Capitolo

 1       I|        madrigali, Schmoll diventò cupo e compassionevole. Si mise
 2     III|       nelle loro file. Violento e cupo, nell'orrore della sua forza
 3      VI|         un riso frenetico o in un cupo stupore. Era questo, o qualche
 4     XII|        bocca semiaperta, l'occhio cupo ed azzurro, distratto, morente,
 5     XII|     importuno e ridicolo: si fece cupo e s'irritò. Le mormorò in
 6    XIII|          conveniva: Dante, troppo cupo, non l'attirava molto. Dechartre,
 7      XV|   diventato, ad un tratto, muto e cupo. Fu nel vederlo gettare
 8     XVI|           potremo.~ ~Egli restava cupo, senza parlare.~ ~Teresa
 9     XXI|        coi denti stretti, il viso cupo; Roberto le torse il polso.
10    XXII|       Fiesole.~ ~Dechartre rimase cupo e distratto durante tutto
11   XXIII|          s'offre. Ma egli restava cupo. Aveva, per tutta la notte,
12    XXVI|           chiese – quello spettro cupo e lontano? Tutte le altre
13   XXVII| infinitamente tenera. Ma lui, più cupo:~ ~– Sono io, Teresa, sono
14    XXXI|          che un ardore monotono e cupo, E questo soltanto l'aveva
15  XXXIII|         alla finestra. L'infinito cupo del di fuori l'attirava.
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