Carlo Malinverni
Sinite parvulos

Dopo i cinque anni

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Dopo i cinque anni

per Agostino Oddone

della Scuola «Ambrogio Spinola».

È bello, dopo un tempo di fatica, di studio,

di vigilie protratte, d'ansie, questo tripudio,

che, quasi brezza satura di profumi rapiti

con ala leggerissima ai verzieri fioriti,

passa nei petti giovani, brilla negli occhi intenti

(han sorrisi ed han lacrime) di maestri e parenti.

Oh! quante volte cadde pesa la testa sopra

il quaderno ed il libro: ma tosto: «all'opra! all'opra!

- mi gridava una voce - caccia l'inerzia; è loglio

da sradicare: Alfieri dicea: - ricordi? - voglio!

Sta nel fermo volere la virtude segreta,

per la quale s'arriva la desïata meta».

Risonava la voce dura come rampogna:

io mi dicea, scotendomi: - Agostino, vergogna.

Vagheggian babbo e mamma per te premi ed onori;

oh! per te non s'attristino quei due teneri cuori:

e allor sentia nell'alma, nei polsi, nella mente

un fervor di lavoro, di studio, prepotente;

e intravedea, mettendomi con raddoppiata lena

a tavolino, il gaudio di quest'ora serena.

Pur, quest'anno, d'amaro vi si mesce una stilla:

o scuola «Ambrogio Spinola», o mia scuola tranquilla,

che ho imparato a conoscere, che ho imparato ad amare

sì come un'altra propria mia casa: o dolci, o care

memorie, a queste mura legate, o direttore,

o maestri, o compagni, che tanto nel mio cuore

tesoro inalienabile deponeste d'affetto,

che educaste lo spirito ed al chiuso intelletto

rivelaste la fonte di quella diva luce

che del Vero e del Bello al conquisto conduce,

quanto nel petto accolgo nel dirvi: addio! dolore:

è uno schianto dell'anima, è un singhiozzo del cuore,

è un tumulto ineffabile, è d'affetti una piena,

che turba il puro gaudio di quest'ora serena!

Un giorno, cittadino non inutile, spero,

onesto nell'azione, candido nel pensiero,

io trarrò (del futuro la mente si compiace)

a queste mura come a sacro asilo di pace:

deporrò sulla soglia quanto dal mondo si ha

di men puro: verrò ricco di Verità:

a te, maestro, il bacio darò riconoscente,

a te dirò: - diè sani frutti la tua semente.


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