Capitolo

 1       I|         mentre nel soffitto una Notte, incipriata come una marchesa
 2      II|      tristezza delle chiese, di notte, mi commuove; vi sento la
 3      IV| straordinaria. Ho osservato, la notte, delle volpi che davano
 4      IV|      piedi, come al solito. Era notte, l'aria era gelata e tranquilla.
 5      VI|       non aveva avuto paura, la notte, rivedendo quel quadro della
 6     VII|     compagni che incontrava, la notte, sotto i fanali a gas. Avendo
 7     VII|         coricarsi, e passava la notte nella sua poltrona, coi
 8     VII|        s'era fatto rivedere. La notte, a poco a poco, coprì colle
 9     VII|  ricordi.»~ ~La tristezza della notte le entrò in cuore. E quando
10     VII|    Hanno la forma di tino, e la notte servono da letto agli infelici.
11     VII|    nozze. Le augurammo la buona notte. Rispose: «Dio vi ascolti!
12     VII|       brivido, nel freddo della notte, avendo paura della morte.~ ~
13      IX|       aveva composto durante la notte. Alla venuta della sua amica,
14      XI| Dechartre – quel che vediamo la notte, sono i resti disgraziati
15     XII|         dolce, nell'ombra della notte, ma troppo estraneo, troppo
16     XII|  pensava a Teresa. Per tutta la notte, aveva sognato e lavorato
17     XVI|     quel momento, videro, nella notte ch'era discesa, venire verso
18     XVI|   italiano, il corteo andava di notte, con passo rapido. Le croci,
19     XVI|      tristezza ingrandita dalla notte. Vedendolo calmo e pieno
20     XVI|        non passerò più un'altra notte nell'orrore del dubbio.~ ~
21     XIX|         veniva ad attaccarlo di notte. Allora egli compose un
22     XXI|        fiume. Poi era venuta la notte, il mormorio sordo delle
23    XXII| separate da una strada. Ma ogni notte un rosaio selvatico gettava
24   XXIII|       cupo. Aveva, per tutta la notte, meditato, lavorato, costruito
25    XXIV|      era venuta a chiedere, una notte, nella camera dei cedri;
26    XXIV|         il quale tu illumini la notte;~ esso è bello, giocondo,
27     XXV|     interiore, quando, dopo una notte d'albergo, a Marsiglia,
28     XXV|       consigliò il riposo. E la notte, chiusa nella sua camera,
29     XXV|      gioielli. Le rileggevo, di notte: era delizioso, ma imprudente.
30  XXVIII|         credevo infelice quella notte – ti ricordi? – sulla riva
31    XXIX|    tavola. Erano le Mille e una notte. Delle incisioni romantiche
32    XXIX|     domandò:~ ~– Le Mille e una notte ti divertono?~ ~– Molto –
33    XXIX|        dell'harem che vagano di notte nei cimiteri. Questi racconti
34     XXX|        dei baci sugli occhi. La notte scendeva dal cielo, le prime
35     XXX|   Teresa riprese con lui, nella notte, la strada del castello,
36  XXXIII|       , mezzo svestita, nella notte, entrare nella sua camera...
37  XXXIII|    affranto. Le augurò la buona notte, la consigliò di dormire:
38  XXXIII|         a leggere così tutta la notte. E la lasciò.~ ~Teresa intese
39  XXXIII|        di lei il silenzio della notte. Guardò l'orologio: era
40  XXXIII|        La disgrazia, era che la notte fosse così lenta a passare.
41  XXXIII|        straccio nel vento della notte, e sentiva ogni tanto delle
42   XXXIV|         supplico. Se sapeste la notte che ho passato, non avreste
43   XXXIV|        Aveva camminato tutta la notte, a caso, risalito la Senna,
44   XXXIV|           Le immagini di quella notte dolorosa si riflettevano
45   XXXIV|            Mi sono ricordato la notte dell'Arno. Voi m'avete distrutto
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