All'Egregia Attrice

ANTONIETTA SIVORI

Mia buona amica!

In uno di quei momenti in cui la parola è sprone agli ardimenti dell'intelletto, aprendomi a Te confidente, a Te ricca di tante doti che rendono caro il tuo nome a chi t'ascolta; mi dicesti: fede e coraggio!

Sante parole che sento ancora risuonarmi nell'animo, e mi danno speranza.

A Te dunque, che prima con coscienza d'artista, col trasporto d'una sorella rivestisti del tuo genio, ornasti di tua vita - la mia Noemi, - onde mi fu dolce compenso l'applauso benevolo de' miei Concittadini, offro questi versi.

Poveri fiori, i più dei quali inaffiò la lagrima spremuta dal dolore, sbocciati tra le squallide pareti d'un carcere, rivestiti talora d'un sorriso forse non sempre verace; li accogli ANTONIETTA!... e se pur debbono incontrare la severa analisi del critico (a cui sarò grato come ad una saggia guida), trovino anche uno sguardo pietoso, ed un eco confortevole nel tuo animo gentile.

In segno di stima ed ammirazione

Ulisse Barbieri