Capitolo

  1       I|              volto severo. Se non che Ramengo da Casale, uno dei cortigiani
  2       I|         nostri.~ ~- Vero! (ripigliava Ramengo) Ella è tanto schifa ed
  3      IV|               o volle intenderla quel Ramengo da Casale, adulatore di
  4      IV|             aggiungere legna al fuoco Ramengo e gli altri cortigiani,
  5      IV|             quindi il vile cortigiano Ramengo, che, per sue ragioni malvolto
  6      VI|             gli ascoltava a quel modo Ramengo da Casale, di cui più di
  7      VI|          entro la scellerata anima di Ramengo, era Alpinolo, al quale
  8      VI|              gli nacque allora quando Ramengo, come lo vide scostarsi
  9      VI|              altri cui volea farlo: e Ramengo, che non ne perdeva parola,
 10      VI|            per cercarne altri, mentre Ramengo si difilava al palazzo,
 11      VI|             lettori questo malnato.~ ~Ramengo era detto da Casale appunto
 12      VI|            stessa via lo avea seguito Ramengo, siccome l'unica nella quale
 13      VI|           perchè non anch'io?» diceva Ramengo tra il suo cuore, ogni qualvolta
 14      VI|             in protezione il padre di Ramengo, acquistandogli credito
 15      VI|       divengono esecrate al malvagio. Ramengo, cresciuto con cuor tristo,
 16      VI|           ponendogli però ad ajutante Ramengo. Ciò avveniva nel 1322.~ ~
 17      VI|      amoreggiasse.~ ~La conobbe anche Ramengo, e le pose amore.~ ~Ma no:
 18      VI|       usandolo a significare quel che Ramengo provò per Rosalia. Calcolo,
 19      VI|           vivo, il prendessero morto, Ramengo cominciò da quel punto a
 20      VI|               e per le nozze; dal che Ramengo a crescere i sospetti e
 21      VI|           facesse. Non conosceva ella Ramengo,  questi avea fatto opera
 22      VI|           quanto aveva fatto e faceva Ramengo, andò lieta di trovare uno
 23      VI|         dolori, le cure della vita. E Ramengo pose anch'egli amore alla
 24      VI|              a temere, a dissimulare. Ramengo ne divenne furiosamente
 25      VI|           sbrancati in varie parti.~ ~Ramengo, secondo che la fortuna
 26     VII|               rôcca di Lecco riferì a Ramengo come, sul tardo della sera
 27     VII|                  Divampò alla notizia Ramengo, persuaso che colui fosse
 28     VII|            era legato un viglietto.~ ~Ramengo, il quale aspettava col
 29     VII|            diletto!~ ~ ~ ~A gran pena Ramengo durò sino al fine; morsicò
 30     VII|         posposti e svergognati.~ ~Più Ramengo non sapeva dubitare che
 31     VII|              aggrondato? Io ho paura. Ramengo, sta buono!» e colla delicata
 32     VII|           carne, non avrebbe recato a Ramengo tanto strazio, quanto lei
 33     VII|               si era mai incallita.~ ~Ramengo salì in barca, allargossi,
 34     VII|       aspettazione della Rosalia e di Ramengo restò delusa. Non per questo
 35     VII|             gli domandava: - Cos'hai, Ramengo? tu mi guati così!»~ ~Non
 36     VII|               è padre. Ma l'occhio di Ramengo si fe' più feroce che mai;
 37     VII|          bacio»; e glielo sporgeva.~ ~Ramengo, comunque fiottasse dentro,
 38     VII|             pezzo di giovane? Ed io e Ramengo ne esulteremo, e vedremo
 39     VII|       ricompariva per la casa. Poichè Ramengo le si offriva mansuefatto
 40     VII|               dell'aria vespertina, e Ramengo disse alla moglie: - Vedi
 41     VII|         recheremo anch'esso? (rispose Ramengo) O forse ti da noja il portarlo?~ ~-
 42     VII|                E perchè (l'interruppe Ramengo), perchè non andiamo un
 43     VII|           prora col fanciullo, mentre Ramengo battea la voga. Scesero
 44     VII|        bambino; allorchè d'improvviso Ramengo batté fieramente del piede
 45     VII|         quietargli ogni sdegno... Mio Ramengo! ancora mi vorrà bene, m'
 46     VII|           incolperanno di tradimento, Ramengo di violenza. Che ne sarà
 47    VIII|        riuscivano ispidi, pesanti per Ramengo; voltavasi, contorcevasi,
 48    VIII|      giuridicamente chiedesse conto a Ramengo della donna scomparsa; in
 49    VIII|              s'ingegnava di consolare Ramengo, prima colla speranza che
 50    VIII|            ben altro suono facevano a Ramengo. Non già ch'e' fosse cotanto
 51    VIII|        potente voce chiamasse conto a Ramengo dell'operato, sì lo interrogava
 52    VIII|         stimolo della coscienza; tale Ramengo per rapirsi allo strazio
 53    VIII|              fino alle atrocità; così Ramengo versava ogni colpa sua sul
 54    VIII|              tal sentimento, talvolta Ramengo ritrovava in  un vero
 55    VIII|              dell'avvenire!  poteva Ramengo ripiegare con un nuovo matrimonio,
 56    VIII|         cittadini, doveva rispettarlo Ramengo, smaniato com'era di salire,
 57    VIII|            colla Margherita Visconti. Ramengo, siccome cliente della famiglia,
 58    VIII|       rimanesse veramente preso anche Ramengo alla virtù e alla bellezza
 59    VIII|             castigarlo col disprezzo. Ramengo però non era uomo da fare
 60    VIII|             agli effetti suoi il vile Ramengo, e standole indivisibile
 61    VIII|              altro appare, se non che Ramengo si avvicinò alla Margherita;
 62    VIII|        turbazioni e guai vicendevoli. Ramengo però da quell'ora non osò
 63    VIII|          Giovanni aveva rincrudita in Ramengo la mal saldata piaga. Le
 64    VIII|            voto?~ ~Dalla relazione di Ramengo appariva che i primi da
 65    VIII|             oggi col principe fuorchè Ramengo.~ ~- Ramengo!» proferì Alpinolo,
 66    VIII|         principe fuorchè Ramengo.~ ~- Ramengoproferì Alpinolo, spalancando
 67      IX|          colpa sua e il tradimento di Ramengo, quando il Pusterla lo interruppe
 68      IX|            lettori hanno riconosciuto Ramengo. Tenevasi egli, come abbiamo
 69      IX|       ruvidamente gli turava la bocca Ramengo, e a volta a volta, gli
 70      IX|       immagine più viva dell'esecrato Ramengo; alla quale paragonando
 71      IX|              fossero troppo atroci.~ ~Ramengo, sul punto di pagare in
 72     XII|            Qui poi c'è una lettera di Ramengo da Casale...~ ~- Ramengo?
 73     XII|              Ramengo da Casale...~ ~- Ramengo? e donde?» l'interruppe
 74     XII|        ripigliava il segretario) esso Ramengo, oltre gli augurj e baciamani
 75    XIII|      obbligati di spegnere. Luchino e Ramengo avevano raggiunto la Margherita
 76    XIII| considerassero il colpo come fallito. Ramengo specialmente rodevasi dentro,
 77    XIII|          Luchino comprenderebbe anche Ramengo nella lista degli indiziati
 78    XIII|               di vestito, uscì dunque Ramengo di città, e prima scorse
 79    XIII|            fugaci giorni dell'esilio. Ramengo entrava fra loro narrando,
 80    XIII|          mettersi dell'autunno, colse Ramengo in sulla sera, ove, non
 81    XIII|             voglia che di buon passo, Ramengo n'ebbe abbastanza di quell'
 82    XIII|              della pioggia esterna.~ ~Ramengo, scavalcato, bussò risoluto
 83    XIII|               entrare. Entrò di fatto Ramengo in una cucina bassa, tuffata,
 84    XIII|        vecchio si levarono da sedere; Ramengo senza tampoco salutarli
 85    XIII|         puledro? (chiese sbadatamente Ramengo) e di chi? Vostro?~ ~- Mi
 86    XIII|       cavaliere vostro amico? (ripetè Ramengo con un certo sogghigno beffardo).
 87    XIII|            squisitezza il vederlo. Ma Ramengo a quel nome rizzò la testa,
 88    XIII|                Ed ora dov'è? continuò Ramengo, mal celando l'ansietà messagli
 89    XIII|          Contate, contate» insistette Ramengo, non tanto desideroso d'
 90    XIII|               al cardinale legato. Ma Ramengo, ristucco di tante digressioni
 91    XIII|             la sporgeva distesa verso Ramengo.~ ~- Dentro v'era una donna
 92    XIII|            che errava sulle labbra di Ramengo, si convertì in un Oh! e
 93    XIII|               morti.~ ~- Mortiurlò Ramengo.~ ~- Morti: sì, signore»
 94    XIII|               dunque vivi» interruppe Ramengo con viva impazienza.~ ~E
 95    XIII|           come andò a finirediceva Ramengo: e se la stanza non fosse
 96    XIII|             tu quel nome?~ ~- Diceva, Ramengo, mio Ramengo dove sei?~ ~-
 97    XIII|                  Diceva, Ramengo, mio Ramengo dove sei?~ ~- Chiamava Ramengo?»
 98    XIII|        Ramengo dove sei?~ ~- Chiamava Ramengo?» tonò lo sconosciuto.~ ~-
 99    XIII|               il pescatore. - Proprio Ramengo; non m'è uscito mai di mente
100    XIII|               ammansare una tigre».~ ~Ramengo si scostava dal fuoco, e
101    XIII|               viva o mortasaltò su Ramengo impazientito.~ ~- E Maso: -
102    XIII|            poteste saperedomandava Ramengo con ombrosa curiosità.~ ~-
103    XIII|              Quali dovessero sonare a Ramengo tali discorsi, lo immagini
104    XIII|               Che robe sono?» domandò Ramengo. E il mugnajo, quasi per
105    XIII|             proruppe con voce tonante Ramengo, i cui occhi gettavano faville. -
106    XIII|         fratel tuo.~ ~In quelle carte Ramengo cercava, voleva trovare
107    XIII|              era innocenteproruppe Ramengo in un tono che fece sbigottire
108    XIII|           demonio, col quale in cuore Ramengo continuò l'errante corso.
109    XIII|            che augurj e imprecazioni, Ramengo tornava sempre, assiduo
110     XIV|      lasciarsi scoprire anche troppo. Ramengo andava tra  pensando ove
111     XIV|             all'irresoluta volontà di Ramengo, il quale risposto un sì
112     XIV|          asini si somigliano».~ ~Capì Ramengo che l'uomo era tanto gonzo,
113     XIV|             Valicando poi l'Apennino, Ramengo si calò nel bel paese toscano.~ ~
114     XIV|             altro che di questa udiva Ramengo ragionare per tutta Toscana
115     XIV|               v'andrò anch'io?» disse Ramengo. «Fra tale concorso di gente,
116     XIV|             festa di Ponte»; diceva a Ramengo l'oste Acquevino, che, venuto
117     XIV|        Vedendo arrivare in sulla sera Ramengo solo e con magra valigia,
118     XIV|        cristianidomandava l'oste a Ramengo, il quale, la mattina dello
119     XIV|                raccontava l'ostiere a Ramengo, intanto che dava ricapito
120     XIV|           ammansare il truce animo di Ramengo, che, nella contentezza
121     XIV|            sotto al balcone ove stava Ramengo:~ ~ ~ ~E s'io son bella,
122     XIV|           accento forestiero si voltò Ramengo, e riconobbe un crocchio
123     XIV|             al primo sguardo.~ ~Vibrò Ramengo un'occhiata fra loro; fissò
124     XIV|         sorridono, domani morranno.~ ~Ramengo, sicuro tra quei sicuri,
125     XIV|           Fiandra»,~ ~Così rispondeva Ramengo alle varie domande, lieto
126     XIV|           proposito antecedente, così Ramengo dissipò quei momentanei
127     XIV|                 Il vivere (rispondeva Ramengo) dell'inferno e di ogni
128     XIV|                  Prediche al deserto. Ramengo, dopo vuotata una tazza
129     XIV|                Proferito questo nome, Ramengo si recava sulla sua, con
130     XIV|              dei suoi?... (ripigliava Ramengo) Chi aveva il mestolo di
131     XIV|             Mastino della Scala...»~ ~Ramengo punzava, ed emetteva queste
132     XIV|               che più non perderebbe. Ramengo toccava appena il suolo
133     XIV|             Pietrasanta...» domandava Ramengo. E gli rispondevano: - Sì,
134     XIV|             lusinghe per la vanità di Ramengo! come struggevasi di vederlo,
135      XV|             abbandono d'allegria, che Ramengo non potè di meno di riflettere
136      XV|           quelli descritti innanzi.~ ~Ramengo, infatti, ne intese di molti,
137      XV|      scontrare Alpinolo, e li seguiva Ramengo, al quale il cappuccio a
138      XV|          entrò il ticchio (esclamava (Ramengo) di mettersi a questo inutile
139      XV|             affrontarsi, e per quanto Ramengo guardasse, non gli apparve
140      XV|          rovina che menavasi davanti. Ramengo, alle fattezze e al grido
141      XV|         fissandolo, si trovò a fronte Ramengo.~ ~Invano avea questi voluto
142      XV|             faccia del traditore.~ ~- Ramengourlò con voce somigliante
143      XV|             non istette ad aspettarlo Ramengo, che, visto quel flagello,
144      XV|             tra quel bolli bolli potè Ramengo pigliare il tratto innanzi,
145      XV|             stata, avrebbe incontrato Ramengo, avrebbe fatto le vendette
146      XV|             primo incontro, posero in Ramengo quei garzoni, e che in lui
147      XV|            nostro amico24.~ ~Perocchè Ramengo, appena si trovò campato
148      XV|               posta, diede ricovero a Ramengo nei giorni seguenti, ma
149     XVI|              punto giunse in Avignone Ramengo, e si presentò al Pusterla
150     XVI|             la scellerata perfidia di Ramengo; ma per correre a sapere
151     XVI|             Buonvicino aveva nominato Ramengo tra quelli banditi come
152     XVI|          parsa colpa bastante l'avere Ramengo portata antica osservanza
153     XVI|            Pusterla?~ ~Al primo veder Ramengo, se gli fece incontro l'
154     XVI|              il falso col vero, seppe Ramengo, non che rimuovere ogni
155     XVI|        ricordarvi, lettori miei, come Ramengo ai rifuggiti di Pisa avesse
156     XVI|          colpo riusciva da maestro; e Ramengo, battendo il ferro mentre
157     XVI|         Tommaso Pizzano?» gli suggerì Ramengo.~ ~Era il Pizzano un astrologo,
158    XVII|              riceveva un biglietto di Ramengo, che noi riporteremo tal
159    XVII|               fu messo mare acconcio, Ramengo salpo da Nizza, conducendo
160    XVII|               alzando gli occhi verso Ramengo, che teneva su loro intento
161    XVII|           olio sul fuoco, tal divampò Ramengo nell'intendere parole, che
162    XVII|            quel signore».~ ~E accennò Ramengo, il quale bruscamente gli
163    XVII|              guizzava sulle labbra di Ramengo nel contemplar l'umiliazione,
164    XVII|           dispettosamente le spalle a Ramengo, e, senz'altro più dire
165    XVII|               interpose parola presso Ramengo, e non profittò più che
166    XVII|            un'occhiata sopra l'infame Ramengo, ma senza trovargli in viso
167    XVII|               nomi dei passeggieri; e Ramengo traendosi innanzi, e accennando
168    XVII|        aspetto della ribalda gioja di Ramengo.~ ~L'oro che seco portava
169    XVII|               diede la volta per dove Ramengo gli comandava. Il quale
170    XVII|         imminente flagello. Per tanto Ramengo dovette durare la quarantena
171    XVII|         architettonici, non credo che Ramengo v'abbia posto gran mente;
172    XVII|            quali appunto ecco entrare Ramengo. Tutti gli sguardi si volsero
173    XVII|             qua in petto e in persona Ramengo da Casale?».~ ~Luchino non
174    XVII|               due volte; e introdotto Ramengo, diceva agli scioperoni
175    XVII|                   Ed ora (soggiungeva Ramengo dopo finito) se ho ben meritato
176    XVII|           firma. Conteneva essa che a Ramengo da Casale e a quello che
177    XVII|          rispettare quella ordinanza. Ramengo teneva in serbo questo colpo
178   XVIII|               carico dello scellerato Ramengo, pure, se non un atroce
179   XVIII|              già raccontare da Maso a Ramengo. In quel piccolissimo mondo
180   XVIII|        succedesse il suo incontro con Ramengo, e come questo gli sfuggisse.
181   XVIII|            sale sulla coda». In fatto Ramengo gli sfuggì pur troppo, ed
182   XVIII|            dimostrò nell'incontro con Ramengo, fece conoscere agli ambiziosi
183   XVIII|           saette addosso all'esecrato Ramengo. Poi, come si fu racchetato
184   XVIII|             erasi lasciato tradire da Ramengo: ore ed ore teneva gli occhi
185     XIX|            Pusterla, il tradimento di Ramengo, che fece raccapricciare
186     XIX|          comprendo (esclamava) perchè Ramengo è tornato sicuro, mette
187     XIX|              Pusterla è in carcere, e Ramengo fra gli agi? Perchè voi
188     XIX|       concetto di nuovi oltraggi. - E Ramengo? vedersi sfuggire le sue
189     XXI|          Visconti; gli stava a fronte Ramengo, il quale smaniava di trarre
190    XXII|              come diversi: Alpinolo e Ramengo, giacchè era lui appunto
191    XXII|             dei confini della vita.~ ~Ramengo, sotto alla maschera della
192    XXII|           vibrare, esclamava «E uno». Ramengo, girando la vista, si trovò
193    XXII|          fiammeggiando sugli occhi di Ramengo, gliene dovette richiamare
194    XXII|             santa».~ ~Tra quel fatto, Ramengo avea osservata la mano di
195    XXII|            vicario.~ ~- Sì (replicava Ramengo con ansietà), il signor
196    XXII|          queste parole in fatti.~ ~Ma Ramengo ripigliava: - No, no. Ti
197    XXII|           mani alla vita di Alpinolo, Ramengo, inferocito, lo percosse
198    XXII|             colpo alla pallamaglio. E Ramengo, lanciatosi al collo di
199    XXII|   accoglievasi tutto anch'esso contro Ramengo, lo abbracciava, trasaliva
200    XXII|          davano indietro, intanto che Ramengo, collocatosi in mezzo della
201    XXII|           scopriva esclamando: - Sono Ramengo da Casale; impara a rispettarmi!»~ ~
202    XXII|             verso di lui, profferì: - Ramengo! voi mio padreMandò un
203    XXII|          armeggiando come aveva fatto Ramengo, eccitando al riso la brigata,
204    Bern|          Costui di subito al fratello Ramengo riuelò il trattato, la qual
205    Bern|            sopradetto, non essendogli Ramengo beniuolo, pensò che la cosa
206    Bern|     secretamente andò in Auignone, et Ramengo senza metterli tempo, hauuta
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