Camillo Golgi
Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso

CAPITOLO III Morfologia e disposizione delle cellule nervose nelle circonvoluzioni centrale anteriore ed occipitale superiore.

SPIEGAZIONI DELLE FIGURE

TAVOLA II.ª

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TAVOLA II.ª

Altri tipi di cellule gangliari appartenenti a diverse provincie degli organi nervosi centrali.

Anche questa seconda tavola è specialmente destinata a far vedere con qualche dettaglio l'origine e la differenza del successivo modo di comportarsi del prolungamento nervoso.

Fig.ª 1.ª

Cellula gangliare appartenente allo strato superiore della corteccia della terza circonvoluzione frontale del cane. Il prolungamento nervoso si assottiglia gradatamente e poi si decompone, in parecchi fibrille tenuissime (2.° tipo).

Fig.ª 2.ª

Cellula gangliare appartenente allo strato superiore della corteccia della circonvoluzione occipitale superiore del cane. Il prolungamento nervoso si comporta presso a poco come quello della figura precedente.

Fig.ª 3.ª

Grande cellula gangliare appartenente allo strato medio della corteccia della circonvoluzione centrale anteriore dell'uomo. Il suo prolungamento nervoso, sebbene somministrasse numerose fibrille secondarie, conservasi in forma di filo ben distinto fin entro lo strato midollare.

Fig.ª 4.ª

Cellula gangliare appartenente allo strato profondo della corteccia d'una circonvoluzione frontale dell'uomo. Anche in questa cellula il prolungamento nervoso, sebbene somministrasse numerose fibrille secondarie, pure conservasi fino a grande distanza dalla sua origine in forma di filo ben individualizzato.

Fig.ª 5.ª

Cellula nervosa dello strato grigio superficiale delle eminenze bigemine anteriori (gallo). Il prolungamento nervoso, emanando da un fianco del corpo cellulare, decomponevasi presto in una serie innumerevoli di tenui fibrille, le quali, continuando a suddividersi, portavansi con una certa prevalenza verso la superficie libera dalla eminenza bigemina.

Fig.ª 6.ª

Cellula gangliare dei corni posteriori del midollo spinale (gatto). Il suo prolungamento nervoso si suddivideva in un grande numero di fibrille, che portavansi nelle più svariate direzioni e che alla loro volta continuavano a decomporsi in fibrille di incommensurabile finezza.

Tav. IIa

 


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