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Cap.
1 I| Salute a Petronio, disse il giovine entrando nel 2 I| domandarti se ne sei corrisposto, disse Petronio guardando il corpo 3 I| lei.~ ~– Egli ha ragione, disse il giovine. Non c'è niente 4 I| Per Giove tonante! disse Marco Vinicio, quale preziosa 5 I| tante figure avvenenti! disse Vinicio con un leggiero 6 II| dal gioielliere Idomene, disse ai portatori di andare lungo 7 II| prima che tu non pensi, disse Vinicio, e avanti che il 8 II| che non eri verseggiatore, disse Vinicio, guardando nel mezzo 9 II| ostium, all'atrio, Vinicio disse:~ ~– Hai notato che i portieri 10 II| Ohimè! tali sono i tempi! disse con tristezza Aulo. La mano 11 II| regnava.~ ~– È un'antica casa, disse Plauzio, nella quale nulla 12 II| infantile.~ ~– Oh, generale! disse Petronio, permettici di 13 II| ride per giorni e giorni, disse Vinicio, ma quando ride, 14 II| Puoi tu capire, le disse, che cosa ti dico?~ ~– No, 15 II| e volto verso Pomponia, disse:~ ~– Sto considerando nel 16 II| crepuscolo, e con semplicità disse:~ ~– Nerone no, ma Dio regna 17 III| unico, onnipotente, giusto, disse Petronio quando si trovò 18 III| strazianti.~ ~– Calmati, disse Petronio, tu hai i desiderî 19 III| silenziosi.~ ~– Ti ringrazio, disse alla fine Vinicio. E che 20 IV| alla servitù di ritirarsi, disse:~ ~– Lasciami andare, Pomponia. 21 IV| respinse dolcemente.~ ~Pomponia disse:~ ~– Dio conceda che la 22 IV| sul vecchio centurione, disse:~ ~– Aspetta, Hasta, nell' 23 IV| volontà di Cesare è legge, disse Aulo.~ ~– Aulo! sclamò Pomponia 24 IV| avviarono all'æcus, dove disse addio al piccolo Aulo, al 25 IV| turbava i suoi pensieri, disse:~ ~– Credo che Petronio 26 V| presenza di Nerone. Gli si disse che Cesare era occupato 27 V| quando sentì che cosa voleva, disse con amaro sorriso:~ ~– Io 28 VI| colla stretta di una morsa, disse:~ ~– Solo alla mattina io 29 VI| Discorriamo freddamente, disse Petronio. L'acciaio, come 30 VI| con occhî stupefatti poi disse:~ ~– Perdonami; l'amo e 31 VI| i trattati sulla virtù, disse:~ ~– Domani vedrò Licia 32 VII| con infantile abbandono, e disse:~ ~– Tu sei buona, Atte.~ ~ 33 VII| ammantato di tristezza, disse:~ ~– Parliamo di te, Licia. 34 VII| istigazione.~ ~– Sarebbe iniquo, disse Atte.~ ~Un momento dopo 35 VII| Atte sorrise teneramente, e disse:~ ~– Allora lo vedrai indubbiamente 36 VII| le trecce biondo-scure, disse:~ ~– Oh, che capelli sono 37 VII| foreste fioriscono fiori, disse Atte, immergendo la mano 38 VII| guardando alla giovine liberta, disse con sarcasmo:~ ~– È passata 39 VII| idea di ciò che parlavano, disse:~ ~– Tu sei in errore! Io 40 VII| puro e semplice.~ ~– Habet! disse Cesare ridendo, e volse 41 VII| credo nei sogni, e Seneca mi disse una volta che ci crede anche 42 VII| ero divenuto una vestale, disse Calvia Crispinilla, curvandosi 43 VII| essa, punto sconcertata, disse:~ ~– Bene! sono tutte brutte 44 VII| ammetti, purissima Calvia, disse Petronio, che tu non potresti 45 VII| Ma essi diventano veri, disse Vestinio. Io capisco coloro 46 VII| indiscutibilmente legati, disse Vestinio. Una volta un certo 47 VII| profetico, poi si rivolse e disse: Ho veduto in sogno un giovane; 48 VII| brillava come il sole, e non disse che una parola: Nero. Il 49 VII| invitati, miscredenti come lui, disse: Sapete che cosa c'era nella 50 VII| gli uomini dagli animali, disse Petronio ed egli non ha 51 VII| mani come due cuscinetti, e disse con voce roca:~ ~– Mi è 52 VII| cogli occhî libidinosi, disse ad alta voce:~ ~– Egli cerca 53 VII| distraessero la sua attenzione, disse:~ ~– Sì, ella è bella, ma 54 VII| Non è un brutto tema, disse Petronio.~ ~Vestinio, allungando 55 VIII| suoi ordini.~ ~– Sì, Ursus, disse Licia, andiamo a casa.~ ~ 56 VIII| Nella casa di Cesare, le disse un momento dopo, non saresti 57 VIII| egli così odioso?~ ~– No, disse Licia, non mi è permesso 58 VIII| benedica Pomponia ed Aulo, disse. Io non posso attirare su 59 VIII| Volgendosi a Ursus, gli disse che non gli rimaneva più 60 VIII| di Atte e, baciandola, le disse sottovoce:~ ~– Tu non mi 61 VIII| nasconderla, si inchinò e disse:~ ~– Ora andrò dal santo 62 IX| sollevava regolarmente; poi, disse:~ ~– Come poco le rassomiglio!~ ~ 63 IX| detto che sarebbe ritornato; disse ch'egli avrebbe sorvegliato 64 IX| una schiava come ero io, disse Atte dopo un momento di 65 IX| invece ella si fermò e disse:~ ~– Atte, i sonagli che 66 IX| da un perfido sorriso, e disse:~ ~– Ti prometto che oggi 67 IX| s'inchinò profondamente e disse:~ ~– Alla divina Licia manda 68 X| ventaglio di penne di pavone, e disse:~ ~– Non ho forse resistito, 69 X| un monologo.~ ~– Devono, disse Petronio. Intanto potrò 70 X| stanno svoltando le Carinae, disse Vinicio di nuovo.~ ~– Egli 71 X| sorrise senza pensare, e disse:~ ~– Al contrario, io aspetterò.~ ~ 72 X| madre, sorella di Petronio, disse:~ ~– Glielo dirò, a condizione 73 XI| tenersela apertamente. Ma, come disse bene Petronio, Cesare non 74 XI| Sarò il tuo Cassio! disse a sè stesso pensando a Nerone.~ ~ 75 XI| arco ricuperò la ragione e disse a sè stesso, vedendo la 76 XI| stravolta dalla sofferenza, disse:~ ~– È andata! È stata rapita 77 XI| dileguarsi.~ ~– Ah, dunque, disse sedendo sopra uno sgabello 78 XI| ad altri servi di Cesare; disse loro che sarebbe ritornato 79 XI| scombuiata, dopo una lunga pausa disse:~ ~– No, Marco. È avvenuto 80 XI| del silenzio, poi Vinicio disse:~ ~– Forse è vero ch'ella 81 XI| Vinicio divenne pallida e disse, dopo una pausa:~ ~– Dio 82 XI| Silenzio, sciagurato! disse Petronio guardandosi attorno 83 XI| precauzioni.~ ~Nella lettiga, disse:~ ~– Ho dato ordine ai miei 84 XI| voce rotta dall'emozione, disse a Petronio che aveva udito 85 XI| disperazione, stupefatto, disse a sè stesso:~ ~– Oh, onnipotente 86 XII| alle verghe.~ ~– Tu vedi, disse Petronio, ch'essi sono in 87 XII| mandarli alle carceri rurali, disse Vinicio; ma lo farò sospendere 88 XII| Me ne duole per lui, disse Petronio. Ci aveva portati 89 XII| te.~ ~– Li avrei seguìti, disse Vinicio; Licia a ogni modo 90 XII| loro fede ingiunge perdono, disse Vinicio. Ho incontrato da 91 XII| Atte, Pomponia, la quale mi disse: «Dio ti perdoni il male 92 XII| tormentato dalla febbre, disse Petronio.~ ~– È vero.~ ~– 93 XII| Non ne ho bisogno, disse Vinicio.~ ~Petronio, che 94 XII| non vuole sentire nulla, disse in fretta e in furia:~ ~– 95 XII| la fanciulla genuflessa e disse:~ ~– Chiamami Tiresio e 96 XII| Tu prenderai Eunice, disse Petronio, e le darai venticinque 97 XII| chiamano Diana.~ ~– Basta, disse Petronio. Il mio nipote 98 XIII| subito. Eunice lo conosce, disse Petronio. Ella verrà a momenti 99 XIII| Tutto ciò va bene, disse Vinicio, al quale era piaciuta 100 XIII| grande!~ ~– E misconosciuto, disse studiatamente il filosofo.~ ~ 101 XIII| Vuoi tu essere l'asino, disse Petronio, che prende la 102 XIII| Indi alzò la testa e disse:~ ~– So più di quello che 103 XIII| parola?~ ~– Ciò mi onora, disse Chilone. La fanciulla, signore, 104 XIII| indizio?~ ~– Non posso, disse Vinicio.~ ~– Voi, nobili 105 XIII| ti si porti un mantello, disse Petronio congedandolo.~ ~– 106 XIV| tappandogli la bocca con esso, disse in un modo solenne:~ ~– 107 XIV| averlo guardato a lungo, disse:~ ~– Dimmi sinceramente, 108 XIV| momento a riflettere e poi disse:~ ~– Non è Atlante che sostiene 109 XIV| con una palla.~ ~– È vero, disse Vinicio.~ ~Incominciavano 110 XIV| esercito e a te, patrizio, disse Chilone entrando. Sia la 111 XIV| e volgendosi a Chilone, disse:~ ~– Parla!~ ~– Sei tu assolutamente 112 XIV| pausa.~ ~– Senti, Chilone, disse Petronio. Il mio parente 113 XIV| non era colpa sua, e poi disse:~ ~– Signore, pronuncia 114 XIV| fanne una parola.~ ~– Pesce! disse Petronio stupefatto.~ ~– 115 XIV| Chilone.~ ~– Questo significa, disse Petronio, che Pomponia e 116 XIV| al figlio.~ ~« – E così, disse il vecchio, piango; e benchè 117 XIV| confidenza.~ ~– È vero, disse Petronio; e questo era il 118 XIV| Io ti darò un giovine, disse Vinicio, il quale avrà la 119 XIV| Sei un vero Cesare! disse Chilone. Permettimi, signore, 120 XV| evidentemente suo figlio. Chilone disse qualche cosa che io non 121 XVI| Licia; si rattenne l'ira e disse:~ ~– Se tu l'hai difeso 122 XVII| Conosco il fornaio Demade, disse Quarto, che ha ai molini 123 XVII| colonne del portico, Chilone disse:~ ~– Sono vecchio e certe 124 XVII| Giuda! te ne ringrazio, disse Chilone.~ ~E continuarono 125 XVII| suoi.~ ~– Ecco, signore, disse Quarto, il fratello che 126 XVII| Egli è un sant'uomo, disse Quarto, il quale diede tutto 127 XVII| con tutto il mio cuore, disse il lavoratore.~ ~– E i tuoi 128 XVII| pietra, balzò in piedi e disse:~ ~– Io, padre!~ ~Si alzò 129 XVII| un giudizio, figlio mio, disse Chilone. Il traditore si 130 XVIII| Nondimeno pochi giorni dopo mi disse ch'egli aveva dei dubbî 131 XIX| Chilone alzò la testa e disse~ ~– Eureka!~ ~Il giovine 132 XIX| poscia ridivenne calmo e disse:~ ~– Chi ti può disobbedire, 133 XIX| Crotone.~ ~– Ciò è vero, disse Vinicio. Io non l'ho veduto, 134 XIX| Questo è vero, Crotone, disse Vinicio.~ ~– Ricevo il tuo 135 XIX| piacevoli pensieri.~ ~– Signore, disse il greco, mi è venuto in 136 XIX| vuoi andare? Tu lo devi! disse Vinicio.~ ~– So che lo devo; 137 XX| il loro apostolo. Perciò disse:~ ~– Come tutte le religioni, 138 XX| lontananza dalle porte, disse:~ ~– Ritornando da Euricio 139 XX| piange vere lacrime, si disse mentalmente Vinicio.~ ~Il 140 XX| il giardiniere; ma egli disse: «Maria!» Ella gridò: «Rabbi!» 141 XX| cervello, tanto più ch'essa disse che aveva veduto anche degli 142 XX| in preda al terrore, egli disse loro: «La pace sia con voi!»~ ~ ~« 143 XX| avendomi veduto hanno creduto!» disse il Signore. E noi udimmo 144 XX| guardandolo dalla sua barca, disse: «Egli è il Signore», e 145 XXI| statura.~ ~– Seguiamoli, disse Chilone, vedremo la casa 146 XXI| te la prenderai.~ ~– No! disse Vinicio.~ ~– Che cosa desiderî 147 XXI| fanciulla.~ ~– Quel licio, disse con voce lamentosa Chilone, 148 XXI| Crotone.~ ~– Sì, mio signore, disse Chilone, la tua fanciulla 149 XXI| urtare il pollice del piede! disse il greco. Che cosa hai imparato 150 XXI| ippopotamo.~ ~– Non aver paura! disse Crotone, il quale dotato 151 XXI| più argentea.~ ~– Signore, disse Chilone, ti offenderei se 152 XXI| manderà all'altro mondo, disse Crotone.~ ~– E io ho un 153 XXI| consigliarsi.~ ~– Va, Chilone, disse Vinicio, e guarda se la 154 XXI| Poi congiungendo le mani, disse:~ ~– Ti scongiuro, signore, 155 XXII| Qualunque cosa facciano, si disse, lavoreranno per me, quantunque 156 XXII| raggiunge e mi assassina, disse tra sè. Salvami, Giove; 157 XXII| pensare, ma dopo un po' disse:~ ~– Guai a me! Non sono 158 XXII| coi denti che battevano, disse con voce piagnucolosa:~ ~– 159 XXIII| che stessero torturandolo, disse tra i denti: «Uccidetemi!» 160 XXIII| scambiai per un angelo, disse Ursus con un sospiro.~ ~– 161 XXIII| paura delle persecuzioni, disse Vinicio. Vi proteggerò io.~ ~ 162 XXIII| Raccolse i suoi pensieri e disse:~ ~– Cristiani, ascoltatemi. 163 XXIII| fiato di continuare e Crispo disse:~ ~– Non vogliamo servirci 164 XXIII| Glauco rimarrà con te, disse Crispo, e la vedova ti farà 165 XXIII| buon vecchio, ciò che dico, disse Vinicio aggrottando assai 166 XXIII| non è vero?~ ~– È vero, disse Crispo con voce austera.~ ~– 167 XXIV| parole.~ ~Voltosi a Crispo, disse:~ ~– Ho scritto perchè quest' 168 XXIV| raccogliendo tutto il coraggio, disse:~ ~– Buon uomo, non ha mandato 169 XXIV| cammino.~ ~– Non l'ha inviata, disse Ursus seccamente; andremo 170 XXIV| la nostra porta.~ ~– Ah! disse Chilone, allora la vostra 171 XXIV| uccide senza intenzione, si disse a sè stesso. Preferisco 172 XXIV| congiungendo le mani.~ ~– Taci, disse Vinicio, e ascolta.~ ~Gli 173 XXIV| mi avrebbe assassinato, disse Vinicio.~ ~– Benedico il 174 XXIV| avesse inteso in un lampo, disse:~ ~– Perciò io scriverò 175 XXIV| si volse verso i fedeli e disse:~ ~– Questo è l'uomo che 176 XXIV| chiusi. Poi li riaperse e disse in mezzo al silenzio sepolcrale:~ ~– 177 XXIV| faccia, poi, scoprendosela, disse:~ ~– Cefa, Dio perdoni i 178 XXIV| terrore.~ ~L'Apostolo gli disse:~ ~– Vattene in pace!~ ~ 179 XXIV| perciò, voltosi a Vinicio, disse con voce rotta:~ ~– Dammi 180 XXIV| di Cristo...~ ~Urbano gli disse:~ ~– Non aver paura. L'Apostolo 181 XXIV| Aiutami ad alzarmi, disse il greco. Dunque non mi 182 XXIV| strada, ricuperò le forze e disse:~ ~– Posso andarmene da 183 XXV| la mano sulla testa o gli disse:~ ~– In te Cristo ha trionfato.~ ~ 184 XXV| Nazaret, risposero. Ma quando disse loro: «Sono io!» tutti caddero 185 XXV| avevano cinto il collo.~ ~Si disse subito che se ella fosse 186 XXV| contemplava si avvicinò a lui e disse:~ ~– Sono qui con te.~ ~– 187 XXVI| da fare qualche volta.~ ~Disse ad alta voce~ ~– Ehi, schiavo!~ ~ 188 XXVI| sorriso quasi amichevole disse:~ ~– Dio ti conceda una 189 XXVI| la tirò fuor di nuovo e disse:~ ~– Da noi non ci sono 190 XXVI| Fu colpa tua, signore, disse’egli dopo una lunga pausa. 191 XXVI| dominio di tutto il mondo, disse severamente Vinicio.~ ~– 192 XXVI| lasciatala raffreddare ben bene, disse:~ ~– Glauco ti consiglia, 193 XXVI| una dea. Perciò egli non disse una parola; e Ursus, sedutosi 194 XXVI| era grandemente turbato, e disse:~ ~– Ah, sarebbe più facile 195 XXVI| desse un immenso piacere, disse:~ ~– Basta! Va a riposare, 196 XXVI| un momento di silenzio, disse:~ ~– Licia, io non ti conoscevo 197 XXVI| si calmò quasi subito e disse:~ ~– So che Pomponia pure 198 XXVI| al momento di separarci, disse a Petronio che Dio è uno, 199 XXVII| l'acqua per gli uccelli, disse:~ ~– Licia, puoi tu soffrire 200 XXVII| dalla collera; poco dopo, disse:~ ~– Perdonami, Licia. Per 201 XXVII| il mio disinganno a Dio, disse egli, ma tu hai ingannato 202 XXVII| Pace alle vostre anime! disse Pietro.~ ~Vedendo la fanciulla 203 XXVII| sul vecchio presbìtero, disse:~ ~– Crispo, non hai tu 204 XXVII| volto velato di lacrime e le disse:~ ~– Fino a che gli occhî 205 XXVII| puntò il dito al suo petto e disse:~ ~– Sono io che perseguitavo 206 XXVIII| antichi scritti ebraici, mi disse che la venuta di Cristo 207 XXVIII| suono di parole. Paolo me lo disse apertamente. Tu sai come 208 XXIX| al dolore di Vinicio, gli disse che Pietro aveva biasimato 209 XXIX| un'anima cristiana, gli disse.~ ~E Vinicio, che s'incolleriva 210 XXIX| dell'orecchio.~ ~– Sai tu, disse Petronio, che vi sono capelli 211 XXIX| gli faceva.~ ~Un po' dopo disse:~ ~– Questo deve essere 212 XXIX| ammaliati.~ ~– E se tu, disse Petronio, andassi, per esempio, 213 XXIX| effetti cogli scongiuri.~ ~Disse questo, comunque, senza 214 XXIX| una mano sulla fronte, e disse:~ ~– Incantesimi! Ho veduto 215 XXIX| uomo a corto di argomenti, disse, tanto per dare una risposta:~ ~– 216 XXIX| provato.~ ~– Ah, traditore! disse Petronio ridendo; le notizie 217 XXIX| tunica dal suo braccio, disse:~ ~– Felice colui che ha 218 XXIX| squisita, e volto a Vinicio disse:~ ~– Pensa che cosa sono 219 XXIX| a lei sola.~ ~– Eunice, disse Petronio, ordina, divina, 220 XXIX| la camera.~ ~– L'amore, disse, cambia chi più e chi meno; 221 XXIX| non è Eunice.~ ~– Per me, disse Vinicio, è tutto un tormento. 222 XXIX| il desiderio di Vinicio, disse, avviandosi al triclinio:~ ~– 223 XXIX| Io sono la tua schiava, disse Eunice.~ ~Adagiò la sua 224 XXIX| inghirlandata sul suo seno, e disse con un sorriso:~ ~– Allora 225 XXIX| disposizione d'animo.~ ~– Sai tu, disse Vinicio, che vi sono persone 226 XXIX| che si vive e si muore!» disse Petronio. Mentre loro non 227 XXX| sollazzo cogli augustiani, e disse:~ ~– Sì, bisognava differire 228 XXX| della piramide di Cheope, disse Petronio.~ ~– Ma col mio 229 XXX| Ahimè, chi può far questo? disse Nerone.~ ~– Ma tu puoi dar 230 XXX| invisibile a chiunque essa vuole, disse Nerone. Sappi che mentre 231 XXX| Fummo tutti spaventati, disse Tigellino, e la vestale 232 XXX| Rubria svenne.~ ~– Rubria! disse Nerone, che collo di neve 233 XXX| sorretto. Chi fu?~ ~– Io, disse Vinicio.~ ~– Oh, tu severo 234 XXX| Me ne occuperò io stesso, disse Tigellino.~ ~Ma Nerone disse 235 XXX| disse Tigellino.~ ~Ma Nerone disse ancora a Vinicio:~ ~– Ti 236 XXX| scommettere, signore, ei disse, che egli se n'è dimenticato. 237 XXX| La noia mi tormenta, disse Nerone. Sono rimasto in 238 XXX| un'espressione di noia, e disse:~ ~– Vedremo l'opera tua 239 XXX| Petronio uscì con Vinicio e gli disse:~ ~– Sei invitato, dunque, 240 XXX| che io divenga cristiano, disse Vinicio scuotendosi le spalle.~ ~– 241 XXXI| amore! notte di follìa! essa disse aspirando vivamente l'aria. 242 XXXI| mano la persona velata, e disse:~ ~– Chiunque tu sia, io 243 XXXI| Toglimi il velo, ella disse abbassando la testa verso 244 XXXI| Ho udito e veduto, egli disse.~ ~– Andiamo via di qui, 245 XXXI| Voglio venir con te, disse Petronio.~ ~Sedettero insieme. 246 XXXI| era colei?~ ~– Era Rubria? disse Vinicio spaventato alla 247 XXXII| stato tra gli invitati, disse Petronio, avrebbe voluto 248 XXXII| la mano con noncuranza e disse.~ ~– Pericolo! Noi tutti 249 XXXII| qualunque altra cosa. Alla fine, disse~ ~– Devo vederla!~ ~– Chi? 250 XXXII| atrio, e dinanzi Vinicio disse:~ ~– Che gli dèi ti concedano 251 XXXII| prevenire lo scoppio di collera, disse:~ ~– So dove abita la divina 252 XXXII| produceva la notizia, e disse:~ ~– Dove abita?~ ~– Con 253 XXXII| ricambiasti i cristiani! disse Vinicio.~ ~E chiamò il dispensatore.~ ~ 254 XXXII| faccia con lui:~ ~– Signore, disse il liberto, il vecchio è 255 XXXII| misericordioso.~ ~– Cane, disse Vinicio, sappi che ti ho 256 XXXII| pallido; in una voce morente disse:~ ~– Signore, io sono veramente 257 XXXII| Eccola, signore.~ ~– Bene, disse Vinicio, ora va per la tua 258 XXXII| Chilone si inchinò e disse:~ ~– Dimenticherò.~ ~Ma 259 XXXIII| i volti la meraviglia.~ ~Disse:~ ~– Vi saluto nel nome 260 XXXIII| tuo cuore sarà purificato, disse Pietro.~ ~– Grazie; ma ascoltatemi 261 XXXIII| Noi rechiamo l'amore, disse Pietro.~ ~E Paolo di Tarso 262 XXXIII| stendendo la mano a Vinicio, disse:~ ~– Bussate e vi sarà aperto. 263 XXXIII| Pietro sorrise dolcemente e disse:~ ~– E chi potrebbe rifiutarti 264 XXXIII| Questi, toccandogli la testa, disse:~ ~– Non aver paura di Cesare, 265 XXXIII| confessarlo.~ ~– Rispondi, disse l'Apostolo.~ ~Indi, con 266 XXXIII| ubbidienza e paura nella voce, disse, inginocchiandosi ai piedi 267 XXXIII| mani sulle loro teste e disse:~ ~– Amatevi l'un l'altro 268 XXXIV| l'abitazione di Miriam. Disse a Licia che aveva fatto 269 XXXIV| Non sono fuggita da te, disse Licia.~ ~– Allora perchè 270 XXXIV| suo volto che arrossiva, disse:~ ~– Tu sai...~ ~Il rigurgito 271 XXXIV| contro di lui.~ ~– Ti giuro, disse Vinicio, che non mi è neanche 272 XXXIV| scagliò su Vinicio.~ ~– Qui, disse il giovane, senza di te 273 XXXIV| ammazzato.~ ~– Non ricordarlo, disse Licia, e non parlarne a 274 XXXIV| su lui gli occhî limpidi, disse:~ ~– E allora io dirò: Dovunque 275 XXXIV| petto di Vinicio e questi disse con voce tremante:~ ~– Ordina 276 XXXIV| tutta la casa.~ ~– Vedi, disse Paolo volto a Vinicio, siamo 277 XXXV| cosa.~ ~– Questo va bene, disse Petronio uscendo dalla lettiga. 278 XXXV| sacerdote, un dio e un ateo, disse Vinicio.~ ~– Come tu dici, 279 XXXV| indi, rivoltosi a Petronio, disse:~ ~– No, mio caro, il mondo 280 XXXV| la lettiga per Eunice, ma disse che non voleva rompersi 281 XXXV| cuore e nel cervello.~ ~Egli disse, tutto ciò con tanta disinvoltura, 282 XXXV| colpito. Lo guardò a lungo e disse:~ ~– Che cosa avviene in 283 XXXV| volto a Demade il liberto, disse:~ ~– Coloro che sono al 284 XXXV| cantina al tetto.~ ~– Domani, disse Vinicio, ordinerò loro di 285 XXXV| stese la mano a Vinicio e disse:~ ~– La felicità è sempre 286 XXXV| bene.~ ~– Ah, traditore, disse Vinicio con voce gioconda, 287 XXXV| te lo ha detto?~ ~– Me lo disse l'apostolo Pietro.~ ~– Ah, 288 XXXV| una scrollata di spalle, disse a sè stesso:~ ~– È meraviglioso 289 XXXV| dai citaredi. Vinicio gli disse della visita di Chilone 290 XXXV| mise la mano sulla fronte e disse:~ ~– Il pensiero era buono, 291 XXXVI| illuminati dal sorriso, e disse:~ ~– Trovi brutto il velo?~ ~ 292 XXXVI| guardandola estasiato, disse:~ ~– Brutto per i miei occhî 293 XXXVI| coperse gli occhî colla mano e disse:~ ~– L'ira di Dio è su lei.~ ~ ~ ~ 294 XXXVI,| fosse, e allora, l'Augusta, disse che per i miei occhî nulla 295 XXXVI,| Congedandomi, Pietro mi disse di non temere Cesare e aggiunse 296 XXXVIII| Perciò Tigellino gli disse: Pronuncia una parola, o 297 XXXVIII| imbecille. Dove andrei poi, disse, a respirare l'aria del 298 XXXIX| e come è bello il mondo, disse Vinicio in una voce sommessa. 299 XXXIX| braccio, se la tirò vicina, e disse:~ ~– Licia! Sia benedetto 300 XXXIX| luna. Un po' dopo, Vinicio disse:~ ~– Lo so. Ero appena entrato, 301 XXXIX| fiore, perchè? Paolo mi disse: «Io ti ho convinto che 302 XXXIX| Ripetimi le parole di Paolo, disse Licia.~ ~– La conversazione 303 XXXIX| solita celia gaia. Paolo gli disse: «Come mai tu, o saggio 304 XXXIX| giustizia e della misericordia, disse Paolo, per paura delle preoccupazioni; 305 XXXIX| argentee dei cipressi e disse:~ ~– Benissimo, Marco. Tu 306 XL| essi?~ ~– Non creder loro, disse Petronio colla mano puntata 307 XL| dico: scrivi meglio!~ ~Egli disse tutto questo con noncuranza, 308 XL| pensoso. Dopo una lunga pausa disse:~ ~– Rispondimi Petronio; 309 XL| con la testa sulle spalle, disse Nerone. Alla poesia e all' 310 XL| voluto cambiare soggetto, disse poco dopo:~ ~– L'estate 311 XL| rimanere con te un momento, disse Tigellino.~ ~Un'ora più 312 XL| Petronio dalla villa di Cesare, disse:~ ~– Ho avuto un po' di 313 XL| Paolo mi ha detto, disse Vinicio, che Dio qualche 314 XL| pasto ai leoni nelle arene, disse Petronio ridendo. Ogni altra 315 XLI| Voi verrete con me, disse volto a Petronio e a Vinicio. 316 XLI| respira più liberamente, disse Nerone. La mia anima è commossa 317 XLI| profonda conoscenza tu hai, disse Nerone.~ ~E per un minuto 318 XLI| espresso il mio pensiero, disse alfine Nerone; perciò io 319 XLI| depravazione e di delitti, disse:~ ~– La gente ti dovrebbe 320 XLI| ingiustizia.~ ~– Tigellino, disse Nerone, mi ha detto che 321 XLI| mi è sempre stato caro, disse Cesare, benchè egli serva 322 XLI| dolce far felice la gente! disse Nerone. Volessero gli dèi 323 XLI| altro favore, o divino, disse Petronio, dichiara la tua 324 XLI| matrimonio.~ ~– Concesso, disse Cesare; non posso rifiutare 325 XLI| abbassando le pietre vermiglie, disse:~ ~– Vinicio, darai, da 326 XLI| paio di cigni ad Euterpe, disse Petronio, loda i canti di 327 XLI| tuo giglio licio.~ ~– No, disse Vinicio, ora io sono perfettamente 328 XLI| Perdona, divino imperatore, disse Faonte, come trafelato, 329 XLI| e finirò la mia Troiade! disse Nerone, mettendo da parte 330 XLII| Dalla cima vedrò le fiamme, disse egli, e ricominciò a scudisciare 331 XLII| case che lo circondavano, disse Giunio. L'Aventino e il 332 XLII| Giunio esitò un momento, poi disse a bassa voce:~ ~– So che 333 XLIII| Ora è tempo che io fugga, disse egli, e per i giardini di 334 XLIII| le facce attentamente e disse:~ ~– Cristo vi ricompensi!~ ~– 335 XLIII| voce conosciuta da Vinicio, disse subito:~ ~– Sono due giorni 336 XLIII| casa è bruciata, o signore, disse il greco, perchè le Carinæ 337 XLV| Rifocillato, il giovine tribuno disse che voleva rimettersi alla 338 XLV| parlare.~ ~– O signore, disse Chilone poco dopo, senza 339 XLV| Chilone trattenne la mula e disse:~ ~– Mi è venuto un buon 340 XLV| ragione; guidami dunque! disse il tribuno.~ ~Chilone voltò 341 XLV| lanterne.~ ~– Sono là dentro, disse Chilone. Oggi ve ne saranno 342 XLV| Trastevere.~ ~– Hai ragione, disse Vinicio, ne sento gli inni.~ ~ 343 XLV| che sedeva vicino, e gli disse:~ ~– Sono un vescovo di 344 XLV| Tese le mani verso loro e disse:~ ~– Perchè avete il cuore 345 XLV| suo mantello e, curvato, disse:~ ~– Salvami, signore; io 346 XLVI| dovevano fare.~ ~– O dèi, disse Nerone, quale notte! Da 347 XLVI| scuro con un cappuccio! disse l'imperatore. Siamo noi 348 XLVI| mano armata?~ ~– Signore, disse Tigellino con una voce inquieta, 349 XLVI| raddrizzò sul cavallo e disse con voce chiara e sonora:~ ~– 350 XLVI| spettacolo era degno di te, disse Petronio.~ ~Poi si voltò 351 XLVII| Apostolo li benedì tre volte e disse volgendosi a Vinicio:~ ~– 352 XLVII| non a me, ma a Cristo, disse l'Apostolo che non voleva 353 XLVII| ringraziato.~ ~– Che buon Dio! disse la voce di Chilone che stava 354 XLVII| Alzati e vieni con me, disse Pietro al giovane.~ ~Vinicio 355 XLVII| del cavatore era vicina, disse:~ ~– Conducile da Macrino.~ ~– 356 XLVII| e strada facendo Vinicio disse:~ ~– Maestro, lavami nelle 357 XLVII| mano verso quel luogo e disse:~ ~– Ecco la capanna del 358 XLVII| infinita.~ ~Alla fine le disse come era partito da Anzio; 359 XLVII| Pietro e Lino; ma Vinicio disse loro:~ ~– Venite con me; 360 XLVII| nuovo a Pietro:~ ~– Roma, disse, brucia per ordine dell' 361 XLVII| La misura è colma, disse l'Apostolo, e i disastri 362 XLVII| presa Licia per la mano, disse con voce nella quale tremava 363 XLVII| acqua e, andando verso lui, disse solennemente:~ ~– Ecco che 364 XLVIII| averci pensato un poco, disse:~ ~– La partenza è facile, 365 XLVIII| Questo è quello che farò! disse Nerone.~ ~Tigellino era 366 XLVIII| Poco dopo alzò gli occhî e disse:~ ~– Insaziabili e ingrati! 367 XLVIII| dimenticando ogni cosa, disse con faccia radiosa:~ ~– 368 XLVIII| voci.~ ~Nerone lo scrisse e disse:~ ~– Sì, la vendetta ha 369 XLVIII| trovata.~ ~– Tigellino, disse l'imperatore dopo una pausa, 370 XLVIII| terribili.~ ~– Tigellino, disse l’imperatore, mi ami?~ ~– 371 XLVIII| aspettavano una risposta, disse:~ ~– Ho covato un serpente 372 XLVIII| viaggio all'Acaia.~ ~– Ah! disse Nerone, mi aspettavo qualcosa 373 XLVIII| importa di Roma e dei Romani! disse con voce di disprezzo Nerone. 374 XLVIII| qualche tempo. Alla fine disse con voce tragica;~ ~– O 375 XLVIII| del genere umano e tuoi, disse Poppea.~ ~– Fa giustizia! 376 XLVIII| dopo si strinse le mani e disse:~ ~– Quali castighi, quali 377 XLVIII| perchè da quel momento Poppea disse:~ ~– Signore, come permetti 378 XLVIII| suoi occhî, miopi e vitrei, disse:~ ~– È questa la moneta 379 XLVIII| ingannato, dimostramelo, disse Petronio; ma sappi che io 380 XLVIII| volete che io lo punisca, disse l'imperatore; ma egli è 381 XLIX| stoico.~ ~– Odio gli stoici, disse Nerone, odio Trasea, Musonio 382 XLIX| titolo di Radiante, sorrise e disse:~ ~– Tu mi piaci.~ ~– Quest' 383 XLIX| vale tant'oro quanto pesa! disse Tigellino.~ ~– Aggiungi 384 XLIX| Parla dei cristiani, disse Poppea con un'ombra di impazienza.~ ~– 385 XLIX| odio. Al contrario, egli mi disse che Cristo era un dio buono 386 XLIX| di Sofocle.~ ~– Infelice! disse Poppea.~ ~– Chi ha veduto 387 XLIX| sua forza.~ ~– Per Ercole! disse Nerone; il mortale che ha 388 XLIX| contorse, si fregò le mani, e disse:~ ~– Ammiro la tua penetrazione, 389 XLIX| davanti al piatto colmo, disse Nerone.~ ~– Coloro che ti 390 XLIX| uomini per andarvi subito, disse Tigellino.~ ~– O signore! 391 XLIX| soldati che mi costudiscano, disse Chilone.~ ~– Vi penserà 392 XLIX| ad abitare in casa mia, disse il prefetto a Chilone.~ ~ 393 L| giuochi coi cristiani, si disse Petronio; solo allora penserà 394 L| però delle continue visite, disse:~ ~– Potevano bene lasciarmi 395 L| consegnarti la lettera, disse il centurione.~ ~– Sì, non 396 L| Prenditi anche la coppa, disse Petronio.~ ~Poi fece segno 397 L| Cesare scrive, signore, disse Eunice: «Vieni, se lo desideri»; 398 L| esattezza di una certa frase, disse:~ ~– Tu vedrai nell'ultimo 399 L| troppo tardi.~ ~– Andiamo, disse Vinicio.~ ~Poco dopo erano 400 L| istrada.~ ~– Ora, ascoltami, disse Petronio. Non ho voluto 401 L| esaurita.~ ~– Amico, gli disse, tu puzzi di vino come una 402 L| avvenuto.~ ~– Cesare oggi mi disse: «Dirai a Vinicio di trovarsi 403 L| Allora lasciami passare, disse Vinicio.~ ~E prendendo la 404 L| prendendo la mano di Petronio, disse~ ~– Procura di veder Atte, 405 LI| non fecero nulla. Vatinio disse a Cesare che si era cercato 406 LI| venne ripetuta a Petronio, disse:~ ~– Dopo che Nerone si 407 LI| scricchiolarono.~ ~– Sì, disse Petronio, ti consiglio di 408 LII| offerse di condurvelo e disse che vi avrebbe trovato Pietro. 409 LII| acqua?~ ~La quarta voce disse:~ ~– Lino che prima avevano 410 LII| di luce, all'assemblea, e disse:~ ~– Come il Signore ha 411 LII| benedirli colla croce.~ ~Disse:~ ~– Ora vi benedico, figli 412 LII| atteggiamento.~ ~– Lo so, disse l'Apostolo. Essi hanno portata 413 LII| la faccia verso il cielo, disse ad alta voce:~ ~– O Cristo 414 LII| colle mani alle stelle, disse:~ ~– Io sono Tuo; prendi 415 LIII| soldato gli si avvicinò e gli disse sottovoce:~ ~– Sta tranquillo, 416 LIII| tempio di Giove Statore, disse:~ ~– Oggi non l'ho veduta, 417 LIII| Tutti udirono quando Cesare disse: «Ne ho abbastanza di questa 418 LIII| guardandolo fisso negli occhî, gli disse sottovoce:~ ~– Hai tu tradito 419 LIII| una parola di disprezzo, e disse ad alta voce, perchè tutti 420 LIV| file, gli si avvicinò e gli disse:~ ~– Ascoltami, signore. 421 LIV| testa china, poi la rialzò e disse con un fil di voce:~ ~– 422 LIV| orribile.~ ~– Tu hai offeso, le disse, una divinità nuova e sconosciuta. 423 LIV| e stranieri.~ ~– Andrò, disse Poppea colla voce rotta.~ ~ 424 LIV| E ritornato Vinicio, gli disse:~ ~– Prega il tuo Dio che 425 LIV| Cristo la libererà, disse Vinicio guardandolo cogli 426 LV| tra i cristiani. Andando disse:~ ~– Non so, signore, se 427 LV| orso tirò la sua toga e disse:~ ~– Signore, sono rimasti 428 LV| arresto. Mi benedì e mi disse che sarebbe venuto all'anfiteatro 429 LV| dimmelo.~ ~Vinicio gli disse sottovoce:~ ~– Egli è tra 430 LV| inchinandosi verso loro, disse:~ ~– Sapete se daranno delle 431 LV| piacerebbe che le dessero loro, disse Tullio; diversamente l'arena 432 LV| di un uomo lacerata! gli disse Vatinio prendendolo per 433 LV| ha un pezzo di formaggio, disse Senecione.~ ~– E non è colpa 434 LV| intarsiata d'avorio e gli disse freddamente:~ ~– Tutto ciò 435 LV| Chilone è svenuto! disse Petronio, volgendosi verso 436 LV| una invocazione al cielo disse:~ ~– O Signore! sia fatta 437 LVI| Fece chiamare Seneca e gli disse che lo mandava in Italia 438 LVI| aspettare per la sua morte e disse:~ ~– Non voglio esporti 439 LVI| Cesare, si fece innanzi e disse:~ ~– Eccomi, o radiante 440 LVI| Voglio mandarti all'Acaia, disse Nerone. Tu devi sapere fino 441 LVI| agli spettacoli.~ ~– Baal! disse Chilone.~ ~Gli augustiani, 442 LVI| Senecione e a Suilio Nerulino, disse:~ ~– Imaginatevi che abbiamo 443 LVI| averci pensato alquanto, disse:~ ~– Gli spettacoli in cui 444 LVI| il quale può ridarmela, disse Vinicio.~ ~Condusse Nazario 445 LVI| i carnefici sono timidi, disse il giovane. Ursus e Glauco, 446 LVI| Vinicio cessò di pregare e disse:~ ~– Dì alle guardie di 447 LVI| portar fuori come cadavere, disse Vinicio.~ ~– È vero che 448 LVI| È vero che vi è un uomo disse Nazario, che applica ai 449 LVI| avrà una berretta piena, disse Petronio. Ma non puoi tu 450 LVI| uno degli uomini pagati, disse Vinicio.~ ~Petronio gli 451 LVI| quindi, agitando la mano, disse:~ ~– Possono venire altri 452 LVI| abbia misericordia di lei, disse Vinicio. Tu parli di Sicilia, 453 LVI| Scrivigli che venga domani, disse Petronio, passando a Vinicio 454 LVI| che Ursus l'accompagnasse, disse Vinicio. Ne sarei più tranquillo.~ ~– 455 LVI| tranquillo.~ ~– Signore, disse Nazario, egli è un uomo 456 LVI| penserà lui.~ ~– Per Ercole! disse Petronio, lasciamolo uscire 457 LVI| baciò le mani e gli occhî e disse:~ ~– Mio caro, tu sei ammalato, 458 LVI| e poi, alzando le mani, disse:~ ~– Ti ringrazio, o Cristo, 459 LVI| per lasciarla respirare, disse Nazario. Il solo pericolo 460 LVI| fuliggine!~ ~– Ce la darà, disse Nigro. Ieri sera era limpido 461 LVI| Corioli, ne risponderò io, disse, Nigro.~ ~Qui ebbe fine 462 LVI| riuscire, perchè è bene ideata, disse Petronio. Non si poteva 463 LVI| sorpreso, scrollò le spalle e disse come se parlasse a sè stesso:~ ~– 464 LVI| Gli ho dato l'anima mia, disse Vinicio.~ ~E si separarono. 465 LVI| poco.~ ~– Facciamo presto! disse alla fine Vinicio, perchè 466 LVI| altri giorni.~ ~– È tempo! disse Petronio.~ ~E indossati 467 LVI| tempesta non durerà molto, disse Petronio. Noi dobbiamo aspettare 468 LVI| Vedo un lume nella nebbia, disse Nigro, ne vedo uno, due, 469 LVI| agli uomini.~ ~– Vengono! disse Petronio.~ ~Le luci si facevano 470 LVI| fortuna stia per abbandonarmi, disse a sè stesso, ma gli dèi 471 LVI| cos'hai? Tu hai la febbre, disse Petronio.~ ~Vinicio rispose 472 LVII| voce solenne e calma che disse:~ ~– Non il giorno dell' 473 LVII| Paolo si volse a Crispo e disse:~ ~– Non minacciarli, Crispo, 474 LVII| Ho odiato il male, disse il vecchio prete.~ ~– L' 475 LVIII| CAPITOLO LVIII.~ ~ ~– Signore, disse Chilone, il mare è come 476 LVIII| silenzio, guardò d'attorno e disse con voce misteriosa:~ ~– 477 LVIII| po', volto a Tigellino, disse:~ ~– Bada che questo stoico 478 LVIII| resistito?~ ~– Voglio bere, disse Chilone allungando la mano 479 LVIII| Hai tu sentito che cosa disse uno dalla croce? Guai a 480 LVIII| Provino a morire diversamente! disse Tigellino.~ ~Petronio gli 481 LVIII| Roma.~ ~– Quale frenesia! disse Tigellino.~ ~– Hic Abdera.19 482 LVIII| loro vedono il loro Dio, disse Vestinio.~ ~Perciò un numero 483 LIX| non siamo che in dieci, disse il guardiano e dobbiamo 484 LIX| Benissimo, domani beveremo, disse l'ispettore.~ ~Scelse i 485 LIX| lei. Ursus lo riconobbe e disse:~ ~– Sia lodato Cristo! 486 LIX| sul braccio di Vinicio, disse:~ ~– Ti vedo, sapevo che 487 LIX| Sono ammalata, Marco, disse Licia, e devo morire nell' 488 LIX| non morrai. L'Apostolo mi disse di credere e mi promise 489 LIX| aggiunse Licia, Cristo stesso disse al Padre: «Toglimi l'amaro 490 LX| potendo più trattenersi, gli disse:~ ~– Ora tu hai un altro 491 LX| Vinicio sorrise tristamente e disse:~ ~– No, mio caro, tu non 492 LX| potrò passare con Licia, si disse.~ ~Così, dato l'addio a 493 LX| lo prese da parte e gli disse:~ ~– Ritorna a casa, signore. 494 LX| puoi lasciarmi passare, disse Vinicio; permettimi di stare 495 LX| ricevuti non me lo proibiscono, disse Scevino.~ ~Vinicio se ne 496 LXI| un Dio di misericordia, disse Paolo.~ ~– Per me? ripetè 497 LXI| patimenti.~ ~– Appoggiati, disse Paolo, e vieni con me.~ ~ 498 LXI| sciagurato in ginocchio, disse:~ ~– Chilone! io ti battezzo 499 LXI| come quello del greco, e disse:~ ~– Abbi fede e sostieni 500 LXII| Guardate a ciò che fate, disse Barco Sorano. Voi volevate 501 LXII| Non è divenuto maniaco, disse Tigellino, ma cristiano.~ ~– 502 LXII| cristiano.~ ~– È impossibile! disse Vitellio.~ ~– Non ho io 503 LXII| Diana! egli dice la verità, disse Vestinio~ ~Barco si volse 504 LXII| un'altra sul tuo bastone, disse Petronio.~ ~La conversazione 505 LXIV| Per amore di Cesare, disse Scevino. Io ho un lontano 506 LXIV| avrà molto da aspettarsi, disse Petronio. Vestinio ha paura 507 LXIV| affrettarsi.~ ~– Per Castore! disse Petronio, può darsi. Ma 508 LXIV| Io non ho detto nulla! disse Scevino costernato.~ ~Petronio 509 LXIV| spezzò il bastone d'avorio e disse:~ ~– Che il male cada su 510 LXIV| avere vissuto fino adesso, disse Nerone, e che solo in Grecia 511 LXIV| vascello è pronto a Napoli, disse Cesare. Mi piacerebbe andarmene 512 LXIV| fissamente negli occhî di Nerone disse:~ ~– Permettimi, o divino, 513 LXIV| delle leggi internazionali, disse Petronio con enfasi. Tu 514 LXIV| Petronio ha ragione, disse Nerone; domani le porte 515 LXV| moltitudini.~ ~– Tu sei ammalato, disse Petronio; ordina che ti 516 LXVI| Ursus cessò di pregare e disse sottovoce, come se avesse 517 LXVI| fronte della fanciulla, disse:~ ~– Cristo ti ha salvata, 518 LXVII| dell'arbitro dell'eleganza, disse:~ ~– Sai tu, divino, che 519 LXVII| del tempo a Petronio e poi disse:~ ~– Sì, forse tu hai ragione. 520 LXVII| vedendolo il giorno dopo, disse:~ ~– Conducila in Sicilia. 521 LXVII| condurla da Pomponia Grecina, disse Vicinio.~ ~– E farai bene, 522 LXVII| Pomponia è ammalata; me lo disse Antistio, parente di Aulo. 523 LXVIII| Così, quando Vinicio gli disse:~ ~– Signore, per mezzo 524 LXVIII| parole che il Signore mi disse sul lago di Tiberiade: « 525 LXVIII| così cara.~ ~– Signore, disse Vinicio; permetti a Nazario 526 LXVIII| sua vita?~ ~Ma egli non disse che non avrebbe lasciato 527 LXVIII| sulle figure inginocchiate disse:~ ~– Sia lodato il nome 528 LXIX| noi?~ ~– Non vedo nulla, disse Nazario.~ ~Pietro si coperse 529 LXIX| colle mani e un momento dopo disse:~ ~– Qualcuno viene nella 530 LXIX| fino a quando il vecchio disse tra i singhiozzi:~ ~– Quo 531 LXIX| ritornava sul cammino fatto, gli disse come un'eco:~ ~– Quo vadis, 532 LXIX| vadis, Domine?~ ~– A Roma, disse l'Apostolo con voce sommessa.~ ~. ~ ~ 533 LXX| questo, alzò gli occhî e disse:~ ~– O Signore, Tu mi hai 534 LXX| volto irrigato di lagrime, disse: «Plautilla, figlia dell' 535 LXXII| interessato, e con un sorriso disse agli augustiani che egli 536 LXXIII| azzurri come il cielo e disse di no con un cenno della 537 LXXIII| una cera.~ ~Egli sorrise e disse una sola parola:~ ~– Così!~ ~ 538 LXXIII| sul suo cuscino siriaco e disse con esitanza:~ ~– Vi chieggo 539 LXXIII| intorno tanti visi sorpresi, disse:~ ~– Miei cari amici, siate 540 LXXIII| occhî sugli invitati, e disse:~ ~– Siate allegri e bandite 541 LXXIII| labbra a quelle di Eunice e disse:~ ~– Vieni con me.~ ~Ella