Capitolo

 1      IV|         uscio è imprunato, domine, c'è la faccia di legno.» Sviano
 2       V|          di dispetto: - O che? non c'è altri che sappia reggere
 3       V|            meglio di lui?»~ ~- Non c'è (soggiungeva Borolo) altri
 4      VI|          Va , va  (replicava); c'è chi lo terrà indietro:
 5      VI|        avranno fatto gli altri che c'erano jer sera.~ ~- Eh! non
 6     VII|        amor proprio, che non tanto c'inviperisce per la temuta
 7     VII| fanciullezza. E questo lago? Mira: c'è dentro un altro bambino,
 8    VIII|           Satiro! (esclamano) cosa c'è - che fai? - perchè così
 9      IX|          di peggio, qualche malía: c'è qua una vecchia nostra
10     XII|     insinuationem, che in retorica c'insegnavano, giacchè alla
11     XII|             Sarà obbedita. Qui poi c'è una lettera di Ramengo
12    XIII|                 Ehi! quel ragazzo! c'è a trovar un ricovero da
13    XIII|            bambino; signor sì: non c'è meraviglia che tenga: ma
14    XIII|        lingua. Non so come diavolo c'entrino queste bubule con
15    XIII|          vi ho domandato.~ ~- Come c'entrino? bubuleripigliò
16    XIII|           in pianti dirotti, e non c'era più via di farla parlare.
17    XIII|        domenica: ma per costui non c'è festa che tenga».~ ~Così
18     XIV|   punzecchiandolo, - Che? dite su; c'è qualche nuvolo in aria?
19     XIV|            qualche nuvolo in aria? c'è speranze? Abbiamo ben compreso
20   XVIII|            m'indurrebbe. Credi, se c'è persona per cui farei questo
21   XVIII|          Fate a mio consiglio, non c'è anche in Toscana buon'aria,
22   XVIII|        tutti i quartieri di Milano c'è combriccole dei nostri:
23     XIX|           No, non l'incomodate; se c'è, anderò io stesso alla
24     XIX|          Nessun pericolo che altri c'intenda?~ ~- Nessuno», rispose
25     XIX|           interrompeva il giovane) c'è egli proprio questo Dio?»
26     XIX|            E i bettolieri? chè non c'è buco dove io non abbia
27      XX|          che Dio vi benedica; cosa c'è di nuovo?»~ ~E l'altro: -
28    XXII|            della gajezza infantile c'insegnano le madri, e che
29    XXII|            pei vostri figliuoli... C'è nessuno fra di voi che
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