Capitolo

 1    Lett|         non recherebbe meraviglia, giacchè è fortuna comune a quasi
 2      II|           Buonvicino. Mal per lui: giacchè nella donna trovò virtù,
 3      II|      Piacenza il governo a popolo, giacchè il dominio papale potevasi
 4     III|            massime della campagna; giacchè pel popolo, diceva egli,
 5      IV|      penitenza.~ ~Grave penitenza, giacchè richiedeva che, per quaranta
 6       V|    dividendo con Luchino il talamo giacchè non può il trono».~ ~Un'
 7      VI|          riuscivano i più funesti; giacchè, piccato dall'incredulità
 8    VIII|        negarlo; è probabile di sì, giacchè, quando un errore è divulgato,
 9    VIII|           raggiungerlo ebbe tempo; giacchè l'incognito, non appena
10      IX|            miglia più di quattro», giacchè solo a pochissimi era noto
11       X|        ladri dico grossi e minuti; giacchè molti signori, annidati
12       X|           amor proprio di Luchino, giacchè neppure la ilarità dei bicchieri
13       X|            ultimi non erano pochi, giacchè tutti quelli che sapevano
14      XI|            forse de' miei lettori (giacchè non posso sperare che queste
15     XII|            retorica c'insegnavano, giacchè alla conclusione di esso,
16     XII|       tornò sul capo del beffardo, giacchè Luchino d'un calcio il trabalzò
17    XIII|          voce la Nena, sua moglie; giacchè il lettore può essersi accorto
18     XIV|        pensando ove rintracciario; giacchè il desiderio di scoprire
19      XV|         auguro per il loro meglio, giacchè questo proverebbe che essi
20     XVI|       pagassero una enorme taglia: giacchè provenivano da Milano, e
21     XVI|            portare dignitosamente; giacchè, invece di rendere sacra
22    XVII|         ch'e' non potesse sperare: giacchè, mentre non mirava che a
23    XVII| consolazioni generiche e triviali, giacchè gran filosofi sono gli uomini
24   XVIII|        egli in fatto abbandonarla, giacchè il suo divisamento era di
25      XX|         odiosi al potente ribaldo, giacchè con nessun atto eccedente
26     XXI|          comuni. Abitudine antica: giacchè frà Buonvicino nell'osservare
27    XXII|       diversi: Alpinolo e Ramengo, giacchè era lui appunto il confratello
28   Concl|       astanti, nascosti nel bosco: giacchè, secondo l'intesa, non essendo
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