Capitolo

 1       I|     ritorno dal corteo funebre. Un amico imprudente lo fece vedere
 2       I|        signora: vi condurrò il mio amico Dechartre. Ha un gran desiderio
 3       I|         tempo che dovete a me.~ ~– Amico mio, non potete lamentarvi
 4       I|            al circolo, dove il suo amico Caumont, di passaggio da
 5       I|           potesse impegnare il suo amico al di  dei suoi sentimenti.
 6       I|           tenevano avvinta a quest'amico. Egli le rendeva la vita,
 7      II|       sabato... Non ti commuovono, amico mio, tutti questi poveri
 8      II|       Lannois la seccavano. Il suo amico aveva in provincia una madre,
 9      II|          poi disse:~ ~– Mio povero amico, non sappiamo che fare di
10      II|            vedendo il viso del suo amico oscurarsi:~ ~– Sareste più
11      II|   interamente:~ ~– Lo sapete bene, amico mio, non sono una donna
12     III|          che m'ha insegnato il mio amico James Lovell, di Londra.
13      IV|               Che volete che dica, amico mio? Non posso che ripetere
14      IV|       giorni a Sémanville.~ ~– Ma, amico mio, restateci pure quanto
15      IV|           Teresa?~ ~– Quanto a me, amico mio, me la caverò in qualche
16      IV|          mogano. Tutto esce di , amico mio. Su quel tavolo, davanti
17      IV|            La parola vi rincresce, amico mio? Mettiamo pure che sia
18       V|         meno di sorridere.~ ~– Ma, amico mio, Gavaut, è un povero
19       V|         che ha costruito. È un mio amico; ha molta simpatia per voi.
20       V|         Condurremo con noi qualche amico, la principessa Seniavine,
21       V|       avvenimenti, Teresa?~ ~– No, amico mio.~ ~– Mi dispiace. Siete
22       V|            bruno, ed alla quale un amico dava dei baci sulla nuca,
23       V|            Che ne pensate?~ ~– Ma, amico mio, dal momento che parto
24       V|            e divina.~ ~– Il vostro amico Dechartre m'ha parlato con
25       V|         farvi gli elogi del vostro amico Dechartre. È uno spirito
26       V|           Lo conosco a fondo, è un amico d'infanzia.~ ~– Avete conosciuto
27      VI|   discrezione. Era il suo migliore amico: pranzavano spesso insieme
28      IX|           poco rispetto di un Papa amico della Repubblica. Ma egli
29       X|        voluttà. Era un Fiorentino, amico di Miss Bell e principe,
30       X|       padrone e il nostro migliore amico, e insegna il senso della
31       X|     salutare il suo buono e grande amico, il San Marco di bronzo,
32       X|          brusca, inattesa, del suo amico, col fucile sotto il braccio,
33       X|            una lettera. Era il suo amico, il suo solo amico. Non
34       X|          il suo amico, il suo solo amico. Non ne aveva mai avuti
35     XII|           colazione, pregò il loro amico di fermarsi anche lui. Dechartre
36    XIII|          fate pena, e se il nostro amico Gebhart vi sentisse, sarebbe
37     XIV|     Accorgendosi che quel nome di «amico», dato a Roberto nella prima
38     XIV|            e clemente verso il suo amico. In quattro pagine, aveva
39     XIV|           di filosofia e che era l'amico di Socrate. M'è sempre sembrato
40     XVI|     chiedete d'essere un piacevole amico! È adesso che siete civetta
41   XVIII|     francese:~ ~– Quintino Matsys, amico mio, che cosa ho mai fatto,
42      XX|         tono dolcissimo disse:~ ~– Amico mio, perchè mi parli così?
43     XXI|       turbata, il primo bacio dell'amico, il principio dell'irreparabile
44     XXI|         momento: ditemi tutto.~ ~– Amico mio, credevo che non mi
45     XXI|           Dio! Noi ci siamo presi, amico mio, senza saperlo. Non
46     XXI|          cosa c'è?~ ~– Ve lo dico, amico mio, c'è che io non sono
47     XXI|          sedersi vicino a lui.~ ~– Amico mio, rimproveratemi pure.
48     XXI|            per vostro padre, che è amico mio, e che verrà a sapere
49     XXI|           ricordo di un eccellente amico: credevo che sareste indulgente
50     XXI|           intorno al collo del suo amico.~ ~Quando tornarono in ,
51    XXII|                Ah! eccovi qua!~ ~– Amico mio, m'avete chiamata...~ ~
52    XXII| giustificarmi d'un tradimento.~ ~– Amico mio, non siate crudele,
53    XXII|            in conversazione con un amico di Parigi.~ ~Aveva avuto
54   XXIII|            Si alzò e guardò il suo amico con dei begli occhi teneri
55   XXIII|     conosciuto così tardi. Perchè, amico mio, non sei venuto più
56   XXIII|        brucerà fino alle ossa.~ ~– Amico mio, sei assurdo.~ ~– Sì,
57   XXIII|           tu piangi~ ~– Perdonami, amico mio. È la prima volta che
58    XXIV|    cagnolino, Toby, il suo vecchio amico Lagrange, e di rivedere,
59     XXV|           scrittura ornata del suo amico, divorava i suoi ricordi,
60     XXV|   scendendo le scale:~ ~– Giacomo, amico mio, siamo troppo felici:
61    XXVI|         indifferenza in cui il suo amico lasciava le cose intorno
62    XXVI|            desiderare. Il nostro amico, il ciabattino di Santa
63    XXVI|     confidenza, te ne avverto.~ ~– Amico mio, perchè il signor Fusellier,
64    XXVI|           braccia al collo del suo amico.~ ~– Oh! t'amo! Eppoi, oggi
65   XXVII|            voltandosi verso il suo amico. – Dio mio, come sono felice!~ ~
66   XXVII|           lodi lusinghiere del suo amico, rispose:~ ~– È proprio
67   XXVII|            Camera sarà in vacanze, amico mio, non avrò più pretesti
68  XXVIII|       saprò.» Intanto, che fare? L'amico suo, disperato, folle, malato,
69    XXIX|            Neuilly:~ ~– Dechartre, amico mio, non pensate che il
70     XXX|           pietra, lasciando al suo amico una visione di naiade o
71     XXX|         ricordava con un fremito l'amico che l'aveva presa tra le
72    XXXI|            riso spirituale del suo amico. Non avrebbe mai immaginato
73    XXXI|       tutti fra le braccia del suo amico.~ ~Mentre andava, quel giorno
74    XXXI|          Gli disse dolcemente:~ ~– Amico mio, non ho avuto da lamentarmi
75   XXXII|        avete lasciato a Firenze un amico che conserva preziosamente
76   XXXII|            al tempo del mio povero amico Gambetta, che la Repubblica
77   XXXII|        messo alla Guerra il vostro amico, il vecchio Larivière, senza
78  XXXIII|    rivedeva quello sguardo del suo amico, quello sguardo crudele
79  XXXIII|            lasciato partire il suo amico, senza una parola, senza
80  XXXIII|      corridoio del teatro e il suo amico che la fuggiva senza ritorno.~ ~
81  XXXIII|            in cui il bacio del suo amico venne a posarsi dolcemente
82  XXXIII|           dita nei capelli del suo amico, lo costringerebbe a rialzar
83  XXXIII|      sgomenta.~ ~– Non c'è fretta, amico mio. Vedremo più tardi...~ ~
84   XXXIV|           un appuntamento. Oh! no, amico mio, ti assicuro proprio
85   XXXIV|      nemmeno fatto attenzione.~ ~– Amico mio, io non vedo, non conosco
86   XXXIV|            irritasse ancora il suo amico. Poi spiegò l'appuntamento
87   XXXIV|     stupita e lamentevole:~ ~– Ma, amico mio, dovete ben pensare
88   XXXIV|  perdonerebbe ad un'altra.~ ~– Ma, amico mio, io sono come le altre.~ ~–
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