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Alfabetica [« »] sdruscito 1 se 693 sé 1 sè 165 sebben 1 sebbene 32 secche 1 | Frequenza [« »] 170 già 169 colla 166 occhi 165 sè 163 due 162 mano 161 questa | Cesare Cantù Margherita Pusterla Concordanze sè |
Capitolo
1 I| interesse: ciascuno amò sè più che la patria, più le 2 I| concentrarsi, a vivere in sè, diceva: - All'uomo scontento 3 I| credevasi qualche cosa da sè; onde l'impulso indipendente 4 I| cercare la felicità fuori di sè. Anche il frate, allorchè 5 II| cuore di lei, mal conscio di sè stesso e inesperto dell' 6 II| anzi nol chiedeva pure a sè stessa. Se non che al comparire 7 II| si rimproverava, accusava sè stessa come di una fanciullaggine; 8 II| vittima: ecco procurato a sè il rimorso d'avere turbato 9 II| interamente; e chiuso dentro a sè l'affetto che le portava, 10 II| occasioni di trovarsi da sè a lei, più sempre allontanarsi 11 II| piangeva. Allora confessava a sè stessa di amarlo; allora 12 II| Poi riflettendo, tacciava sè stessa d'inconsiderata e 13 II| ingegnava di convincere sè stessa che quelle cortesie 14 II| Talvolta lagnavasi con sè stessa di non avergli abbastanza 15 II| amico alla Margherita, o fra sè disapprovando la trascuranza 16 II| incontrare. Pure, lusingava sè stesso col ripetersi che 17 III| sia più uomo?» disse fra sè; e col muto rimprovero rinvigorita 18 III| andossene come fuori di sè: non distinse la scala, 19 III| ci vuole umili al pari di sè; ma il Bossi, che era dei 20 III| abnegazione, che erasi da sè medesimo imposta, afferrato 21 III| subitamente; rientrò in sè; mise un sospiro, quasi 22 III| Allorchè si sentì sicuro di sè, tornò una volta a casa 23 IV| Venezia, ed a spianare a sè medesimo la via di salire 24 IV| Milano, computando dentro di sè i progressi che potesse 25 IV| personale virtù: paragonava sè a questo, a quello, singolarmente 26 IV| vivere ciascuno che per sè, dal non far più che sè 27 IV| sè, dal non far più che sè stesso centro e periferia 28 IV| disdetto. Più che mai fuori di sè, figgendo gli sproni nella 29 IV| altrettanto subito rimproverava sè stesso acerbamente d'aver 30 IV| sentiva abbastanza forte sè stessa, non abbastanza forte 31 IV| facendone portare innanzi a sè altri cento somiglianti. 32 V| frate!» pronunziavano tra sè gli altri: ma ragioni da 33 V| dal non sentire proposto sè stesso. - Io tengo per essi 34 VI| Certo (egli ragionava tra sè e sè) il Pusterla intendeva 35 VI| egli ragionava tra sè e sè) il Pusterla intendeva più 36 VI| finisca a persuaderla a sè stesso, non è osservazione 37 VI| senza un pensiero nè di sè, nè della patria, nè di 38 VI| morir di fame, proclamando sè stesso signore di Lodi.~ ~- 39 VII| percoteva i mobili, le pareti, sè stesso: poi rompeva in esecrazioni 40 VII| la ributtò fieramente da sè, e senza un'occhiata, senza 41 VII| duopo che la respingesse da sè, ed uscisse all'aria aperta 42 VII| della donna che sente in sè stessa un altro essere, 43 VII| movimenti comuni, amato come sè e vagheggiato come un altro: 44 VII| per nulla somigliante a sè: quegli occhi semichiusi, 45 VII| dapprima attonita e tolta di sè, dubbia se fosse un sogno; 46 VII| volse il pensiero sopra sè stessa, e sopra la sua situazione. 47 VII| ma aggirandosi intorno a sè stesso, senza nulla guadagnare 48 VII| capo, e sotto a quel tetto sè medesima e lui protesse; 49 VII| e il fiume in balia di sè stesso dando volta, s'insaccava 50 VII| loro intorno, si ritorce in sè stessa vorticosa, ruggisce 51 VIII| contorcevasi, volendo pure a sè medesimo simulare tranquillità, 52 VIII| dormire, ma rivenendo in sè, trovavasi averli spalancati, 53 VIII| sul Pusterla: fingeva a sè stesso di avere amato Rosalia 54 VIII| talvolta Ramengo ritrovava in sè un vero rammarico di avere 55 VIII| stento gli veniva fatto per sè stesso, montare sublime 56 VIII| Ma costei (diceva tra sè) non è costei come tutte 57 VIII| aveva coraggio d'incolpare sè stesso: e credevasi ch'elle 58 VIII| infatti a che pro? quanto a sè, tenevasi più che abbastanza 59 VIII| pareva non aver bene di sè, finchè coloro non avessero 60 VIII| bazzicava per moltiplicare a sè ed alla buona causa amici 61 VIII| Urlando e bestemmiando sè e lui, neppur fece motto 62 VIII| via facendo profitto per sè col cambiar di padrone al 63 VIII| indignazione, di ritorno sopra sè stessi: sentendo così in 64 IX| ond'ella si conduceva verso sè stessa e verso il marito.~ ~ 65 IX| e mostrando chiamarlo a sè, - Almeno (disse con aria 66 IX| il ribaldo, per difendere sè stesso, dovette lasciar 67 IX| alla bufera; nè trovando in sè vigore o prudenza, implorava 68 IX| soccorrere, avventurar, sè stesso. Misurando l'ansietà 69 IX| Venturino, si fece maggiore di sè, e trasse fino al palazzo 70 IX| non distaccarla mai più da sè; poi subito un affetto generoso 71 IX| giovare alla Margherita, a sè, agli amici, non rimaneva 72 IX| onde i forusciti lusingano sè stessi e gli altri: non 73 IX| si lascia tanta parte di sè!~ ~Una volta usciti di città, 74 X| chiunque di farsi giustizia da sè: e le memorie dei tempi 75 X| Ecco qua (diceva egli tra sè stesso) gente di idee nuove, 76 X| buono in mano e disse a sè medesimo: - Cuor mio riposa: 77 XI| colpe di Luchino, diceva fra sè stessa: - Non è costui odiato 78 XI| avverte come ciascuno badi a sè, nè curi più che tanto se 79 XI| dirizzandosi a fare di sè pomposa mostra su quel corso, 80 XI| giorno se fosse libera di sè. Sono placide cure casalinghe, 81 XI| verun frutto non venga a sè, veruno a' suoi cari.~ ~ 82 XI| meraviglia, e pensava fra sè: - Trattar bene un prigioniero! 83 XII| il carceriere, fuori di sè tra per lo stupore e per 84 XII| gli altri somiglianti a sè. Luchino nei volubili suoi 85 XII| proruppe la donna quasi fuor di sè dalla insperata consolazione. - 86 XII| palma come per applaudire a sè stesso, e con un riso di 87 XIII| Che importa (diceva tra sè) che costui deva andare 88 XIII| senso, perchè era fuori di sè. Già del guarirla non ne 89 XIII| Perchè, appena si trovava in sè, dava in pianti dirotti, 90 XIII| comandano a Milano, il menò con sè, ed ora è il signor Alpinolo.~ ~- 91 XIII| mai non aveva divise da sè.~ ~- Che robe sono?» domandò 92 XIII| un tizzone, leggeva tra sè:~ ~Poichè il destino della 93 XIII| che indursi a dar torto a sè medesimo, dai proprj peccati 94 XIII| aveva uccisa! Aveva privato sè dell'unica incolpevole dolcezza 95 XIV| troppo. Ramengo andava tra sè pensando ove rintracciario; 96 XIV| quel che valesse di per sè, e quel che potrebbe d'accordo 97 XIV| rigonfia la borsa, disse fra sè: - Costui vuol riuscire 98 XIV| la serenità che attorno a sè vedeva regnare nella turba 99 XV| capitati strascinarsi da sè, od esser portati a braccia 100 XV| incontro, ed avere Alpinolo da sè a sè; invano ora accennava 101 XV| ed avere Alpinolo da sè a sè; invano ora accennava al 102 XV| rimbrottare altrui, con sè solo la prendeva, tornava 103 XV| prendeva, tornava a maledire sè stesso, e il dì che nacque, 104 XV| avrebbe fatto le vendette di sè, di Franciscolo, di quell' 105 XV| figliuolo, comincio fra sè a rammaricarsi e indispettirsi. 106 XVI| Petrarca non parlò che per sè, che di sè; onde Venturino 107 XVI| parlò che per sè, che di sè; onde Venturino ebbe a dire 108 XVI| Colle penitenze imposte a sè medesimo acquetò il comando 109 XVII| e consentitigli, ebbe a sè Giovanni Visconte d'Oleggio, 110 XVII| gesto brutale lontano da sè il supplicante. Poi soggiungeva: - 111 XVII| sopravvengono all'uomo libero di sè e delle sue membra, che 112 XVII| quale recollo sempre con sè. Ora nel ravvisarlo, la 113 XVII| piuttosto esclamando fra sè, che non interrogando quel 114 XVII| industriasse di far inganno a sè stessa, la Margherita era 115 XVIII| andava librando dentro di sè. Alzossi; colle mani alle 116 XVIII| un bambino egli tiene con sè.~ ~- Sì, suo figliuolo; 117 XVIII| rivolse gli occhi sopra sè stesso; e non dubitando 118 XVIII| poi finiva col maledire sè stesso, perchè non avesse 119 XVIII| come attribuire lode a sè stesso d'avere in parte 120 XVIII| influsso così lontano da sè, nè soffocava i buoni frutti 121 XVIII| abbominevole altrui, esecrabile a sè stesso.~ ~Quali accoglienze 122 XVIII| de' suoi genitori, e che a sè stesso avea giurato di non 123 XVIII| natale, facevano illusione a sè medesimi, quasi ancora calcassero 124 XVIII| Borro). L'occasione, se da sè è lenta a venire, bisogna 125 XVIII| cuore, e con un altro uccide sè stesso».~ ~Applaudivano 126 XVIII| obbedienza? Tanti si tolgono da sè la vita per fuggire un momentaneo 127 XVIII| Alpinolo; e considerando sè stesso come causa di tanti 128 XVIII| diretto proprio e unicamente a sè. Nè in tutto apponevasi 129 XVIII| dunque Luchino? Gli invitò a sè, promettendo stipendiarne 130 XVIII| catene.~ ~ Ma, (diceva tra sè), non è che vulgo ignorante 131 XVIII| moltitudine; avevano gara tra sè, non meno in magnificenza 132 XVIII| che il rendere infelici sè ed altrui, perchè all'impeto 133 XVIII| motteggiare, concentravasi in sè stesso, e fremeva e si stomacava 134 XVIII| non far conto che sopra sè stesso per l'adempimento 135 XVIII| e forse porre in salvo sè stesso, quello che prima 136 XVIII| perfidiare alla parola data a sè stesso: e nei momenti di 137 XVIII| tiranno, esclamò dentro di sè: - Cane! non ti ridesti 138 XVIII| dormono (considerava tra sè), scanno il carceriere, 139 XVIII| pensava egli) l'avrà voluto da sè, qualunque cosa accada. 140 XIX| egli schivava di fare a sè stesso, per quanto la maestà 141 XIX| esecrazione, senza perdonare a sè stesso, gli espose il seguito 142 XIX| Margherita, per aver tratto con sè mia madre in paradiso. Ma 143 XIX| sono veri e approvati per sè stessi; l'uomo li riverisca, 144 XIX| dalle ragioni librate fra sè, sollevò la fronte depressa, 145 XIX| Quindi, per far inganno a sè stesso, e mostrarsi ai proprj 146 XIX| testa, e brontolando fra sè: - Uomo d'onore, uomo d' 147 XIX| quale rabbatte dietro di sè l'imposta, e respira, come 148 XX| di vaso: e parlavano tra sè del temporale della notte 149 XX| vedevano meditabondo e sopra sè attraversare le vie, dicevano 150 XX| giustizia, che al par di sè ci vuole temperati e misericordiosi. 151 XX| queste parole. Recatosi in sè stesso, rapidamente esaminò 152 XXI| procedere; e poichè ognuno crede sè medesimo probo e generoso, 153 XXI| pensiero, e vide accanto a sè un giovane in elegante vestitino 154 XXI| Sulle prime non sa credere a sè stessa: un ah! uno spalancar 155 XXI| fare ancora illusione a sè stessa: e qual volta le 156 XXI| lasciò per esempio nostro sè stesso, che bestemmiato 157 XXI| dei suoi pensieri. Non per sè sola aveva essa patito: 158 XXI| al supplizio in pace con sè stesso e cogli uomini, e 159 XXII| che dalla nascita porta in sè l'orrore della distruzione, 160 XXII| doveano averlo posto fuori di sè, fu inteso proferire queste 161 XXII| loro. - La tigre (disse fra sè) rimase satolla col sangue 162 XXII| buffa vide fissato sopra di sè un occhio acuto come di 163 XXII| ritenne: e come fuor di sè gridando, - Alpinolo, Alpinolo, 164 XXII| per afferrare la vittima a sè destinata.~ ~Ma quel rimbaccucato, 165 Concl| amorazzo, e non traeva a sè quella facile bellezza se