Capitolo

 1       I|   comando Galeazzo, a questo il figlio Azone, e morto lui, Luchino
 2      IV|        attorno al giovane eroe, figlio della libertà e che credevano
 3      VI|       il quale, volendo che suo figlio facesse il noviziato delle
 4      VI|    ucciso in battaglia; l'unico figlio Giroldello, menato ostaggio,
 5     VII|         strazio e di sangue. Il figlio che essa maturava nelle
 6     VII|         poppa soavemente! È tuo figlio: è figlio nostro. Di', non
 7     VII|     soavemente! È tuo figlio: è figlio nostro. Di', non gli farai
 8     VII|    sguardo. - No, no: non è mio figlio. L'iniquo Pusterla m'ha
 9     VII|         Per ora muojano madre e figlio, verrà l'ora, oh verrà anche
10    VIII| felicità! E quel bambino? Oh un figlio! se avessi io pure avuto
11    VIII|         avessi io pure avuto un figlio! quanti ineffabili gaudj!
12      IX|     mutati abiti, si separò col figlio da Buonvicino. - Addio (
13      XI|       più vicine, uno sposo, un figlio: - Chi sa se Luchino li
14      XI|   tornatemi a mio marito, a mio figlio, a casa mia. - La mia casa...
15     XII|        che è più, al marito, al figlio, che importa se contaminata? -
16     XII|       il mio sposo, salvate mio figlio!» e gettatasegli ai piedi,
17     XII|       colmata di dolcezza da un figlio, degno di tutto l'amor suo,
18    XIII|      solitario; non avrò mai un figlio, le cui bellezze e le glorie
19    XIII|       che cera! che occhi! - Al figlio di mia madre non la si 
20    XIII|      sapersi padre! padre di un figlio che, ignorando l'antica
21    XIII|      ostacoli al salire. E quel figlio era  vicino; e forse coll'
22     XIV|        desiderio di scoprire un figlio lo faceva disviare dalla
23     XIV|     speranza di pur trovare suo figlio, di riconciliarsi con esso,
24     XIV|      dall'ansietà di trovare un figlio, e dalla speranza che, scoprendosegli
25     XIV|        Sapeva d'esser vicino al figlio, e quel figlio lo sentiva
26     XIV|        vicino al figlio, e quel figlio lo sentiva lodato: lodato
27      XV|      CAPITOLO XV.~ ~ ~ ~PADRE E FIGLIO.~ ~ ~ ~Entrando nella città,
28      XV|         uccisi la mia donna. Un figlio almeno mi restava di lei,
29      XV|    almeno mi restava di lei, un figlio che poteva formare la mia
30      XV|     pazze sue fantasie, padre e figlio rimangono divisi, inimicati.
31      XV|     chiedeva l'impunità per suo figlio, ed accennava in nube d'
32   XVIII|       avere a questo serbato un figlio; che gli facesse conoscere
33     XXI|   terribile conferma.~ ~- E mio figliorichiese ella con angoscia
34    XXII|          ed esclamò: - Come?... figlio? voi mio padre?»~ ~Sventurato!
35   Concl|       di eleggere ogni volta il figlio o il nipote del morto, chiese
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