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I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
E d'un dolce sorriso al guardo altiero
Dell'argenteo suo raggio 1'errabonda
Dell'ombre amica fea ghirlanda a questa
Terra fiorente, e in armonioso accordo
Sussuravan le fronde. Era l'incanto
D'una notte sublime, in cui la mente
S'abbandona a suoi sogni e non gli mente
L'intimo senso che a quei posa accanto.
Sfavillavano gli astri, onde s'ingemma
L'eterea volta inusitata luce,
Un serto adamantino, onde piovea
Di tremole scintille un largo getto
E sovra quel scrivea
L'angelo della gloria un luminoso
Nome, che in fiammeggianti
Cifre fulgeva all'ansio sguardo innanti.
Lo viddero dall'Eden le dilette
Figliuole delle Muse onde splendette
L'Itala terra e d'un amico amplesso
Dei più leggiadri fiori, onde s'addorna
Il beato soggiorno, una corona
E liete per le curve iri del cielo
Sino a te si calaro, sul tuo capo
Giovin così quel serto componendo,
Onde ardita una meta, al guardo anelo
Di te degna accennaron o ANTONIETTA!
Il lauro a coglier che a tuoi merti spetta.