

Sebbene questo primo modo di applicare la miscela osmio-bicromica dia risultati sicuri, che, quanto a finezza, sono tali da riescire soddisfacenti, tuttavia per uno studio metodico di qualche determinata parte del sistema nervoso, io trovo di gran lunga preferibile il metodo seguente:

b) Immersione dei pezzi freschi nella soluzione di bicromato; primo trasposto in una miscela osmio-bicromica, secondo trasporto nella soluzione di nitrato d'argento.

A differenza di quanto accade seguendo il metodo precedente, col quale la serie di pezzetti che interessa di studiare è in pochi giorni fuori d'uso, con quest'altro procedimento quella serie di pezzetti che a fresco (con o senza injezione) venne posta nella soluzione di bicromato, rimane per così dire sotto mano, sia per uno studio più o meno immediato, sia per uno studio successivo, per un periodo di tempo che dal secondo o terzo giorno di immersione può arrivare fino al 25.°-30.° Infatti se durante tutto questo periodo a 2-3-4 giorni di distanza, pochi o parecchi pezzetti vengono posti nella miscela osmio-bicromica, abbiamo altrettante serie secondarie di pezzetti, i quali, successivamente trasportati frazionatamente (1 o 2 per volta) nella soluzione di nitrato, a cominciare dalla 3.ª o 4.ª giornata di dimora nella miscela fino all' o 10ª, forniscono la sicurezza dei preparati con tutte le successive gradazioni e combinazioni, quali vennero accennate a proposito del metodo primitivo, e presentanti una sorprendente finezza di risultati.

Trattamento successivo. Conservazione dei pezzetti nella soluzione di nitrato d'argento; alcool puro per 2 e 3 giorni, quando si abbia l'opportunità di intraprendere lo studio; insistente lavatura delle sezioni con alcool assoluto di creosoto, olio essenziale di trementina, damar; conservazione allo scoperto.

Questo è il metodo che, per la dimostrazione delle più minute particolarità di organizzazione del sistema nervoso centrale, ora viene da me adottato con una certa preferenza. Speciali motivi che me lo fanno preferire sono: 1.° la sicurezza di ottenere la reazione con molte gradazioni, quando dispongasi di una certa serie di pezzetti; 2.° la notevole durata del periodo utile per la reazione, nello stesso tempo che quando si voglia attuarla si può ottenere in pochi giorni, il che porta un maggiore agio per poter fare uno studio accurato; 3.° l'essere i pezzi più comodamente maneggiabili; 4.° finalmente in relazione colle facili graduazioni dei risultati, anche una maggiore loro finezza; ciò sopratutto riguardo al contegno del prolungamento funzionale delle cellule nervose.


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