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Alfabetica [« »] buttata 1 buttava 1 buttò 1 c' 73 cacce 2 cacceranno 1 caccerete 1 | Frequenza [« »] 75 tu 74 ai 74 ti 73 c' 73 tutti 72 nelle 72 troppo | Anatole France Il giglio rosso Concordanze c' |
Capitolo
1 I| M'ha detto anche che non c'era niente di più bello dei 2 I| Gli uomini, le cose; non c'è niente di sicuro. La vita 3 I| tradimento continuo. Non c'è che quella povera Miss 4 I| di una folla brillante. C'erano adesso, nel gran cerchio 5 I| bianca...» Palla bianca? Non c'è dubbio: un globo d'alabastro, 6 I| resi cupi dall'inverno. C'è parso che, con una persona 7 II| nozze alla porta di Maillot. C'era nel corteo una guardia 8 II| a letto.~ ~Secondo lui, c'era del vero, in quel che 9 II| colla luna in fondo. Non c'è tutte le sere; ma ci ritorna 10 II| questa luna di Parigi, non c'è gusto a frequentarla. Non 11 III| sincero. Confessate che non c'è nessuna riforma da fare, 12 III| condurre dagli avvenimenti. Non c'erano che gli imbecilli, 13 III| carattere e della vita. Non c'è poema nè romanzo d'avventura, 14 III| In una parola, – disse – c'era del mostro in quell'uomo.~ ~– 15 III| morale e della giustizia.~ ~– C'è un principio fondamentale; – 16 III| rifugiato sotto la tettoia. C'era Le Ménil. Ero di cattivo 17 IV| anno scorso, a quest'epoca, c'era là una bella compagnia. 18 IV| là una bella compagnia. C'erano con lei le sue due 19 IV| straordinario! I miei capricci! C'è forse qualche altra cosa 20 IV| prima racchiudeva quel che c'era di più segreto e di più 21 IV| quattro volte per settimana. C'erano stati dei mesi in cui 22 V| con un risolino secco, che c'era ben tempo a scegliere 23 V| signora Marmet, e che non c'era niente di male in questo.~ ~– 24 V| fare le sue valigie. Non c'è che il suo cane che la 25 V| lei, che nella realtà non c'era nè Carmelo della passione, 26 VI| parte, e che dappertutto c'erano dei topi, reali o simbolici, 27 VI| sempre e non ci andava mai. C'era anche il Museo, dove 28 VII| diciassettesimo secolo. Prima, non c'erano che i buoni corpi di 29 VII| prudente; certe volte non c'erano che cinque o sei morti 30 VII| alla guerra, almeno non c'erano forzati; si facevano 31 X| disse Choulette. – Non c'è niente di meglio che lavorare 32 X| voleva bruciarle tutte.~ ~– C'erano già – egli disse – 33 X| Oh! – disse Teresa – non c'è niente di straordinario 34 XII| mi sorprende, perchè non c'è la consuetudine di scegliere 35 XII| Li contemplava come... C'è una parola francese bellissima 36 XIII| disse Miss Bell. – È lui che c'insegnerà quel che dobbiamo 37 XIV| saggezza al signor Choulette. C'era ad Atene un calzolaio 38 XVII| signora!~ ~Tuttavia ammise che c'erano diverse strade per 39 XVII| Cara, al mondo non c'è un uomo abbastanza squisito 40 XIX| Chénier?» E voi avete detto: «C'è il suo ritratto: una Levantina 41 XXI| non sapete che a Firenze c'è l'uso di festeggiare la 42 XXI| il Lungarno Acciaiuoli... C'era stata di sera, e rivedeva 43 XXI| rimase in piedi.~ ~– Teresa, c'è qualcosa che io non so. 44 XXI| chiaramente, intendi? C'è qualcosa fra noi. Non so 45 XXI| Voglio saperlo. Che cosa c'è?~ ~– Ve lo dico, amico 46 XXI| Ve lo dico, amico mio, c'è che io non sono una donna 47 XXI| me: io ero tutto per te. C'erano dei momenti in cui 48 XXI| invento, dimmi un po'? Oh! non c'è dubbio: tu mi amavi. Lo 49 XXI| tornò furioso.~ ~– Che cosa c'è? Voglio saperlo.~ ~Teresa 50 XXI| tempi d'autunno, in cui c'è del sole e del vento. È 51 XXI| di moscato spumante. Ma c'era sul tavolino una bottiglia 52 XXII| Trovatevi alla stazione.»~ ~C'era andata. Lo vide in un 53 XXII| un uomo devoto? Perchè? C'è tanta gioia e tanta bellezza 54 XXIII| vissuti. Non ne parliamo. Non c'è niente di cui io possa 55 XXIII| Perchè?~ ~– Perchè non c'è nel sangue, nella carne 56 XXIII| geloso. So bene quel che c'è nella mia gelosia. Quando 57 XXIII| sarei riconoscente. Che cosa c'è di più legittimo, di più 58 XXV| Follemente inquieta, quando non c'era niente per lei alla posta, 59 XXVI| Non mi avevi detto che non c'erano più attrattive, quando 60 XXVI| più attrattive, quando non c'erano più segreti.~ ~Egli 61 XXVI| rumore del bilancere.~ ~C'erano ai muri due ritratti. 62 XXVII| corpo, in tutta te, non c'è nulla che non mi sia prezioso. 63 XXVII| infinitesima parte di te. Mi c'intesterei stupidamente, 64 XXIX| certo, si è che lei non c'era. I cavalli e gli amatori 65 XXX| sull'acqua. Peccato: non c'è che lui che sappia dirigere 66 XXXI| affari. Sapeva appena che c'erano due Camere. È stato 67 XXXI| parlamentare; insegnargli che c'era una commissione dell' 68 XXXI| mia vita. Non ridete. Non c'è nulla più del dolore che 69 XXXII| Guardate, Larivière; c'è in quel palco, a destra, 70 XXXIII| un po' sgomenta.~ ~– Non c'è fretta, amico mio. Vedremo 71 XXXIV| suo marito era ministro. C'erano per lei dei mucchi 72 XXXIV| Sapete bene che, poi, non c'è stato altro.~ ~– Poi, l' 73 XXXIV| ombra un bagliore.~ ~– E non c'è modo di farvi sentire che