Capitolo

 1       I| fulminati da Giove. Fu , nel letto di ferro, drizzato ai piedi
 2       I|   drizzato ai piedi del grande letto di parata, che essa morì
 3      II|    avevamo trovato, andavamo a letto.~ ~Secondo lui, c'era del
 4     III|        conoscenza, che, avendo letto in un giornale che essa
 5     III|        di Sant'Elena, saltò da letto fischiando un'aria di romanza.
 6     III|  credente: crede quello che ha letto. Ed ha letto che per realizzare
 7     III|     quello che ha letto. Ed ha letto che per realizzare la felicità
 8      IV|   tutto questo era lontano. Il letto, i lilla nel vaso di cristallo,
 9       V|          Quella, sera, nel suo letto, aperse un libro, come al
10     VII|    tino, e la notte servono da letto agli infelici. Una sera,
11      IX|       l'ore sopra un silvestre letto~ Che odorava di timo, e
12       X|      ignoranti e rudi. Avevano letto poco e visto poche cose.
13     XIV|  orgoglio, nella sua camera da letto, vicino allo specchio, sotto
14    XVII|   stanca, fantasticava nel suo letto, quando sentì picchiare
15    XVII|         Viviana si sedette sul letto, così leggera che non lo
16    XVII|  Viviana non l'ascoltò.~ ~– Ho letto molto Francesco Rabelais,
17   XVIII|    avuto cura di nascondere il letto dietro uno di quei paraventi
18      XX|     felice se le pulci del suo letto fossero fatte come te.~ ~
19     XXI| sentiero che, scosceso come il letto d'un torrente, nascondeva
20     XXI|      tenerezza. Rovesciata sul letto, cinse le braccia intorno
21    XXII|      che poteva vedere dal suo letto. E l'ombra della piccola
22   XXIII|       d'Asti. Al capezzale del letto, l'ombra chiara della dama
23   XXIII|    quando si ama.~ ~Seduta sul letto, lasciando, come una bagnante,
24     XXV|        rossi, mobiliata con un letto di noce, con un tappeto
25    XXVI|      dell'Atlante ai piedi del letto, e rese a Giacomo i suoi
26   XXVII|     tende di lana coprivano un letto d'acajou; sul camino che
27  XXVIII|     caso... A proposito, avete letto, Montessuy, il discorso
28    XXIX|    coricato molto triste, e ho letto la storia dei tre Mussulmani
29  XXXIII|      la sua cameriera. Nel suo letto, colla lampada accesa, rimuginava
30  XXXIII|      Presa dal freddo, tornò a letto. Un'angoscia la afferrò.
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