Ulisse Barbieri
Poesie varie

PADRE! ODE

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PADRE!

 

ODE

 

Oh, quando l'alma espandere,

I sensi suoi desira,

Quando veemente il palpito

Dalle sue fibbre spira,

Ed ebbro il cor d'innumeri

E care rimembranze

Le tenere speranze

Vagheggia e in esse ha ,

Dove potrà men libera

I suoi bollenti affetti

Versar nel seno provvido

Da cui non sien rejetti,

E nell'accento unissono

Del più fervente amore

Ricever del dolore

Più bella la mercè?

Con chi le luci schiusegli,

Pianger, gioir, sperare,

Insiem le preci mescere,

Con quello delirare,

Se l'anelato gaudio,

Onde la vita ride,

Al fianco non s'asside

Di chi lo cerca invan?

Quando a' suoi figli teneri

Sorregge il debol passo,

Quando in carole affabili,

Ei dalle veglie lasso

Giocarellando, gl'esili

Alza lor corpi e posa

Con vece più affannosa

Nelle materne man.

Poscia più adulti a nobili

Sensi, dispone i cori,

Un avvenir procuragli

Che base ha i suoi sudori,

Quando che l'oro o l'obolo

Con indefessa lena,

Parte con essi, e frena

L'alme che incita a amar

Nullo per lui di vivere

Gode, pei figli solo,

Per quei che lo compensano

Forse con crudo duolo,

E agli infiniti triboli

Cui frutto è l'esser loro,

Con un feral martoro

Rispondongli talor!...

Deh!... non ti stanchi il lugubre

Fato che sì t'incalza,

Quando più rugge il turbine,

L'ardire, l'opra innalza.

È santo inarrivabile

L'amor che a petto al male

Nell'infierir fatale

Rimane saldo ognor.

Soffri; è caro all'anima

Anche il soffrir, pel bene!...

Quando che il cor non mescesi

Alle comuni mene,

Sente che in v'ha spirito

Cui l'Eterno aita,

E lascierà la vita,

Senza rimorsi allor.

 

Mantova, 1863


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