Capitolo

  1    Lett|            si volge anch'ella cogli occhi lagrimosi al cielo, e si
  2    Lett|             42ª edizione, sotto gli occhi dell'autore, pensiamo ben
  3       I|         idiota e maligno, con certi occhi sgranati e guerci, saltabellava
  4       I|              cominciò a fissare gli occhi sopra una signora, che stava
  5       I|           pompa del corteo,  agli occhi che ammiravano la sua bellezza,
  6       I|          invece non distoglieva gli occhi dal marito, il quale procedeva
  7       I|             Sfacciatosaltava con occhi sfavillanti il giovane. -
  8       I|            un bellissimo giovane, d'occhi vivaci, lunga barba e capellatura
  9      II|         Piacenza fissava cupidi gli occhi, ma il conseguirla non era
 10      II|         ambiva ch'egli voltasse gli occhi sopra di lei, ma non appena
 11      II|            se non colpevole. Ma gli occhi di un amante sono pur facili
 12      II|          solo mostrato da que' suoi occhi, che sanno dire quanto e
 13     III|       perchè gli si annaspavano gli occhi; vi era entrato sempre con
 14     III|        finamente.~ ~Senza levar gli occhi da questo, - Benvenuto!»
 15     III|        balzi atterrita, e fissi gli occhi sullo sposo. Oh! forse,
 16     III|       cascare di mano: rimase cogli occhi a terra confitti,  per
 17     III|         rattenere, le caddero dagli occhi sul lavoro. - Qual merito
 18     III|      bambini? E il bambino aprì gli occhi, quegli occhi di fanciullo,
 19     III|      bambino aprì gli occhi, quegli occhi di fanciullo, in cui il
 20     III|         piante, le mani giunte, gii occhi a terra, scoronciando, cantando,
 21     III|      Innocente, s'imbambolavano gli occhi: e taluno, battendo la scabra
 22     III|          Ora vi si fermò; tenne gli occhi sopra una porta che, di
 23      IV|             lanuti come pecore; gli occhi avevano rossi e terribili.
 24      IV|               Si rimbambolarono gli occhi al fanciullo, e mentre col
 25      IV|          tacchino, divampante negli occhi. - Menti per la gola, sparlatore
 26      IV|              Augurossi di non avere occhi, tanto gli trafiggeva il
 27      IV|            angelo. Chinò dunque gli occhi, quasi indegno si credesse
 28      IV|        scalzi e col cappuccio sugli occhi; giacessero sul pavimento;
 29       V|           nell'osservare chiusi due occhi, che devono sorridergli
 30       V|             saltava su Alpinolo con occhi divampanti, e battendo la
 31       V|          fissando così di corsa gli occhi su questa o su quella carta;
 32       V|          solo insaziabile, rimira a occhi asciutti migliaja di soffrenti.
 33       V|            voleva vedere coi proprj occhi le parole sacrosante del
 34      VI|            che uno gli gettasse gli occhi addosso per comprendere
 35      VI|            muover liti aveano sugli occhi una benda postavi dall'amor
 36      VI|            che si credeva diretto a occhi, - Ebbene? (gli disse) con
 37      VI|            a credere a questo par d'occhi? Sappi dunque che jer sera,
 38      VI|        avesse potuto e celarlo agli occhi altrui, e trovare qualche
 39     VII|    tenerezza che poteva, alzava gli occhi gonfi di pianto, verso i
 40     VII|           Qualche volta alzando gli occhi alle stelle, sospirava:
 41     VII|        amore! Guarda: egli apre gli occhi. - Cari quegli occhietti!
 42     VII|            occhietti! son tutti gli occhi tuoi. Come ti somiglia!
 43     VII|            somigliante a : quegli occhi semichiusi, quel malatticcio
 44     VII|     risponderle, diceva: - Apri gli occhi, amor mio: aprili, guarda
 45     VII|         muori».~ ~Sbigottita: cogli occhi, la bocca spalancati; pallido
 46     VII|           disperazione; coperse gli occhi, allorchè lo vide gettarsi
 47     VII|           fanciullo, a coprirsi gli occhi con le mani, a piangere
 48     VII|           ambasciata. Le chiuse gli occhi una stanca calma; un lieve
 49     VII|            si svegliò, riaperse gli occhi, non bene ancora sdormentata,
 50     VII|              e Rosalia, alzando gli occhi, vide lo stesso vento che
 51     VII|             un campo coltivato? Gli occhi di lei più non avevan lacrime,
 52     VII|       stupida maraviglia levava gli occhi al cielo, li girava sulle
 53     VII|           aggranchite, spalancò gli occhi, la bocca ad un ah! disperato
 54     VII|        speme tornò a brillare sugli occhi di Rosalia. Di fatto ella
 55     VII|     estenuamento di fame, con sugli occhi il languire affannoso, negli
 56     VII|     ambascia; le si offuscarono gli occhi, più non vide, più non udì...~ ~
 57    VIII|          tranquillità, chiudeva gli occhi, si provava di dormire,
 58    VIII|            passi, teneva aperti gli occhi indagatori: già vedemmo
 59    VIII|         violento, e balestrando gli occhi in qua e in , attraversava
 60    VIII|           Alpinolo, spalancando gli occhi con aspetto e con voce d'
 61    VIII|             nera e barbosa, con due occhi sdrusciti e uno sberleffe
 62    VIII|             volesse sbranarlo cogli occhi; e mentre il meschinello
 63    VIII|             fronte maestosa, quegli occhi avvivati dall'amore, dalla
 64      IX|            e col cappuccio in sugli occhi, neppure Alpinolo non l'
 65      IX|            dei nemici abbassare gli occhi,  mentire,  ritirarsi:
 66      IX|         perseguitato, avvilito agli occhi di quel pubblico, nel cui
 67      IX|             convertunt.~ ~Tutti gli occhi naturalmente si fissarono
 68      IX|           sugli indolenti, alzò gli occhi inviso a Buonvicino, e se
 69      IX|          Franciscolo osò alzare gli occhi, girarli intorno, rimirar
 70      IX|            quatto, colle mani sugli occhi, senza trar fiato, al modo
 71      IX|      fissando in volto al padre due occhi d'inesprimibile tenerezza,
 72      IX|      vecchia nostra vicina con cert'occhi, che.... Basta! loro sacerdoti
 73       X|          onde non esitò a porre gli occhi sopra di esso anche nel
 74       X|            di togliersi d'in su gli occhi i tre nipoti, Bernabò, Galeazzo
 75      XI|           copia le sgorgavano dagli occhi sconsolati. Qualche motto
 76      XI|            Dio! Ella si copriva gli occhi colle mani, gettavasi boccone
 77      XI|            prima luce dischiude gli occhi riposati, poichè sparve
 78      XI|       nascere? E poi, egli gira gli occhi intorno, e vede altri, colmi
 79      XI|        fatto soffrire. E quando gli occhi miei più non vedranno, una
 80      XI|       quelle immagini orrende sugli occhi, li copriva colle palme
 81      XI|          chiazzata e a mascherizzi, occhi guerci e suffornati in archi
 82      XI|            la fronte, e fissava due occhi stupidamente indagatori
 83      XI|          impresa difficile anche ad occhi molto più aguzzi de' costui;
 84      XI|       carceriere spalancava tanto d'occhi, corrugava la fronte, rotondava
 85     XII|           carceriere le fissava gli occhi guerci in faccia, aspettando
 86     XII|           la guancia. Due vivissimi occhi scintillavano nel viso di
 87     XII|    spettacolo più maraviglioso agli occhi degli Dei.~ ~Poichè all'
 88     XII|          mentre ella sollevando gli occhi, ridenti di quella illibata
 89     XII|            se alcuno gli alzava gli occhi in volto, avvertendo quello
 90     XII|  somigliante agli angeli, quei cari occhi da cui non traspare che
 91     XII|          quell'atto alzando i begli occhi, vedeva un piccolo campo
 92     XII|        veduto il cuculo fissare gli occhi sul fecondo suo nido, balzò
 93     XII|        bionda capellatura sopra gli occhi, strillando e dibattendosi
 94    XIII|             capelli neri, ricciuti, occhi di fuoco?~ ~- Ma sì, ma
 95    XIII|           di natura, e spalancò gli occhi addosso il vecchio, il quale
 96    XIII|             vita: quando aperse gli occhi si guardava intorno e chiamava...
 97    XIII|            fellone, spalancando gli occhi incontro alla nuova parola
 98    XIII|           pesta, e guardava con due occhi da ammansare una tigre».~ ~
 99    XIII|            la Nena asciugandosi gli occhi col grembiule) l'avesse
100    XIII|         avesse visto! che cera! che occhi! - Al figlio di mia madre
101    XIII|         voce tonante Ramengo, i cui occhi gettavano faville. - Due
102    XIII|            pugno, e stralunando gli occhi verso il cielo, scagliava
103    XIII|              fissava su di essi gli occhi cristallini, dimenava il
104     XIV|          Appunto: or mi raccapezzo: occhi grigi, bassotto, tarchiato...~ ~-
105     XIV|              tarchiato...~ ~- Anzi, occhi neri: alto tanto più di
106     XIV|            aveva dapprima fatto gli occhi grossi ed era stato con
107     XIV|          forosetta, che, per grandi occhi e per guancie rubiconde
108     XIV|             scosse; balestrando gli occhi in faccia a tutti: essi
109     XIV|          quel garzonotto con quegli occhi senza secondi? E come se
110      XV|            più da esso dispiccò gli occhi, ora inquieto del vederlo
111      XV|           suo figliuolo, non fa gli occhi così spaventati come Alpinolo
112     XVI|           il cappuccio tirato sugli occhi gli dava una fierezza di
113     XVI|          innanzi, contando come gli occhi del Pusterla si volgessero
114     XVI|      vedevano!»~ ~E le lagrime agli occhi venivano all'arciprete in
115     XVI|              fin colle lagrime agli occhi, a dar ascolto alla divina
116    XVII|           intenerito, e alzando gli occhi verso Ramengo, che teneva
117    XVII| squarciarono tali parole d'in sugli occhi del Pusterla! Ragioni, suppliche,
118    XVII|              Il Pusterla girava gli occhi per l'orizzonte, cercando
119    XVII|             figliuolo, e chiuse gli occhi aspettando l'inevitabile
120    XVII|           di non dar fede ai proprj occhi: - Vedendo così a spicchio,
121    XVII|         sciorinandoglielo sopra gli occhi. - Me l'ha dato un altro
122   XVIII|             fitto, indelebile negli occhi a Macaruffo, che in vita
123   XVIII|             sogno, e si fregava gli occhi, quasi per accertarsi di
124   XVIII|          salata!» e spalancando due occhi di fuoco, faceva colla labarda
125   XVIII|       allora primamente rivolse gli occhi sopra  stesso; e non dubitando
126   XVIII|          sempre colla lacrima sugli occhi, l'imprecazione sulle labbra.
127   XVIII|     soggiunse il Muralto. Esso, con occhi di bragia, proseguiva: -
128   XVIII|          divampava in viso, e negli occhi, sporgeva sino la mano al
129   XVIII|      Ramengo: ore ed ore teneva gli occhi fissi sovra la porta dei
130     XIX|  intrecciate sulle ginocchia, cogli occhi fissi sopra un qual si fosse
131     XIX|             venerabile e santa agli occhi suoi quella che un tempo
132     XIX|       stesso, e mostrarsi ai proprj occhi spensierato e sicuro, piegava
133     XIX|           braccia, hanno sempre gli occhi chiusi ai torti, onde vengono
134     XIX|          ondeggiando il capo, cogli occhi aggravati da una spasmodica
135     XIX|      croscia il ferro: e m'ha certi occhi, da non vi metter  olio
136     XIX|           tengo a fatica aperti gli occhi.~ ~- Va pur , Pagamorta (
137     XIX|            in volto ad Alpinolo due occhi d'artificiosa storditaggine.
138     XIX|          Alfine aveva declinati gli occhi al sonno; il sonno che,
139     XIX|            viso d'alabastro, quegli occhi azzurri come il cielo, donde
140     XIX|      tuttavia, moveasi, fregava gli occhi; - quella era pure la mano
141     XIX|    ingombravano la vista, fissò gli occhi per veder chi fosse l'amorevole
142      XX|           narrò, l'aveva coi proprj occhi veduto. Ed io sono stato
143      XX|           trasse il cappuccio sugli occhi, ma non sì presto da celar
144      XX|          celar la sua emozione agli occhi del narratore. Il quale
145     XXI|             arrossì, e chinando gli occhi, con voce profonda richiese: -
146     XXI|            sua prigione, e alza gli occhi: - Oh! non è un burbero
147     XXI|             ah! uno spalancar degli occhi, un tender le braccia, rivelano
148     XXI|         scampo che gli baleni sugli occhi! Il momentaneo ristoro di
149     XXI|        questa terra»; e levando gli occhi in atto di una sublime offerta,
150    XXII|       sospirò, alzò la destra e gli occhi al cielo, e proferì: - Lassù
151    XXII|            ella eresse al cielo gli occhi lagrimosi, ed esclamò: -
152    XXII|           trasse il cappuccio sugli occhi, e s'avviarono.~ ~Già in
153    XXII|            e che bel ragazzino! due occhi azzurri come questo cielo:
154    XXII|           frate. Gli cadevano dagli occhi lagrime grosse come i grani
155    XXII|             fanciullo lo guardò con occhi consolati, poi richiese:
156    XXII|            detti Bruzio chinava gli occhi con ipocrita modestia; e
157    XXII|             quella banda, tutti gli occhi. Ed ecco, all'accelerato
158    XXII|             senza rimuovere mai gli occhi che già solevano splendere
159    XXII|         sudario di seta coperse gli occhi delle signore; più di un
160    XXII|             il lento cammino, cogli occhi il più spesso inchiodati
161    XXII|             sangue, il rotare degli occhi, che, più sempre affondandosi
162    XXII|       diamante, fiammeggiando sugli occhi di Ramengo, gliene dovette
163    XXII|             sul viso mascherato gli occhi tra curioso e indispettito;
164    XXII|       verserebbe il suo, sotto agli occhi di una moltitudine indifferente,
165    XXII|            mazza sul palco, e cogli occhi stralunati, colle braccia
166    XXII|             mi tornerà sempre sugli occhi quella figura, quel tronco,
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