Giuseppe Regaldi
La Dora

CAPITOLO SECONDO SUSA E SUOI DINTORNI

XXXV.

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XXXV.

 

Quali guerre sostenne la Brunetta? Quali vittorie ci apportò? Come finalmente ancora giovine e bella cadde in frantumi?

Senza un fatto d'armi che la illustrasse, vergine di sangue umano, dopo soli sessanta anni di vita, nel 1796 cadde al cenno di Napoleone I, che sceso in Italia per altre vie, nella febbre de' suoi trionfi la volle smantellata; e la Sabauda Guardiana delle Alpi dovette piegare all'arbitrio del più forte.

Nella piazza d'armi (31 agosto 1855), lasciato a destra il convento dei PP. Cappuccini, e lo scalo della strada ferrata, per un viale di platani trassi alla giogaia su cui giacciono le reliquie della Brunetta. S'incontrano i frantumi del ridotto di Catinat, propugnacolo di poco conto già esistente prima che si costruisse quello della Brunetta: e non del tutto cadute le mura del forte di Santa Maria: e della Brunetta si veggono i solchi delle mine per i tre ordini di bastioni operati nel vivo sasso verso Francia, e prostrate le caserme e i baluardi e l'ospedale di cui rimangono solo in piedi due archi; e del palazzo del governatore una parete in cui è dipinta una meridiana, colla data del 1726. Visitai que' luoghi con dolore; e quando mi trovai fra le macerie della chiesa, anch'essa atterrata, tutto mi vinse il sacro orrore di quelle vaste rovine, reso ancora più solenne dalla cupa vista del selvoso Mompantero, dietro cui giganteggia il Rocciamelone.

Il Rana, ingegnere susino, cui venne affidato l'incarico di smantellare quella fortezza, compiè il doloroso uffizio sull'incruenta meraviglia dell'arte militare, e pianse: e Pietro Contrucci, quando ancora le ceneri di Napoleone I dormivano sotto il salice di Sant'Elena, colla seguente patetica epigrafe fece parlare la rovinata Brunetta:

 

IL VIGILE GVARDIANO DELLE ALPI

POSE ME TORREGGIANTE SV QVESTO MASSO.

EBBI VITA BREVE E IMMACOLATA DAL SANGVE.

NAPOLEONE

A VILIPENDIO MAGGIORE DEI CONQVISTATI

ME VOLLE DIVELTA

PER I NIPOTI DEI MIEI AVTORI.

AMBI SIAM NVDE MEMORIE CON DIVERSA FAMA.

VN SALICE APPENA ADDITA

LA TOMBA DEL GVERRIERO.

AMPIE ROVINE

IL LOCO OVE IO SORSI SVPERBA

 

 


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