Carlo Malinverni
Sinite parvulos

Tra le pareti domestiche

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Tra le pareti domestiche

Come è bella la calma,

la pace del Natale!

Quanta dolcezza scende oggi nell'alma,

nell'alma che sull'ale

dorate dell'Amor poggia e vïaggia,

e atomi d'Amore ovunque irraggia!

Domestiche pareti,

tanto care a chi mai

v'abbandonò, - testimoni discreti

de' giorni mesti e gai,

caldo sospir di chi in lidi lontani

è trascinato dagli eventi umani,

oh! quanto oggi voi siete

maggiormente dilette

piene di voci affettüose e liete:

in maggio, le selvette,

che il nuovo sole rinnovella e scuote,

risonano così d'allegre note.

Intorno al focolare

s'aduna la famiglia

rievocando le sembianze care:

bagna, è vero, le ciglia

al pio ricordo, - pur sente che l'alma,

pianta e invocata, aleggia in quella calma.

Non vi sia chi nel seno

odio o livore accolga:

come un ciel senza nubi, sia sereno

l'aspetto: - Iddio deh! tolga

che dell'ira il balen passi negli occhi

e la bestemmia dalle labbra scocchi.

Al povero che piange

alcun non sia che dica:

vanne, la tua miseria non mi tange:

pronta la mano e amica

corra al soccorso e stilli sulle genti

(disse il Parini) i più soavi unguenti.

Al figlio che l'aspetta

venga la tua carezza,

la tua carezza, o madre benedetta,

che mi calma d'ebbrezza

e di fior sparge la difficil via.....

dolce carezza della madre mia!


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