Camillo Golgi
Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso

CAPITOLO VII Origine del Tractus Olfactorius e struttura dei lobi olfattorii.

SPIEGAZIONE DELLE FIGURE

TAVOLA XI.ª

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TAVOLA XI.ª24

Frammento di sezione verticale d'una circonvoluzione cerebellare dell'uomo.

Disegno specialmente dimostrante l'enorme complicazione di rapporti esistenti fra le fibre nervose e le cellule gangliari; – esso dev'essere qualificato come semi-schematico, perchè in certo modo rappresenta la sintesi di fatti dedotti dallo studio di parecchi preparati; per altro i singoli elementi disegnati, per situazione, rapporti, forma e modo di ramificarsi (delle fibre nervose e dei prolungamenti cellulari) esattamente corrispondono al vero, almeno al loro modo di presentarsi nei pezzi trattati col metodo della colorazione nera. Ad onta della mancanza delle lettere indicative si possono ben distinguere i tre strati formanti le circonvoluzioni del cervelletto: strato molecolare; strato dei granuli; strato delle fibre nervose.

Strato molecolare. Vi si vedono molto spiccate, per la tinta nera intensa, alcune fra le cellule nervose piccole proprie di tale stratoRichiamo in modo speciale l'attenzione sulle molte differenze che, relativamente al punto di emanazione e contegno successivo, presenta il prolungamento nervoso (filo rosso), di cui tutte queste cellule sono provvedute. Riguardo a quelle che stanno nel terzo inferiore dello strato, deve essere notato che il medesimo prolungamento evidentemente si unisce al plesso di fibre nervose orizzontali ivi esistenti, esattamente uniformandosi per andamento e modo di ramificarsi, alle singole fibre di cui il medesimo plesso è costituito.

Nel terzo profondo dello strato è disegnata in rosso una parte del complicatissimo plesso accennato; alle fibre decorrenti parallelamente ai margini dello strato in questione s'inseriscono molte fibre che derivano dallo strato dei granuli, dalle medesime fibre emanano poi innumerevoli fibrille, che, ramificandosi con vicende svariate, si portano verso l'alto. Il plesso evidentemente non è così limitato come qui appare ma s'estende a tutta la larghezza dello strato: il disegno corrisponde al suo più frequente modo di presentarsi ne' miei preparati.

Strato delle cellule di Purkinje. Il loro prolungamento nervoso, somministrante un certo numero di fibrille secondarie, può essere accompagnato fino allo strato delle fibre nervose.

Strato dei granuli. Vi sono disegnati: 1. I così detti granuli, però in quantità molto minore di quella che realmente esiste, il prolungamento nervoso, di cui ciascuno di questi elementi è provveduto, è appena accennato. Vuol essere notato che nell'uomo, i medesimi elementi sono assai più che nel coniglio, gatto, vitello ecc. (Vedi Tav. X.). 2. Una cellula nervosa identica a quelle piccole dello strato molecolare è situata in alto, a livello del corpo delle cellule di Purkinje. 3. Due cellule gangliari piuttosto grandi, l'una di forma triangolare, situata verso il mezzo dello strato, l'altra di forma fusata, situata rasente allo strato midollare. Il prolungamento nervoso di queste cellule è appena accennato. – Siffatte cellule solitarie di forma svariata nel cervelletto dell'uomo sono abbastanza frequenti.

Strato delle fibre nervose. Di tale strato non ne venne raffigurata che una sottile striscia. In mezzo alle fibre orizzontali schematicamente disegnate, se ne scorgono alcune esattamente riprodotte dal nero. Seguendo il loro decorso dal basso all'alto si vede che certune conducono al corpo delle cellule di Purkinje, non essendo altro che altrettanti prolungamenti nervosi delle medesime, i quali conservano la loro individualità, sebbene diano origine ad alcune fibrille secondarie, e che certe altre invece, nel mentre attraversano lo strato dei granuli, si suddividono complicatamente, perdendosi in un plesso di cui è assai difficile, se non impossibile, scoprire il più fino contegno.

Molte delle più spiccate ramificazioni di questa seconda categoria di fibre certamente penetrano nello strato molecolare, partecipando alla formazione del plesso ivi esistente; lo stesso accade di alcune ramificazioni delle fibrille emananti dal prolungamento nervoso delle cellule di Purkinje.

Tav. XIa

 





24             La maggior parte delle particolarità concernenti lo strato molecolare disegnato in questa tavola, sono riprodotte dalla tavola corredante una nota (Sull'origine delle fibre nervose nel cervelletto), che verrà quanto prima pubblicata dal distinto mio allievo sig. R. Fusari.



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