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Capitolo
1 I| Annunziazione.~ ~– Buongiorno, Teresa! Sono sfinita.~ ~Era la 2 I| gotta a un dito del piede.~ ~Teresa alzò le spalle sorridendo:~ ~– 3 I| Martin-Bellème? È sempre occupato?~ ~Teresa rispose che credeva fosse 4 I| piedi, baciò tumultuosamente Teresa, e se ne andò, lasciando 5 I| dimostrarlo.~ ~Nel frattempo, Teresa, colle mani lungo i bracciuoli 6 I| e indovinando, in questa Teresa, pur così dolce e buona, 7 I| educava, formava la sua Teresa. Brutale e sapiente, la 8 I| sua arte più sottile. Ma Teresa riuscì a sfuggirgli molto 9 II| sguardo inquieto, salì con Teresa nella carrozza. L'uno contro 10 II| tempo grigio di gennaio. Teresa aspirò giocondamente, sotto 11 II| bestia, vostra zia? – chiese Teresa.~ ~Da un po' di tempo, queste 12 II| con un po' di malumore a Teresa se vedeva ancora questo 13 II| andata col suo cartoccio, Teresa, gelosa, s'accorse che aveva 14 II| mettesse del sale.~ ~Mentre Teresa, colla veletta rialzata 15 II| due soldi e l'offerse a Teresa.~ ~Ella andava verso la 16 II| mimose e rose di Nizza. Teresa, che in quel momento teneva 17 II| vecchia, allontanandosi.~ ~Teresa comprese quasi subito, e 18 II| contento di lei e di sè. Ma Teresa non condivideva quel buon 19 II| piccoli baci.~ ~– Non è vero, Teresa, che è raro amarsi come 20 II| aveva tempo da perdere.~ ~Teresa tornò a casa a piedi. In 21 III| Avendo sposato la signorina Teresa Montessuy, la cui dote venne 22 III| principessa disse:~ ~– Ha ragione, Teresa... Delle altre non ci somigliano 23 III| cacciatori. Io me n'intendo.~ ~Teresa, distratta, non ascoltava 24 IV| palpitavano nell'ombra calda. Teresa e Roberto, cogli occhi abituati 25 IV| alzate ad ansa sulla testa, Teresa voltò su lui uno sguardo 26 IV| per colpa mia.~ ~– Ma voi, Teresa?~ ~– Quanto a me, amico 27 IV| intelligenza semplice.~ ~– Teresa, io t'amo, e tu mi ami; 28 IV| faceva sempre.~ ~– Sai bene, Teresa, che io non voglio contrariarti 29 IV| avessi promesso, ti giuro, Teresa, che ti sacrificherei molto 30 IV| egli non s'accorse che per Teresa non era naturale di sollevarle. 31 IV| assolutamente.~ ~Fuori, Teresa si sentì ad un tratto sola, 32 IV| la musica degli occhi.~ ~Teresa rispose che le piaceva molto 33 V| parlava delle cose del giorno, Teresa si sprofondava in una fantasticheria 34 V| corso degli avvenimenti, Teresa?~ ~– No, amico mio.~ ~– 35 V| troppo poco e troppo male.~ ~Teresa pensava, triste e delusa. 36 V| la sera, familiarmente.~ ~Teresa gli porse la mano.~ ~– Sono 37 V| Non credo – soggiunse Teresa. – Egli riconosce che le 38 V| quello di comparire.»~ ~Teresa chiuse il libro, e pensò 39 VI| indovinava un corpo disseccato.~ ~Teresa pensò: – Egli ama la vita!~ ~ 40 VII| gaiezza e di gioia ingenua. Teresa si aspettava, da allora, 41 VII| dell'artista. Vedendolo, Teresa si pentì di avere scelto 42 VII| come il primo giorno.~ ~E Teresa pensò che Roberto non l' 43 VII| un ammasso di guanciali. Teresa la guardò e pensò:~ ~«Davvero 44 VII| scendere le ombre azzurre, Teresa, in quel paesaggio in cui 45 VII| come la regina Giovanna.»~ ~Teresa non rispose nulla. Era assopita. 46 VIII| inquieta dolcezza di primavera. Teresa, affacciata alla balaustrata, 47 X| indolenza l'indolente musica. Teresa, che, da otto giorni, correva 48 X| irreprensibili. Pranzava da tutte. E Teresa pensava: «È troppo savia, 49 X| sono le parole che Maria Teresa si è degnata di rivolgermi. 50 X| galantuomini.~ ~– Oh! – disse Teresa – non c'è niente di straordinario 51 X| come un bosco incantato, Teresa, colla testa sul guanciale 52 XI| durante la giornata.~ ~Allora Teresa si ricordò il suo sogno 53 XI| talvolta la sua tristezza.~ ~Teresa restò un momento pensierosa, 54 XI| nel giorno del suo arrivo, Teresa si affacciò alla balaustrata 55 XI| carattere, un'anima. Quelle di Teresa lo rapivano. Le trovava 56 XII| scudo in forma di campana, Teresa pensava alle passeggiate 57 XII| espande naturalmente.~ ~Teresa baciò Miss Bell, e, colla 58 XII| popolari del vostro paese.~ ~E Teresa lesse:~ ~Gettò la pietra 59 XII| nervoso, si avvicinò a Teresa e le disse a voce bassa:~ ~– 60 XII| Dal giorno prima pensava a Teresa. Per tutta la notte, aveva 61 XIII| Ma, signore – disse Teresa – noi ci siamo sposati in 62 XIII| scultore fra i poeti. Ricordò a Teresa la pittura che avevano vista 63 XIII| a voler fare ammirare a Teresa quel che non conosceva. 64 XIII| Queste parole diedero a Teresa un piccolo brivido di paura 65 XIV| sfumava d'azzurro e d'oro. Teresa s'impazientiva per queste 66 XIV| eleganza. La scrittura di Teresa gli piaceva per il ricordo 67 XIV| mattutina.» Mentre la poetessa e Teresa discorrevano insieme, Dechartre, 68 XIV| Choulette somigli a Socrate.~ ~Teresa domandò al calzolaio di 69 XIV| una veletta.~ ~«Egli pensò Teresa – non ha al mondo che i 70 XIV| poverina fiorisce, morirà.~ ~Teresa, uscendo, lasciò sul banchetto 71 XV| XV.~ ~Teresa, lasciando Dechartre, andò 72 XV| Dechartre doveva ritrovarle. Teresa pensava a lui, adesso, con 73 XV| Al nome di Lagrange, Teresa si ricordò la stella fiammeggiante 74 XV| statua ch'egli designava, Teresa scoprì una cassetta per 75 XV| rossi l'agnello araldico, Teresa si trovò davanti alla cassetta 76 XV| mattino, delle lettere di Teresa sul vassoio nell'anticamera.~ ~ 77 XV| mode.~ ~Dechartre disse a Teresa, con voce imperiosa e supplichevole:~ ~– 78 XVI| nel suo mantello grigio, Teresa giunse al Lungarno Acciaiuoli, 79 XVI| sembrava che non comprendesse. Teresa riprese:~ ~– Ero egoista, 80 XVI| Lungarno deserto. Giacomo e Teresa si accostarono contro il 81 XVI| grosse scarpe ferrate.~ ~Teresa sospirò:~ ~– A che ci sarà 82 XVI| restava cupo, senza parlare.~ ~Teresa ripetè~ ~– Andiamo, venite!~ ~ 83 XVI| implorava, la supplicava. Teresa lo guardò un momento, voltò 84 XVII| fascino che ella emanava.~ ~Teresa pensò:~ ~– Anche lui!~ ~ 85 XVII| sabato – rispose Viviana.~ ~Teresa trasalì. Sabato! Essi parlavano 86 XVII| erano lasciati da mezz'ora. Teresa, stordita e stanca, fantasticava 87 XVII| Sorpresa e un po' inquieta, Teresa negò, con sincerità, di 88 XVII| faccio, la stessa domanda.~ ~Teresa rispose con un malessere 89 XVIII| Il sabato, alle quattro, Teresa andò, come aveva promesso, 90 XVIII| È là – egli disse.~ ~Teresa lo guardò con una tristezza 91 XVIII| una porta e fece entrare Teresa nella camera. Senza veder 92 XVIII| condusse ad una poltrona. Teresa restò in piedi e guardò 93 XVIII| finestra e accese il fuoco. Teresa sedette nella poltrona, 94 XVIII| allungava le ombre sulle lastre, Teresa, che aveva voluto camminare 95 XVIII| Niente lo stupiva più. Teresa crollò il capo.~ ~– Quello 96 XIX| gridato dallo spavento.~ ~Teresa sorrise:~ ~– Addio, signor 97 XIX| giardino.~ ~Nel pomeriggio, Teresa andò a San Marco, dove Dechartre 98 XIX| corona immortale, egli prese Teresa fra le braccia e le diede 99 XIX| cella di Sant'Antonino.~ ~– Teresa, io soffro, nella mia felicità, 100 XIX| verrebbe a trovarla.~ ~Teresa lesse, per nulla sorpresa, 101 XX| scendeva dal cielo sulla terra. Teresa e Giacomo, reduci da una 102 XX| davanti alla celebre Loggia. Teresa guardava la Sabina del Giambologna 103 XX| Dechartre non guardava che Teresa. Le disse:~ ~– È meraviglioso 104 XX| premura di rassicurarla. Ma Teresa non era inquieta: guardava 105 XX| non ne hai l'abitudine.~ ~Teresa riconobbe il cucchiaino, 106 XX| vecchi narratori italiani. Teresa si divertiva dell'espressione 107 XX| inghiottito il segreto di Teresa. Non poteva staccarne gli 108 XX| la bocca d'una donna.~ ~Teresa comprese il suo pensiero, 109 XXI| Vestita di grigio scuro, Teresa camminava con passo lieve 110 XXI| consacrati dagli antichi pittori. Teresa ascoltava senza comprendere. 111 XXI| un giornale. Egli era là: Teresa vide una grande sofferenza 112 XXI| Le offrì una sedia, ma Teresa la scostò e rimase in piedi.~ ~– 113 XXI| scostò e rimase in piedi.~ ~– Teresa, c'è qualcosa che io non 114 XXI| guardò fieramente in faccia. Teresa continuò, meno rassicurata:~ ~– 115 XXI| perchè è vero. Vieni, vieni! Teresa, sentirai subito che m'ami 116 XXI| cosa c'è? Voglio saperlo.~ ~Teresa non si mosse. Il suo viso 117 XXI| tornasse subito sua.~ ~– Teresa, non lo amate, vero? È stato 118 XXI| la lettera.~ ~E, poichè Teresa resisteva, la fece cadere 119 XXI| me, potete ben dirlo.~ ~Teresa crollò le spalle con tanta 120 XXI| più dolore che collera. Teresa non gli aveva mai visto 121 XXI| Perchè v'ho conosciuta?~ ~Teresa lo guardò con bontà.~ ~– 122 XXI| della sua volontà animale. Teresa gli resistè con tutta la 123 XXI| ingiurie, e la cacciò fuori.~ ~Teresa restò un momento nel corridoio, 124 XXI| porta.~ ~In Via Alfieri, Teresa rivide il padiglione in 125 XXI| aveva impallidito e tremato. Teresa gustava, colle palpebre 126 XXI| la bellezza delle cose. Teresa disse:~ ~– Senza di te, 127 XXII| cui le voltava le spalle, Teresa vide Miss Bell e il principe 128 XXII| che voglio dormire.~ ~Ma Teresa pensava, inquieta: «L'hanno 129 XXII| Quant'è bello! – disse Teresa. – Si offre in spettacolo 130 XXII| attendeva, solo, nel giardino. Teresa lo trovò appoggiato al balcone 131 XXII| sorpreso e fatto disperare.~ ~Teresa rispose vagamente che era 132 XXII| disse con negligenza Teresa – era molta tempo che non 133 XXII| parlato forse delle lepri?~ ~Teresa rispose che non si ricordava, 134 XXII| al momento di separarsi, Teresa gli tese la mano, sentì 135 XXIII| nascosto di Via Alfieri, Teresa lo trovò preoccupato. Tentò 136 XXIII| Nella poltrona antica in cui Teresa si era seduta il giorno 137 XXIII| pronunziarne il nome.~ ~– Teresa, non era venuto per te? 138 XXIII| perchè soffro, mia cara.~ ~Teresa s'inginocchiò davanti a 139 XXIII| la saggezza volgare!~ ~Teresa gli chiese che cosa volesse 140 XXIII| loro ardente stanchezza.~ ~Teresa s'addormentò sul petto del 141 XXIII| con una sorda angoscia.~ ~Teresa gli domandò perchè era triste.~ ~– 142 XXIII| sia proprio cattivo?~ ~– Teresa, non si è mai buoni, quando 143 XXIII| spuntò sulle ciglia.~ ~– Teresa, tu piangi~ ~– Perdonami, 144 XXIV| vestirsi nella sua camera; Teresa, vestita di grigio per il 145 XXIV| qualche giorno ancora. Ma Teresa sospettava che la sua amica 146 XXIV| sulla vallata dell'Arno. Teresa, pensierosa, vedeva dalla 147 XXIV| signor Choulette disse Teresa. – A che cosa vi serve, 148 XXV| vagone. Separata da lui, Teresa sentì quello che era per 149 XXV| urlato d'amore e di rabbia.~ ~Teresa lo, guardò, contenta.~ ~– 150 XXV| sembrava che non capisse. Teresa riprese:~ ~– Sono andata 151 XXV| alla piccola porta e spinse Teresa nel corridoio oscuro.~ ~ 152 XXVI| rallegrano quell'angolo di città. Teresa, suonando alla porticina, 153 XXVI| Subito, istintivamente, Teresa scopriva altre armonie. 154 XXVI| dei bronzi e dei marmi, Teresa si fermò stordita dai bàttiti 155 XXVI| il mondo può finire.~ ~Teresa rispose:~ ~– Pensavo alla 156 XXVI| dei baci ch'ella rese.~ ~Teresa si rialzò improvvisamente.~ ~– 157 XXVI| Somigli a tua madre – disse Teresa. – Hai tutti i suoi occhi. 158 XXVI| tormentava e mi tormentava.~ ~Teresa guardava un bronzo di Carpeaux 159 XXVII| Parigi, da sei settimane, Teresa viveva nel torpore ardente 160 XXVII| cielo, la terra e l'acqua.~ ~Teresa guardò a lungo scorrere 161 XXVII| Io amo l'acqua! – disse Teresa, voltandosi verso il suo 162 XXVII| lasciare, nè ingannare.~ ~Teresa gridò, gioconda:~ ~– Non 163 XXVII| a comporre un insieme.~ ~Teresa lo guardava, un po' sorpresa.~ ~ 164 XXVII| semplicissimo e molto ardito. Teresa non vi si riconobbe, vi 165 XXVII| la credo giusta – disse Teresa.~ ~Poi domandò:~ ~– Che 166 XXVII| sono?~ ~Erano le sette.~ ~Teresa lo sollecitò a partire: 167 XXVII| Stato copriva le mancanze di Teresa.~ ~Ricordò sorridendo la 168 XXVII| più cupo:~ ~– Sono io, Teresa, sono io, che devo domandarmi 169 XXVII| circondurmi da ogni lato.~ ~Teresa gli domandò di quali idee 170 XXVIII| le isole e i promontori, Teresa leggeva le lettere che era 171 XXVIII| Montessuy. Tu mi riconoscerai, Teresa, dalle statuette che copriranno 172 XXVIII| devote che ricordavano a Teresa i libri di preghiera che 173 XXVIII| sarebbe solo con lei.~ ~Teresa, illanguidita dalla dolcezza 174 XXVIII| improvvisa e dei neri sospetti: «Teresa, Teresa; perchè ti sei data, 175 XXVIII| neri sospetti: «Teresa, Teresa; perchè ti sei data, se 176 XXVIII| racconto, Giacomo esclamava:~ ~«Teresa, Teresa, a che serve avermi 177 XXVIII| Giacomo esclamava:~ ~«Teresa, Teresa, a che serve avermi mentito, 178 XXVIII| leggere questa lettera, Teresa pensò: «Una parola lanciata 179 XXVIII| predellino della giardiniera.~ ~Teresa discese e si mostrò sulla 180 XXVIII| Guerric.~ ~E, rivolto a Teresa:~ ~– Tu hai conosciuto bene 181 XXVIII| più vedere. Ti ricordi, Teresa, la sua brusca scomparsa? 182 XXVIII| sembra disprezzabile.~ ~E Teresa, ricordandosi l'amabile 183 XXIX| ore dopo la sua lettera, Teresa veniva da Dinard alla casetta 184 XXIX| Frattanto Giacomo, conducendo Teresa, uscì dallo studio.~ ~Passarono 185 XXIX| alle corse di Dinard?~ ~Teresa credeva di no; e, quello 186 XXIX| caffè nel suo macinino.~ ~Teresa gli disse:~ ~– Perchè non 187 XXIX| si lasciò convincere.~ ~Teresa gli chiese chi aveva detto 188 XXIX| vorrei che fosse bella. Vedi, Teresa, la bellezza è dolorosa. 189 XXIX| Mentr'egli si vestiva, Teresa sfogliava un libro che aveva 190 XXIX| e dei piaceri ingegnosi. Teresa lo consultava sulle sue 191 XXIX| donne facevano colazione. Teresa riconobbe fra loro, solo 192 XXIX| signor Choulette – disse Teresa. – Non mi dimenticate, quando 193 XXX| in un manto di seta rosa. Teresa scese con Dechartre i giardini 194 XXX| sovrintendente Fouquet.~ ~Teresa e Giacomo vedevano davanti 195 XXX| verdeggiante.~ ~– Sì – disse Teresa. – Ma io penso al platano 196 XXX| una goccia di pioggia.~ ~Teresa mostrò la ninfa e disse:~ ~– 197 XXX| Corona di Joinville – disse Teresa.~ ~Mostrò un sentiero che, 198 XXX| comprò Joinville – disse Teresa – le grotte non erano che 199 XXX| verso il castello. Giacomo e Teresa, rincantucciati contro l' 200 XXX| dei cavalli.~ ~Tuttavia Teresa ammirava suo padre per aver 201 XXX| troppo grossolana. Al che Teresa replicò che la cosa era 202 XXX| andarono avanti.~ ~Quando Teresa riprese con lui, nella notte, 203 XXX| della muraglia di busso, Teresa e Giacomo scoprirono la 204 XXX| La campanella sonava.~ ~Teresa esclamò:~ ~– Ho appena il 205 XXX| giuocava al solitario. Teresa, cogli occhi socchiusi sopra 206 XXX| alle corse di Chantilly.~ ~Teresa disse che aveva ricevuto 207 XXX| servizio.~ ~– Quale? – domandò Teresa.~ ~– Quello di disgustarla 208 XXX| bizzarra da Le Ménil.~ ~Teresa andò a chiudere la porta 209 XXXI| mentre facevano dei nomi, Teresa rivedeva dentro di sè le 210 XXXI| offenderlo. Ed era, per Teresa, una meraviglia questo riso 211 XXXI| caffè con suo marito. E Teresa cominciava a trovarlo più 212 XXXI| fremeva ancora. Uscì.~ ~Teresa si alzò. Il senatore Leyer 213 XXXI| pietra e i platani dorati. Teresa, uscendo di casa, gustò 214 XXXI| anima che era piaciuta a Teresa in altri tempi. Il suo viso 215 XXXI| mesi. Lo sapevate, forse?~ ~Teresa fece segno di sì.~ ~Egli 216 XXXI| una distrazione.~ ~Tacque. Teresa camminava lentamente, attristata, 217 XXXI| vi annoiavo, vi urtavo.~ ~Teresa crollò il capo. Egli insistè:~ ~– 218 XXXI| continuavano il loro cammino. Teresa si fermò sotto i rami neri 219 XXXI| cosa possibile. Pensateci, Teresa, e non mi rispondete subito.~ ~– 220 XXXI| traballante, questa volta.~ ~Teresa conservava da quest'incontro 221 XXXII| Dite loro – rispose Teresa – che ho riportato da Fiesole 222 XXXII| di grazia e d'eleganza.~ ~Teresa rispose che Dechartre si 223 XXXII| buon Choulette?~ ~Mentre Teresa rassicurava Miss Bell, Loyer, 224 XXXII| mio gioielliere – disse Teresa – è qui, e voi l'avete nominato: 225 XXXII| gioiello.~ ~Il palco si aprì. Teresa voltò a metà il capo e vide 226 XXXII| parole cortesi e corrette.~ ~Teresa lo ascoltava, ansiosa, colla 227 XXXII| sulla cima della Verna.~ ~Teresa non sentiva. La sua anima 228 XXXII| energico, ostinato, guardò Teresa.~ ~Sulla scena, nella prigione 229 XXXII| galoppo pauroso dei cavalli.~ ~Teresa mormorò:~ ~– Ho mal di testa; 230 XXXII| finale dei peccatori.~ ~Teresa si alzò, sottile e bianca, 231 XXXII| breve, chiarissima:~ ~– Teresa, vi amo. Ricordatevi di 232 XXXIII| vettura, nella sua camera, Teresa rivedeva quello sguardo 233 XXXIII| padrona delle gocce di sangue, Teresa, senza accorgersene, s'era 234 XXXIII| entrò.~ ~– Non dormite, Teresa?~ ~Veniva da conferire coi 235 XXXIII| la notte. E la lasciò.~ ~Teresa intese il rumore dei suoi 236 XXXIII| delle parole imperiose. Teresa vedeva, lungo il parapetto, 237 XXXIV| cortile della piccola casa, Teresa trovò Fusellier che spazzava 238 XXXIV| non è in casa.~ ~E, poiché Teresa restava silenziosa e immobile, 239 XXXIV| Lo aspetterò – disse Teresa.~ ~La signora Fusellier 240 XXXIV| piena di fiori e d'uccelli. Teresa ripeteva queste parole: « 241 XXXIV| fango, arso dalla febbre.~ ~Teresa fissò su lui uno sguardo 242 XXXIV| egli non le aveva date.~ ~Teresa gli tese le braccia.~ ~– 243 XXXIV| l'interessava al mondo. Teresa disse:~ ~– Hai potuto credere 244 XXXIV| volevo che fosse quello!~ ~Teresa si sedette nel posto ch' 245 XXXIV| quella che non era te?~ ~Teresa lo guardò, indignata:~ ~– 246 XXXIV| Non vi credo!~ ~Allora Teresa ricominciò a dire quello 247 XXXIV| cara amica.~ ~E uscì.~ ~Teresa tentò di mangiare. Ma non 248 XXXIV| padiglione di Via Alfieri. Teresa ebbe un improvviso barlume, 249 XXXIV| stesso in Via Spontini.~ ~Teresa lo guardò con una tristezza 250 XXXIV| abbiate amato anche me.~ ~Teresa, con delle lagrime:~ ~– 251 XXXIV| No, non vi crederei.~ ~Teresa si asciugò le guance col 252 XXXIV| aveva pietà di se stesso.~ ~Teresa disse ancora:~ ~– Ed io