Ulisse Barbieri
Poesie varie

APOSTROFE In ricorrenza dell'onomastico della Signora CAROLINA NOBIS, declamata dalla figlia adottiva.

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APOSTROFE

In ricorrenza dell'onomastico della Signora CAROLINA NOBIS,

declamata dalla figlia adottiva.

 

Oh, se dall'ime latebre

Fosse al pensier concesso

Svolger quei dolci fremiti

Ond'è il mio petto oppresso,

Vorrei che il canto nunzïo

Di fe', di gioja e amor

Ti sorridesse affabile,

Come sorride il cor.

Madre!... quest'ineffabile

Voce nel cor mi scende,

Come un preludio mistico

Che ad alti sensi intende,

E quel ch'io vorrei porgerti

Dono, in sì fausto ,

Il voto sia che ingenuo

Perenne ti seguì.

M'ama, qual t'amo... il timido

Piè tu guidasti infante,

Tu rispondesti al gemito

Dell'animo anelante,

E nello slancio vergine

Insiem confusi ognor,

Ei che la vita dieronmi

E chi mi stringe al cor.

M'ama: al mio grido trepido

Sempre il tuo amor risponda,

Spargi soave il balsamo

Sull'alma sitibonda,

Che se una mesta lagrima

Sul ciglio un giorno avrò,

Non altra mano a tergerla

Fuor che la tua vorrò.

Mantova, 1863.


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