Giuseppe Regaldi
La Dora

CAPITOLO SECONDO SUSA E SUOI DINTORNI

XIII.

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XIII.

 

Salimmo la Scala, e, dopo quattro ore di cammino da Susa, ci trovammo sull'altipiano del Cenisio, che nell'ingresso ha, quasi due sentinelle, i picchi di Michele e di Bart, ed è campo di riposo al pellegrino, che viene ivi benignamente accolto nell'ospizio eretto da Napoleone I, in riva d'un laghetto, che ad occidente ha un giro di due miglia, placido per solito, agitato e spumeggiante il ch'io lo vidi.

Visitammo l'ampio ospizio, dove ci vennero mostrate le stanze che per tre giorni abitò prigioniero il papa Pio VII, e che ricordano eziandio il soggiorno dell'imperatore Bonaparte.

Gli alpigiani furono consolati di quell'ospizio, e maravigliarono dell'amplissima via che ai cenni di Bonaparte videro aperta sui loro gioghi; e siccome da prima la credevano impresa non che ardua, impossibile, solevano poscia esclamare con iperboli proprie alla loro indole, che il grand'uomo, il quale avea saputo domare le Alpi, avrebbe un cacciato via anche il verno!

 

 


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