Capitolo

 1       I|          il signor Luchino, nostro padrone. Vedi mo fortuna nostra
 2       I|          fortuna nostra d'avere un padrone così valoroso e una sì bella
 3       I|       tutto: - Non dargli ascolto, padrone; leccane i barbigi, che
 4      IV|        eguaglianza in faccia ad un padrone, finchè vengano tempi che
 5      IV|           disse: - Guarda, guarda, padrone! Colui  certo è un tuo
 6      IV|           dal piacere di piacer al padrone. Ora pensate qual dovesse
 7       V|        Idee contraddicenti buono e padrone. Chiamar buono un signore
 8       V|         cui unico frutto sia mutar padrone».~ ~Così aveva la Margherita
 9      VI|        cotesti nobili; men ligi al padrone fossero e più amorosi alla
10    VIII|         biscione! così vada il suo padrone».~ ~Stava il tristo nella
11    VIII|     profitto per  col cambiar di padrone al buono e al bello che
12    VIII|           senza guardare che fosse padrone o non padrone, facevano
13    VIII|            che fosse padrone o non padrone, facevano a chi peggio dicesse
14    VIII|        quando si faceva senza d'un padrone, e si viveva da papi.~ ~-
15    VIII|          innanzi. Che ne seguì? il padrone lo mazzicò finchè poteva
16    VIII|        legar l'asino dove vuole il padrone.~ ~- Tal quale. Gli uomini
17      IX|          Buonvicino entrando: e il padrone di casa correva loro incontro,
18       X| pronunziarono che l'imperatore era padrone del cielo e della terra,
19       X|         all'orecchio di Luchino: - Padrone, hai qualche pesce da pigliare
20       X|           sanno di gratificarsi il padrone coll'aggravare gl'imputati,
21       X|   manifestasse le volute colpe del padrone e i complici suoi, non esitò
22       X|          avvenire migliore; il suo padrone aver tenuto a Verona spesse
23      XI|    Lasagnone, che ti chiama il sor padrone intonò Grillincervello,
24      XI|       ordinato siccome dee fare un padrone; quindi per un corridojo
25      XI|            indagatori in faccia al padrone, come per leggervi se dovea
26      XI|            su: - Non lo sapeva io? Padrone, tu puoi quando che sia
27     XII|      illustrissimo signor Luchino: padrone nostro e di tutta Milano;
28     XII|             perchè egli ha nome il padrone...~ ~Gonfio di tanti omaggi,
29     XII|            alzare contro il vostro padrone? Miserabili! egli soffia,
30    XIII|          riva, se mai capitasse il padrone: se no, sarà legna per st'
31     XIV|            loro chi sia e quale il padrone? Non basta ciò alla vita
32     XVI|           a ripulire le stalle del padrone. - Questi altri non possono
33     XVI|         ranocchi non disturbino il padrone mentre dorme». Tacio le
34     XVI|       fratel suo arcivescovo e mio padrone! Ma dite, che fa quivi Giovanni
35     XVI|           contro i nemici del loro padrone, ora gli facevano poca accoglienza
36      XX|          stesso aveva ottenuta dal padrone. Meno poi avrebbero a somigliar
37      XX|            loro come desiderio del padrone?»~ ~Non parve vero a Luchino
38     XXI|            virtù benedirà anche il Padrone della vita e della morte,
39    XXII|         lasciare, come dice il mio padrone, libero corso alla giustizia,
40   Concl|           Come dunque egli vide il padrone ripetere l'ordine con un
41   Concl|    contrita, raccomandavasi ora al padrone, ora al prelato, ora ai
42   Concl|          per paura non mancasse un padrone, noi popolo col suffragio
43   Concl|           unanimemente acclamò per padrone il nipote traditore. Questo
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