Capitolo

  1       I|       modulazioni virili e garrule, disse:~ ~– Stamattina, ho attraversato
  2       I|            che non amava i giovani, disse che aveva incontrato Le
  3       I|        bianchi.~ ~La signora Martin disse al signor Daniele Salomon
  4       I|             E allora non pensarcidisse un terzo.~ ~Daniele Salomon,
  5       I|       Marmet rifiutò di prenderla e disse: – «Io non vi conosco.» – «
  6       I|            casa dove ci si annoiadisse Paolo Vence.~ ~– Eppure
  7       I|         ricevono degli Accademicidisse Le Ménil. – Non voglio esagerare
  8       I|          braci e delle ceneri, ella disse:~ ~– Domani, se volete,
  9       I|            del fuoco ormai estinto, disse tra : «Ecco: ho bisogno
 10      II|                 Ha molto ingegno, – disse – della fantasia, e un temperamento
 11      II|        delle corone.~ ~– Entriamo – disse.~ ~Egli non ne aveva voglia.
 12      II|             brivido nel silenzio, e disse:~ ~– La tristezza delle
 13      II|          pendevano dalle vôlte, poi disse:~ ~– Mio povero amico, non
 14      II|             che li ricondusse, egli disse allegramente che aveva passato
 15     III|            realtà.~ ~– Fors'anche – disse Paolo Venceperchè la
 16     III|        crudeltà.~ ~– Il medio-evo – disse – non è finito che nei manuali
 17     III|           con lui:~ ~– Almeno – gli disse – voi difendete i vostri
 18     III|       piacevano le cose ben fatte – disse. – È un gusto che s'è perduto.~ ~
 19     III|        notevole.~ ~– Precisamente – disse la principessa Seniavine. –
 20     III|             Allora, secondo voi., – disse Garain – non è un genio
 21     III|   conclusione:~ ~– In una parola, – dissec'era del mostro in quell'
 22     III|           sgomento.~ ~– Conoscetedisse Schmoll – la parabola dei
 23     III|           principio fondamentale; – disse – ed è che gli uomini devono
 24     III|       avranno tagliato l'orecchiodisse alla sua vicinaandrò
 25     III|              Alcune nostre azionidisse la signora Martin – hanno
 26     III|           di Garain, la principessa disse:~ ~– Ha ragione, Teresa...
 27     III|               In questo modo – egli disse – il romanzo acquista una
 28     III|             signore, e lo scrittore disse di no.~ ~– Avete torto,
 29     III|             sarà molto divertentedisse la principessa. – Ma non
 30     III|             è un pessimo soggettodisse la signora Martin. – Ed
 31     III|         piacevole.~ ~– Ma è utiledisse Montessuy.~ ~Il generale
 32      IV|              Ella non parlava.~ ~Le disse:~ ~– Sei ancora in collera,
 33      IV|            addensava fra loro. Ella disse in tono fantastico, e come
 34      IV|          amica che abbandonava, gli disse, in tono un po' canzonatorio
 35      IV|          parte del cielo.~ ~Egli le disse che l'aveva riconosciuta
 36      IV|             la settimana prossimadisse. Voglio rivedere Ravenna,
 37      IV|                Due volte schiava, – disse Dechartretornò due volte
 38      IV|            Era senza dubbio belladisse la signora Martin. – Me
 39      IV|       dipingere.~ ~– Altrove – egli disse – anche a Firenze, il cielo
 40      IV|             il passo.~ ~– È vero; – disse – a Venezia le donne sono
 41       V|      partiva.~ ~Ella trovò subito e disse:~ ~– Colla signora Marmet.~ ~
 42       V|            comparire sfarzosamente. Disse con aria di mistero:~ ~–
 43       V|       brivido.~ ~– Bisognerà puredisse Martin-Bellèmedare tre
 44       V|     quotidiano!...~ ~Martin-Bellème disse che bisognava inchinarsi
 45       V|         infame.~ ~– Voi scherzate – disse Martin.~ ~– Non credo –
 46       V|          mai.~ ~– Vi sono i gestidisse Paolo Vence.~ ~– Non vi
 47       V|       indomani.~ ~La signora Martin disse che nessuno la interessava
 48      VI|       vicina.~ ~– Signor Lagrangedisse la contessa Martin – voi
 49      VI|            suoi colleghi.~ ~– Ah! – disse la signora Martin – non
 50      VI|         partito, la contessa Martin disse alla signora Marmet quel
 51     VII|           guardava dallo sportello, disse tranquillamente:~ ~– Mi
 52     VII|                Scusatemi, signoredissetemevo di essere in ritardo.
 53     VII|             che sperava producesse, disse che vedrebbe forse questa
 54     VII|            bastone.~ ~– Eccoti – le disse povera Umanità, magra e
 55     VII|        sapendo come confortarla, le disse:~ ~– Avete avuto dei lunghi
 56     VII|         fronte tranquilla.~ ~– Sì – disseLuigi fu il migliore degli
 57     VII|          contessa Martin.~ ~– Arles disse. – Conoscete Arles? È la
 58    VIII|     guardate le mie armi parlanti – disse alla signora Martin. – Credo
 59    VIII|         suono flebile:~ ~– Questa – disse – è una santa campagnuola
 60      IX|            quando la signora Marmet disse alla contessa Martin:~ ~–
 61      IX|            un momento, sulla porta, disse:~ ~– Andando a Santa Maria
 62      IX|           si sedette vicino a lei e disse:~ ~– Signora, sapete dirmi
 63      IX|            principi è corta; – egli disse – la salute della Chiesa
 64      IX|             tombe.~ ~– Bellissimidisse Choulette. – Un'Italia dolcemente
 65       X|        Menil le aveva insegnato, si disse: – Pianterò la signora Marmet.~ ~
 66       X|            prudente:~ ~– La terradisse – è come le donne: vuole
 67       X|            religiosa.~ ~– Darlingdisse Miss Bell – avete notato
 68       X|         campane?~ ~– È singolare: – disse Choulette – abbiamo l'aria
 69       X|      avvicinò alla signora Marmet e disse con gravità:~ ~– Signora
 70       X|            Il principe Albertinelli disse che Miss Bell e le sue due
 71       X|         guardando la porta vetrata, disse:~ ~– Mi par di vedere il
 72       X|           nessuna parte.~ ~Ella non disse niente. Il suo sguardo,
 73       X|           di San Paolino.~ ~Egli le disse:~ ~– Guardate la campanella
 74       X|          degnamente quegli uominidisse – che, da Giotto a Masaccio,
 75       X|       vivere.~ ~– Avevano ragionedisse Choulette. – Non c'è niente
 76       X|      cerimonia.~ ~– Essa è dedita – disse il principe – alle pratiche
 77       X|           nobiltà e di semplicitàdisse Choulette. – Nella sua casa,
 78       X|            Poi, rialzando la testa, disse gravemente:~ ~– Dopo una
 79       X|             coll'aria.~ ~– Per me – disse la contessa Martin – non
 80       X|                  C'erano già – egli disse – a Firenze, al tempo di
 81       X|             lo nascondeva.~ ~– Sì – disse Miss Bell – ma si diceva
 82       X|             Perugia.~ ~– Era – egli disse – un uomo probo. E il priore
 83       X|             galantuomini.~ ~– Oh! – disse Teresa – non c'è niente
 84       X|           vostro Pietro era riccodisse Choulettedoveva restituire
 85       X|        Arrighi.~ ~Nel salotto, essa disse, servendo il caffè:~ ~–
 86       X|           fiori d'argento?~ ~– Io – disse Choulettepenso così poco
 87       X|          inquietarsi e tormentarsi. Disse tra : – È a caccia. È
 88      XI|           recitate dei versi – ella disse –– che io non conosco. Io
 89      XI|            un momento pensierosa, e disse:~ ~– Forse è vero.~ ~Poi,
 90     XII|      momento tentò di illudersi: si disse che, forse, sognatore, distratto,
 91     XII|         Bell che scriveva, e che le disse:~ ~– Volete sapere, darling,
 92     XII|              Io stessa, ieri, – gli disse Miss Bell – ho invitato
 93     XII|           si avvicinò a Teresa e le disse a voce bassa:~ ~– Questa
 94     XII|         fredda e distratta. Egli si disse che per lei era nulla, che
 95    XIII|           sul matrimonio e l'amore, disse:~ ~– Bisogna che una donna
 96    XIII|          Ecco il signor Choulettedisse Miss Bell. – È lui che c'
 97    XIII|           devota.~ ~– Ma, signoredisse Teresa – noi ci siamo sposati
 98    XIII|         colpì:~ ~– Ho il sospetto – disse – che la giovane sorella
 99    XIII|            e un po' di malumore. Le disse ad alta voce:~ ~– Vi sono
100    XIII|       serrate e litigiose. Essa gli disse:~ ~– Dio mio! come siete
101     XIV|          indomani, svegliandosi, si disse che bisognava rispondere
102     XIV| Albertinelli, un poco di Choulette, disse che aveva visto Dechartre
103     XIV|             È questo buon vecchiodisse Miss Bell – che insegna
104     XIV|       basilico; ed è felice.»~ ~Gli disse:~ ~– Questa pianta ha un
105     XIV|   Gravemente, quasi severamente, le disse:~ ~– Lo sapevate?...~ ~Essa
106      XV|   annunziata dallo scienziato, e si disse con una tristezza ironica
107      XV|        vedere il signor Dechartredisse la buona signora Marmet.~ ~
108      XV|     gentilmente stamattina.~ ~– Ah! disse lei – non mi ricordo più
109      XV|        negozio di mode.~ ~Dechartre disse a Teresa, con voce imperiosa
110     XVI|          ancora in tempo.~ ~Egli le disse, con accorata dolcezza,
111     XVI|             di vivere senza di lui. Disse:~ ~– Vi ho trovato, nella
112     XVI|        collina di San Miniato. Ella disse ancora:~ ~– Se conosceste
113     XVI|            con una volontà agile, e disse:~ ~– Non posso. Non mi domandate
114     XVI|            paura che aveva avuto, e disse:~ ~– Non temete. Andavo
115     XVI|             quella mano lo rianimò. Disse:~ ~– Volete davvero?~ ~–
116     XVI|          riuscito così presto.~ ~Le disse:~ ~– Domani!~ ~Ed ella,
117     XVI|            voltò la testa, esitò, e disse con un filo di voce:~ ~–
118    XVII|        amore degli uomini è bassodisse – ma si eleva in una dolorosa
119    XVII|             la mano a Miss Bell, le disse:~ ~– A sabato.~ ~– Sì, dopodomani,
120    XVII|    bizzarramente il pudore amoroso. Disse, baciandola:~ ~– Cara, al
121   XVIII|           di passi:~ ~– È  – egli disse.~ ~Teresa lo guardò con
122   XVIII|       sedette sullo sgabello. E , disse in francese:~ ~– Quintino
123     XIX|       prossimo.~ ~La signora Martin disse che San Francesco era il
124     XIX|       desiderava.~ ~– Voi... – egli disse –– voi, tu... Sono qui da
125     XIX|   consultando il Baedeker. Essa gli disse:~ ~– Ci dimenticavamo la
126      XX|             guardava che Teresa. Le disse:~ ~– È meraviglioso come
127      XX|           operaie della città. Egli disse:~ ~– Aspetta un poco.~ ~
128      XX|            e con un tono dolcissimo disse:~ ~– Amico mio, perchè mi
129      XX|          mentire.~ ~Ella esitò. Poi disse:~ ~– Una donna è sincera,
130     XXI|           Egli comprese, si fermò e disse:~ ~– Tu hai un amante!~ ~
131     XXI|            fluiva limpido e chiaro. Disse, con uno scatto:~ ~– Voi
132     XXI|            Fiera e tranquilla, ella disse:~ ~– Non posso; non voglio.~ ~–
133     XXI|         bellezza delle cose. Teresa disse:~ ~– Senza di te, non sapevo
134    XXII|          omnibus degli alberghi. Le disse soltanto:~ ~– Ah! eccovi
135    XXII|           che non aprisse bocca, le disse seccamente:~ ~– Che cosa
136    XXII|     penitenza.~ ~– Quant'è bello! – disse Teresa. – Si offre in spettacolo
137    XXII|              Ah! signor Choulettedisse gravemente il principe Albertinelli –
138    XXII|        tutta particolare.~ ~– Oh! – disse con negligenza Teresa –
139    XXII|             conosco, quel signoredisse Miss Bell. – È il signor
140    XXII|             La buona signora Marmet disse che Le Ménil era simpatico
141    XXII|             tratta di mio nipote, – disse. – È capitano d'artiglieria,
142    XXII|  grandissimo successo.~ ~Miss Bell, disse che era ben dolente di non
143   XXIII|         parole tristi e velate, gli disse:~ ~– Sono qui, vicino a
144   XXIII|             tempie e le guance. Gli disse ancora ch'era insensato
145   XXIII|          Quando riaperse gli occhi, disse, felice:~ ~– T'amo!~ ~Appoggiato
146   XXIII|             silenzio.~ ~Allora egli disse:~ ~– Vuoi saperlo? non t'
147   XXIII|             dolore e di rimprovero, disse:~ ~– Puoi dunque credere
148    XXIV|             bianchi, e all'indomani disse soltanto, alla giovane signora: «
149    XXIV|             umile.~ ~– Ci sono disse – dei boschi e delle rocce,
150    XXIV|      disadorne.~ ~La signora Martin disse che voleva sentire il Cantico
151    XXIV|              Oh! signor Choulettedisse Miss Bell – questo cantico
152    XXIV|           la fede, signor Choulette disse Teresa. – A che cosa vi
153     XXV|            buona signora Marmet, le disse che la ringraziava di tutto
154     XXV|        occhi per meglio sognare. Si disse: «Avrò una lettera domani,
155     XXV|            ella gli conosceva. Egli disse:~ ~– Finalmente eccoti!
156     XXV|             di divino oblìo.~ ~Ella disse, scendendo le scale:~ ~–
157    XXVI|          non pensarci nemmeno!~ ~Le disse che erano soli.~ ~– Soli?
158    XXVI|            povera mamma è come me – disse Giacomo –: essa si ricorda.~ ~–
159    XXVI|               Somigli a tua madredisse Teresa. – Hai tutti i suoi
160   XXVII|         nave.~ ~– Io amo l'acqua! – disse Teresa, voltandosi verso
161   XXVII|                Io la credo giustadisse Teresa.~ ~Poi domandò:~ ~–
162  XXVIII|          ereditato da suo padre, si disse: «Lo saprò.» Intanto, che
163  XXVIII|                  Disgraziatamentedisse la signora Raymond, seduta
164  XXVIII|        delle ferrovie.~ ~– È verodisse Montessuy – senza le ferrovie,
165  XXVIII|        fermare.~ ~– Ma, mia cara, – disse il conte Martin che stava
166  XXVIII|             del castello.~ ~– Sì, – disse Montessuy – è il Guerric.~ ~
167  XXVIII|             dalla passeggiata, essa disse che aveva mal di capo e
168  XXVIII|           meglio:~ ~– Venivo – egli disse – ad augurarti la buona
169    XXIX|            su cui seccava la creta, disse alla modella:~ ~– Ragazza
170    XXIX|          sabbia del cortile.~ ~Ella disse:~ ~– Tu non credi più, è
171    XXIX|          suo macinino.~ ~Teresa gli disse:~ ~– Perchè non hai nessun
172    XXIX|           Mussulmani guerci.~ ~Ella disse, con un po' d'amarezza:~ ~–
173    XXIX|            decoro e di austerità.~ ~Disse che avrebbe voluto volentieri
174    XXIX|           le rocce.~ ~– Così – egli disse – sono stato una specie
175    XXIX|            in solenne silenzio, poi disse:~ ~– Sto per conferire,
176    XXIX|           Addio, signor Choulettedisse Teresa. – Non mi dimenticate,
177     XXX|           oro.~ ~– Eppure è belladisse Dechartre – questa geometria
178     XXX|    geometria verdeggiante.~ ~– Sì – disse Teresa. – Ma io penso al
179     XXX|            Teresa mostrò la ninfa e disse:~ ~– Essa mi ha visto, quando,
180     XXX|            la Corona di Joinvilledisse Teresa.~ ~Mostrò un sentiero
181     XXX|            padre comprò Joinvilledisse Teresa – le grotte non erano
182     XXX|           fossero passati. Poi ella disse a Dechartre, che la guardava
183     XXX|        corse di Chantilly.~ ~Teresa disse che aveva ricevuto una lettera
184    XXXI|           d'origine e di tendenzedisse. – Ora, è il fatto più considerevole
185    XXXI|           con voi.~ ~– È evidente – disse il conte Martin – che bisogna
186    XXXI|            la nostra maggioranza, – disse Garain. È la minoranza che
187    XXXI|         facilmente fra i generalidisse il conte Martin.~ ~– Ah! –
188    XXXI|           lo trovava simpatico. Gli disse dolcemente:~ ~– Amico mio,
189    XXXI|            nell'anima.~ ~Roberto le disse:~ ~– Ecco: io vi perdono
190   XXXII|              Ed esaminando la sala, disse:~ ~– Guardate, Larivière;
191   XXXII|          della festa:~ ~– Darlingdisse Miss Bell – voi avete lasciato
192   XXXII|     letterale delle parole, Schmoll disse:~ ~– Ah! vostro marito non
193   XXXII|        Quand'ebbe finito, Miss Bell disse alla signora Martin:~ ~–
194   XXXII|           gioielli.~ ~– Bisogneràdisse il conte Martin – redigere
195   XXXII|            non lasciarlo sfuggiredisse Loyer.~ ~E salutando:~ ~–
196   XXXII|            Mi congratulo, signoradisse Paolo Vence.~ ~Ma ella si
197   XXXII|          cambiamenti di ministeridisse la signora Martin – vi ispirano,
198   XXXII|          siete voi, signor Vence, – disse ridendo la contessa Martin –
199   XXXII|       signor Loyer, guardasigillidisse il conte Martin.~ ~Loyer
200   XXXII|           caro collega, esagerate – disse il conte Martin. – Ma Garain
201   XXXII|         occhio.~ ~– La situazionedisse – esige una grande circospezione.
202   XXXII|                Il mio gioiellieredisse Teresa – è qui, e voi l'
203   XXXII|              Oh! signor Le Ménil, – disse Miss Bell – voi avete vagato
204   XXXII|            credeva.~ ~– I delfini – disse – sono semplicemente dei
205   XXXII|             foderato d'ermellino, e disse piano, con voce breve, chiarissima:~ ~–
206  XXXIII|             sincere.~ ~– È fatto, – disse. – Voi m'aiuterete, mia
207  XXXIII|      orologio: era l'una e mezzo.~ ~Disse dentro di : «Anche lui
208   XXXIV|         tornato.~ ~– Lo aspetteròdisse Teresa.~ ~La signora Fusellier
209   XXXIV|           cosce.~ ~– È la pioggiadisse – che manda indietro il
210   XXXIV|             la sua sofferenza.~ ~Le disse:~ ~– Che cosa volete ancora
211   XXXIV|        riflettevano nei suoi occhi. Disse:~ ~– Mi sono ricordato la
212   XXXIV|        interessava al mondo. Teresa disse:~ ~– Hai potuto credere
213   XXXIV|             lamento dolce e canoro, disse:~ ~– Perchè non sei venuto
214   XXXIV|   accompagnato alla stazione?~ ~Gli disse com'era venuto a ritrovarla
215   XXXIV|            dimenticate, cara amica, disse – di andare a trovare la
216   XXXIV|       cercava d'essere abile.~ ~Gli disse:~ ~– Vedi. Sono tornata,
217   XXXIV|            che lo torturavano.~ ~Le disse:~ ~– Non vi credo.... E,
218   XXXIV|           Eppoi...~ ~Si fermò. Ella disse:~ ~– Sapete bene che, poi,
219   XXXIV|        silenziosi. Finalmente, ella disse, stupita e lamentevole:~ ~–
220   XXXIV|          offuscava le forme.~ ~Ella disse:~ ~– Che ne sarà di me?~ ~
221   XXXIV|        pietà di se stesso.~ ~Teresa disse ancora:~ ~– Ed io che temevo
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