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Alfabetica [« »] notò 3 nôtre 2 notre-dame 2 notte 45 notti 5 nove 4 novella 9 | Frequenza [« »] 46 vedere 46 vostro 45 buona 45 notte 45 t' 44 contessa 44 giacomo | Anatole France Il giglio rosso Concordanze notte |
Capitolo
1 I| mentre nel soffitto una Notte, incipriata come una marchesa 2 II| tristezza delle chiese, di notte, mi commuove; vi sento la 3 IV| straordinaria. Ho osservato, la notte, delle volpi che davano 4 IV| piedi, come al solito. Era notte, l'aria era gelata e tranquilla. 5 VI| non aveva avuto paura, la notte, rivedendo quel quadro della 6 VII| compagni che incontrava, la notte, sotto i fanali a gas. Avendo 7 VII| coricarsi, e passava la notte nella sua poltrona, coi 8 VII| s'era fatto rivedere. La notte, a poco a poco, coprì colle 9 VII| ricordi.»~ ~La tristezza della notte le entrò in cuore. E quando 10 VII| Hanno la forma di tino, e la notte servono da letto agli infelici. 11 VII| nozze. Le augurammo la buona notte. Rispose: «Dio vi ascolti! 12 VII| brivido, nel freddo della notte, avendo paura della morte.~ ~ 13 IX| aveva composto durante la notte. Alla venuta della sua amica, 14 XI| Dechartre – quel che vediamo la notte, sono i resti disgraziati 15 XII| dolce, nell'ombra della notte, ma troppo estraneo, troppo 16 XII| pensava a Teresa. Per tutta la notte, aveva sognato e lavorato 17 XVI| quel momento, videro, nella notte ch'era discesa, venire verso 18 XVI| italiano, il corteo andava di notte, con passo rapido. Le croci, 19 XVI| tristezza ingrandita dalla notte. Vedendolo calmo e pieno 20 XVI| non passerò più un'altra notte nell'orrore del dubbio.~ ~ 21 XIX| veniva ad attaccarlo di notte. Allora egli compose un 22 XXI| fiume. Poi era venuta la notte, il mormorio sordo delle 23 XXII| separate da una strada. Ma ogni notte un rosaio selvatico gettava 24 XXIII| cupo. Aveva, per tutta la notte, meditato, lavorato, costruito 25 XXIV| era venuta a chiedere, una notte, nella camera dei cedri; 26 XXIV| il quale tu illumini la notte;~ esso è bello, giocondo, 27 XXV| interiore, quando, dopo una notte d'albergo, a Marsiglia, 28 XXV| consigliò il riposo. E la notte, chiusa nella sua camera, 29 XXV| gioielli. Le rileggevo, di notte: era delizioso, ma imprudente. 30 XXVIII| credevo infelice quella notte – ti ricordi? – sulla riva 31 XXIX| tavola. Erano le Mille e una notte. Delle incisioni romantiche 32 XXIX| domandò:~ ~– Le Mille e una notte ti divertono?~ ~– Molto – 33 XXIX| dell'harem che vagano di notte nei cimiteri. Questi racconti 34 XXX| dei baci sugli occhi. La notte scendeva dal cielo, le prime 35 XXX| Teresa riprese con lui, nella notte, la strada del castello, 36 XXXIII| là, mezzo svestita, nella notte, entrare nella sua camera... 37 XXXIII| affranto. Le augurò la buona notte, la consigliò di dormire: 38 XXXIII| a leggere così tutta la notte. E la lasciò.~ ~Teresa intese 39 XXXIII| di lei il silenzio della notte. Guardò l'orologio: era 40 XXXIII| La disgrazia, era che la notte fosse così lenta a passare. 41 XXXIII| straccio nel vento della notte, e sentiva ogni tanto delle 42 XXXIV| supplico. Se sapeste la notte che ho passato, non avreste 43 XXXIV| Aveva camminato tutta la notte, a caso, risalito la Senna, 44 XXXIV| Le immagini di quella notte dolorosa si riflettevano 45 XXXIV| Mi sono ricordato la notte dell'Arno. Voi m'avete distrutto