Par.

  1   1|            aveva circa diciott'anni; era bella, fresca, e si voleva
  2   1|            ad un Maestro di scherma; era nota per avere un bel seno,
  3   1|            sua passione giubilata.~ ~Era un uomo d'oltre cinquant'
  4   1|            il suo primo amante".~ ~C'era un Irresistibile.~ ~Questo
  5   1|             Irresistibile.~ ~Ma egli era un uomo illibato; non accettava
  6   1|        sapeva leggere a prima vista. Era così esperto in materia
  7   1|            la biondina di terza fila era indiscutibilmente una magnifica
  8   1|              lui per confessargli ch'era vergine...~ ~La sera dell'
  9   1|           innocenza!... che il fatto era innegabilmente vero; - e
 10   1|            proprio non le piaceva.~ ~Era un signore logico e serio,
 11   1|         facoltoso, con barba ispida, era piuttosto avaro.~ ~La casa
 12   1|       divenne Mimi Bluette.~ ~Come c'era un Irresistibile, così c'
 13   1|             un Irresistibile, così c'era un Pittore. Uno di que'
 14   1|         faceva il nudo a maraviglia. Era un maestro del nudo, e lo
 15   1|  appartamento. Questa vasca da bagno era fatta nientemeno che a somiglianza
 16   1|              trentenne arruffata, ch'era gelosa come una Eumenide,
 17   1|         nelle bottiglierie.~ ~Questo era il solo criterio giusto
 18   1|           consigliò di spogliarsi.~ ~Era la più bella creatura nuda
 19   1|           avesse ancor mai veduta.~ ~Era perfettamente il seno come
 20   1|          valeva poco, ma in compenso era molto originale.~ ~Pare
 21   1|          Bluette.~ ~Mimi Bluette non era Caterina Seconda, e poteva
 22   1|             sullodato Segretario, ch'era un bel giovine, poliglotta,
 23   1|            mente alla dolce Bluette. Era una brava ragazza, poco
 24   1|            vita loro.~ ~Mimi Bluette era una stordita. Non diede
 25   1|            miracolo, che l'emicrania era passata. Si guardò nello
 26   1|       Bluette che le voleva bene, ch'era geloso di lei, anzi la preferiva
 27   1|             suoi bianchissimi denti. Era , con lei, disteso come
 28   1|          notte inoltrata; sentiva ch'era uomo forse da ucciderla, -
 29   1|      ballerina, tra i molti paesi ov'era stato, fra le avventure
 30   1|            disubbidire, ch'egli solo era un uomo.~ ~Non si moveva
 31   1|     profferito ancora una parola, si era lasciata prendere in silenzio,
 32   1|            che l'assaliva... E poi s'era stretta fra le spalle bianche,
 33   2|         cartoline illustrate. Parigi era una città come tutte le
 34   2|            in tutto quel disordine v'era un'assoluta coerenza. Quale?
 35   2|             accomandita, della quale era gerente un emulo di Max,
 36   2|         ognuno di que' bizzarri tipi era coerente con il bisogno
 37   2|       Rouquine.~ ~La Grande Rouquine era seccatissima di avere tanto
 38   2|             tzeco delle Batignolles, era suo fratello; cioè figlio
 39   2|      premièrre dansôse de la Scalà." Era un bel ragazzo, agile come
 40   2|         portò a cena.~ ~Il Régisseur era un uomo scrupoloso, che
 41   3|            si facevan battere; non c'era più mezzo d'avere una buona
 42   3|             perdeva un patrimonio ed era in debito con Jean Kiki.
 43   3|             cominciò il racconto. Ma era prolissa.~ ~- Enfin, ce
 44   3|             déboires!~ ~P'tit-Béguin era seduto quasi in braccio
 45   3|            d'un uomo colpito. Non lo era; e si rovesciò su Max come
 46   3|          Frattanto la Grande Roquine era uscita nella contrada e
 47   3|           stabile nel quale dimorava era di sua proprietà. Piccolo
 48   3|            bella italiana, forse non era che l'antenata.~ ~Si lasciò
 49   3|             Mimi Bluette.~ ~Micaello era partito con Minnie, rompendo
 50   3|       bellezza, e sentì che il ballo era la sua poesia. La natura
 51   3|              sua maniera di muoversi era come una danza innata.~ ~
 52   3|       venticinque mesi... E Max? Dov'era Max?~ ~Ripartito, scomparso;
 53   3|              protezione. Bluette gli era stata riconoscente, un paio
 54   3|           più.~ ~Povero Boblikoff... era così enorme, che, per una
 55   3|             madre dal seno classico, era giunta con l'intenzione
 56   3|      lasciarmi ripartire...~ ~Questa era una sfrontata bugia, perchè
 57   3|         agile maestro di scherma, ch'era costato a' suoi risparmi
 58   3|             d'un maestro di scherma; era grigio su le tempie, ma
 59   3|            semplicemente che Maurice era un uomo di buona famiglia, -
 60   3|       purtroppo decaduta.~ ~E poi, c'era forse un mezzo più gradevole
 61   3|           francese?~ ~ ~ ~Certo ve n'era un altro, ma lento e faticoso:
 62   3|             Bluette, che per istinto era di tutto curiosa, intellettiva
 63   3|          dello scibile quotidiano.~ ~Era un uomo così persuasivo,
 64   3|        honneur. Racontez.... etc."~ ~Era la sua storia.~ ~Più tardi
 65   3|             città.~ ~Come quel tempo era lontano!... Bluette rise.
 66   3|             certamente non lo amava. Era una sbadataggine della sua
 67   3|            Accademico Hubert Normand era in quell'inverno l'avventura
 68   3|            cabaret, certamente non v'era una ragione al mondo perchè
 69   3|            F. B. - precede il nome - era un uomo che su tutte le
 70   3|             agli occhi.~ ~Ma Bluette era certa che Jack si rassegnerebbe.~ ~
 71   3|             le stesse cose. Poichè v'era di mezzo la Manica.~ ~Non
 72   3|             tre.~ ~Lord Alfabeto non era vedovo  ammogliato; perciò
 73   3|          perciò mancava di prole. Si era fatto molto ricco nelle
 74   3|               questo Lord in riposo, era d'un'attività sorprendente.
 75   3|             poteva essere il figlio. Era stata quattro mesi a Londra.
 76   3|              fece quasi piacere. Non era certo innamorata di Jack,
 77   3|             la buttò per terra. Jack era molto contento, ed i suoi
 78   3|        brillavano, poichè My Blu non era spesso così gentile con
 79   3|             ancora i calzoni, My Blu era in camicia. Mise un paio
 80   3|            Jack; non tutti: qualcuno era sul letto.~ ~Com'egli faceva
 81   3|       Bluette ballare un nuovo ballo era come per certe donne prendersi
 82   3|              quel puro gentiluomo ch'era Lord Alfabeto, le cose complicate
 83   3|            Doyen.~ ~Il Forse-Patrick era una creatura splenética,
 84   3|         cimitero.~ ~My Blu frattanto era divenuta molto ricca. Possedeva "
 85   3|            sua faticosa maternità.~ ~Era una piccola creatura felice.
 86   3|            di più mandava profumo. C'era in lei, cosparsa nelle vene
 87   3|         forse di Bluette; ma Bluette era di moda, e la moda è una
 88   3|   vagheggiava sogni di conquista, ch'era nata per danzare con poesia
 89   3|             in luce che il poveretto era il più probo cittadino della
 90   3|             Dopo questa faccenda non era più lecito a Bluette ballare
 91   3|           domandava l'originalità.~ ~Era giusto; e Bluette ne convenne.
 92   3|       ballare il My Blu.~ ~Il My Blu era un ballo antichissimo; pare
 93   3|           tutto il corpo e tanto più era efficace quanto più il corpo
 94   3|        Questa bionda madre Malespano era diventata frattanto la donna
 95   3|             d'intraprendenza, che si era fatto conoscere nella metropoli
 96   3|              motociclette. Ma questa era storia passata. Honoré Messanges,
 97   3|          tempo aveva cambiato sport. Era diventato nobile di provincia
 98   3|              comte d'Olonzac, se non era nato proprio di lombi gentilizi,
 99   3|             autentico d'Olonzac. Non era molto alto di statura, -
100   3|          invece il signore d'Olonzac era un elegante ruffiano il
101   3|            portava un grembiulino ch'era tutto una maraviglia di
102   3|          dresseur de chiens savants, era stato il primo fallo di
103   3|               My Blu in quel momento era molto occupata a studiare
104   3|          ingentissime, sicchè My Blu era di eccellente umore.~ ~-
105   3|           sommaire!...~ ~Ed entrò.~ ~Era diventato veramente il signore
106   3|             signore d'Olonzac. Non c'era più  un particolare della
107   3|           Roré. Sapeva benissimo chi era costui: l'amante di Pinna,
108   3|            l'impeccabile maggiordomo era uscito a far compere per
109   3|           esser nata in Norvegia, ed era venuta di moda un anno che
110   3|          rimaneva Fred Chinchilla.~ ~Era ben fatta, con un leggero
111   3|     pellicceria.~ ~Roré per sei mesi era stato il suo amore. Ma in
112   3|            piega. Fred Chinchilla si era lasciata prendere per colpa
113   3|             la pazza Mary Dhjynn, si era tirata un colpo di rivoltella,
114   3|            Fred Chinchilla.~ ~My Blu era una donnina di nervi ultrasensibili,
115   3|         leggera ombra di malinconia. Era un poco inerte, un poco
116   3|            memoria se ne scordava... era stato un gran soffio di
117   3|           del suo pólline profumato. Era una donna venduta, eppure
118   3|           sua vita, e qualche uomo s'era puranche rovinato per lei,
119   3|           prezzo irragionevole; ma v'era sempre chi pagava per lei,
120   3| amministrazione. Ma invece M. Bollot era di sana pianta un galantuomo;
121   3|           fosse roba sua propria, ed era capace di bisticciarsi un
122   3|          tutti volevano bene; questa era la sua fortuna. C'era in
123   3|         questa era la sua fortuna. C'era in lei qualcosa che pareva
124   3|          acqua, tutto insomma di lei era composto in guisa che ogni
125   3|           camminato fra il vizio, ed era il vizio, ma pareva che
126   3|              d'un passo di Rag-Time, era stato per lei qualcosa più
127   3|              ricordava ogni tanto ch'era stato buono con lei, ch'
128   3|              stato buono con lei, ch'era stato per lei una specie
129   3|             e dolce fratello, che si era talvolta rasciugata in fretta
130   3|         vieil imbécile de Jack!...~ ~Era stato il solo che le avesse
131   3|           premeva incontrare. Questi era il figlio del Fabbricante
132   3|         patrono di Mimi Bluette. Non era difficile riconoscerlo anche
133   3|              da una madre gallinacea era venuto fuori così, lungo
134   3|         industria del pneumatico, ma era invece un provetto giocatore
135   3|     spiegando con volubilità ch'egli era nato per essere un uomo
136   3|             affari. Secondo lui Mimi era male amministrata. Quel
137   3|              Monsieur Bollot, se non era proprio un ladro, per lo
138   3|        proprio un ladro, per lo meno era un imbecille. Del resto
139   3|             resto lui, d'Olonzac, si era preso il gusto di appurare
140   3|       piccoli redditi professionali, era evidente che la bellissima
141   3|          fiorente... lui, d'Olonzac, era nato con il bernóccolo dell'
142   3|        maneggiano il suo denaro. Non era del tutto certa che Monsieur
143   3|           fosse un galantuomo; bensì era schiettamente persuasa che
144   3|            dubbio, sopra tutto quand'era coricato su le pellicce
145   3|             la negligenza di Bluette era compensata invece dall'attenzione
146   3|         maggiordomo impeccabile, non era persona di cattivo gusto.
147   3|       signore d'Olonzac. Secondo lei era la Provvidenza che mandava
148   3|               entrò nella stanza dov'era la sua padrona e si mise
149   3|         intrecciò le dita. Linette s'era levata in piedi, ma oscillava
150   3|        va-t-en!~ ~Quando già Linette era su l'uscio, e stava per
151   3|          cœur...~ ~- Bien, Madame.~ ~Era già nel corridoio, quando
152   3|         Olonzac!...~ ~"Mieux-que-ça" era uomo politico, aspirante
153   3|           ex-avvocato "Mieux-que-ça" era nato in un angolo di provincia,
154   3|          eleggerlo Presidente.~ ~ ~ ~Era un uomo agile, abile, malleabile,
155   3|          donna che aveva un passato, era sempre , dietro il suo
156   3|       siccome, in fondo, Bluette non era nata per frequentare Ministri
157   3|          Royale, Mimi Bluette, che v'era passata frammezzo, ancora
158   3|         cassa, - , forse, il mondo era peggiore d'apparenza che
159   3|             affabile, ammiratissimo, era partito alle 9 precise dalla
160   3|             non ammirasse quest'uomo era proprio Mimi Bluette. Gli
161   3|           sopra citate, Mimi Bluette era molto più allegra quando
162   3|           sait tout..."~ ~E Max? dov'era Max?~ ~Forse in galera,
163   3|             fiamma, - e tutto questo era un po' suo, era un lembo
164   3|         tutto questo era un po' suo, era un lembo dell'anima sua;
165   3|            nel caso di P'tit-Béguin, era certo una galanteria.~ ~
166   3|        classico, il primo, quello ch'era stato creato per la divina
167   3|              sera la Grande Rouquine era vestita di verde, d'un verde
168   3|              come l'elettricità.~ ~V'era molta gente quella sera,
169   3|              pugno di Boblikoff. E c'era il medesimo Boblikoff, che
170   3|         Rouquine.~ ~Questo Sanderini era magro come il tifo e luccicante
171   3|            moules-marinière".~ ~Mimi era distratta.~ ~Il Jokey Perry,
172   3|      importava niente, - perchè Mimi era distratta.~ ~Entrò Lucien-Lucienne,
173   3|          particolare dei prostituti. Era ben dipinto, e si mise un
174   3|             davanti allo specchio ch'era nel fondo. Poi si avanzò,
175   3|             almeno durante il pranzo era costretto ad abbandonare
176   3|     chiaramente che il vecchio Adamo era stato un personaggio inutile
177   3|        distratta irrequietudine.~ ~C'era qualcosa che visibilmente
178   3|             l'onest'uomo comprese ch'era meglio rispettare la sua
179   3|           rivoltelle ossidate.~ ~Non era più giovine; doveva esser
180   3|             divina Bluette, e non si era mai, se non per ischerzo,
181   3|             la divina Bluette non si era data mai. Lo guardava, soggiogata,
182   3|             gelosia di quell'uomo ch'era semplicemente uno sconosciuto, -
183   3|          guardava.~ ~Egli no.~ ~Egli era fierissimo, con la fronte
184   3|           anulare un solo anello, ch'era uno smeraldo intenso come
185   3|                   Ecco: poichè non s'era innamorata mai, era bella
186   3|            non s'era innamorata mai, era bella di tutta la sua bellezza
187   3|           sensi - null'altro.~ ~Ella era passata, quasi come una
188   3|                 E d'improvviso a lei era sembrato che un lungo bacio
189   3|             nudità.~ ~In silenzio si era nascosta dietro il velo
190   3|         nudità.~ ~La mano di Bluette era semplice come il suo spirito,
191   3|    invincibile dedizione.~ ~L'amava. Era la prima volta che amava.
192   3|            amava. Quasi per miracolo era divenuta un amore. Le pareva
193   3|               L'aria che respiravano era già piena del profumo di
194   3|              respiro...~ ~ ~E questa era poesia.~ ~Poesia fortuita,
195   3|              di Sciampagna.~ ~Questa era poesia.~ ~Poichè, fra le
196   3|             dalle calze di voilé, si era messa a piangere davanti
197   3|           Per due giorni e due notti era stata con lui, perdutamente
198   3|           neve del mese d'inverno si era levato nei due pomeriggi
199   3|          pallido sole.~ ~Quella casa era nascosta in una piccola
200   3|         Bluette.~ ~Ecco, e lo amava. Era con lui piccina, modesta,
201   3|              suoi occhi appassiti.~ ~Era un mattino freddissimo,
202   3|              aveva quel mattino! Com'era stanca e felice, povera
203   3|      domandasse: - Dove sei stata?~ ~Era stata nella felicità, null'
204   3|       felicità, null'altro. E questa era una cosa da non potersi
205   3|             che nel suo corpo stanco era piena di una insolita felicità,
206   3|             dal pettine quelli che s'era strappati.~ ~Allora venne
207   3|         saperlo?~ ~- Nulla, mammina. Era una semplice curiosità.~ ~
208   3|          voudrez, "Excellence!..."~ ~Era un uomo di Stato, non volle
209   3|            di fiordalisi, ma che non era più Bluette.~ ~Era una luce
210   3|           che non era più Bluette.~ ~Era una luce fedele su l'ombra
211   3|     volontaria solitudine; sparì com'era venuta, simile ad un raggio
212   3|          Questa creatura limpida, ch'era stata così bella da innamorare
213   3|            più nascosta verginità.~ ~Era stata una femmina di gioia,
214   3|              avevano posseduto.~ ~Ed era piena di malinconia quand'
215   3|              forse l'unica purità.~ ~Era piena d'irritazione quando,
216   3|        storia di Mimi Bluette.~ ~Non era mai stata fanciulla, ora
217   3|             amori che l'inseguivano; era stata paganamente la bellezza,
218   3|              attingere; il suo corpo era stato quasi una viva opera
219   3|        domandargli: "Chi sei?"~ ~Chi era? Nulla, quasi nulla; una
220   3|              tutti gli arcobaleni.~ ~Era stanco; aveva un'oscura
221   3|           vede sorgere l'oscurità.~ ~Era venuto a lei traverso una
222   3|          dedali della sua vita.~ ~Ma era fra quegli uomini che hanno
223   3|              per contorno l'ombra.~ ~Era passato di , per quelle
224   3|             padrona od un'amante. Si era detto pure che egli fosse
225   3|           comitati rivoluzionari; si era detto persino che fosse
226   3|           visita.~ ~Egli forse nulla era di tutto ciò. Solamente
227   3|           lontano. Questa lontananza era in lui, contenuta ne' suoi
228   3|              si chiama: "lontano".~ ~Era un disperso dalla grande
229   3|           separava dalla sua vita.~ ~Era un uomo bellissimo, arido,
230   3|            si vedeva che una volta c'era stata la serenità. Ora il
231   3|         insolita fatica. La sua vita era modesta, quasi povera, con
232   3|               Si capiva che in lui c'era una specie di collera contenuta,
233   3|           paresse ridargli un'anima, era veramente Bluette. Forse
234   3|           rigattiere della contrada. Era forse un tale che aveva
235   3|           parola: - vivere.~ ~Perciò era un uomo perduto.~ ~Quando
236   3|              illusioni degli uomini, era tramontata per sempre, per
237   3|              una stilettata; e poi s'era messo a camminare, a camminare
238   3|          della stella più lontana.~ ~Era un uomo dappertutto in esilio,
239   3|             piccolo batacchio non si era puranco dispersa fra le
240   3|        diable vous emporte!~ ~Questo era il commiato che per lo più
241   3|         entrò il Capo di Polizia, ch'era un uomo dall'aspetto segaligno
242   3|           del suo mestiere.~ ~Questo era precisamente il caso dell'
243   3|      danseuse, M. me Mimi Bluette.~ ~Era un modo garbato ma energico
244   3|           grande libera Parigi. Anzi era la terza volta ormai che
245   3|              pour raison d'Etat.~ ~C'era una sottilissima ironia,
246   3|             con quell'ottima lama ch'era il suo Maestro di scherma.
247   3|         tazze di camomilla, ormai si era fatto quasi del tutto bianco.~ ~
248   3|    caratteraccio tale, che ormai non era possibile farle neanche
249   3|          osservazione.~ ~Da quando s'era impastoiata con quel maledetto
250   3|             signore d'Olonzac, non c'era verso di farle intender
251   3|            un mazzolino di garofani, era un'idea così balorda, che,
252   3|                Poi non osava, perchè era la sua mamma.~ ~- Senti, -
253   3|            tutto fosse in ordine com'era prima, non aspetterei neanche
254   3|              nella sua dolce umiltà, era una specie di abitudine
255   3|            il suo delirio e partì.~ ~Era venuto dal lontano mondo:
256   3|              un dolore definitivo.~ ~Era giunto sino a lei ravvolto
257   3|     imprigionata nella sua ombra, si era lasciato per l'ultima volta
258   3|            per la strada infinita.~ ~Era un mattino di Maggio, quand'
259   3|          casa deserta.~ ~Quella casa era nascosta in una piccola
260   3|          amava, l'amava!...~ ~Sì, ma era troppo tardi... troppo tardi!...~ ~
261   3|        cantava nel rumore di Parigi, era la bellezza di tutte le
262   3|        strada camminava. La distanza era una fuga. Mimi Bluette...
263   3|            nella bianca immensità.~ ~Era stata il suo bicchiere ultimo
264   3|           mattino del mese di Maggio era bella come una donna giovine,
265   3|         Bluette!... Mimi Bluette!... Era stata bionda come il grano,
266   3|               Mimi Bluette!...~ ~Sì, era stata l'ultimo paradiso...~ ~
267   3|              questo fatto; nondimeno era la prima volta che ciò accadeva.~ ~
268   3|             portinaia di quella casa era una persona pressochè introvabile.
269   3|         loggia mal rischiarata non v'era mai altri che un lucido
270   3|       ammezzato, e benchè sapesse ch'era inutile, tuttavia si provò
271   3|         poteva essere fortuita. Egli era uscito verso le nove del
272   3|             che brillavano.~ ~Ma dov'era mai? Quale strada lo portava?
273   3|            Città scintillante. Non v'era più sole nella piccola vetrina
274   3|           quasi correva. D'un tratto era piena di speranza; la gioia
275   3|            Videro che l'attaccapanni era vuoto.~ ~Tre stampe di cacce
276   3|         Nulla, nulla, nulla...~ ~Sì, era partito per sempre, partito
277   3|             êtes si belle!~ ~Ma ella era bianca e ferma, e le lacrime
278   3|             de l'argent.~ ~E Linette era seduta su l'orlo d'una seggiola,
279   3|            chiamava Mimi Bluette, ed era più disperata che le ragazze
280   3|             inutilmente. La distanza era implacabile; dal lontano
281   3|                Nulla. Tutto quanto v'era, non faceva che accrescere
282   3|            fatto si accorse: ch'egli era estremamente povero, poichè
283   3|          esilio.~ ~Chissà? Forse non era nemmeno questa la ragione.
284   3|        ragione. Nel vasto mondo egli era un disperso, un camminante,
285   3|         bisogna ch'io lo ritrovi!"~ ~Era Mimi Bluette, aveva la bellezza
286   3|              Per fortuna il Delegato era un uomo di spirito, e visto
287   3|           con una certa magnanimità. Era turbato, si mordicchiava
288   3|               La sua piccola persona era sepolta dietro l'enorme
289   3|             dello scomparso Castillo era finalmente ritrovata e poche
290   3|            La strada cantava. Parigi era per lei nuovamente la città
291   3|       Bluette..."~ ~Mimi Bluette!... Era stata per loro, per tutti,
292   3|              la sua bianca nudità... Era stata per loro, per tutti,
293   3|          vetrate dell'Opéra.~ ~Ecco, era giunta. Una fuga profonda,
294   3|    Sidi-bel-Abbès?...~ ~ ~Il cammino era distante, lungo, pieno di
295   3|          comprendere tutto quello ch'era stato incomprensibile fra
296   3|         dell'amore infinito.~ ~Quand'era più inebbriata e più femmina
297   3|         giorni la sua poca loquacità era quasi divenuta un assoluto
298   3|          suoi occhi di Transalpina v'era tutta la bellezza disonesta
299   3|        giorni, la sua calda gioventù era piena di solitudine; un
300   3|       ricordò con un brivido che non era il suo amante, anzi era
301   3|              era il suo amante, anzi era quasi un fratello, che cercava
302   3|              docile corpo di femmina era già immerso in un principio
303   3|             Maurice non piangeva: ma era veramente commosso e non
304   3|            Adesso Parigi la Stupenda era già dileguata nel suo vortice
305   3|              bionda Caterina, che si era creata con le malizie di
306   3|         aveva guardato.~ ~Così curvo era il firmamento che non si
307   3|            come leggere ghirlande.~ ~Era già il mattino, quando apparvero,
308   3|            quel colore di deserto.~ ~Era un sogno, e Bluette sentì
309   3|              di una grande poesia.~ ~Era la piccola ballerina di
310   3|            Affrica più lontana.~ ~Ed era verso quell'Affrica più
311   3|           come la musica del My Blu. Era nel sole della grande Affrica
312   3|          delirio di sole.~ ~Partì.~ ~Era un giorno gagliardo e scintillante:
313   3|             anima.~ ~Qui la distanza era veramente la Distanza. Qui
314   3|             gli occhi, sognò. Adesso era perduta; una irremissibile
315   3|        deserto disperato. Adesso non era più l'innamorata ballerina
316   3|         piccola ballerina di Parigi: era il delirio dell'Affrica,
317   3|            Bluette! Mimi Bluette!... Era stata la bellezza e la musica
318   3|              tutta la rue de Tlemcen era piena di soldati. La musica
319   3|     camminato chissà fin dove, tanto era stordita, il caporale di
320   3|              una specie di ottomana. Era probabilmente la sala dell'
321   3|            loin... Je regrette.~ ~Si era levata, con le due mani
322   3|              un colore d'infelicità. Era forse tra quegli uomini
323   3|          queste calme tragedie, anzi era penetrata ella stessa da
324   3|             per l'uno, per quello ch'era più distante, le diede un
325   3|             merci, et merci!...~ ~Si era tolto un piccolo anello
326   3|             della pietra vampante.~ ~Era il principio della terra
327   3|          maree di sabbia.~ ~La notte era piena di uno spasimo fermo,
328   3|             La stazione di Aïn-Sefra era una piccola fortezza; tutto
329   3|           testa bella e feroce.~ ~Si era già sui primi lembi della
330   3|              più, non ascoltava più; era una specie di sogno che
331   3|         prigione infiammata, e non v'era più ghiaccio nella dispensa,
332   3|         ghiaccio nella dispensa, non era più possibile ristorarsi
333   3|            di profumi ubbriacanti.~ ~Era una gente buia, che aveva
334   3|            della polvere da schioppo era il solo profumo che li potesse
335   3|           impero coloniale.~ ~Adesso era tempo di guerra; dalle misteriose
336   3|              quelle due viaggiatrici era una orribile sete, una sete
337   3|         delle montagne incendiate.~ ~Era già verso l'ora del crepuscolo.
338   3|         piccolo albergo di Colomb.~ ~Era Montmartre che arrivava
339   3|             chiamarlo nella regione, era un degno ebreo di Orano,
340   3|           tale Jossuf-el-Foukani, ch'era la perla dei capitani di
341   3|        conoscere il giorno appresso. Era un Berbero color d'oliva,
342   3|        specie di rispettoso dominio. Era stato centinaia di volte
343   3|       Gourara, a Touat, a Tidi Kelt; era stato più lontano ancora,
344   3|    percorrersi per andare fin  non era punto agevole  sicura;
345   3|        andava incontro, tanto più ch'era cosa difficilissima poterle
346   3|          muoiono le strade...~ ~Egli era un uomo tutto grigio, immaturamente
347   3|       Parigina.~ ~Tutto il villaggio era venuto a salutare la partenza
348   3|          carovana. Jossuf-el-Foukani era montato sopra un méhari
349   3|              Tutto, sino allo zenit, era una immensa fiumana di sole.
350   3|             il senso della paura. Si era data in braccio alla strada,
351   3|            nella Parigi Babelica, si era detta senza un tremito: -
352   3|             un profumo di Coty.~ ~Ma era quasi un miracolo: aveva
353   3|             Sole. Anche il Tempo non era più che uno spazio immobile,
354   3|           padiglioni d'oro. E questa era, su lo scenario dell'orizzonte,
355   3|            Gharb.~ ~L'oasi di Taghit era vasta, fertile, felice.
356   3|       andarsene alla deriva.~ ~Ecco, era la via per il deserto, la
357   3|            inferno. Il capo-carovana era il solo che non dormisse
358   3|             il deserto nell'anima ed era nato per la via del sud.~ ~
359   3|           non l'abbandonava.~ ~Quand'era più tramortita, le avvolgeva
360   3|             ed anche per lei, che si era elevata con l'anima sua
361   3|            nella Parigi Babelica, si era divinamente innamorato.~ ~
362   3|          mondo.~ ~Le dissero ch'egli era più lontano; e più lontano
363   3|       silenzio la bella cristiana.~ ~Era la ballerina di Parigi,
364   3|            dell'affascinante My Blu; era un gioiello da principe,
365   3|             aveva messo all'incanto; era la rosa delle rose nei giardini
366   3|           anima non ancora sopita.~ ~Era la ballerina di Parigi,
367   3|        nemmeno chi fosse quest'uomo. Era venuto a lei da una storia
368   3|              illusioni degli uomini, era tramontata per sempre, per
369   3|           forse quel Nomade pensò ch'era meglio fare come il sole;
370   3|          Vivere o morire, questo non era importante; ma solamente
371   3|         dall'uomo che fra gli uomini era stato. Voleva mettere l'
372   3|         potesse dire chi fu.~ ~Non v'era alcuna patria della terra
373   3|           che di saper morire.~ ~Chi era?~ ~"Laire."~ ~Laire: il
374   3|             lettere dell'alfabeto... Era tutto, e bastava.~ ~Così
375   3|         dell'ergastolo camminante.~ ~Era forse, per quegli uomini,
376   3|          Legione Disperata.~ ~Questa era la gente che non avrebbe
377   3|          vampe di tangibile profumo. Era quasi una lentissima pioggia
378   3|         carovana di Colomb-Béchar si era sdraiata intorno ai pozzi,
379   3|         tric-trac. Di esse, qualcuna era incinta; qualcuna portava
380   3|           bruciava nel remoto Gharb. Era divenuta ella pure lontana,
381   3|             Ora il senso dell'esilio era entrato in lei, come nell'
382   3|             rumore di sole.~ ~Questa era la Città, questi erano gli
383   3|             erano gli Uomini, questa era la Vita...~ ~Povera piccola
384   3|         profondo essere femminile si era disseccata, sotto la fiamma
385   3|              ora... Ma no! Ma no!... era pazzamente inutile... Inutile.
386   3|     pazzamente inutile... Inutile. C'era un immenso deserto, che "
387   3|        Bluette... Ma no! Ma no!... C'era un inganno!... Tutto questo
388   3|               il colore di  stessa era un circolo grande, remoto,
389   3|        Babelica!...~ ~E poi?~ ~Non c'era più. Qualcosa non c'era
390   3|            c'era più. Qualcosa non c'era più. Qualcosa nel mondo
391   3|              più. Qualcosa nel mondo era scomparso, distrutto, finito.
392   3|              della felicità... Ecco: era finita la poesia.~ ~Parigi
393   3|         poesia.~ ~Parigi la Babelica era per "gli altri". A lei rimanevano
394   3|            pieni di sole...~ ~Questa era la Città, erano le strade
395   3|        fiumane di gente fra le quali era uscita una sera, portando
396   3|           ultimo senso della vita... Era venuta al mondo così: -
397   3|          amare.~ ~Quante canzoni!... Era Parigi che gliele rendeva,
398   3|            di Sciampagna!... Oh, com'era lontana per sempre quella
399   3|   palpitazione del mondo, quand'ella era con lui, serrata come in
400   3|              La femmina, l'amante ch'era in lei, tremò nelle sue
401   3|             fosse ancor morta.~ ~No: era come la musica; poteva giungere
402   3|            più?...~ ~Mai più.~ ~Qual era il guanciale ove i suoi
403   3|           peccato? E lo specchio dov'era, nel quale guarderebbe con
404   3|          suoi occhi appassiti? E dov'era una bocca d'uomo la quale
405   3|         Suis-je bien changée?~ ~Egli era commosso; non le parlava.
406   4|            celia l'ottimo Sanderini. Era, come sempre, agghindato
407   4|        leggera e trasparente poesia. Era per tutti una cosa loro,
408   4|              Danse du Soleil..."~ ~C'era stato un ballo, propagatosi
409   4|            che si chiamava My Blu; c'era stata una maniera d'esser
410   4|           maniera di Mimi Bluette; c'era stato un fiore dell'anno,
411   4|              si chiamava "bleuet"; c'era stata la pelliccia, la stoffa,
412   5|              danzò.~ ~Bella come non era mai stata, piena di sogno
413   5|              piena di sogno come non era mai stata, viva e nuda su
414   5|         immensa vela. Ma con l'anima era lontana, camminava nel magnetico
415   5|            vampa maravigliosa. Tutto era fuoco e fiori; fuoco, brillanti
416   5|         suonava la Danza del Sole.~ ~Era venuta la sera di gloria,
417   5|           Bluette!...~ ~Quella danza era sua, quella musica era sua;
418   5|         danza era sua, quella musica era sua; l'aveva dettata, muovendosi,
419   5|             la compose. Il suo corpo era il deserto, era la fiamma,
420   5|            suo corpo era il deserto, era la fiamma, era il disperato
421   5|              deserto, era la fiamma, era il disperato balenìo della
422   5|             e posseduta ne usciva.~ ~Era il sogno della sua lunga
423   5|             il deserto nell'anima ed era nata per la via del sud.~ ~"
424   5|             nella Parigi Babelica, s'era data in braccio al pallido
425   5|         Legione Disperata.~ ~"Questa era la gente che non avrebbe
426   5|      sepolcro cammina..."~ ~ ~Questa era la danza del Sole.~ ~ ~ ~
427   5|             capelli stupefacenti, ed era così perfetta nella sua
428   5|             i riverberi del fuoco.~ ~Era sempre lei, Mimi Bluette,
429   5|              bocca di donna perduta; era sempre il gioiello da principi,
430   5|              sua di Transalpina.~ ~S'era innamorata come una donna
431   5|              di musica e di sole, ch'era caduta su la fiamma spenta,
432   6|         inserenava.~ ~Tutto il cielo era pieno d'un chiarore di mattinata
433   6|        primavera...~ ~Aveva danzato; era stanca. Stanca per sempre.~ ~
434   6|       braccia nude avevano spento.~ ~Era Mimi Bluette, la ballerina
435   6|            in quel giorno d'inverno, era una porta che si chiudeva.
436   6|                Addio!...~ ~ ~Jack si era seduto famigliarmente su
437   6|               Camminò.~ ~Quella casa era nascosta in una piccola
438   6|            faceva quasi tardi; non v'era più sole nella piccola vetrina
439   6|           Nulla, nulla, nulla!~ ~Sì, era partito per sempre, partito
440   6|            fermò vicino al letto, ch'era stato il lor caldo rifugio,
441   6|              guardava per istrada.~ ~Era un gioiello di Suzanne Talbot,
442   6|       ricinse intorno alla fronte.~ ~Era la sua corona di fiordalisi,
443   6|               prese una bottiglia ch'era sul lavabo, e versando l'
444   6|              rivide la sua mamma com'era prima della ricchezza, quando
445   6|             si usan tenere con , v'era la scatola di cartone, piatta,
446   6|          esile fuscello di paglia. V'era inoltre una piccola siringa,
447   6|            strato di bambagia. Non v'era scritto nulla, non v'era
448   6|             era scritto nulla, non v'era il più piccolo segno che
449   6|          Bluette... Mimi Bluette!... Era stata la bellezza e la musica,
450   6|               Il sepolcro cammina.~ ~Era ferma, era lontana, sollevata
451   6|       sepolcro cammina.~ ~Era ferma, era lontana, sollevata nel grande
452   7|            Lescaut...~ ~ ~Non questa era, Bluette, l'ora calma e
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