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Un bel raggio di sole stamattina,
attraversò la serica cortina,
e disse in sua favella: «a che ristai?
«Lascia le coltri; senti: quel tepore
«intorpidisce, indi raffredda il core,
«tarpa l'ali all'ingegno, uccide l'alma.
«Vieni, bimbo, con me, corri all'aperto;
«vieni, vieni con me, bimbo inesperto,
«bimbo, fa cor, - non vo' mica ingannarti...»
E il bel raggio di sole come un matto
salterella qua e là....
m'accarezza, mi bacia, e - tutto a un tratto -
«oggi - dice - festeggiasi Papà!
«T'ho portato una bella canzoncina,
«e l'ho rubata ad una lodoletta
«che su in alto incontrai questa mattina
«mentre io venia giù in fretta».
Io mi levo, e: deh!, grido, deh! mi porgi,
ed ei mesto: «Peppino non t'accorgi
«di questo brutto e nero nuvolone?
«È il mio fiero nemico, ei m'odia a morte
il bel raggio di sole - ahi! dura sorte,
e che dirò quest'oggi al babbo mio?
Va bene; - gli dirò - babbo, t'adoro -
nel mio gramo linguaggio....
oh! ma se avessi la canzone d'oro,
la canzone del povero mio raggio!....