Capitolo

 1      II|      luci brusche, attraverso la città fantasma, avendo nell'anima
 2      II|        arrossato dai fiumi della città; guardare, china sul parapetto,
 3      IV| avvolgevano in quel tepore delle città, così dolce, e che si prova
 4      IV|      lunghe corse a piedi, nelle città popolose e nelle belle campagne.
 5      IV|       era limpido. Le luci della città si mescolavano alle stelle.
 6       V|         montagne del Caucaso, le città antiche, i bazars, i costumi,
 7       V| convivevano in una casetta della città dei Gelsomini, ad Auteuil.
 8      VI|  occupava più che di pranzare in città.~ ~Quando fu partito, la
 9     VII|         che cinge tristemente la città, Choulette cavò di tasca
10     VII|        che si dicono barbare, le città ed i principi affidavano
11    VIII|        di balaustre, guardava la città incomparabile. La cameriera
12    VIII|    incontri con voi nella nostra città. Ci accompagnerà nelle chiese
13      IX|       dei ricchi.» Entrate nelle città e gridate, di porta in porta,
14      IX|        poveriAnnunziate nelle città nere, nei tuguri e nelle
15      IX|      sotto i tigli; tornavano in città.~ Pieni ancora dei fremiti
16       X|          conoscevano che la loro città, la Sacra Scrittura e alcuni
17     XII|      cantano ingenuamente per la città l'alleluia della grazia
18    XIII|   onorano le porte delle vecchie città. Veniva da giuocare a briscola
19     XIV|      amiche per accompagnarle in città. Nell'aspettare un momento
20      XV|     quelle stradette dell'antica città, fino alla chiesa d'Or San
21    XVII| Pantagruele è una bella e nobile città, piena di palazzi, nell'
22   XVIII|       aveva osato di più, in una città in cui gli antiquari intraprendenti
23   XVIII|         camminare da sola per la città, si trovò davanti ai due
24     XIX|       miei fratelli ed io, nelle città, ci metteremo con un liuto
25      XX|      prima a delle operaie della città. Egli disse:~ ~– Aspetta
26     XXI|    darling: Firenze è proprio la città dei fiori, e con ragione
27     XXI|       giorno di maggio, tutta la città era in gran giubilo. Le
28   XXIII|        passeggiate attraverso la città, trovando delle familiarità
29    XXIV|     guardava ancora una volta la città di Firenze.~ ~S'era decisa
30    XXIV|      guanti.~ ~– Oh! darling, la città e le montagne e il cielo
31    XXVI|       rallegrano quell'angolo di città. Teresa, suonando alla porticina,
32   XXVII|         graziosa che contorna la città, per le strade in cui le
33  XXVIII|        avevi guardato. In questa città in cui non sei, non vedo
34  XXVIII|     giorno prima per Nevers, sua città nativa, la pentola non funzionava;
35   XXXII|   rimanga ancora in piedi, nella città di Roma, in cui i papi non
36  XXXIII|       quel primo risveglio della città.~ ~
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