1-irreq | ische-tirat | titol-zuffo
     Poesia

1 | 1 2 26| tributo degli umori suoi.~ ~(1900)~ ~III~ ~Porti il nuovo 3 26| in tempo non lontano.~ ~(1904)~ ~IV~ ~Da Voi, Gentile, 4 28| tanto care a chi mai~ ~v'abbandonò, - testimoni discreti~ ~ 5 | abbian 6 | accanto 7 21| salterella qua e ....~ ~m'accarezza, mi bacia, e - tutto a un 8 20| fatidiche~ ~blandian l'orecchio, accarezzavan l'alma.~ ~Dinanzi a me, 9 12| piede,~ ~ride la bocca, accennano~ ~le mani allegramente,~ ~ 10 20| origliere.~ ~Appena l'occhio accennava a socchiudersi,~ ~musiche 11 37| che muta, senza~ ~pianto, accennò la camera!~ ~Io le dissi: - 12 33| faccia,~ ~veder di gaudio accesa quella santa pupilla,~ ~ 13 15| intorno intorno sta una calma accidïosa;~ ~un nirvana occupa tutto 14 7| che intorno a te oggi s'accoglie,~ ~per te infiora, carissimo 15 39| avverrà che trovi.~ ~Non accoglier lo spirito~ ~che nega in 16 28| nel seno~ ~odio o livore accolga:~ ~come un ciel senza nubi, 17 29| conduce,~ ~quanto nel petto accolgo nel dirvi: addio! dolore:~ ~ 18 33| la gonnella~ ~o i ricci accomodavano con cura, con amore....~ ~ 19 32| accanto intirizziti~ ~( v'accorgete) e guardano con occhi~ ~ 20 21| ei mesto: «Peppino non t'accorgi~ ~«di questo brutto e nero 21 34| il dubbio da te, ond'io m'accoro~ ~e ognor d'altri e di me 22 9| invogliate al bene con la parola accorta~ ~che sprona dolcemente, 23 38| parevi una mater dolorosa.~ ~Accosciata per terra, singhiozzando,~ ~ 24 24| viene al mio tettuccio accosto:~ ~mi guarda, - io cheto: 25 2| dietro a lui trepidando: ei s'accovaccia~ ~come un micino e poi ti 26 41| giro a vociar: «facciano acquisto».~ ~ 27 15| gli alari, nella comoda s'adagia~ ~poltroncina e con le molle 28 40| cheta, io non insisto; ma adagino, bel bello~ ~studio di farli 29 29| petto accolgo nel dirvi: addio! dolore:~ ~è uno schianto 30 33| anno dopo~ ~Mi par ieri! - addobbata tutta a festa la sala,~ ~ 31 26| piace,~ ~trovi la fe' che addolcia ogni lavoro:~ ~tal, vïator 32 36| che le porgea la mamma addolorata;~ ~e con un fil di voce: « 33 15| ancora.... poi - sospira e s'addormenta.~ ~ 34 Let| potrebbero da sole dare un'idea adeguata della lirica malinverniana, 35 32| che vagan per le strade~ ~adocchiando qua e nelle immondezze,~ ~ 36 26| a cui d'intorno~ ~ella s'adopra con esperta mano,~ ~campeggi 37 35| olezzo;~ ~il crine se ne adornano~ ~le fanciulle per vezzo:~ ~ 38 35| pia:~ ~di bianchi gigli adornasi~ ~l'altare di Maria~ ~poi 39 21| bene; - gli dirò - babbo, t'adoro -~ ~nel mio gramo linguaggio....~ ~ 40 26| Voi, lunge dal figlio l'adre~ ~nubi ed i giorni del dolor 41 44| doman.~ ~Deh! il sol non l'aduggi - co' rai troppo ardenti,~ ~ 42 10| membrar, nella stagione adulta.~ ~ 43 28| Intorno al focolare~ ~s'aduna la famiglia~ ~rievocando 44 24| Certo un bel libro si affà~ ~molto di più con l'indole 45 37| angiolello?~ ~E intanto affaccendavasi~ ~attorno a una cuffietta,~ ~ 46 15| balda giovinezza~ ~gli si affaccia un tratto: - forse, lieto 47 33| istesso sito!~ ~Le maestre affannavansi intorno a questa e a quella~ ~ 48 2| nella memoria dei sofferti affanni:~ ~per lui men triste parve 49 15| vista:~ ~tace l'opra: - l'affannosa corsa umana oggi s'arresta:~ ~ 50 39| albero~ ~cui vento urta e affatica,~ ~ma la sostien nell'impeto~ ~ 51 15| l'Anima tapina,~ ~poi, l'afferra l'infernale buffa con la 52 35| più bel fior dall'anima~ ~affettüosa sboccia:~ ~ogni fogliuzza 53 28| dilette~ ~piene di voci affettüose e liete:~ ~in maggio, le 54 25| mattino ci svegliano~ ~con affettuoso grido.~ ~Ma che importa? 55 23| e tutta rivelarti~ ~l'affezïone mia~ ~con la gola piccina.~ ~ 56 7| la nera~ ~nuvolaglia, lo affida di sua scorta;~ ~e i danni 57 32| rubicondi,~ ~che i sonni vostri affidate a una cuna~ ~di seta e d' 58 25| che ai nostri tetti hanno affidato il nido~ ~e al mattino ci 59 24| mattinale: giù, nella via, s'affioca~ ~la gazzarra notturna: 60 31| t'amo.~ ~Dietro a Lui si affolla il popolo~ ~dietro a Lui 61 15| lontani il lieto maggio:~ ~e s'affollano le imagini del passato tumultuando:~ ~ 62 20| colori e seriche bandiere~ ~s'affollavan, passavano,~ ~s'affollavano 63 20| affollavan, passavano,~ ~s'affollavano ancor sul mio origliere.~ ~ 64 18| miracoli che soltanto può affrontare l'intelligente unione delle 65 15| la pingue arista,~ ~non s'aggira il pio bifolco, come suol, 66 27| tenore: Ave Maria!~ ~E s'aggiungono a lui, presso e lontano,~ ~ 67 24| esclamo, che sovra tutte agogno.~ ~Mamma, il tuo bacio un 68 43| dissero: il mondo è come un'aiuola;~ ~ci disser: la casa è 69 15| mentre, i piè sovra gli alari, nella comoda s'adagia~ ~ 70 20| e petali di rose.~ ~Inni alati, trofei, voci di gloria,~ ~ 71 27| gli olenti rami~ ~degli alberi, di tra i fioriti spini~ ~ 72 2| serio e il buffo,~ ~incerto albore come di crepuscolo,~ ~rimessiticcio 73 36| in sul guanciale!~ ~Per l'album d'una giovinetta~ ~A te 74 | alcune 75 28| alma,~ ~pianta e invocata, aleggia in quella calma.~ ~Non vi 76 29| è loglio~ ~da sradicare: Alfieri dicea: - ricordi? - voglio!~ ~ 77 20| vissuti invano.~ ~Ecco la luce alfin, ecco il primissimo~ ~raggio 78 38| poscia impietrito a te rimasi allato,~ ~che parevi una mater 79 28| scuote,~ ~risonano così d'allegre note.~ ~Intorno al focolare~ ~ 80 32| salti e i battimani,~ ~le allegrezze degli atti e della voce.~ ~ 81 27| fuggenti:~ ~ogni borgo s'allieta ed ogni villa,~ ~corre un 82 | allo 83 20| strane cose:~ ~eran trilli d'allodole,~ ~eran profumi e petali 84 43| risplende la lampa che Amore allumò.~ ~Chi avviva la fiamma 85 15| torpore:~ ~così sulle vette alpine cala un velo di candore.~ ~ 86 6| una dolcissima~ ~romanza, altalenando sulla frasca.~ ~Voci e vita 87 35| bianchi gigli adornasi~ ~l'altare di Maria~ ~poi che il bel 88 31| granito~ ~che non teme l'onda alterna,~ ~santo Amor, fosti scolpito,~ ~ 89 9| po' di canto, alcuni versi alternati a prose,~ ~un fragar di 90 26| giorno tu attingere~ ~l'altezza che n'attrae, nella gioconda~ ~ 91 | altr' 92 | altrove 93 | altrui 94 11| tanta~ ~grazia, ma deboli alucce.~ ~È una lieta canzoncina,~ ~ 95 35| tiepide~ ~aure di Floreale?~ ~Ama dell'acque il murmure~ ~ 96 17| signore~ ~buone, gentili, amabili, parlo a voi con il cuore~ ~ 97 25| fanciulli~ ~lo si sa che cos' amano:~ ~le chicche ed i trastulli.~ ~ 98 10| etade~ ~l'altra, che sa le amarezze, succede:~ ~a poco a poco 99 35| di vellutata fronda~ ~l'amarilli si vanta,~ ~ognun la vereconda~ ~ 100 29| serena.~ ~Pur, quest'anno, d'amaro vi si mesce una stilla:~ ~ 101 36| cosuccia, un angioletto;~ ~amava tutti e da tutti era amata,~ ~ 102 17| attorno,~ ~noi, cui feste un ambiente tutto amorevolezza,~ ~noi, 103 2| dell'arbor che io amo e tu ami,~ ~a cui trarremo, oimè! 104 25| cameretta;~ ~amiamo le farfalle, amiam le rondini,~ ~che ai nostri 105 26| infantile~ ~grazia al memore amico:~ ~benedetto il messaggio, 106 12| allegramente,~ ~ed a' lor cari ammiccano~ ~gli occhi serenamente.~ ~ 107 38| cincischiate e soldatini.~ ~Che ammirazione nei piccoli amici~ ~pe' 108 17| feste un ambiente tutto amorevolezza,~ ~noi, pei quali ogni vostra 109 27| primo raggio,~ ~mentre amorosa movesi ed olezza~ ~impregnata 110 42| raggio fecondatore,~ ~questo amoroso palpito,~ ~da te questo 111 40| Italia che getti torrenti ampî di luce~ ~sulla via che 112 Let| Voci del Natale» - di più ampio respiro, la maggior parte 113 34| per te la casa dove sposa andrai:~ ~in questa e in quella 114 18| mutua affezione....~ ~e andremo, se uniti, lontano,~ ~poichè - 115 20| gettavo le coltrici~ ~ed anelavo impazïente al giorno:~ ~ 116 18| noi rose, con palpito anelo.~ ~Così, nelle fiabe, il 117 13| M'hanno detto che gli angeli~ ~trasvolan per le vie~ ~ 118 2| rimessiticcio della nostra pianta,~ ~angelica farfalla in un minuscolo~ ~ 119 13| quando una buona, un angelo~ ~disse: mio bel piccino,~ ~ 120 2| Nanna~ ~Ninna-nanna! l'angiol mio~ ~sorridendo chiude 121 37| carino?~ ~non sembra un angiolello?~ ~E intanto affaccendavasi~ ~ 122 1| fascia l'alma;~ ~smussan gli angoli, tolgono ogni asprezza,~ ~ 123 4| non senti tu il grido~ ~d'angoscia, - richiamo d'amor?.....~ ~ 124 34| terreno,~ ~fiorisca il riso animallegratore,~ ~e germogli nel tuo candido 125 15| Voci del Natale~ ~Sovra gli animi si stende come un senso 126 17| deh! non s'avveri) che v'annoi~ ~il mio dir disadorno, 127 17| e mi pare tempo: - ma se annoiati~ ~v'ha il mio dir disadorno, 128 11| lieta canzoncina,~ ~un po' antica, sì, un po' lieve.....~ ~ 129 26| che l'invïava con affetto antico.~ ~Parve al cor del poeta 130 Let| diventare "o Poeta zeneize" per antonomasia, come si gloriava con orgoglio 131 | anzi 132 35| nettareo calice~ ~sugge l'ape ingegnosa;~ ~la farfaletta 133 18| I vostri occhi si sono aperti ai miracoli che soltanto 134 2| suolo, e uscian le caste api dal bugno~ ~fervide all' 135 10| sozzure~ ~«sol di virtù si appaga».~ ~Per te nei mondi lari~ ~ 136 Let| della musa del Malinverni appariranno con maggiore evidenza da « 137 Let| più esigue come nelle più appariscenti.~ ~Leghiamo quindi con amore 138 25| una sola, un bel m'appartenesse....~ ~ah! non son per le 139 18| sul nostro sentiero, s'appella~ ~unione ed amore!~ ~Compagno, 140 35| nome latino:~ ~Riconoscenza appellasi~ ~e si nutre d'amor.....~ ~ 141 2| dal bugno~ ~fervide all' appio, alla melissa, al timo.~ ~ 142 33| disposto,~ ~eh! lo so che applaudirmi volete ad ogni costo.~ ~ 143 38| offro il braccio e vi ti appoggi tu.~ ~E tu, ricordi tu come, 144 41| visto... -~ ~E fatto mesto, appoggiato alla gruccia,~ ~tornò in 145 25| ed i trastulli.~ ~Voi v'apponete, - in parte: inver mi tentano~ ~ 146 39| con Speranza,~ ~e in Lei s'appunta vigile~ ~con lunga disïanza.~ ~ 147 35| miracolo!~ ~la sua corolla apria.~ ~Dalla tua man benefica~ ~( 148 40| no son morta) e quando~ ~aprirsi a un bel sorriso vedo la 149 9| mettete le gemine, boccie, aprite-~ ~vi, fiori, fate pompa 150 43| un tempio la casa; - sull'ara~ ~risplende la lampa che 151 24| in pelle rilegato, con arabeschi, e fregi,~ ~ed oro, e illustrazioni 152 13| uomini~ ~avea una forza arcana,~ ~che le sue corde, appena 153 25| che ci mormora~ ~vecchie, arcane armonie....~ ~ 154 2| che persüade con accenti arcani.~ ~Vedi, - dicevi -- e la 155 15| ceppo nel camino crepitando arde e sfavilla,~ ~che mai passa 156 8| vispi del bimbo il desiderio ardente:~ ~ecco, mi piglia sovra 157 44| l'aduggi - co' rai troppo ardenti,~ ~non rompano i venti - 158 27| lavor che si ridesta e l'ardimento.~ ~Intanto, ecco, di bel 159 2| ti fa: cù-cù!~ ~mentre l'arguta paffutella faccia~ ~con 160 15| prepara nel suo sen la pingue arista,~ ~non s'aggira il pio bifolco, 161 38| c'eran spade, tamburi ed arlecchini,~ ~cavallucci spellati, 162 37| vent'anni~ ~chiamato sotto l'armi,~ ~vestir possa altri panni.~ ~ 163 6| si spegneva in me ogni armonica~ ~virtude ed ogni forza 164 42| di leuto,~ ~da cento gole armoniche~ ~un allegro saluto,~ ~quindi, 165 23| serena!~ ~che cavate! che arpeggi!~ ~E il mio cuore è una 166 43| fra triboli e dumi,~ ~che arrestano il passo, feriscono il piè,~ ~ 167 2| ancora l'avvenir santo arridea,~ ~l'avvenir che venia quel 168 40| disinvolta venire~ ~ad arringare, tante brave e colte persone;~ ~ 169 33| mi si dieder l'ale~ ~per arrivare in alto, vicino all'Ideale.~ ~ 170 38| quand'ero piccino?~ ~non t'arrivavo manco dalla mano:~ ~modestia 171 6| nell'attiguo giardino s'arruffavano,~ ~mentre le pecchie d'oro~ ~ 172 Let| se, al dire di Dante, l'arte è figlia della natura e 173 24| e illustrazioni belle d'artisti egregi.~ ~Ma, vedi, mamma, 174 33| fidanza col pubblico che ascolta.~ ~Eh! lo so che gli è un 175 11| focolare splende;~ ~e l'ascoltan babbo e mamma,~ ~e negli 176 24| baci ed ebbro le sue parole ascolto:~ ~fatto certo che tanta 177 9| nell'esultanza.~ ~Non v'aspettate mica, signori, grandi cose:~ ~ 178 33| poltrone,~ ~sorridendo, aspettavano quelle stesse persone:~ ~ 179 43| raccoglie quei fiori, ne aspira i profumi,~ ~e in core già 180 10| Calvario....,~ ~ovunque aspiri olezzi, odi canzoni.~ ~Oh! 181 27| corre un fremito su per l'aspre vette:~ ~lontano il mare 182 36| dormire..... oh! che sonno m'assale...~ ~tu bada che nessun 183 2| alme a render vani~ ~gli assalti del timor, la speme buona~ ~ 184 33| con ansia, come avida e assetata~ ~la vostra bocca, e udirsi 185 20| inverno io vi dimentico,~ ~che assonnate passai nel mio studiolo: -~ ~ 186 15| echi spenti e dell'amore,~ ~assopite in noi dell'odio l'empia 187 18| nostro cammino una luce~ ~un astro, che prima non era:~ ~col 188 28| Amor poggia e vïaggia,~ ~e atomi d'Amore ovunque irraggia!~ ~ 189 15| Così in notte oscura ed atra, così in tempestoso mare~ ~ 190 5| rispondono i vostri due cor.~ ~O attesa, o invocata, o sperata,~ ~ 191 32| battimani,~ ~le allegrezze degli atti e della voce.~ ~Il Natale 192 6| e damaschine rose~ ~nell'attiguo giardino s'arruffavano,~ ~ 193 10| imporre: «arresta»~ ~all'attimo che fugge!.....~ ~Ma il 194 18| d'acque povero, un rivo~ ~attinge al vicin ruscelletto,~ ~ 195 26| dubïosa.~ ~Possa un giorno tu attingere~ ~l'altezza che n'attrae, 196 15| passa del buon vecchio nell'attonita pupilla?~ ~mentre, i piè 197 2| latte odora,~ ~con un musino attonito ed un ciuffo~ ~biondo sul 198 26| attingere~ ~l'altezza che n'attrae, nella gioconda~ ~e pura 199 21| appena ho aperto i rai,~ ~attraversò la serica cortina,~ ~e disse 200 29| onori;~ ~oh! per te non s'attristino quei due teneri cuori:~ ~ 201 6| soffocato i diacciuoli: -~ ~e l'augel: - si spegneva in me ogni 202 13| che vagola~ ~di notte un augelletto,~ ~che racchiude dolcissime~ ~ 203 6| nella marmorea vasca,~ ~e un augellin provava una dolcissima~ ~ 204 26| e te, che sali,~ ~guardo augurando, l'erta dubïosa.~ ~Possa 205 22| Natale,~ ~il tempo degli auguri:~ ~ne fanno ne' palagi,~ ~ 206 36| avrai,~ ~in mezzo ai caldi augurî degli amici~ ~sonasse il 207 22| sacrosanto, lo sento,~ ~fare un augurio, un voto....~ ~per esempio: - 208 20| posa, sfilavano~ ~gravi austere figure, lentamente~ ~all' 209 35| Al pallido~ ~sole sboccia autunnale,~ ~o al bacio delle tiepide~ ~ 210 33| dolcezza ch'ogni dolcezza avanza.~ ~Signori miei, quest'anno 211 | aveano 212 | aver 213 | avere 214 | avesse 215 | avessi 216 | aveva 217 27| occhio bee questa esultanza~ ~avido, e l'alma in essa si riposa,~ ~ 218 22| ne fanno i babbi, gli avoli,~ ~i bambini, le zie,~ ~ 219 | avrà 220 | avrai 221 26| pazïente,~ ~cui l'Amor guida e avvalora,~ ~voi gittate la semente.~ ~ 222 17| ma se avverrà (deh! non s'avveri) che v'annoi~ ~il mio dir 223 34| tua bianca culla.~ ~Oh! s'avverino tutti i sogni d'oro~ ~che 224 11| viene lenta..... s'avvicina.....~ ~sa di freddo, sa 225 43| che Amore allumò.~ ~Chi avviva la fiamma che il tempio 226 29| inutile, spero,~ ~onesto nell'azione, candido nel pensiero,~ ~ 227 21| ....~ ~m'accarezza, mi bacia, e - tutto a un tratto -~ ~« 228 9| viso~ ~e certi occhi che baciano e un ben noto sorriso,~ ~ 229 31| parvoli,~ ~quella man voglion baciarla;~ ~corre ognuno ai suoi 230 6| amorose,~ ~mentre che molle li baciava il zeffiro;~ ~gigli di neve 231 36| che sonno m'assale...~ ~tu bada che nessun mi porti via,~ ~ 232 28| rievocando le sembianze care:~ ~bagna, è vero, le ciglia~ ~al 233 17| la povera bimba che ancor balbetta~ ~un bel sorriso e molta 234 15| bel passato, tutta la sua balda giovinezza~ ~gli si affaccia 235 40| mi presento con un po' di baldanza.~ ~Io conosco i miei polli: - 236 6| virtude ed ogni forza ai baldi voli:~ ~ecco, ci scioglie 237 28| tolga~ ~che dell'ira il balen passi negli occhi~ ~e la 238 18| mente~ ~un vero immortale balena,~ ~e ogni anima, subitamente,~ ~ 239 17| venuti su su grandi, in balia~ ~di noi stessi, travolti 240 20| nella camera~ ~una ridda ballava a me d'intorno.~ ~Sull'alba, 241 15| sulle anime nostre novo balsamo distilli,~ ~come sopra inaridito 242 33| amore....~ ~e maestre e bambine, tutti, un gran batticuore.~ ~ 243 38| tristezza:~ ~la prediletta tua bambola a un tratto~ ~- chi sa come? - 244 37| notti:~ ~curvata sul tuo bambolo~ ~sovra la culla, il viso~ ~ 245 20| vivi colori e seriche bandiere~ ~s'affollavan, passavano,~ ~ 246 33| c'era.~ ~Che momento! ma basta, spiccato ho la carriera.~ ~ 247 14| Battesimo~ ~Fu il vostro bimbo con 248 14| bimbo con l'acqua lustrale~ ~battezzato nel nome del Signore;~ ~ 249 33| bambine, tutti, un gran batticuore.~ ~Poi si fece silenzio, 250 32| già preveggo i salti e i battimani,~ ~le allegrezze degli atti 251 2| tombolino alto così, un batuffo~ ~soffice che di fresco 252 33| dei lampi e de' troni il baturlo,~ ~che strappano ai bambini 253 40| qualche mia scappata, penso: bazza a chi tocca!~ ~da Norimberga 254 26| fresca e pia~ ~(insazïato bea) delle parole~ ~vostre che 255 43| corrucciata:~ ~un'immagin bëatrice~ ~solo ha possa su quell' 256 27| riflette».~ ~E mentre l'occhio bee questa esultanza~ ~avido, 257 37| giorno -~ ~veda, mi par bellissimo,~ ~e, se mi guardo intorno,~ ~( 258 7| della paterna casa~ ~le benedette soglie.~ ~Ripiglia il tuo 259 2| oimè! tremuli e bianchi,~ ~benedicendo a' suoi novelli rami. -~ ~ 260 42| al ciel.~ ~Da te, raggio benefico,~ ~raggio fecondatore,~ ~ 261 22| ch'è inteso~ ~al morale benessere~ ~nostro, e ognor ci protegge,~ ~( 262 33| quale.....~ ~oh! ricordo benissimo: - le cocche del grembiale~ ~ 263 36| Avea il sorriso d'un'alma bennata,~ ~avea negli occhi un tesoro 264 25| cialde profumate,~ ~confetti, bericocoli,~ ~mandorle inzuccherate.~ ~ 265 28| passi negli occhi~ ~e la bestemmia dalle labbra scocchi.~ ~ 266 6| delle cose,~ ~dall'alma che bevea l'onda purissima~ ~della 267 24| suo collo, al suo volto,~ ~bevo quei baci ed ebbro le sue 268 40| santo Vero,~ ~sempre l'anime bianche, sempre casto il pensiero,~ ~ 269 15| arista,~ ~non s'aggira il pio bifolco, come suol, pensoso in vista:~ ~ 270 25| non son per le povere~ ~bimbe le principesse.~ ~Ma che 271 15| passano volti noti e cari e bionde chiome;~ ~sulle labbra tremolanti 272 42| mirifica~ ~di spiche d'or biondeggia~ ~la zolla, e lussureggia~ ~ 273 1| duolo,~ ~ne abbiamo tanto bisogno di voi.....~ ~vaghi augelletti, 274 10| te, fanciullo,~ ~sorride blandamente.....~ ~Che cosa è il mondo? - 275 20| delle voci fatidiche~ ~blandian l'orecchio, accarezzavan 276 2| passò, ed ecco ai caldi blandimenti~ ~del cielo ingemma, e nuovi 277 9| ramicelli, mettete le gemine, boccie, aprite-~ ~vi, fiori, fate 278 2| gote latte e rosa,~ ~la boccuccia sa di manna.....~ ~l'angioletto 279 25| riccioli, nastri e trine;~ ~boccuzza di corallo e gote rosee,~ ~ 280 Let| semplici cose. La varietà, la bontà, la profondità della musa 281 17| Signori, della mai più vista bontate,~ ~grazie a voi, che sedete 282 27| chiare acque fuggenti:~ ~ogni borgo s'allieta ed ogni villa,~ ~ 283 13| commossi intenti~ ~tacciono i boschi, i ruscelletti e i venti.~ ~ 284 15| sollecito non cammina alla bottega;~ ~non ha moto la gualchiera, 285 38| ginocchi,~ ~ma t'offro il braccio e vi ti appoggi tu.~ ~E 286 33| augelli;~ ~a me diceste: - brava! ed a quei versi: -- belli!~ ~ 287 20| insolita~ ~voce sentirsi dir: bravo, mio figlio.~ ~Oh! fa pur 288 2| fiori che una man candida e breve~ ~un corrà per farne 289 16| il mesto usignolo~ ~nel brolo~ ~un canto dolcissimo piange:~ ~ 290 2| biondo sul capo; - nebulosa, bruscolo,~ ~larva, ominino, sì, tra 291 27| sento~ ~nelle piazze un brusio: sento: è l'umano~ ~lavor 292 15| poi, l'afferra l'infernale buffa con la sua rapina.~ ~Pure 293 2| ominino, sì, tra il serio e il buffo,~ ~incerto albore come di 294 2| uscian le caste api dal bugno~ ~fervide all' appio, alla 295 2| morbide nasconde~ ~per poi buttarsi nelle tese braccia~ ~«come 296 33| quest'anno vedo in quel cabaret~ ~un premio finalmente, 297 29| mi gridava una voce - caccia l'inerzia; è loglio~ ~da 298 33| diventa un pezzo..... di cacio piacentino.~ ~Gli è un altro 299 29| parenti.~ ~Oh! quante volte cadde pesa la testa sopra~ ~il 300 26| cor la via,~ ~come d'alto cadendo un'acqua suole,~ ~risonante 301 6| dell'aura, in amorose~ ~cadenze espresso, s'elevava un cantico~ ~ 302 33| päurosi un grand'urlo,~ ~cader le prime gocce larghe come 303 Let| difficoltà ove non si voglia cadere in volgari sciatterie - 304 20| lacrima:~ ~quante fatiche cadon nell'oblio~ ~per quei nomi 305 26| sia d'orgoglio un cagione~ ~a Chi in lui speme ripose.~ ~ 306 15| così sulle vette alpine cala un velo di candore.~ ~Tace 307 33| danzavan nella mente,~ ~calavan dalla bocca, direi, naturalmente!~ ~ 308 18| luce nei cuori deriva~ ~un calcio, una fiamma novella~ ~che 309 35| perle:~ ~denaro al nettareo calice~ ~sugge l'ape ingegnosa;~ ~ 310 6| liete givan predando da' lor calici~ ~il biondo söavissimo tesoro;~ ~ 311 42| palpito,~ ~da te questo calore~ ~vital che incende l'animo~ ~ 312 10| caldi toni:~ ~è lontano il Calvario....,~ ~ovunque aspiri olezzi, 313 26| all'«inclita Nice»~ ~in cambio d'un messaggio incliti carmi.~ ~ 314 25| che profumano~ ~la nostra cameretta;~ ~amiamo le farfalle, amiam 315 37| vestitino candido,~ ~ad una camicietta:~ ~e soggiungeva: - a credere~ ~ 316 15| Praga.~ ~Mentre il ceppo nel camino crepitando arde e sfavilla,~ ~ 317 7| e i danni e il male del cammin sopporta.~ ~Appare a te 318 15| mercante via sollecito non cammina alla bottega;~ ~non ha moto 319 5| vita? .... una brulla~ ~campagna: - non suon d'acque chiare:~ ~ 320 24| allegramente suonano le campane a distesa:~ ~è Natale: la 321 26| adopra con esperta mano,~ ~campeggi alto e di fior mostrisi 322 15| lente e gravi;~ ~sin nel campo, che prepara nel suo sen 323 36| svelto e allegro come un canarino,~ ~ogni giorno, all'aurora,~ ~ 324 9| aperte al sorriso, pure e candide mani!~ ~Oh! i giorni qui 325 35| simbolo~ ~d'innocenza e candor,.....~ ~Eppure io so d'un 326 15| vette alpine cala un velo di candore.~ ~Tace l'opra: - intorno 327 33| nel sen che mai non cangia» nascondere la faccia,~ ~ 328 11| gli uccelletti che la canta-~ ~no han di rose le boccucce,~ ~ 329 6| cadenze espresso, s'elevava un cantico~ ~a tutto quanto ha il mondo,~ ~ 330 2| vedrem la neve~ ~sui nostri capi e curveremo, stanchi,~ ~ 331 37| a dramma,~ ~or che potea capire~ ~l'affetto della mamma.~ ~ 332 Let| nobili ideali e in cui fanno capolino qua e accenti patriottici 333 30| piena di vezzi e piena di capricci....~ ~ed amo te, bellissima 334 40| nostro detto, un nostro capriccio,~ ~la nostra gota rosea, 335 38| in mezzo a tutte queste carabattole!~ ~Rammento un giorno: giorno 336 27| di passeri, di cincie e cardellini:~ ~salgono a me di rose 337 33| e quella man tremante carezzarvi le chiome,~ ~quella bocca 338 23| note belle, soavi,~ ~carezzevoli, pie!~ ~E oggi a me intorno 339 11| minore,~ ~tenue semplice carina,~ ~che, va dritta dritta 340 37| sia bello:~ ~non è forse carino?~ ~non sembra un angiolello?~ ~ 341 7| accoglie,~ ~per te infiora, carissimo innocente,~ ~della paterna 342 42| calda, verace scola~ ~di carità e d'amor.~ ~Son tuo dono, 343 36| mi solea chiamare «il suo Carletto».~ ~Avea il sorriso d'un' 344 Let| Al lettore~ ~Carlo Malinverni, prima che si 345 26| cambio d'un messaggio incliti carmi.~ ~Sgorga da tenue vena~ ~ 346 33| Signori, anche per me.~ ~Carpire il premio e correre tra 347 33| ma basta, spiccato ho la carriera.~ ~Dapprima le parole venivano 348 2| il suolo, e uscian le caste api dal bugno~ ~fervide 349 34| spandi il conforto de' tuoi casti rai.~ ~ 350 40| l'anime bianche, sempre casto il pensiero,~ ~ad un motto « 351 19| paietto!...~ ~l'idea non è cattiva: piace a tutti, scommetto.~ ~ 352 38| tamburi ed arlecchini,~ ~cavallucci spellati, zuffoletti,~ ~ 353 32| tiene Farisoglio,~ ~a un cavalluccio voi e a un pulcinella.....~ ~ 354 9| che folla.... e ora, come cavarmela potrò?~ ~darla a gambe?... 355 23| che musica serena!~ ~che cavate! che arpeggi!~ ~E il mio 356 13| stellate, inebriandosi~ ~di celesti armonie~ ~e che intenti 357 15| estingue?~ ~che gli narra il cepperello, scoppiettando, in suo linguaggio?~ ~ 358 15| Emilio Praga.~ ~Mentre il ceppo nel camino crepitando arde 359 33| grembiale~ ~ho sciupato cercandovi..... quello che poi non 360 9| buone, essi felici,~ ~e cercherà ciascuna di noi un caro 361 | certe 362 | certi 363 40| divertiti con quello»,~ ~io cheta, io non insisto; ma adagino, 364 9| Chiacchere di bimba~ ~Dio!! che folla.... 365 41| Vittore;~ ~però, tutti mi chiaman «lo Sciancato».~ ~- E sei 366 33| la vostra bocca, e udirsi chiamar: figliola amata,~ ~solo 367 36| era amata,~ ~e mi solea chiamare «il suo Carletto».~ ~Avea 368 30| sui ginocchi;~ ~e che mi chiami «il suo caro Peppino»~ ~ 369 32| mostra~ ~non aspetta e non chiede che una sola~ ~cosa: - un' 370 12| illanguidirono,~ ~stetter chinate e chiuse.....~ ~ma il sol 371 2| l'angiol mio~ ~sorridendo chiude gli occhi:~ ~me lo ha dato 372 7| nell'anima infantile~ ~chiudi il monito santo e impara 373 12| illanguidirono,~ ~stetter chinate e chiuse.....~ ~ma il sol venne, 374 25| tentano~ ~la gola certe cialde profumate,~ ~confetti, bericocoli,~ ~ 375 33| aspetto: - li filai~ ~tutti da cima a fondo. - I versi erano 376 27| richiami,~ ~di passeri, di cincie e cardellini:~ ~salgono 377 38| zuffoletti,~ ~bambole, cincischiate e soldatini.~ ~Che ammirazione 378 8| di fanciulli!~ ~Al nostro cinguettio lieto ancor brilla~ ~dei 379 | cinque 380 13| e dove tutto quanto li circonda~ ~d'amorosi pensieri emana 381 2| un musino attonito ed un ciuffo~ ~biondo sul capo; - nebulosa, 382 Let| incitare gli stessi a forti e civili propositi, mentre qui veramente 383 38| ahi! - si spezza~ ~e in cocci il capo ricciutello è fatto.~ ~ 384 2| frutti la nostra mano avida coglie.~ ~II~ ~Egli.....(io lo 385 | Colei 386 17| proprio come se fossi colla mamma, - sicura~ ~che, come 387 24| le braccia attorno al suo collo, al suo volto,~ ~bevo quei 388 30| suo caro Peppino»~ ~e mi colmi di baci e di balocchi.....~ ~ 389 40| arringare, tante brave e colte persone;~ ~della presunzione 390 21| che ristai?~ ~«Lascia le coltri; senti: quel tepore~ ~«fa 391 20| Impazïente gettavo le coltrici~ ~ed anelavo impazïente 392 | Colui 393 13| che al suo mesto cantar commossi intenti~ ~tacciono i boschi, 394 36| viso nell'incanto,~ ~e si commova in santa gloria umile,~ ~ 395 20| sollevavano,~ ~d'un tratto commovean l'anima mia.~ ~Impazïente 396 13| dell'arpa di Davide~ ~le commoventi note?~ ~Qual voce umana 397 36| viso nell'incanto,~ ~e ti commovi in santa gloria umile,~ ~ 398 15| piè sovra gli alari, nella comoda s'adagia~ ~poltroncina e 399 18| appella~ ~unione ed amore!~ ~Compagno, tu vivi ed io vivo~ ~per 400 31| Amore che li desta:~ ~non compaia, non favelli~ ~l'odio in 401 37| mamma: il mondo~ ~intero compendia vasi~ ~negli occhi tuoi, 402 20| gran premio,~ ~è un gran compenso questo giorno solo!~ ~Oh! 403 29| del futuro la mente si compiace)~ ~a queste mura come a 404 37| alla tua cuna~ ~solo si compiacea.~ ~Il mio piccolo Mario,~ ~- 405 12| mamma pensierosa~ ~ripete, compiacendosi:~ ~«torna a fiorir la rosa.....»~ ~ 406 10| Per il compleanno d'un giovinetto~ ~Oggi tutto 407 Let| volgari sciatterie - di tenui composizioni dedicate all'età più novella.~ ~ 408 38| prometto, te ne voglio~ ~comprare una più bella; ti contenti?~ ~ 409 40| che scuse magre!) «te n'ho comprato~ ~uno che non è molto, divertiti 410 22| Verissimo!~ ~e v'ho bello e compreso:~ ~i nostri cuori un palpito~ ~ 411 40| Una promessa~ ~Signori, - concedetemi due minuti, due soli~ ~minuti.... 412 40| vi un po' di fede, vi concilia col mondo?~ ~la nostra gota 413 33| sentire il cuore a battere concitato in quel petto,~ ~e quella 414 22| Tanti giorni felici!»~ ~E ho concluso: - È un dovere.~ ~ 415 19| voce tace~ ~che non sia di concordia, che non sia di letizia:~ ~ 416 14| Amore~ ~di quell'Amor che il condurrà per mano~ ~tra le rose e 417 38| stanzuccia ove ci aveano confinati!~ ~C'era di tutto un po': 418 9| sprona dolcemente, persüade e conforta,~ ~noi vi terrem nel cuore 419 17| quattro parole~ ~male connesse e pessimamente recitate!...~ ~ 420 29| tranquilla,~ ~che ho imparato a conoscere, che ho imparato ad amare~ ~ 421 29| del Vero e del Bello al conquisto conduce,~ ~quanto nel petto 422 Let| E non dovrà mancare per conseguenza questo libretto in alcuna 423 19| che amore suggerisce e consiglia....~ ~Quanta allegria sui 424 38| tuoi mesti.~ ~Allor, per consolarti, io dissi: - senti,~ ~fatto 425 2| un minuscolo~ ~involucro constretta:) ei tutta quanta~ ~la casa 426 37| a quel modo languire,~ ~consumar dramma a dramma,~ ~or che 427 38| comprare una più bella; ti contenti?~ ~l'ho vista, sai, da... - 428 43| la fè.~ ~Gia per l'itale contrade~ ~una forma incappucciata:~ ~ 429 40| base ben solida e un buon convincimento~ ~se con tanta fiducia, 430 40| sta la base, qui sta la convinzione,~ ~io so, lo sappiam tutti 431 14| io, nell'intima festa conviviale,~ ~lo ribattezzo in nome 432 10| lari~ ~oggi il tripudio del convivio esulta:~ ~ti fia, gli istanti 433 33| quant'è largo d'un funebre copre ed immenso velo,~ ~dopo 434 32| immondezze,~ ~che non han da coprirsi quando cade~ ~o pioggia 435 25| nastri e trine;~ ~boccuzza di corallo e gote rosee,~ ~dicon mammà 436 13| forza arcana,~ ~che le sue corde, appena tocche, all'alma~ ~ 437 35| dolce miracolo!~ ~la sua corolla apria.~ ~Dalla tua man benefica~ ~( 438 42| repente, un nugolo~ ~di corpicini snelli,~ ~di variopinti 439 2| stanchi,~ ~l'anima e il corpo sotto il gelo greve;~ ~ma 440 28| pronta la mano e amica~ ~corra al soccorso e stilli sulle 441 2| candida e breve~ ~un corrà per farne al crin ghirlande.~ ~ 442 33| me.~ ~Carpire il premio e correre tra le materne braccia,~ ~« 443 21| Vieni, bimbo, con me, corri all'aperto;~ ~«ho una notizia 444 27| mia madre! - e a lei corro festosa. -~ ~ 445 24| lunghesso la via da me battuta~ ~corrò invidie e livori: ma l'alma 446 43| rugiade~ ~per quell'alma corrucciata:~ ~un'immagin bëatrice~ ~ 447 26| passione~ ~cada al suol vizzo o corrutto.~ ~Degno di perfezïone,~ ~ 448 15| tace l'opra: - l'affannosa corsa umana oggi s'arresta:~ ~ 449 17| Io parlo a voi, signori cortesi, e a voi, signore~ ~buone, 450 21| attraversò la serica cortina,~ ~e disse in sua favella: « 451 25| fanciulli~ ~lo si sa che cos' amano:~ ~le chicche ed i 452 17| vivere, per voi s'ha la coscienza~ ~di ciò che siam, di ciò 453 33| applaudirmi volete ad ogni costo.~ ~Lo vedete? si ride, ed 454 24| di novelle, di storia, di costumi,~ ~che descriva regioni 455 33| stesse persone:~ ~e noi col costumino dell'asilo, pulito,~ ~ci 456 36| e delicata,~ ~una fragil cosuccia, un angioletto;~ ~amava 457 Let| quasi nipote di Dio, l'opera creatrice si manifesta egualmente 458 41| Gli è un mestieraccio, creda, ci si muore~ ~di fame; 459 6| fiori,~ ~e tra lor - così credo - sussurravano~ ~vecchie 460 15| Mentre il ceppo nel camino crepitando arde e sfavilla,~ ~che mai 461 2| incerto albore come di crepuscolo,~ ~rimessiticcio della nostra 462 35| leggiadro fior.~ ~E dove ei cresce? - Al pallido~ ~sole sboccia 463 40| amore:~ ~- la promessa di crescere devoti al santo Vero,~ ~ 464 17| Senza voi, si sarebbe cresciuti Dio sa come,~ ~senza manco 465 13| canzoni,~ ~dove i bambini crescono~ ~belli, ridenti e buoni,~ ~ 466 2| un corrà per farne al crin ghirlande.~ ~Sorella, e 467 35| suoi petali olezzo;~ ~il crine se ne adornano~ ~le fanciulle 468 15| stanco, l'uomo scorda i crucci della via:~ ~risonate ne' 469 31| riottose e torbide:~ ~tace il cruccio e vizzo cade~ ~come foglia 470 32| occhio protegge,~ ~cui la cruda invernal brezza non punge,~ ~ 471 44| speme non cada - per soffio crudel.~ ~Il fiore oggi siamo - 472 2| come un micino e poi ti fa: cù-cù!~ ~mentre l'arguta paffutella 473 37| affaccendavasi~ ~attorno a una cuffietta,~ ~a un vestitino candido,~ ~ 474 25| balocchi,~ ~pur che sempre ci cullino~ ~della mamma i ginocchi:~ ~ 475 40| fisse le ciglia,~ ~aver due culti in core: «la patria e la 476 Let| riconoscibili per il maggior culto della forma) non potrebbero 477 35| benefica~ ~(mano di pio cultore)~ ~la sacra zolla fendesi.....~ ~ 478 17| lavorare,~ ~la mente e il cuor non possono de' figliuoli 479 43| che gelo, che orror,~ ~che cupo silenzio possedono il loco~ ~ 480 24| guarda, - io cheto: tutta curva su me, un sorriso~ ~dolce 481 37| lunghe vegliate notti:~ ~curvata sul tuo bambolo~ ~sovra 482 2| neve~ ~sui nostri capi e curveremo, stanchi,~ ~l'anima e il 483 | dallo 484 6| zeffiro;~ ~gigli di neve e damaschine rose~ ~nell'attiguo giardino 485 41| vuole il signore?...~ ~- Dammene quattro e scelte: hai guadagnato~ ~ 486 7| affida di sua scorta;~ ~e i danni e il male del cammin sopporta.~ ~ 487 8| giorno è per noi: tutti ci danno,~ ~e babbo e nonni e zii, 488 Let| tamerici, se, al dire di Dante, l'arte è figlia della natura 489 33| era scomparso: i versi danzavan nella mente,~ ~calavan dalla 490 Let| non potrebbero da sole dare un'idea adeguata della lirica 491 19| ah! per un tal momento darei... tutti i balocchi.~ ~ 492 9| come cavarmela potrò?~ ~darla a gambe?... vediamo: sì, 493 29| a te, maestro, il bacio darò riconoscente,~ ~a te dirò: - 494 17| fallisce~ ~la memoria?... può darsi!... Dio sa come finisce...~ ~ 495 21| aperto;~ ~«ho una notizia a darti;~ ~«vieni, vieni con me, 496 | davanti 497 13| puote?~ ~Chi dell'arpa di Davide~ ~le commoventi note?~ ~ 498 9| capinera: - ahimè! son~ ~davvero in gabbia: -~ ~ebbene, sia 499 37| non so piegarmi~ ~ch'esser debba a vent'anni~ ~chiamato sotto 500 44| non rompano i venti - il debole stel.~ ~Siam oggi la spica - 501 11| furbi e tanta~ ~grazia, ma deboli alucce.~ ~È una lieta canzoncina,~ ~ 502 35| la vereconda~ ~vïoletta decanta,~ ~la vïoletta simbolo~ ~ 503 Let| Malinverni, prima che si dedicasse particolarmente alla poesia 504 Let| di tenui composizioni dedicate all'età più novella.~ ~Certo 505 9| festicciola~ ~sia di lor degna e delle Maestre e della 506 26| suol vizzo o corrutto.~ ~Degno di perfezïone,~ ~quanto 507 36| Era bionda, sottile e delicata,~ ~una fragil cosuccia, 508 Let| Infatti i sentimenti più delicati, che, l'infanzia possa ispirare, 509 43| sovrumani,~ ~oh! carezze deliziose:~ ~quante lacrime che spreme~ ~ 510 5| Nei cuori, che tenebra densa!~ ~negli occhi, che lacrime 511 29| cuore~ ~tesoro inalienabile deponeste d'affetto,~ ~che educaste 512 29| a sacro asilo di pace:~ ~deporrò sulla soglia quanto dal 513 32| quelli infelici,~ ~quei derelitti, e con lor fate a mezzo.~ ~ 514 24| storia, di costumi,~ ~che descriva regioni lontane, e monti, 515 4| Nido deserto~ ~per la morte di Ornella~ ~ 516 26| come la giovinetta alma desia.~ ~Io stanco e triste l' 517 29| per la quale s'arriva la desïata meta».~ ~Risonava la voce 518 8| occhi~ ~vispi del bimbo il desiderio ardente:~ ~ecco, mi piglia 519 9| giorni qui trascorsi da un desio solo unite!...~ ~ramicelli, 520 43| care mani -~ ~si protendon desïose.....~ ~oh! momenti sovrumani,~ ~ 521 5| nell'anime, il nulla,~ ~e despota insonne il dolor. -~ ~Levate, 522 31| fratelli~ ~nell'Amore che li desta:~ ~non compaia, non favelli~ ~ 523 7| Colui che l'Italia ai suoi destini~ ~più fulgidi levò, solo: - 524 43| rispondon: la donna che il foco destò.~ ~Sciagura! sciagura! se 525 17| e molta benevolenza: - è detta? -~ ~Dunque, io faccio a 526 Let| rime del Malinverni da lui dettate per l'infanzia: esse sono 527 40| ripeto: - queste cose sono dette a quattr'occhi. -~ ~Io conosco 528 43| chiuso giardin:~ ~la donna dev'esser la casta vïola,~ ~il 529 7| strada,~ ~che percorrere devi, benedetta~ ~da fiori e 530 40| la promessa di crescere devoti al santo Vero,~ ~sempre 531 6| dolce murmure~ ~soffocato i diacciuoli: -~ ~e l'augel: - si spegneva 532 36| dispetto.~ ~La sua bianca, diafana manina~ ~avea per tutti 533 18| compagni! - la mano~ ~ci diamo con mutua affezione....~ ~ 534 37| piccolo Mario,~ ~- ella diceami un giorno -~ ~veda, mi par 535 6| rabbiosi venti.~ ~E le rose dicean, diceano i candidi~ ~gigli: - 536 27| per l'aura tranquilla~ ~dicendo in suo tenore: Ave Maria!~ ~ 537 40| stanno un po' sul tirato,~ ~dicendomi (che scuse magre!) «te n' 538 35| È un bianco giglio» dicesi~ ~della fanciulla pia:~ ~ 539 33| pissi d'augelli;~ ~a me diceste: - brava! ed a quei versi: -- 540 9| giorno di tutto l'anno.~ ~Si diceva: verranno?..... Sì, sì, 541 6| un brutto quarto d'ora.~ ~Dicevan l'acque: - ci hanno il dolce 542 2| accenti arcani.~ ~Vedi, - dicevi -- e la parola suona~ ~tua 543 40| Magi alla stella,~ ~a cui diciate: arrestati, arrestati, sei 544 40| Io, per esempio, quando (dico neh! ma a quattrocchi~ ~ 545 25| corallo e gote rosee,~ ~dicon mammà e papà, muovono gli 546 29| riconoscente,~ ~a te dirò: - diè sani frutti la tua semente.~ ~ 547 | dieci 548 33| potrò scordarle. Qui mi si dieder l'ale~ ~per arrivare in 549 28| ebbrezza~ ~e di fior sparge la difficil via.....~ ~dolce carezza 550 Let| tratta - impresa di più grave difficoltà ove non si voglia cadere 551 17| visto la fitta tenebria dileguare:~ ~foste, a noi quasi naufraghi, 552 Let| Virgilio e col Pascoli che dilettano anche le umili tamerici, 553 9| alla lodoletta che per più dilettanza~ ~s'innalza al cielo della 554 28| voi siete~ ~maggiormente dilette~ ~piene di voci affettüose 555 32| una terra che fiori e diletti,~ ~dove i fanciulli tutti 556 20| Lunghe notti d'inverno io vi dimentico,~ ~che assonnate passai 557 42| color vivido~ ~son le rose dipinte,~ ~per te, per te son candidi~ ~ 558 35| ricciuto garofano~ ~gaiamente dipinto:~ ~di vellutata fronda~ ~ 559 22| leggiadria....~ ~dovresti dir.... la dici? -~ ~- Cosa?... - 560 33| calavan dalla bocca, direi, naturalmente!~ ~E non una 561 29| a queste mura legate, o direttore,~ ~o maestri, o compagni, 562 33| messi in gran gala.~ ~ dirimpetto, sovra quelle stesse poltrone,~ ~ 563 18| lontano,~ ~poichè - giova dirlo? - la stella,~ ~che appare 564 29| quanto nel petto accolgo nel dirvi: addio! dolore:~ ~è uno 565 31| ripetono~ ~la parola che discende~ ~pia rugiada dentro l'anima~ ~ 566 33| formarsi e per le gote discendere una stilla~ ~di pianto söavissima, 567 33| gentilmente. - Vo' dire che il discorso~ ~fu, è vero, mia fatica 568 28| v'abbandonò, - testimoni discreti~ ~de' giorni mesti e gai,~ ~ 569 32| governa e l'uom dall'uom disgiunge,~ ~pei quali il mondo è 570 39| appunta vigile~ ~con lunga disïanza.~ ~Tu, come giglio candida,~ ~ 571 26| promettea più lieto giorno~ ~al disio di chi lavora:~ ~e di bel 572 38| un grido, un urlo lungo disperato~ ~che dalle nostre uscì 573 36| battere in terra i piedi per dispetto.~ ~La sua bianca, diafana 574 33| un pubblico affatto ben disposto,~ ~eh! lo so che applaudirmi 575 32| pieni d'invidia, d'odio e di dispregio.~ ~La pianta deh! non metta 576 32| dell'invidia dell'odio e del disprezzo;~ ~deh! chiamateli a voi 577 43| mondo è come un'aiuola;~ ~ci disser: la casa è un chiuso giardin:~ ~ 578 7| qui si riposa, altrove si disseta;~ ~scopre nuovi orizzonti,~ ~ 579 35| suo sen, come da fiala~ ~dissuggellata, tenera~ ~una fraganza esala.~ ~« 580 31| foglia che ingiallita~ ~si distacca dal suo ramo:~ ~sale quasi 581 15| anime nostre novo balsamo distilli,~ ~come sopra inaridito 582 32| voi sapete) laceri, distrutti,~ ~ischeletriti, dai pallidi 583 29| rivelaste la fonte di quella diva luce~ ~che del Vero e del 584 Let| alla poesia genovese, sì da diventare "o Poeta zeneize" per antonomasia, 585 40| comprato~ ~uno che non è molto, divertiti con quello»,~ ~io cheta, 586 35| effimera,~ ~e ha un profumo divino;~ ~ei nelle dotte pagine~ ~ 587 6| un augellin provava una dolcissima~ ~romanza, altalenando sulla 588 13| augelletto,~ ~che racchiude dolcissime~ ~note nel picciol petto:~ ~ 589 16| usignolo~ ~nel brolo~ ~un canto dolcissimo piange:~ ~è musica l'onda 590 2| In lui quetammo l'anima dolente~ ~nella memoria dei sofferti 591 29| accolgo nel dirvi: addio! dolore:~ ~è uno schianto dell'anima, 592 44| frutto gustoso - saremo doman.~ ~Deh! il sol non l'aduggi - 593 8| sorriso suo più bello,~ ~domanda: - mio piccin, che cosa 594 42| luce e di colori,~ ~tuo don del vessil patrio~ ~il bianco, 595 2| arbor vedi che tanta a noi dona~ ~oggi messe di frutti e 596 13| all'alma~ ~più combattuta donavan la calma.~ ~M'hanno detto 597 15| pigre, al palpito dell'onda dondolando lente e gravi;~ ~sin nel 598 19| strenne, è un diluvio di doni.~ ~Se ne potesse avere di 599 7| rugiada,~ ~e illuminata da una doppia fiamma....~ ~Fiamma che 600 38| stessi cheto~ ~mi facevi dormir sovra i ginocchi.~ ~Ora, 601 36| anima mia.....~ ~voglio dormire..... oh! che sonno m'assale...~ ~ 602 35| profumo divino;~ ~ei nelle dotte pagine~ ~non ha un nome 603 Let| patriottici e sociali. E non dovrà mancare per conseguenza 604 22| grazia e leggiadria....~ ~dovresti dir.... la dici? -~ ~- Cosa?... - 605 6| sulla frasca.~ ~Voci e vita dovunque: il pesco e il mandorlo~ ~ 606 2| lontani,~ ~quando, tra il dubïar, fioria la speme~ ~buona 607 26| guardo augurando, l'erta dubïosa.~ ~Possa un giorno tu attingere~ ~ 608 40| maledire~ ~tutto, e per dubitare dell'uom, dell'avvenire,~ ~ 609 43| che incede fra triboli e dumi,~ ~che arrestano il passo, 610 1| lasciate nel pianto e nel duolo,~ ~ne abbiamo tanto bisogno 611 37| della sventura.~ ~Intendo: è duro scorgerlo~ ~a quel modo 612 | ebbene 613 28| benedetta,~ ~che mi calma d'ebbrezza~ ~e di fior sparge la difficil 614 24| volto,~ ~bevo quei baci ed ebbro le sue parole ascolto:~ ~ 615 13| e fiori,~ ~dove le note echeggiano~ ~di giulive canzoni,~ ~ 616 15| della speme ridestate gli echi spenti e dell'amore,~ ~assopite 617 17| non possono de' figliuoli educare....~ ~Mercè vostra, signori, 618 29| deponeste d'affetto,~ ~che educaste lo spirito ed al chiuso 619 Let| sani e vitali principii di educazione, come quelle che parlano 620 35| goccia,~ ~non ha la vita effimera,~ ~e ha un profumo divino;~ ~ 621 6| finestra a me saliano~ ~effluvî di mughetti e di vïole:~ ~ 622 24| illustrazioni belle d'artisti egregi.~ ~Ma, vedi, mamma, questa 623 5| a cui, con un palpito eguale,~ ~rispondono i vostri due 624 Let| opera creatrice si manifesta egualmente nelle cose più esigue come 625 35| fiore~ ~Bella è la rosa: - elevasi~ ~superba sullo stelo;~ ~ 626 6| amorose~ ~cadenze espresso, s'elevava un cantico~ ~a tutto quanto 627 | ell' 628 13| circonda~ ~d'amorosi pensieri emana un'onda.~ ~Ahimè! la dolce 629 15| Vittor Hugo, bimbi, amor d'Emilio Praga.~ ~Mentre il ceppo 630 15| assopite in noi dell'odio l'empia fiamma e del livore:~ ~da 631 2| ei tutta quanta~ ~la casa empie di sè: or non c'è più~ ~ 632 37| le dissi: - pazienza!~ ~E entrai: Mariuccio il candido~ ~ 633 6| Dall'aperta finestra entrava un limpido~ ~caldo raggio 634 6| quanta, quanta allegrezza entro dell'anima~ ~quanto splendor 635 9| di chiare acque tra l'erbe, d'implumi un pigolio,~ ~ 636 16| dal solco l'allodola s'erge~ ~sull'ali, s'immerge~ ~ 637 27| squilla~ ~che scende giù dall'ermo colle e via~ ~via si propaga 638 16| cose belle~ ~per il bambino Ernestino Gromi~ ~O Madre, son tante 639 26| sali,~ ~guardo augurando, l'erta dubïosa.~ ~Possa un giorno 640 35| dissuggellata, tenera~ ~una fraganza esala.~ ~«È un bianco giglio» 641 24| Questa è la strenna, esclamo, che sovra tutte agogno.~ ~ 642 Let| egualmente nelle cose più esigue come nelle più appariscenti.~ ~ 643 35| o è fior di prato? o esotico~ ~fiore? o fiorin di bosco?~ ~ 644 2| foglie e dei fior libero espande,~ ~dei fiori che una man 645 42| stel,~ ~e di fra i rami espandesi,~ ~dolce qual di leuto,~ ~ 646 26| intorno~ ~ella s'adopra con esperta mano,~ ~campeggi alto e 647 Let| infanzia: esse sono modeste espressioni della sua anima, ma valgono 648 6| aura, in amorose~ ~cadenze espresso, s'elevava un cantico~ ~ 649 13| stanno, in dolce rapiti estasi, i santi.~ ~Ahi! ma rubar 650 25| occhi...~ ~io ci rimango estatica~ ~davanti a quei balocchi.~ ~ 651 36| ma si vedea ch'ell'era estenüata.~ ~Senza smorfie prendea 652 15| dice la scintilla che s'estingue?~ ~che gli narra il cepperello, 653 43| su quell'alma,~ ~ed all'Esule infelice~ ~ la speme e 654 10| il tripudio del convivio esulta:~ ~ti fia, gli istanti cari,~ ~ 655 10| strugge.~ ~Ed all'inconscia etade~ ~l'altra, che sa le amarezze, 656 33| di luogo, per mutar d'etate~ ~potrò scordarle. Qui mi 657 4| di cielo,~ ~in alto, nell'etere immenso.....~ ~Ornella, 658 39| siccome allodola,~ ~sempre all'Eterno Vero, -~ ~tu, che nel sen 659 28| lontani~ ~è trascinato dagli eventi umani,~ ~oh! quanto oggi 660 Let| appariranno con maggiore evidenza da «Così al vento nelle 661 18| delle forze di ognuno.~ ~F. Faure~ ~Sul nostro cammino 662 | facciano 663 | faccio 664 6| il pesco e il mandorlo~ ~facean gran pompa di foglie e di 665 | facevi 666 Let| dell'età sua più matura, facilmente riconoscibili per il maggior 667 17| ribalta sol io:.... se mi fallisce~ ~la memoria?... può darsi!... 668 26| stanco e triste l'ali,~ ~cui falliva la meta luminosa,~ ~ripiego, 669 Let| parlano di santi affetti famigliari e di nobili ideali e in 670 35| crine se ne adornano~ ~le fanciulle per vezzo:~ ~poi che la 671 10| Oggi tutto che guardi a te, fanciullo,~ ~sorride blandamente.....~ ~ 672 | farà 673 35| sugge l'ape ingegnosa;~ ~la farfaletta vagola~ ~lieve su lei si 674 2| nostra pianta,~ ~angelica farfalla in un minuscolo~ ~involucro 675 25| nostra cameretta;~ ~amiamo le farfalle, amiam le rondini,~ ~che 676 | farli 677 | farvi 678 1| sciolgono il ghiaccio che ci fascia l'alma;~ ~smussan gli angoli, 679 40| abbia per voi miracoli, fascini di dolcezza;~ ~in virtù 680 31| Ei la dice; - è tale il fascino~ ~di quel detto, che suade~ ~ 681 5| sei pur giunta, o piccola fata,~ ~o musica, o luce, o calor.~ ~ 682 6| inverno rigido~ ~ho gli occhi faticato~ ~sovra i libri, lontana 683 20| materna lacrima:~ ~quante fatiche cadon nell'oblio~ ~per quei 684 20| esso la calma:~ ~delle voci fatidiche~ ~blandian l'orecchio, accarezzavan 685 Let| leggiadra armonia e di squisita fattura, ed i pensieri che germogliano 686 18| delle forze di ognuno.~ ~F. Faure~ ~Sul nostro cammino una 687 31| desta:~ ~non compaia, non favelli~ ~l'odio in mezzo a tanta 688 14| orpello,~ ~un tessuto di favole leggiadre.....~ ~il vero 689 43| core già sente maggiore la .~ ~Gia per l'itale contrade~ ~ 690 37| speranze a tessere~ ~si fea la mamma: il mondo~ ~intero 691 | fece 692 35| rugiada e vivido~ ~raggio fecondator.....~ ~E noi t'offriam questo 693 42| raggio benefico,~ ~raggio fecondatore,~ ~questo amoroso palpito,~ ~ 694 18| al mare,~ ~che in piogge feconde poi sente~ ~la terra tornare.~ ~ 695 35| cultore)~ ~la sacra zolla fendesi.....~ ~ecco ne balza il 696 43| che arrestano il passo, feriscono il piè,~ ~raccoglie quei 697 29| ricordi? - voglio!~ ~Sta nel fermo volere la virtude segreta,~ ~ 698 2| le caste api dal bugno~ ~fervide all' appio, alla melissa, 699 29| polsi, nella mente~ ~un fervor di lavoro, di studio, prepotente;~ ~ 700 17| abbiam d'attorno,~ ~noi, cui feste un ambiente tutto amorevolezza,~ ~ 701 21| tratto -~ ~«oggi - dice - festeggiasi Papà!~ ~«T'ho portato una 702 5| dell'ale,~ ~è il suo, quel festevole grido,~ ~a cui, con un palpito 703 9| ciascuna farà sì che la festicciola~ ~sia di lor degna e delle 704 27| mia madre! - e a lei corro festosa. -~ ~ 705 18| palpito anelo.~ ~Così, nelle fiabe, il viatore,~ ~che vede 706 35| niveo~ ~suo sen, come da fiala~ ~dissuggellata, tenera~ ~ 707 15| mai vede nelle lingue~ ~fiammeggianti? che gli dice la scintilla 708 43| nostre case splende~ ~la fiammella vereconda~ ~che le nuove 709 41| Vendi fiammiferi~ ~Due per un soldo! Ne vuole 710 17| che figura!... che fiasco!... mamma, gli è vero, di',~ ~ 711 6| la pronuba stagione~ ~col fiato che feconda, e i fiori tornano,~ ~ 712 34| in questa e in quella tu, fida lucerna,~ ~spandi il conforto 713 7| mio Pippetto, ripiglia~ ~fidente il tuo cammino.~ ~Questa 714 40| convincimento~ ~se con tanta fiducia, Signori, io mi presento.~ ~ 715 Let| dire di Dante, l'arte è figlia della natura e quasi nipote 716 33| bocca, e udirsi chiamar: figliola amata,~ ~solo ed unico bene, 717 17| rispondeva la mamma, ma sì, figliuola mia,~ ~non temere di nulla, 718 17| sa come finisce...~ ~che figura!... che fiasco!... mamma, 719 20| sfilavano~ ~gravi austere figure, lentamente~ ~all'occhio 720 36| mamma addolorata;~ ~e con un fil di voce: «O mia mammina,~ ~ 721 33| battuta d'aspetto: - li filai~ ~tutti da cima a fondo. - 722 24| negozio. - A noia~ ~alla fin fine vengono tutti i trastulli, 723 24| negozio. - A noia~ ~alla fin fine vengono tutti i trastulli, 724 17| può darsi!... Dio sa come finisce...~ ~che figura!... che 725 17| miei signori garbati,~ ~ho finito e mi pare tempo: - ma se 726 2| giugno,~ ~era nel verde e ne' fioretti opimo~ ~il suolo, e uscian 727 2| quando, tra il dubïar, fioria la speme~ ~buona nelle nostre 728 35| prato? o esotico~ ~fiore? o fiorin di bosco?~ ~qual'è de' molli 729 34| come in proprio terreno,~ ~fiorisca il riso animallegratore,~ ~ 730 23| tutto ride e scintilla,~ ~fioriscon le vïole,~ ~il mondo è una 731 Let| infanzia possa ispirare, gli fiorivano sulla penna in versi pieni 732 40| motto «il dovere» tener fisse le ciglia,~ ~aver due culti 733 40| visïon risplendente,~ ~a cui fissiate il guardo come i Magi alla 734 17| amica,~ ~abbiam visto la fitta tenebria dileguare:~ ~foste, 735 43| spegnesi il foco:~ ~che tenebre fitte, che gelo, che orror,~ ~ 736 18| torrente, e il torrente~ ~al fiume, che l'onde al mare,~ ~ 737 24| regioni lontane, e monti, e fiumi,~ ~in pelle rilegato, con 738 35| delle tiepide~ ~aure di Floreale?~ ~Ama dell'acque il murmure~ ~ 739 26| Da Voi, Gentile, con vena fluente~ ~deriva il verso, e amor 740 33| rilento,~ ~indi a furia, con foga - d'un tratto lo sgomento~ ~ 741 31| cruccio e vizzo cade~ ~come foglia che ingiallita~ ~si distacca 742 Let| detto ai suoi tempi Paolo Foglietta, era chiamato il Poeta dei 743 35| affettüosa sboccia:~ ~ogni fogliuzza morbida~ ~ha di sangue una 744 9| Chiacchere di bimba~ ~Dio!! che folla.... e ora, come cavarmela 745 13| C'erano spine e tenebre~ ~folte sul mio cammino,~ ~quando 746 33| filai~ ~tutti da cima a fondo. - I versi erano gai,~ ~ 747 13| vivo e sincero~ ~per chi le fonti mi scoprì del vero.~ ~C' 748 33| quella santa pupilla,~ ~formarsi e per le gote discendere 749 40| che vi mostri~ ~l'Italia forte e ricca mercè i figliuoli 750 Let| volevano incitare gli stessi a forti e civili propositi, mentre 751 32| Fanciulli a cui fu amica la fortuna,~ ~fanciulli paffutelli 752 18| intelligente unione delle forze di ognuno.~ ~F. Faure~ ~ 753 2| parve la recente,~ ~povera fossa, sopra cui piangea~ ~la 754 | foste 755 | fosti 756 35| dissuggellata, tenera~ ~una fraganza esala.~ ~«È un bianco giglio» 757 36| sottile e delicata,~ ~una fragil cosuccia, un angioletto;~ ~ 758 3| fior d'aprile~ ~da la tenüe fragranza,~ ~mio tesoro, mio monile,~ ~ 759 27| me di rose e di vïole~ ~fragranze sulla lieve ala de' venti;~ ~ 760 Let| giovani anni siano a quelle frammiste che sono frutti man mano 761 16| piange:~ ~è musica l'onda che frange,~ ~la squilla che prega~ ~ 762 6| romanza, altalenando sulla frasca.~ ~Voci e vita dovunque: 763 22| suggeritemi, amici,~ ~una frase, un pensiero....~ ~«Tanti 764 24| rilegato, con arabeschi, e fregi,~ ~ed oro, e illustrazioni 765 15| tremolanti del buon vecchio freme un nome;~ ~tutto il bel 766 7| scrisse col sangue del suo cor fremente:~ ~La Patria amate, amate 767 15| sega:~ ~sin nel portofrequente pigre posano le navi,~ ~ 768 Let| profumo soavissimo di graziosa freschezza.~ ~Notava già il Macaggi 769 15| come sopra inaridito fior freschissimi zampilli:~ ~risonate, cristalline 770 2| batuffo~ ~soffice che di fresco latte odora,~ ~con un musino 771 21| mentre io venia giù in fretta».~ ~Io mi levo, e: deh!, 772 35| dipinto:~ ~di vellutata fronda~ ~l'amarilli si vanta,~ ~ 773 2| l'augello in tra l'amate fronde».~ ~III~ ~Oh, veramente 774 16| dell'«Ave»,~ ~che spiana le fronti e le piega.....~ ~Io musica 775 5| d'amor.~ ~È il suo, quel frullare dell'ale,~ ~è il suo, quel 776 9| selvatiche roselline, un fruscio~ ~di chiare acque tra l' 777 26| fonte trova ristoro.~ ~E il frutice gentil, a cui d'intorno~ ~ 778 19| fanciulli~ ~è l'ideale: frutta, chicche, baci, trastulli,~ ~ 779 43| tutto è festa:~ ~volta è in fuga in questo giorno~ ~ogni 780 36| belle,~ ~che hanno potere di fugar la noia~ ~e mettere nei 781 27| lene suon di chiare acque fuggenti:~ ~ogni borgo s'allieta 782 5| bocca al sorriso,~ ~la bella fuggiasca tornò.~ ~La rondine bruna 783 7| Italia ai suoi destini~ ~più fulgidi levò, solo: - Mazzini! -~ ~ 784 | fummo 785 33| cielo~ ~quant'è largo d'un funebre copre ed immenso velo,~ ~ 786 19| come si sta bene vicini al fuoco e intorno~ ~alla mensa imbandita! 787 8| baci in viso.~ ~La mamma è furba, e sa legger negli occhi~ ~ 788 | Furono 789 29| pensiero,~ ~io trarrò (del futuro la mente si compiace)~ ~ 790 9| ahimè! son~ ~davvero in gabbia: -~ ~ebbene, sia morta ogni 791 17| Signori, (oh! non mi gabbo)~ ~tal qual voi sorridete, 792 35| e il ricciuto garofano~ ~gaiamente dipinto:~ ~di vellutata 793 33| bambini tutti messi in gran gala.~ ~ dirimpetto, sovra 794 9| cavarmela potrò?~ ~darla a gambe?... vediamo: sì, proprio! - 795 16| ancora, che ha tutta la gamma:~ ~- la voce di mamma! -~ ~ 796 25| Amian voi tutti, che con gara nobile~ ~proseguite l'intento 797 17| gentilissime, miei signori garbati,~ ~ho finito e mi pare tempo: - 798 18| seduce~ ~d'un tratto la garrula schiera:~ ~sei stella che 799 36| dar della vïola~ ~al mio garrulo verso,~ ~che una musica 800 2| ebbe coi venti,~ ~ebbe coi geli! - ma la stagion ria~ ~passò, 801 37| cura:~ ~t'ha toccata la gelida~ ~ala della sventura.~ ~ 802 6| ci scioglie dal torpore gelido~ ~la pronuba stagione~ ~ 803 42| candidi~ ~il giglio e il gelsomino,~ ~ed il mare è turchino,~ ~ 804 9| ramicelli, mettete le gemine, boccie, aprite-~ ~vi, fiori, 805 19| bel giorno.~ ~E quando i genitori leggon la letterina~ ~che 806 Let| particolarmente alla poesia genovese, sì da diventare "o Poeta 807 17| mamma, mia,~ ~voi, fior di gentilezza, voi, fior di cortesia,~ ~ 808 17| a voi, signore~ ~buone, gentili, amabili, parlo a voi con 809 17| di santo....~ ~Signore gentilissime, miei signori garbati,~ ~ 810 33| anno scorso~ ~mi prestai gentilmente. - Vo' dire che il discorso~ ~ 811 34| riso animallegratore,~ ~e germogli nel tuo candido seno~ ~la 812 Let| fattura, ed i pensieri che germogliano nelle menti tenerelle erano 813 2| Quel ch'era verde e tenero germoglio~ ~fatto oggi è pianta vigorosa 814 35| leggiadro fior.~ ~Bello è il gesmino candido,~ ~e il rosëo giacinto,~ ~ 815 22| favella sciolta:~ ~tu sorridi, gesticoli~ ~con grazia e leggiadria....~ ~ 816 20| l'anima mia.~ ~Impazïente gettavo le coltrici~ ~ed anelavo 817 40| vostri,~ ~un'Italia che getti torrenti ampî di luce~ ~ 818 13| ha palpiti~ ~ancor non ho ghermita.....~ ~È gonfio il cor.... 819 1| vostra carezza~ ~sciolgono il ghiaccio che ci fascia l'alma;~ ~ 820 36| testa~ ~la nuzïal porrai~ ~ghirlanda, e dentro il core la tempesta,~ ~ 821 2| corrà per farne al crin ghirlande.~ ~Sorella, e allora noi 822 43| sente maggiore la fè.~ ~Gia per l'itale contrade~ ~una 823 35| gesmino candido,~ ~e il rosëo giacinto,~ ~e il ricciuto garofano~ ~ 824 43| disser: la casa è un chiuso giardin:~ ~la donna dev'esser la 825 6| damaschine rose~ ~nell'attiguo giardino s'arruffavano,~ ~mentre 826 6| sovra i libri, lontana dai giocattoli:~ ~e n'ho letto, sapete, 827 39| bella Speme.~ ~Quasi inutil giocattolo~ ~non mai la Fe' s'infranga,~ ~ 828 38| o sorella,~ ~allora si giocava spensierati?~ ~Che schiamazzar, - 829 40| ma a quattrocchi~ ~che il gioco non si scopra) quando vo' 830 26| altezza che n'attrae, nella gioconda~ ~e pura luce immergere~ ~ 831 16| spandon per l'äer sereno:~ ~gioconde canzoni~ ~rampollan dal 832 26| Porti il nuovo anno nuove gioie al cuore~ ~della Madre, 833 33| quella bocca ripetere, gioiendo, il vostro nome,~ ~mentre 834 5| è sul monte,~ ~la nuova giornata spuntò.~ ~Ritorni la gioia 835 18| uniti, lontano,~ ~poichè - giova dirlo? - la stella,~ ~che 836 2| veramente a noi tutti, Giovanni!~ ~In lui quetammo l'anima 837 36| Vorrei che allor che sulla giovin testa~ ~la nuzïal porrai~ ~ 838 41| alla gruccia,~ ~tornò in giro a vociar: «facciano acquisto».~ ~ 839 26| guida e avvalora,~ ~voi gittate la semente.~ ~Ah! non mai 840 6| occhi paterni inondati di giubilo,~ ~il bacio della mamma 841 2| il grano sotto il sol di giugno,~ ~era nel verde e ne' fioretti 842 35| infantile, tenera~ ~nostra anima giulia,~ ~esso - o dolce miracolo!~ ~ 843 1| troviamo ancora la nota giuliva,~ ~rosei bambini, bei bambini 844 13| le note echeggiano~ ~di giulive canzoni,~ ~dove i bambini 845 6| bella speme sorridea di giungere~ ~una medaglia d'oro,~ ~ 846 5| bruna, Mirella,~ ~sei pur giunta, o piccola fata,~ ~o musica, 847 40| mi raccomando,~ ~che il giuoco non si scopra, se no son 848 24| poi~ ~queste cose, siam giusti, non fanno più per noi. -~ ~ 849 6| le pecchie d'oro~ ~liete givan predando da' lor calici~ ~ 850 Let| per antonomasia, come si gloriava con orgoglio oraziano, di 851 33| grand'urlo,~ ~cader le prime gocce larghe come soldoni~ ~e 852 35| morbida~ ~ha di sangue una goccia,~ ~non ha la vita effimera,~ ~ 853 35| vederle,~ ~della guazza le gocciole~ ~tra le sue foglie perle:~ ~ 854 42| qual di leuto,~ ~da cento gole armoniche~ ~un allegro saluto,~ ~ 855 33| grembiulino, a un'altra la gonnella~ ~o i ricci accomodavano 856 23| selva piena~ ~di trilli e di gorgheggi.....~ ~Che gazzarra! che 857 32| l'iniqua legge~ ~che ci governa e l'uom dall'uom disgiunge,~ ~ 858 40| nostro chiacchierio vi rïesce gradito,~ ~che vi carezza l'anima, 859 23| tradurre in questi miei~ ~grami versi, - o cantore~ ~esser 860 21| babbo, t'adoro -~ ~nel mio gramo linguaggio....~ ~oh! ma 861 33| strappano ai bambini päurosi un grand'urlo,~ ~cader le prime gocce 862 31| tutto:~ ~quasi in mole di granito~ ~che non teme l'onda alterna,~ ~ 863 2| giocondo!~ ~spighiva il grano sotto il sol di giugno,~ ~ 864 2| oggi messe di frutti e grata ombria?~ ~Che lotta nell' 865 35| altre stelle in cielo:~ ~grato è quel che sprigionasi~ ~ 866 12| Che fu? - Passò una nube~ ~gravida di minaccia:~ ~sovra la 867 Let| un profumo soavissimo di graziosa freschezza.~ ~Notava già 868 44| fiore oggi siamo - il fior grazïoso,~ ~il frutto gustoso - saremo 869 38| un giovinetto~ ~che sa di greco e sa di latino;~ ~ma t'amo 870 33| questa e a quella~ ~ad una il grembiulino, a un'altra la gonnella~ ~ 871 38| singhiozzando,~ ~tenevi in grembo quei miseri resti;~ ~e tremavi 872 2| e il corpo sotto il gelo greve;~ ~ma sorridenti ognor, 873 29| all'opra! all'opra!~ ~- mi gridava una voce - caccia l'inerzia; 874 27| fioriti spini~ ~della siepe, gridii, voci, richiami,~ ~di passeri, 875 11| nidiate:~ ~va pel bosco quel gridio,~ ~ne son piene le vallate:~ ~ 876 16| per il bambino Ernestino Gromi~ ~O Madre, son tante le 877 41| fatto mesto, appoggiato alla gruccia,~ ~tornò in giro a vociar: « 878 41| Dammene quattro e scelte: hai guadagnato~ ~molto quest'oggi? - Molto? 879 15| bottega;~ ~non ha moto la gualchiera, non ha stridi oggi la sega:~ ~ 880 12| di minaccia:~ ~sovra la guancia impube,~ ~sovra la bella 881 36| bionda testolina~ ~tra i guanciali l'ho vista sprofondata;~ ~ 882 32| intirizziti~ ~( v'accorgete) e guardano con occhi~ ~pieni d'attonitaggine 883 10| giovinetto~ ~Oggi tutto che guardi a te, fanciullo,~ ~sorride 884 18| faro, tu stella di cielo:~ ~guardiamo a te noi, dallo spino,~ ~ 885 43| possedono il loco~ ~a cui guardian fosco sta il muto dolor.~ ~ 886 35| mattino, a vederle,~ ~della guazza le gocciole~ ~tra le sue 887 40| avvenir conduce.~ ~ miglior guiderdone, ricambio migliore~ ~ 888 33| immenso velo,~ ~dopo il guizzo dei lampi e de' troni il 889 44| fior grazïoso,~ ~il frutto gustoso - saremo doman.~ ~Deh! il 890 15| bimbi, amor di Vittor Hugo, bimbi, amor d'Emilio Praga.~ ~ 891 Let| affetti famigliari e di nobili ideali e in cui fanno capolino 892 9| bocche aperte al sorriso, che ignorate l'asprezza~ ~ed invogliate 893 32| non punge,~ ~ai quali è ignota ancor l'iniqua legge~ ~che 894 12| la bella faccia~ ~le rose illanguidirono,~ ~stetter chinate e chiuse.....~ ~ 895 6| nella quïeta e bianca illeggiadrivasi~ ~stanzetta di fanciulla:~ ~ 896 17| tavoli della temuta scena,~ ~illico et immediate scomparve la 897 7| fiori e da rugiada,~ ~e illuminata da una doppia fiamma....~ ~ 898 2| sorgea~ ~ancora a noi s'illuminava il mondo,~ ~ancora l'avvenir 899 15| maggio:~ ~e s'affollano le imagini del passato tumultuando:~ ~ 900 19| fuoco e intorno~ ~alla mensa imbandita! oh! il Natale è un bel 901 32| anzi, la scelta vi mette in imbroglio.~ ~Il Natale è per voi: - 902 10| fango che dilaga;~ ~che, immacolato, fra tante sozzure~ ~«sol 903 43| quell'alma corrucciata:~ ~un'immagin bëatrice~ ~solo ha possa 904 26| sapïente~ ~magistero, d'immagini leggiadre.~ ~Lunge da Voi, 905 10| Che cosa è il mondo? - Un immane trastullo~ ~pel tuo sguardo 906 17| temuta scena,~ ~illico et immediate scomparve la paura:~ ~mi 907 5| mondo?.... la vita?.... un'immensa~ ~distesa di muto squallor.~ ~ 908 16| allodola s'erge~ ~sull'ali, s'immerge~ ~nel sole trillando, cantando;~ ~ 909 26| nella gioconda~ ~e pura luce immergere~ ~l'anima ch'ora s'alza 910 32| adocchiando qua e nelle immondezze,~ ~che non han da coprirsi 911 18| luce alla mente~ ~un vero immortale balena,~ ~e ogni anima, 912 7| chiudi il monito santo e impara il nome~ ~di Colui che l' 913 25| provvide~ ~maestre, che c'imparano il sentiero~ ~della virtù 914 39| affatica,~ ~ma la sostien nell'impeto~ ~una virtude amica,~ ~se 915 38| bocche di rosa:~ ~poscia impietrito a te rimasi allato,~ ~che 916 39| virtude amica,~ ~se ben la implora l'anima~ ~con Fede e con 917 9| chiare acque tra l'erbe, d'implumi un pigolio,~ ~uno schiarir 918 10| Oh! fosse dato all'uom imporre: «arresta»~ ~all'attimo 919 27| amorosa movesi ed olezza~ ~impregnata dai fior l'aura di maggio.~ ~ 920 Let| qui veramente si tratta - impresa di più grave difficoltà 921 6| sulla~ ~bocca saliva un'improvvisa musica~ ~siccome fior da 922 12| minaccia:~ ~sovra la guancia impube,~ ~sovra la bella faccia~ ~ 923 29| tanto nel mio cuore~ ~tesoro inalienabile deponeste d'affetto,~ ~che 924 15| balsamo distilli,~ ~come sopra inaridito fior freschissimi zampilli:~ ~ 925 31| dal suo ramo:~ ~sale quasi inavvertita~ ~una voce ai labbri: - 926 33| rilento,~ ~ma via via s'incalzavano. - Signori, che momento!~ ~ 927 43| itale contrade~ ~una forma incappucciata:~ ~non ha il ciel soli e 928 43| gelsomin.~ ~E l'uomo che incede fra triboli e dumi,~ ~che 929 42| questo calore~ ~vital che incende l'animo~ ~che corre in ogni 930 7| che guarda innanzi ad un'incerta meta;~ ~valica selve e monti,~ ~ 931 2| tra il serio e il buffo,~ ~incerto albore come di crepuscolo,~ ~ 932 Let| per giovani e che volevano incitare gli stessi a forti e civili 933 26| paragonarmi)~ ~offria all'«inclita Nice»~ ~in cambio d'un messaggio 934 26| in cambio d'un messaggio incliti carmi.~ ~Sgorga da tenue 935 19| leggon la letterina~ ~che incomincia: mio caro babbo, dolce mammina...~ ~ 936 10| rode e strugge.~ ~Ed all'inconscia etade~ ~l'altra, che sa 937 21| lodoletta~ ~«che su in alto incontrai questa mattina~ ~«mentre 938 8| debbo dire il ver, resto indeciso;~ ~ma una cosa su tutte 939 37| mamma.~ ~Oh! che strazio indicibile~ ~il che muta, senza~ ~ 940 31| le genti,~ ~tosto un nodo indissolubile~ ~stringe miseri e potenti:~ ~ 941 24| affà~ ~molto di più con l'indole mia, e gli studi, e l'età;~ ~ 942 13| trasvolan per le vie~ ~stellate, inebriandosi~ ~di celesti armonie~ ~e 943 6| vigilie,~ ~unico, vero, ineffabil ristoro~ ~a cui pensando 944 29| del cuore,~ ~è un tumulto ineffabile, è d'affetti una piena,~ ~ 945 29| gridava una voce - caccia l'inerzia; è loglio~ ~da sradicare: 946 21| vieni, vieni con me, bimbo inesperto,~ ~«bimbo, fa cor, - non 947 | Infatti 948 43| quell'alma,~ ~ed all'Esule infelice~ ~ la speme e un po' di 949 15| tapina,~ ~poi, l'afferra l'infernale buffa con la sua rapina.~ ~ 950 16| eterna armonia,~ ~profonda infinita:~ ~dal solco l'allodola 951 7| oggi s'accoglie,~ ~per te infiora, carissimo innocente,~ ~ 952 Let| sua anima, ma valgono ad infondere sani e vitali principii 953 39| giocattolo~ ~non mai la Fe' s'infranga,~ ~e ognor dentro dell'anima~ ~ 954 12| alle misere~ ~vigor novello infuse.~ ~Lascia che in questo 955 40| apparenza,~ ~ma l'apparenza inganna sovente, e non è senza~ ~ 956 21| fa cor, - non vo' mica ingannarti...»~ ~E il bel raggio di 957 21| core,~ ~«tarpa l'ali all'ingegno, uccide l'alma.~ ~«Vieni, 958 35| nettareo calice~ ~sugge l'ape ingegnosa;~ ~la farfaletta vagola~ ~ 959 2| blandimenti~ ~del cielo ingemma, e nuovi fiori e foglie~ ~ 960 31| vizzo cade~ ~come foglia che ingiallita~ ~si distacca dal suo ramo:~ ~ 961 32| ai quali è ignota ancor l'iniqua legge~ ~che ci governa e 962 32| del privilegio~ ~brutto ed iniquo? - ma certo un altr'anno~ ~ 963 9| che per più dilettanza~ ~s'innalza al cielo della luce nell' 964 42| variopinti augelli~ ~che s'innalzano al ciel.~ ~Da te, raggio 965 36| fortunato e quanto!~ ~t'innebbria nel profumo del suo petto,~ ~ 966 20| profumi e petali di rose.~ ~Inni alati, trofei, voci di gloria,~ ~ 967 35| bel fiore è simbolo~ ~d'innocenza e candor,.....~ ~Eppure 968 6| dolcezza,~ ~gli occhi paterni inondati di giubilo,~ ~il bacio della 969 17| questi giorni passati, un po' inquïeta:~ ~una sala, un teatro - 970 26| nell'onda fresca e pia~ ~(insazïato bea) delle parole~ ~vostre 971 40| quello»,~ ~io cheta, io non insisto; ma adagino, bel bello~ ~ 972 20| sopracciglio~ ~del babbo, e con insolita~ ~voce sentirsi dir: bravo, 973 5| anime, il nulla,~ ~e despota insonne il dolor. -~ ~Levate, o 974 20| premiazione~ ~Fu una notte d'insonnia: turbinavano~ ~nel mio cervello 975 18| soltanto può affrontare l'intelligente unione delle forze di ognuno.~ ~ 976 37| ala della sventura.~ ~Intendo: è duro scorgerlo~ ~a quel 977 37| fea la mamma: il mondo~ ~intero compendia vasi~ ~negli occhi 978 37| madre! Furono~ ~i tuoi sogni interrotti;~ ~giorni mesti seguirono,~ ~ 979 23| melodie.~ ~Oh! armonia mai più intesa!~ ~note belle, soavi,~ ~ 980 22| palpito~ ~abbian per quei ch'è inteso~ ~al morale benessere~ ~ 981 14| del Signore;~ ~io, nell'intima festa conviviale,~ ~lo ribattezzo 982 6| sorreggea la speranza, a me nell'intimo~ ~ridea la speme di ben 983 32| E vi passan d'accanto intirizziti~ ~( v'accorgete) e guardano 984 21| male, e quella calma~ ~«intorpidisce, indi raffredda il core,~ ~« 985 29| studio, prepotente;~ ~e intravedea, mettendomi con raddoppiata 986 17| della via,~ ~coll'animo intristito, coll'intelletto spento,~ ~ 987 39| la bella Speme.~ ~Quasi inutil giocattolo~ ~non mai la 988 44| nube maligna - il ciel non invada,~ ~la speme non cada - per 989 25| v'apponete, - in parte: inver mi tentano~ ~la gola certe 990 32| protegge,~ ~cui la cruda invernal brezza non punge,~ ~ai quali 991 26| messaggio, e la Gentile~ ~che l'invïava con affetto antico.~ ~Parve 992 24| via da me battuta~ ~corrò invidie e livori: ma l'alma combattuta,~ ~ 993 4| squallor!.....~ ~Non sente: l'invita una stella~ ~con un palpitare 994 9| ignorate l'asprezza~ ~ed invogliate al bene con la parola accorta~ ~ 995 2| farfalla in un minuscolo~ ~involucro constretta:) ei tutta quanta~ ~ 996 25| bericocoli,~ ~mandorle inzuccherate.~ ~Vedo poi ne' negozi delle 997 19| al perdono.~ ~Alla parola irosa la bocca è refrattaria....~ ~ 998 6| lume splendentissimo~ ~s'irradiava, e tutto a me d'intorno~ ~ 999 28| e atomi d'Amore ovunque irraggia!~ ~Domestiche pareti,~ ~ 1000 12| già già move spedito~ ~l'irrequïeto piede,~ ~ride la bocca,


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