Cap.

  1        I|              morte ringiovanito, cogli occhî che scintillavano di gioia,
  2        I|              disteso, aspettava, cogli occhî chiusi, fino a quando il
  3        I|             mise a parlare, aperse gli occhî e domandò del tempo e delle
  4        I|            venute. Petronio chiuse gli occhî di nuovo, diede ordine di
  5        I|                chiudeva nuovamente gli occhî e vide la faccia dello zio
  6        I|                  Petronio riaperse gli occhî.~ ~Salute! No, non si sentiva
  7        I|             del Danubio, di tenere gli occhî aperti sugli avvenimenti,
  8        I|           segreto, si perdeva nei suoi occhî con un senso di umiltà e
  9       II|              che implorare pietà cogli occhî, non potendo più pronunciare
 10       II|              gialla.~ ~Poscia alzò gli occhî, guardò di nuovo i segni
 11       II|            segni tracciati; rialzò gli occhî su me come per chiedermi
 12       II|          frenetico.~ ~– Deve avere gli occhî divini!~ ~– Come il mare,
 13       II|          esclamò Petronio, togli dagli occhî di questo giovine la benda
 14       II|           delle rive dell'Oronte dagli occhî neri e dolci; scheletri
 15       II|                non meritavano, ai suoi occhî, il nome di «umano». Perciò
 16       II|             non indovinava. Alzava gli occhî amandorlati per sforzarsi
 17       II|                Giunone.~ ~Volse i suoi occhî a Pomponia come per far
 18       II|                Licia, senza alzare gli occhî, ascoltò confusa colle guance
 19       II|              aspettavano il bacio; gli occhî azzurri come il mare, la
 20       II|                rispos'ella girando gli occhî verso il piccolo Aulo e
 21       II|              era piena. Licia alzò gli occhî azzurri su Vinicio, come
 22       II|              preghiera tremolosa negli occhî, le parve in un subito più
 23       II|         perdere Licia, così che i suoi occhî andavano ove era Petronio
 24       IV|                segno, indi, levati gli occhî sul vecchio centurione,
 25       IV|           quando Licia lo guardò cogli occhî pieni di lagrime e quando
 26       IV|                nostra, luce dei nostri occhî, diss'egli,~ ~E andò prestamente
 27       IV|           aveva chiamato luce dei loro occhîsperava ancora colla fede
 28       IV|               sulle ginocchia, e cogli occhî nelle pieghe del peplo di
 29       IV|         momento della separazione. Gli occhî di Pomponia e di Licia si
 30       IV|          Pomponia levò subitamente gli occhî.~ ~– Petronio?~ ~– Fu lui.~ ~
 31        V|               vampata di fuoco; i suoi occhî lampeggiavano: la sua bocca
 32       VI|            Vinicio guardò Petronio con occhî stupefatti poi disse:~ ~–
 33       VI|           vedere che attraverso i miei occhî, non la troverà bella, e
 34       VI|             suo occhio amandorlato gli occhî di Vinicio con uno sguardo
 35      VII|               seguivano le vivande con occhî ingordi. Completavano il
 36      VII|             altri – e Poppea.~ ~I suoi occhî si empirono di lacrime,
 37      VII|                che la guardava coi sui occhî azzurrini, domandò:~ ~–
 38      VII|             colle mani sul seno, cogli occhî chinati a terra. Alla fine,
 39      VII|                Diana nello spazio. Gli occhî di Licia rimanevano abbarbagliati
 40      VII|            verginale, le passava dagli occhî come una malìa. Nella luce
 41      VII|              bizzarro ammaliava i suoi occhî e più il suo cuore si contraeva
 42      VII|              il respiro, le oscurò gli occhî e le riempì le orecchie
 43      VII|             che univano il naso, cogli occhî splendidi e la carnagione
 44      VII|                 Felici, diss'egli, gli occhî miei che ti vedono: felici
 45      VII|               vista e di accendere gli occhî della fanciulla coi suoi
 46      VII|               della fanciulla coi suoi occhî. Il suo sguardo strisciava
 47      VII|          Avrebbe preferito perdere gli occhî che non vederla; perderebbe
 48      VII|           Marco.~ ~Egli continuò cogli occhî semivelati:~ ~– Amami, mia
 49      VII|              anch'essa a Cesare i suoi occhî pieni di curiosità e di
 50      VII|                che teneva in mano. Gli occhî di lui si incontrarono in
 51      VII|             guardare. Indi vide i suoi occhî azzurri, vitrei, senza pensieri,
 52      VII|          pensieri, rassomiglianti agli occhî di un morto, palpitanti
 53      VII|          faccia di una fanciulla cogli occhî libidinosi, disse ad alta
 54      VII|                gratitudine e tutti gli occhî si volsero su Nerone. Diede
 55      VII|             non poteva credere ai suoi occhî, tanto più che sapeva che
 56      VII|                Non sapeva staccare gli occhî da lei e dalle sue labbra
 57      VII|           delta sulla tavola, alzò gli occhî, e per un minuto nel triclinio
 58      VII|               cinto di lauro, coi suoi occhî da ispirato, le parve più
 59      VII|             sul mio petto e chiudi gli occhî.~ ~A Licia battevano i polsi
 60      VII|             scolpito nella pietra. Gli occhî romani si deliziavano a
 61      VII|              vino aveva annebbiati gli occhî dei molti. Il banchetto,
 62      VII|            suoi capelli e rialzava gli occhî con immenso piacere. Vestinio,
 63      VII|                quale ella ha posto gli occhî muore.~ ~– Non è un brutto
 64      VII|         avvenuto? Vinicio si fregò gli occhî stupefatto, e si vide dinanzi
 65      VII|                 guardava Vinicio cogli occhî azzurri, in un modo da gelare
 66      VII|           offerse con un sorriso negli occhî appannati.~ ~– Bevi! diss'
 67     VIII|           intorno al collo, aperse gli occhî.~ ~Spuntava il giorno.~ ~
 68     VIII|                non poteva staccare gli occhî da Licia, la quale, veduta
 69     VIII|           peplo, e rifletteva nei suoi occhî e la circonfondeva come
 70     VIII|                quelle mani e in quegli occhî rivolti al cielo era diffusa
 71     VIII|             concubina di un uomo. Agli occhî dell'antica favorita di
 72     VIII|        aspettando i suoi ordini.~ ~Gli occhî di lei si annebbiarono e
 73     VIII|           riesca a portarti via.~ ~Gli occhî cilestri e ingenui del gigante
 74     VIII|               incominciò a mettere gli occhî innanzi, come per guardare
 75       IX|                suo braccio nudo, cogli occhî chiusi e la bocca semiaperta.
 76       IX|              passato quando aperse gli occhî, guardando per il cubicolo
 77       IX|            china, ora alzando i vividi occhî pieni di curiosità e ora
 78       IX|           sotto alle ciglia dorate gli occhî scintillarono di una fredda
 79        X|               divenne paonazza, i suoi occhî stralunarono, la sua bocca
 80       XI|               le sue forme, per i suoi occhî, dicendo che era pronto
 81       XI|                 Il gigante licio dagli occhî azzurri, che ebbe l'impudenza
 82       XI|                gli si annebbiarono gli occhî e gli si coperse la fronte
 83       XI|         ribattè Atte guardandolo negli occhî con aria di rimprovero.~ ~
 84       XI|        concubina. Ella lo guardò cogli occhî foschi, quasi severamente.~ ~–
 85       XI|               lacrime brillarono negli occhî della liberta.~ ~– Tu l'
 86       XI|               infamia; corruppe i suoi occhî con un banchetto immondo;
 87       XI|              accesa dal rossore, e gli occhî pieni di luce. Gli pareva
 88      XII|              di averli veduti coi loro occhî, anche perchè vorranno giustificarsi.
 89      XII|          aspetto dell'ammalato. I suoi occhî erano circondati dalle lividure,
 90      XII|              morta; guardò Vinicio con occhî spaventati e ne aspettò
 91      XII|          tremante, colle lacrime negli occhî, e se n'andò subito dopo
 92      XII|                sopracciglia e girò gli occhî per cercare l'atriensis.
 93      XII|          domandò.~ ~Alzò su lui i suoi occhî azzurri, pieni di lacrime,
 94      XII|                padrone.~ ~E con quegli occhî, con quei capelli rovesciati
 95      XII|           rughettine agli angoli degli occhî di Crisotemide. Pensava
 96     XIII|           faccia era serena e dai suoi occhî traspariva la gioia.~ ~Petronio
 97     XIII|         contatto di quella mano i suoi occhî si velarono di gaudio e
 98     XIII|          Petronio.~ ~Il greco alzò gli occhî. – Oggigiorno gli uomini
 99     XIII|               prima d'andarmene.~ ~Gli occhî dilatati di Sporo si dilatarono
100      XIV|              faccia pietrificata e gli occhî fissi. Si vedeva che, pure
101      XIV|              Meglio sarebbe che i miei occhî non avessero veduto mai
102      XIV|            sgorgarono lacrime dai suoi occhî. A un tratto pose le mani
103      XIV|           dappertutto, guardando negli occhî alla gente e sentire che
104       XV|               le è come del sale negli occhî.~ ~«Vatinio ci ha descritto
105       XV|            ammirazione. Dinanzi i miei occhî lo schiavo diede la borsa
106      XVI|           abbia veduto coi tuoi proprî occhî che il figlio di mio padre
107     XVII|                come dicevano, e, cogli occhî al cielo in atto di preghiera,
108     XVII|          cimitero, dinanzi magari agli occhî di tutti i fratelli e di
109     XVII|             guardò il lavoratore i cui occhî fiammeggiavano come quelli
110    XVIII|            notte per guardare coi suoi occhî di sasso l'amante adorato.~ ~«
111      XIX|                ridiveniva gaia. I suoi occhî e il suo volto raggiavano.
112      XIX|           avesse veduto Licia coi suoi occhî, tutti i cristiani della
113      XIX|           pesce. Parlava e fissava gli occhî negli occhî degli schiavi,
114      XIX|                fissava gli occhî negli occhî degli schiavi, nella speranza
115       XX|     liberazione di qualche cosa.~ ~Gli occhî volti al cielo sembrava
116       XX|        abbarbagliarono come quando gli occhî sono abbacinati da un rovescio
117       XX|               poteva rivedere tutto ad occhî chiusi. Perciò narrava come
118       XX|             spuntare due lacrime negli occhî del vegliardo, che luccicavano
119       XX|                Il vegliardo chiuse gli occhî come per vedere le cose
120       XX|               quelle parole e i nostri occhî guardarono a lui, perciocchè
121       XX|         coprirono e lo nascosero dagli occhî degli apostoli, tutte le
122      XXI|         stentava ora a credere ai suoi occhî e alla propria felicità.
123      XXI|            leggiermente aperta; i suoi occhî volti verso l'apostolo;
124      XXI|              faceva attenzione. I suoi occhî tenevano dietro a Licia
125      XXI|             dalla collera e che i suoi occhî scintillavano come quelli
126     XXII|                che le si presentò agli occhî quando Vinicio giunse in
127     XXII|               del giorno morì nei suoi occhî.~ ~. ~ ~Chilone, appiattato
128    XXIII|          strepito nella testa e i suoi occhî erano appannati come dalla
129    XXIII|             non poteva credere ai suoi occhî. Ciò che vedeva gli pareva
130    XXIII|                ed ella volse a lui gli occhî pieni di tristezza.~ ~–
131    XXIII|            avesse voluto riempirsi gli occhî di lei per poterla ancora
132    XXIII|                scriverò sotto i vostri occhî una lettera a casa per dire
133    XXIII|           quale non aveva staccato gli occhî dalla fanciulla in tutto
134    XXIII|                ringraziò solo coi suoi occhî raggianti di delizia perchè
135     XXIV|                ascolta.~ ~Gli mise gli occhî negli occhî e parlò lentamente,
136     XXIV|               Gli mise gli occhî negli occhî e parlò lentamente, con
137     XXIV|            minima meraviglia, alzò gli occhî, esclamando:~ ~– Egli era
138     XXIV|                mani di Ursus; e i suoi occhî si riempirono di lacrime
139     XXIV|          lasciò andare sul petto cogli occhî chiusi. Poi li riaperse
140     XXIV|                 Non credeva  ai suoi occhî  alle sue orecchie e non
141      XXV|          trionfato.~ ~L'altro alzò gli occhî raggianti di speranza e
142      XXV|                guardò fissamente negli occhî come se avesse guardato
143      XXV|               inaudibile; e chiuse gli occhî come svenuto.~ ~Licia uscì,
144      XXV|      sentendosela vicina, riaperse gli occhî e sorrise. Ella pose leggiermente
145      XXV|             non poteva dormire e cogli occhî seguiva Licia in ogni movimento.~ ~
146      XXV|                Non sapeva staccare gli occhî da lei, alla sommità della
147      XXV|         risvegliò, rinsensò e girò gli occhî per la camera. La lampada
148      XXV|                  Licia ascoltava cogli occhî nell'Apostolo, e tutte le
149      XXV|          perchè sedeva immobile, cogli occhî chiusi. Vinicio non sapeva
150      XXV|              la sua faccia, per i suoi occhî, per le sue forme statuarie,
151      XXV|                ieri.~ ~Ella aperse gli occhî e vedendo che Vinicio la
152     XXVI|              conversazione; aperti gli occhî si accorse che Licia era
153     XXVI|            devo ubbidire.~ ~Qui i suoi occhî si offuscarono; un momento
154     XXVI|                al fuoco e rimase cogli occhî fissi sulla fiamma.~ ~–
155     XXVI|             non poteva credere ai suoi occhî, e non poteva riconoscere
156     XXVI|           Presa dalla passione, i suoi occhî si inumidirono, ma si calmò
157     XXVI|             non dovrei credere ai miei occhî e alle mie orecchie. Rispondimi
158     XXVI|              sulla fronte e chiuse gli occhî. La sua natura non aveva
159     XXVI|             colla faccia pallida e gli occhî supplichevoli, ferito, torturato
160    XXVII|            certi momenti in cui i suoi occhî raggiavano di petulanza,
161    XXVII|                esserne geloso. Ai suoi occhî il figlio di Miriam non
162    XXVII|               della fanciulla, e cogli occhî alzati sul vecchio presbìtero,
163    XXVII|              disse:~ ~– Fino a che gli occhî di colui che ami non sono
164    XXVII|                della fanciulla e cogli occhî al cielo la benedì. Sulla
165   XXVIII|             Non potevo credere ai miei occhî quando lessi che il gigante
166   XXVIII|                     Se Dio apre i tuoi occhî alla luce, e ti toglie il
167   XXVIII|       Trasimeno o far diventare i miei occhî neri, azzurri come quelli
168   XXVIII|                Licia e che ella, cogli occhî pieni di lacrime, mi ringraziasse
169   XXVIII|           figli, e di nuovo vidi negli occhî di questa gente delle lacrime;
170     XXIX|                figurava sempre che gli occhî della fanciulla erano su
171     XXIX|              si imporporavano e i suoi occhî si velavano.~ ~L'uno e l'
172     XXIX|              le dava i tremiti; i suoi occhî ora si chiudevano e ora
173     XXIX|              sia possibile vedere senz'occhî. Pel momento essi non sono
174      XXX|                tuo viaggio.~ ~– I tuoi occhî mortali nulla videro, perchè
175      XXX|          Cesare, ciò che vidi coi miei occhî.~ ~– Dove è questa perla?
176      XXX|              immense.~ ~Poi chiuse gli occhî per far capire che aveva
177     XXXI|          numidico gli rimaneva. I suoi occhî erano divenuti più grandi
178    XXXII|          gentile e adorata.~ ~E i suoi occhî andarono inconsciamente
179   XXXIII|                ma io l'amo come i miei occhî, e quantunque io non sia
180   XXXIII|               pallidissima; guardò con occhî spaventati e maravigliati
181    XXXIV|              ne sei andata?~ ~Alzò gli occhî pieni dei colori dell'iride
182    XXXIV|              aprendo adagio adagio gli occhî, ch'ella era assolutamente
183    XXXIV|               così.~ ~Vinicio alzò gli occhî con un certo stupore:~ ~–
184    XXXIV|              Licia, alzando su lui gli occhî limpidi, disse:~ ~– E allora
185    XXXIV|             ombra come un fiore, cogli occhî chini, col seno che le si
186     XXXV|                tu aprirai i tuoi begli occhî. Perciò ti scrivo ora, benchè
187     XXXV|               Roma a letificare i miei occhî della tua presenza e le
188    XXXVI|          capelli rossi o biondi, cogli occhî azzurri. Alla loro testa
189    XXXVI|        guardavano alla folla coi verdi occhî apparentemente assonnati;
190    XXXVI|         ammiccando qualche volta degli occhî, e ascoltando attentamente
191    XXXVI|         Guardando così intorno, i suoi occhî caddero sull'Apostolo ritto
192    XXXVI|              terra si guardavano negli occhî, delle quali una doveva
193    XXXVI|             per la depravazione.~ ~Gli occhî della moltitudine andavano
194    XXXVI|              il viso radiante e i suoi occhî illuminati dal sorriso,
195    XXXVI|           disse:~ ~– Brutto per i miei occhî che non vogliono guardare
196    XXXVI|               come la pupilla dei tuoi occhî, perchè ella è la mia domina
197    XXXVI|                essi lo seguirono cogli occhî fino all'arrivo del mugnaio
198    XXXVI|              L'Apostolo si coperse gli occhî colla mano e disse:~ ~–
199   XXXVI,|     addormentata e azzurro come i tuoi occhî, o divina. Remavamo noi
200   XXXVI,|          Augusta, disse che per i miei occhî nulla era nascosto e dicendomelo
201   XXXVI,|              mi guardò scrutandomi con occhî malvagi che mi scrutavano
202    XXXIX|                erano riflessi nei loro occhî.~ ~L'incanto della sera
203    XXXIX|               l'emozione le riempì gli occhî di lacrime.~ ~Vinicio cinse
204    XXXIX|               mani, che lessi nei tuoi occhî la domanda se io mi ero
205    XXXIX|               la morte mi chiuderà gli occhî, io troverò la vita e la
206    XXXIX|         ascoltava guardandolo coi suoi occhî azzurri, i quali, nella
207    XXXIX|                e sapere che chiusi gli occhî dalla morte, si riapriranno
208    XXXIX|             stesse meditando, alzò gli occhî alle cime argentee dei cipressi
209       XL|           poesia, di musica e in quali occhî egli potesse capire se il
210       XL|                e il rimprovero; ma gli occhî di Cesare erano velati di
211       XL|    intellettuali. Tu mi hai aperto gli occhî. E sai tu perchè mi siano
212      XLI|               comparire dinanzi i miei occhî senza l'anello nuziale.~ ~–
213      XLI|            preso il liuto e alzati gli occhî. Nella sala la conversazione
214     XLII|                rispondevano o coi loro occhî stralunati dal terrore rispondevano
215    XLIII|            città soggiogate, ma i suoi occhî non avevano mai assistito
216    XLIII|               Il fumo faceva male agli occhî; il respiro diveniva greve.
217    XLIII|            fermava a stropicciarsi gli occhî. Si stracciò via il margine
218    XLIII|                Fu l'ultimo sforzo. Gli occhî gli diventarono più rossi,
219      XLV|           veduti all'Ostriano coi tuoi occhî?~ ~– Li ho veduti con questi
220      XLV|                Li ho veduti con questi occhî, o figlio di Venere; ho
221      XLV|           austera, esaltata. Tutti gli occhî si volsero a lui, come se
222      XLV|               Rimase silenzioso, cogli occhî alzati, come se avesse veduto
223     XLVI|               capelluti del nord cogli occhî azzurricogli africani,
224     XLVI|        presentò il suo liuto, alzò gli occhî al cielo pieno dell'incendio,
225     XLVI|        commosse a tal punto che i suoi occhî si gonfiarono di lacrime.
226     XLVI|                 armate di ogni arnese, occhî incendiati dalla collera,
227    XLVII|                che Ursus, non alzò gli occhî. Ma Vinicio le si avvicinò
228    XLVII|                ne baciò la fronte, gli occhî, abbracciandola di nuovo,
229    XLVII|                sua arditezza. Ma negli occhî del giovine non si vedeva
230    XLVII|                è ancore tolta dai miei occhî. Ma poichè io amo Cristo
231    XLVII|            fervore, colle mani e cogli occhî alzati, gridò:~ ~– Ti ho
232    XLVII|             sue mani tremavano; i suoi occhî rilucevano di lacrime; tutte
233   XLVIII|             labbra. Poco dopo alzò gli occhî e disse:~ ~– Insaziabili
234   XLVIII|            demonî, si guardarono negli occhî divenuti terribili.~ ~–
235   XLVIII|                Poppea e Tigellino. Gli occhî degli astanti si volsero
236   XLVIII|            sanguinose orgie cui i suoi occhî, quelli di un esteta, non
237   XLVIII|               presenti guardavano agli occhî di Nerone come ad un arcobaleno.
238   XLVIII|                nari, e volgendo i suoi occhî, miopi e vitrei, disse:~ ~–
239     XLIX|              potenza, guardarono negli occhî di Nerone con più audacia.~ ~–
240     XLIX|             volte ragione, perchè, gli occhî che ti hanno veduto, dovrebbero
241        L|                contemplare lei con gli occhî di un esteta innamorato
242        L|                 Eunice lo guardò negli occhî spaventata.~ ~– Che cosa
243        L|               Andiamo al mare. Ai tuoi occhî splendidi non piace vedere
244        L|           inghirlandati di rose, cogli occhî leggermente velati, sedevano
245        L|                ch'io ti guarderò negli occhî supplice, che tu vedrai
246        L|             per abitudine, volgeva gli occhî involontariamente verso
247        L| improvvisamente, con una strizzatina d'occhî e il viso diffuso di gioia
248        L|     pietrificata, nella quale solo gli occhî avevano la vivezza della
249       LI|           quando si teneva fuori dagli occhî di Poppea e di Cesare.~ ~
250       LI|                ciò che vedevano i suoi occhî e che gli rompeva il cuore
251      LII|            alzato e avrebbe aperto gli occhî avrebbe veduto la luce che
252      LII|               la luce che abbaglia gli occhî mortali, e avrebbe udito
253      LII|         intorno a Vinicio alzarono gli occhî inondati di lacrime verso
254      LII|           vecchio pescatore chiuse gli occhî e scosse la bianca testa
255      LII|               cada la benda dai vostri occhî e s'infiammino i vostri
256      LII|          risposero molte voci.~ ~Dagli occhî dell'Apostolo si staccava
257      LII|               aperse le braccia, cogli occhî fissi in alto; i cuori sospesero
258      LII|                qualche cosa che i loro occhî mortali non vedevano.~ ~
259     LIII|              la grande stanchezza, gli occhî di Vinicio incominciavano
260     LIII|            sonno. Vinicio si fregò gli occhî. La via era calcata di gente;
261     LIII|              perchè teneva vicino agli occhî un rotolo di papiri e aveva
262     LIII|                guardandolo fisso negli occhî, gli disse sottovoce:~ ~–
263     LIII|              non vi ora minaccia negli occhî di Vinicio; perciò la paura
264     LIII|        insolente. Guardò Vinicio cogli occhî dalle palpebre rosse e gli
265      LIV|              Vinicio guardandolo cogli occhî febbrili.~ ~Poppea, che
266      LIV|                palpebre dei suoi begli occhî, come se stessa cercando
267       LV|              si mettevano sotto i loro occhî dei pezzi di carne sanguinolenta
268       LV|               Poco dopo, quando i suoi occhî si furono abituati al buio,
269       LV|      brillavano nel buio visi chiari e occhî fiammeggianti e febbrili.
270       LV|               potrai cercarlo coi tuoi occhî.~ ~– Grazie, signore, e
271       LV|           maschere senza aperture agli occhî, combattendo alla cieca
272       LV|                la mano destra, e cogli occhî e la testa verso l'imperatore
273       LV|               anima, col cuore e cogli occhî. Schiamazzava, ruggiva,
274       LV|             morte, se ne saziava cogli occhî, ne aspirava le esalazioni
275       LV|           diventavano paonazze, i suoi occhî si chiudevano, i suoi denti
276       LV|             vecchio lo guardò coi suoi occhî rossi, ma questa volta non
277       LV|             condannati cantavano cogli occhî rivolti al velarium. Il
278       LV|               i fianchi vuoti e i loro occhî erano iniettati di sangue.~ ~
279       LV|              continuò a guardare cogli occhî vitrei allo spettacolo orrendo.
280       LV|                faceva loro battere gli occhî. Alcuni si stiracchiavano
281       LV|              agli spettatori, alzò gli occhî e rimase  come per aspettare
282       LV|           tremò di commozione e i suoi occhî si inumidirono. Le lacrime
283      LVI|            guardava direttamente negli occhî di Cesare, il quale poco
284      LVI|          coloro che erano presenti con occhî truci. Le risate ricominciarono.
285      LVI|               qualche cosa.~ ~Levò gli occhî attraverso l'apertura dell'
286      LVI|             giovine e gli guardò negli occhî colla torcia, senza poter
287      LVI|                giovine interrogò cogli occhî Vinicio, ma vedendolo assorto
288      LVI|           faccia del giovine, coi suoi occhî azzurri e la sua capigliatura
289      LVI|          libera?~ ~Il giovine alzò gli occhî.~ ~– Sì, anche se dovessi
290      LVI|                Io vi dico che i vostri occhî non la vedranno nell'arena,
291      LVI|                gli baciò le mani e gli occhî e disse:~ ~– Mio caro, tu
292      LVI|              sclamò Nigro fissando gli occhî su Vinicio.~ ~Questi evidentemente
293      LVI|              lacrime luccicarono negli occhî di Nigro. Rimase silenzioso
294      LVI|              avere tolta la benda agli occhî che mi sono più cari sulla
295      LVI|         debolissima ed è rimasta cogli occhî chiusi da stamane. Inoltre
296      LVI|               dalla capanna e girò gli occhî smarriti come se si fosse
297      LVI|               il quale lo guardava con occhî vitrei.~ ~– Che cos'hai?
298     LVII|              podio. Chilone chiuse gli occhî per non vedere la caduta;
299     LVII|          rimase senza un gemito, cogli occhî al cielo, mormorante la
300     LVII|               sulla testa, ma nei suoi occhî brillava sempre la stessa
301     LVII|             sulla croce; egli girò gli occhî intorno un'altra volta,
302     LVII|              meditabonde; altre, cogli occhî verso il cielo, con un leggiero
303     LVII|           figura appesa fermarsi cogli occhî o che cosa pensare dello
304     LVII|              fosse morente, aperse gli occhî e li fissò su Cesare. La
305     LVII|        espressione così spietata e gli occhî gli si illuminarono di tanto
306     LVII|      anfiteatro rimase silenzioso. Gli occhî degli spettatori erano su
307    LVIII|       disperato.~ ~Nerone gli mise gli occhî addosso e dopo un po', volto
308      LIX|              affamati, cadaverici, con occhî spenti o illuminati dalla
309      LIX|              entrata. Licia aperse gli occhî e posando la sua mano sul
310       LX|      attraversare col pensiero e cogli occhî rivolti a un'altra cosa.
311      LXI|             faccia un sorriso e i suoi occhî ammiccavano; egli rifulgeva
312      LXI|               stava ai suoi piedi. Gli occhî di Glauco non abbandonavano
313      LXI|                Chilone rivedeva quegli occhî che lo fissavano più insistentemente
314      LXI|         spaventevole, illuminato dagli occhî del martire che lo citavano
315      LXI|             gli spettatori e tutti gli occhî si alzarono involontariamente.~ ~
316      LXI|         sembrava un altro uomo. I suoi occhî irraggiavano di una luce
317      LXI|              la faccia di Glauco cogli occhî che lo guardavano ancora
318      LXI|               immobile. Paolo alzò gli occhî alle stelle.~ ~– O Signore!
319      LXI|            umilmente; indi, chiusi gli occhî pareva morto.~ ~Era però
320     LXII|      inchiodata al suo posto tutti gli occhî ebbero modo di contemplare
321     LXII|                decrepito. Prima i suoi occhî gettavano occhiate piene
322     LXII|         lentamente la testa e girò gli occhî sul pubblico. Alla fine
323     LXII|             capo di un'aureola; i suoi occhî si rialzarono prima di morire
324     LXIV|          guardarono l'un l'altro negli occhî.~ ~– Tu non vorrai ripeterlo!~ ~–
325     LXIV|             guardando fissamente negli occhî di Nerone disse:~ ~– Permettimi,
326     LXIV|                diss'egli, curvando gli occhî. Io ho pensato a lei e al
327      LXV|                triplicata.~ ~Tutti gli occhî guardavano fissamente dove
328      LXV|            centro, girando intorno gli occhî come per vedere con chi
329      LXV|           della statura comune, ma gli occhî romani non avevano mai contemplato
330      LXV|         sorpreso, coi suoi bambineschi occhî azzurri, ora agli spettatori,
331      LXV|                mani giunte, e alzò gli occhî alle stelle che scintillavano
332      LXV|            morte gli avesse chiusi gli occhî. Non guardava, non vedeva.
333      LXV|            gente non credeva ai proprî occhî. Da che Roma era Roma, nessuno
334      LXV|      spettatori credevano di avere gli occhî su un quadro raffigurante
335      LXV|            signoria sul mondo. Ai loro occhî il licio era un semidio
336      LXV|          perduto i sensi; poi alzò gli occhî e li volse agli spettatori.~ ~
337      LXV|           sulle braccia tese, alzò gli occhî supplici, come se avesse
338      LXV|                per l'arena, e coi suoi occhî e coi suoi gesti chiedeva
339      LXV|              si volsero a Cesare cogli occhî fosforescenti di collera
340      LXV|        resistere.~ ~Così egli girò gli occhî tra gli augustiani in cerca
341      LXV|           accigliate, visi infiammati, occhî che lo guardavano fissamente,
342     LXVI|             significato; poco dopo gli occhî le si chiusero, il suo seno
343    LXVII|                l'altra, e alzavamo gli occhî nel crepuscolo della sera.
344    LXVII|                insolito e anche i suoi occhî parevano meno azzurri di
345   LXVIII|                salivano più volte agli occhî del vegliardo.~ ~Ma nel
346   LXVIII|         lacrime sgorgavano anche dagli occhî di Pietro. Un momento dopo
347     LXIX|            monti e al tempo stesso gli occhî dell'Apostolo furono colpiti
348     LXIX|           Pietro si coperse allora gli occhî colle mani e un momento
349     LXIX|               e cadde in terra: i suoi occhî erano immoti sur un punto
350      LXX|              pensando questo, alzò gli occhî e disse:~ ~– O Signore,
351      LXX|             che passavano sotto i suoi occhî, aggiungeva:~ ~– I vostri
352      LXX|              velo con cui bendarmi gli occhî quando andrò dal Signore.»
353      LXX|           cielo di quella sera. I suoi occhî pensosi vagavano per il
354      LXX|              proposito di bendarsi gli occhî; per l'ultima volta alzò
355      LXX|               ultima volta alzò quegli occhî, pieni di una pace indicibile,
356    LXXII|               vedono e quando i nostri occhî piangono, i nostri cuori
357    LXXII|               rimane. Prima che i miei occhî fossero aperti alla luce
358    LXXII|           hanno veduto Cristo coi loro occhî. Son d'accordo con te ch'
359    LXXII|          grosse, le coscie secche, gli occhî fissi, o le teste enormi.
360    LXXII|            felicità nuova e che i miei occhî si sarebbero sempre deliziati
361   LXXIII|            alzò tranquillamente i suoi occhî azzurri come il cielo e
362   LXXIII|             una calma perfetta e negli occhî uno splendore che poteva
363   LXXIII|                non faceva chiudere gli occhî e non opprimeva; pareva
364   LXXIII|        innocente facezia; poi girò gli occhî sugli invitati, e disse:~ ~–
365       Ep|          circondato colle lacrime agli occhî; lui avrebbe cantato loro
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