Capitolo

  1       I|            tempie.~ ~– Come sta il signor Martin-Bellème? È sempre
  2       I|    ritratto del duca d'Orléans. Il signor Le Ménil m'è venuto incontro
  3       I|        prezioso: m'ha liberato dal signor Garain.~ ~Il generale, che
  4       I|          d'Orléans. Gli ho detto: «Signor Garain, voi confondete.
  5       I|              In questo momento, il signor Le Ménil è venuto per condurmi
  6       I|        poeti? Che cosa n'è di quel signor Choulette, che vi fa delle
  7       I|             la signora Marmet e il signor Paolo Vence. Poi, tutto
  8       I|           col monocolo, apparve il signor Daniele Salomon, l'arbitro
  9       I|            signora Martin disse al signor Daniele Salomon che voleva
 10       I|            se vi piace. Anche voi, signor Vence, mi darete il vostro
 11       I|            queste piccolezze.~ ~Il signor Daniele Salomon guardò Paolo
 12       I|         piedi contro il camino, il signor Berthier d'Eyzelles, redattore
 13       I|        chiese la signora Martin. – Signor Vence, conoscete Tobia?
 14       I|        guardò, indignata.~ ~Era il signor Schmoll, dell'Accademia
 15       I|       appassito dell'Antologia. Il signor Schmoll amava i poeti e
 16       I|            brusca disinvoltura~ ~– Signor Vence, credo che conosciate
 17       I|            credo che conosciate il signor Le Ménil.~ ~Infatti, s'erano
 18       I|      Martin sorrise:~ ~– Sappiamo, signor Le Ménil, che dalla signora
 19      II|             quello Choulette, e il signor Paolo Vence vi racconta
 20     III|        nostre frontiere? Il vostro signor Lainé è un cattivo soggetto.
 21     III|             il deputato Garain, il signor Bellème de Saint-Nom, un
 22     III|         sua bonomia rude:~ ~– Via, signor Garain, siate sincero. Confessate
 23     III|     correligionari; voi non siete, signor Schmoll, come una bellissima
 24     III|          ornate da brillanti. È il signor Garain che ce l'insegna.~ ~–
 25     III|         Martin domandò:~ ~– E voi, signor Vence, che ne pensate di
 26     III|                 Non sapete dunque, signor Garain, che le stesse cose
 27     III|         Perchè non lo avete detto, signor Dechartre, durante il pranzo?
 28     III|            di no.~ ~– Avete torto, signor Vence, di non scrivere per
 29      IV|             Non andrete a Venezia, signor Dechartre? O siete stanco
 30       V|        Firenze, da Miss Bell.~ ~Il signor Martin-Bellème alzò gli
 31       V|          Vence.~ ~– Non vi sembra, signor Vence, che si tratti di
 32       V| geroglifici?... Datemi notizie del signor Choulette. È un pezzo che
 33       V|              lo conduco in Italia. Signor Vence, cercatelo e portatemelo.
 34       V|           settimana prossima.~ ~Il signor Martin si scusò di non poter
 35       V|               E il vostro romanzo, signor Vence?~ ~– Sono all'ultimo
 36       V|     congedo. Essa lo richiamò:~ ~– Signor Vence, ho detto sul serio:
 37      VI|         del mondo, per esempio. Il signor Lagrange, dell'Accademia
 38      VI|       salotto modesto e lucente il signor Lagrange, che sonnecchiava
 39      VI|       mondo fosse così vicina.~ ~– Signor Lagrangedisse la contessa
 40     VII|             Mi sembra di vedere il signor Choulette.~ ~Infatti correva
 41     VII|            presente.~ ~– Io credo, signor Choulette, che gli uomini
 42    VIII|     prossima. Sono contenta che il signor Dechartre s'incontri con
 43    VIII|          sono così contenta che il signor Giacomo Dechartre s'incontri
 44      IX|                Mi par di vedere il signor Choulette.~ ~Seduto nella
 45      IX|       contessa Martin sorrise.~ ~– Signor Choulette, io non desidero
 46      IX|         noiose. A voi posso dirlo, signor Choulette.~ ~Tornarono a
 47       X|     Gozzoli, aveva riconosciuto il signor Garain, il signor Lagrange,
 48       X|  riconosciuto il signor Garain, il signor Lagrange, Schmoll, la principessa
 49       X|            infatti, aspettavano il signor Dechartre. Era un po' in
 50       X|                Mi par di vedere il signor Dechartre.~ ~Miss Bell lo
 51       X|          gridolini da uccello.~ ~– Signor Dechartre, eravamo molto
 52       X|          impazienti di vedervi. Il signor Choulette diceva male delle
 53       X|       siete fatto molto aspettare, signor Dechartre, perchè?~ ~Egli
 54       X|  meraviglia che vi colpirà di più, signor Dechartre. Ho messo la mano
 55       X|           le armi dei Malatesta... Signor Dechartre, non prestate
 56       X|             servendo il caffè:~ ~– Signor Choulette, perchè ci condannate
 57       X|          Oh! voi siete un barbaro, signor Choulette. Avete della pietà
 58       X|            mondo. Voi la cacciate, signor Choulette, la ripudiate
 59       X|            voi guardate i vestiti, signor Dechartre?~ ~No, egli non
 60       X|     sciocchezza dell'orgoglio.~ ~– Signor Dechartrechiese il principe
 61       X|          Miss Bell lo biasimò.~ ~– Signor Dechartre, perchè la vita
 62       X|           volete essere immortale, signor Dechartre. State attento
 63      XI|             tutta gli piacque.~ ~– Signor Dechartre, quella macchia
 64     XII|            darling, al Carmine col signor Dechartre, e avevate lasciato
 65     XII|    simpatia per la memoria di quel signor Marmet che aveva vissuto
 66     XII|           monumenti e i trofei del signor Marmet.~ ~La signora Martin
 67     XII|         Miss Bell – ho invitato il signor Dechartre a venire a Palazzo
 68    XIII|            di Fiesole.~ ~– Ecco il signor Choulettedisse Miss Bell. –
 69    XIII|          quel che noi non vediamo. Signor Choulette, che cosa ne pensate
 70    XIII|          ne sono sicura. E sapete, signor Dechartre, che vi sono degli
 71    XIII|              Oh! non parlate così, signor Choulette. Mi fate pena,
 72     XIV|         che insegna la saggezza al signor Choulette. C'era ad Atene
 73      XV|        ricordò una distrazione del signor Lagrange che, un giorno,
 74      XV|                Mi par di vedere il signor Dechartredisse la buona
 75      XV|       ricordo più il suo nome. Col signor Choulette, lo chiamiamo
 76      XV|          della signora Marmet.~ ~– Signor Dechartre, sarebbe ora di
 77    XVII|        suoi più bei poemi.~ ~– Oh! signor Choulette, per quanto posso
 78    XVII|        delle calunnie seminate dal signor Paolo Vence e gettarmelo
 79    XVII|          siete ragionevole come il signor Sadler è violinista. Quando
 80     XIX|           d'ogni bontà.~ ~– Addio, signor Choulette. Portatemi una
 81     XIX|             Io non vi contraddirò, signor Choulette. Ma sono preoccupata
 82     XIX|         Teresa sorrise:~ ~– Addio, signor Choulette, non dimenticatevi
 83     XXI|    ritrovati in un manoscritto dal signor Morisson, decano dei bibliotecari
 84    XXII|         Venite presto, darling; il signor Giacomo Dechartre pranza
 85    XXII|         che ha coltivato.»~ ~– Ah! signor Choulettedisse gravemente
 86    XXII|            disse Miss Bell. – È il signor Le Ménil. Ho pranzato con
 87    XXII|          assicuro, darling, che il signor Le Ménil parla mirabilmente
 88    XXII|       darle il cambio. Darling, il signor Le Ménil vi ha parlato forse
 89    XXII|     ribattè che non credeva che il signor Le Ménil fosse noioso parlando
 90    XXII|            la storia di Fanione al signor Le Ménil, ed egli è stato
 91    XXII|          agli ordini d'uno zio del signor Le Ménil, il generale La
 92    XXII|           è uno sconosciuto per il signor Le Ménil. Si sono trovati
 93    XXII|      mascherato da postiglione; il signor Le Ménil, da ussaro della
 94    XXIV|           lettera di suo padre. Il signor Montessuy, senza entrare
 95    XXIV|          grande umilitate.~ ~– Oh! signor Choulettedisse Miss Bell –
 96    XXIV|                 Voi avete la fede, signor Choulette disse Teresa. –
 97     XXV|        gridino il mio segreto?» Il signor Martin-Bellème, pensando
 98    XXVI|           tempi; non la temevo. Il signor Lagrange me l'aveva promessa,
 99    XXVI|               Amico mio, perchè il signor Fusellier, svizzero e maggiordomo,
100    XXIX|                Voi sareste il mio, signor Choulette, se mi occupassi
101    XXIX|       laggiù, a destra?~ ~– Addio, signor Choulettedisse Teresa. –
102    XXXI|             Non pensate anche voi, signor Garain, che converrebbe
103   XXXII|            po': vedete a Parigi il signor Dechartre? Avrei molto piacere
104   XXXII|           Oh! darling, l'anima del signor Dechartre è piena di grazia
105   XXXII|        Martin:~ ~– Oh! darling, il signor Choulette m'ha scritto una
106   XXXII|      signora Martin – vi ispirano, signor Vence, delle riflessioni
107   XXXII|          Pietà.»~ ~– Ma siete voi, signor Vence, – disse ridendo la
108   XXXII|          di cattivo genere.~ ~– Il signor Loyer, guardasigillidisse
109   XXXII|      giglio rosso di Firenze. E il signor Dechartre, che ha un'anima
110   XXXII|         voi l'avete nominato: è il signor Dechartre che ha voluto
111   XXXII|       caccia a Sémanville.~ ~– Oh! signor Le Ménil, – disse Miss Bell –
112   XXXII|        avesse una testa d'oca.~ ~– Signor Le Ménil, se, l'anno prossimo,
113   XXXII|            delfico. Amate il mare, signor Le Ménil?~ ~– Preferisco
114   XXXII|          con tranquillità.~ ~– Oh! signor Le Ménil, so che amate molto
115   XXXII|            parlerebbe per lui.~ ~– Signor Le Ménilchiese Miss Bell –
116  XXXIII|           degli altri uomini!~ ~Il signor Martin-Bellème socchiuse
117   XXXIV|            prima a parlare:~ ~– Il signor Giacomo non è in casa.~ ~
118   XXXIV|          dietro la schiena:~ ~– Il signor Giacomo non è ancora tornato.~ ~–
119   XXXIV|           una buona parola:~ ~– Il signor Giacomo non tarderà a tornare.
120   XXXIV|    affranta sopra una seggiola. Il signor Martin-Bellème finiva di
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