Ulisse Barbieri
Poesie varie

IL PRIMO BACIO

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IL PRIMO BACIO

 

Oh, qual febbrile tremito,

D'incomparata ebbrezza,

Tutta m'invase l'anima

D'incognita dolcezza,

Quando quel labbro roseo

Sulla mia gota ardente,

Primo, lasciovvi il magico

Tocco d'un bacio, e mente

E cor travolse il turbine

Di quella gioja estrema,

Gioja che non si scema,

Che della vita al par!...

Oh qual ti vidi, angelica

Face della mia vita,

Bella, radiante, tenera,

Nel sogno suo rapita

L'alma, pensò che vincoli

Non son tra core e core,

Che onnipossente indomita,

Regna dovunque amore,

Che... Oh, ma nel frenetico

Trasporto d'un amplesso

Forse non è concesso

Tutto scordare insiem!...

Quando la guancia il tiepido

Vital calore effonde

Su guancia amica, e l'esile

Respiro si confonde

Tal, che gli sguardi incontransi

Nell'estasi beata

Che in travolge il palpito

Dell'anima agitata,

Quando convulsa stringesi

La destra, il sen sul seno

Batte, chi puote un freno,

Stolto, segnare allor?...

Nel turbinoso vortice

De' mille sogni miei

Ti vidi amica immagine

Bella qual sempre sei!...

Ancor sentii nell'impeto

Del mio bollor fervente

Serper le labbra tumide

Il bacio tuo cocente,

Tal che scordando i triboli

Sotto cui giaccio affranto,

Trovo felice un canto

Che mi divora il cor!

Io non invidio agli angeli

Le gioje dell'eliso,

Se ad un mio sguardo tenero

Risponde il tuo sorriso,

Io t'amerò com'amasi

Scevri da lezzo umano...

Sol mi sia dato stringere

La tua leggiadra mano,

Non chiederò che coprasi

La fronte di rossore,

Mi basterà un amore,

Come non basta all'uom.

Milano, Agosto 1862.


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