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II.
Diamo dapprima una parola d'amore al melodico Viggiano, paesello de' monti Lucani che conta sette mila abitanti. Colà pietre, acque e piante deggiono essere piene di armonia; e una musica segreta deve accarezzare la culla de' Lucani, e gemere nel santuario de' loro sepolcri.
Molti poveri Viggianesi campano la vita pellegrinando e sonando l'arpa nei ritrovi più frequenti dei due mondi, ben altrimenti dai noti Orbini di Bologna che vivono e muoiono coi fidi loro stromenti da arco, sotto i portici patrii a guisa di usignuoli che non abbandonano la selva natale.
Oggidì v'ha trecento di tali pellegrini di Viggiano, pei quali inutile trovato sono cocchi e strade di ferro. Essi viaggiano a piedi recando sulle spalle il davidico strumento, e dànno il saluto della musica ad ogni paese che incontrano.
Ai navigatori, anco ne' mari più lontani, avviene talvolta di udire un suono d'arpa che uscito dal fondo della nave va a mescolarsi colla tempestosa armonia delle acque. Sarà qualche Viggianese accolto ospitalmente dal capitano per sopire nelle musiche il timore de' pericoli e le noie della navigazione. Chi non farà festa all'armonico Viggianese, simpatico trovadore che fra gl'interessi materiali del secolo decimonono prova non essere ancor morto il sentimento della poesia nel cuore dei popoli?
In lontane regioni egli giunge amorevole messo della italiana Euterpe, il quale non traduce soltanto su l'arpa i suoni più applauditi de' nostri teatri, ma pure le armonie de' coloni e pescatori nostri, nate quasi per incanto su le acque e su le terre del più incantevole giardino d'Europa.
Il Viggianese viaggia informato dello spirito italiano, sicchè perfino il suo musicale strumento è spesso congegnato degli abeti della sua patria. L'arpa del nostro Gennarino Pennella era infatti lavoro di Vincenzo Bellizia di Viggiano, valente costruttore delle arpe lucane che dispensano i tesori della musica italiana per le nostre vie e fuori, nelle piazze di Parigi e di Londra, ne' castelli di Germania, fra le moschee del Bosforo e del Nilo, presso la pagoda del Cinese e nei mercati d'America, in ogni dove desiderate ed ammirate.