Cap.

  1        I|          incogliere.~ ~– Ti saluto in Roma, Vinicio, e ti sia dolce
  2        I|         nostra presenza? Il popolo di Roma parla molto di loro, non
  3        I|            Tutta la mia «famiglia» in Roma non supera le quattrocento
  4        I|              paese, divenne famoso in Roma come giocatore di dadi e
  5        I|              obbligarlo a ritornare a Roma, a ritentare la fortuna
  6        I|             Celti, Pomponio ritornò a Roma, dove Claudio, come tu sai,
  7       II|              è l'usanza della vecchia Roma. Io la credo una usanza
  8       II|              Monogama! Oggigiorno, in Roma, è più facile trovare un
  9       II|                come nessun altro in Roma, non solo sentiva per lei
 10       II|               cui cadevano le foglie. Roma, tuttavia, gli invidiava
 11       II|       campagna.~ ~– Vorresti lasciare Roma? domandò Vinicio turbato.~ ~–
 12       IV|          stata data dalla tua gente a Roma in ostaggio, e la tutela
 13        V|             ama perchè tu hai servito Roma e facesti passare la gloria
 14        V|     avvelenerebbe tutte le fontane di Roma. Come tu vedi, è ancora
 15      VII|            più illustri personaggi di Roma s'inchinavano dinanzi ad
 16      VII|              meraviglie parlava tutta Roma, Licia non poteva rendersi
 17      VII|      cominciavano ad agire su lei. In Roma c'era l'abitudine di reclinare
 18      VII|               cosa per la quale tutta Roma gli era grata, quantunque
 19      VII|                e conosciuta per tutta Roma per una famosa depravata.~ ~
 20      VII|              volta mi si predisse che Roma cesserebbe di esistere,
 21      VII|             dèi. Certa gente dice che Roma è destinata a perire; altra
 22      VII|               sclamò~ ~– Chi dice che Roma perisce? Quali buaggini!
 23      VII|     pacificavano Domizio.~ ~– No! no! Roma deve perire, perchè si è
 24      VII|          abitudine ai severi costumi. Roma deve perire: è un peccato,
 25      VII|            peccato, perchè la vita in Roma non è spiacevole. Cesare
 26     VIII|             sottrarla alla potenza di Roma.~ ~La sua faccia incominciò
 27     VIII|                dove nessuno sapeva di Roma.~ ~E qui incominciò a mettere
 28       IX|           data da lui come ostaggio a Roma.~ ~– È ella venuta a trovarti?~ ~–
 29       XI|              era pronto a esterminare Roma. E se gli dèi vendicatori
 30       XI|              dalle dissolute donne di Roma? No! Licia non le aveva
 31       XI|           sapremo ch'ella è ancora in Roma e allora inizieremo in questo
 32      XII|             Petronio, ch'essi sono in Roma e che se lo sono, noi li
 33      XII|               lui. Parliamo di Licia. Roma è un mare.~ ~– È appunto
 34      XII|                   Quasi ogni donna in Roma adora una divinità diversa.
 35      XII|               qualcosa di inaudito in Roma, e Petronio non poteva credere
 36      XII|              donna decantata in tutta Roma era assai esagerata; e che
 37     XIII|               che Licia era ancora in Roma, l'afflisse più che mai,
 38     XIII|             null'altro e quando tutta Roma ripete la stessa notizia,
 39      XIV|          lutto cadde sulla Corte e su Roma. Cesare, il quale alla nascita
 40      XIV|               turbava Petronio. Tutta Roma sapeva che Poppea l'attribuiva
 41      XIV|            modo solenne:~ ~– Signore, Roma e il mondo sono annientati
 42      XIV|         importanti per poi entrare in Roma trionfante, coperto delle
 43      XIV|            strade principali fuori di Roma, con ordine di informarsi
 44      XIV|              sono venendo da Napoli a Roma (ah, perchè non sono rimasto
 45      XIV|            egli trasporta le pietre a Roma per il Tevere, dove schiavi
 46      XIV|             lettere per i fratelli di Roma; ma io gli spiegai subito
 47       XV|            nutrire lo stesso odio per Roma e pensiamo di svernare alla
 48       XV|               è perchè i cristiani in Roma sono innumerevoli, non si
 49      XVI|          quale ho fatto il viaggio da Roma a Napoli e che per difenderlo
 50      XVI|            appartiene ai cristiani in Roma.~ ~Vinicio, che non capiva
 51      XVI|            varrebbero del segreto. In Roma vi sono tanti ribaldi quanti
 52      XVI|           stato fatto imprigionare in Roma dagli ebrei. Egli era risoluto
 53      XVI|             mondo, poteva arrivare in Roma da un momento all'altro.
 54     XVII|          della sua ferita e tornato a Roma. Perciò quando lo rivide
 55     XVII|          facce dei barbari viventi in Roma, gli parve buono e onesto.~ ~–
 56     XVII|                No, non lo conosco. In Roma vi sono migliaia di cristiani
 57     XVII|           dell'isola di Cos, e qui in Roma istruisco nella religione
 58    XVIII|             vita, perchè certamente a Roma non si parlerà che di noi.
 59    XVIII|             parso che il suo odio per Roma vada aumentando; si inviarono
 60    XVIII|               corrieri straordinarî a Roma ad annunciare i trionfi,
 61    XVIII|              poteva dire il popolo di Roma, il quale avrebbe potuto
 62    XVIII|       deliziosa. Vogliamo dimenticare Roma; trasportare il centro del
 63      XIX|             qui, la divina Licia è in Roma. La seconda notizia è ch'
 64      XIX|              quale conosceva tutti in Roma, provò un sollievo udendo
 65      XIX|               era divenuto l'idolo di Roma; l'altro, un patrizio di
 66       XX|              in Egitto e nella stessa Roma, conosciuto ogni sorta di
 67       XX|        importa in quale santuario. In Roma e in Grecia, coloro che
 68       XX|         moltitudine non esistevano  Roma,  Cesare; non vi erano
 69      XXI|           aveva veduto o posseduto in Roma o in Oriente. Era pronto
 70      XXI|            per lei, e a dare con loro Roma e il mondo. Si sarebbe abbandonato
 71      XXI|               se ne sarebbe andata da Roma. Perchè mettere in pericolo
 72      XXI|               Corte di Cesare e tutta Roma. Qualunque donna che conosceva
 73      XXI|            baccano da sollevare mezza Roma in tuo aiuto. Che miserabile
 74     XXII|              come ce n'erano tante in Roma.~ ~Queste case, di solito,
 75     XXII|               dei cristiani. Lascierò Roma, ritornerò a Mesambria,
 76     XXII|              uomo conosciuto in tutta Roma, un tribuno militare. La
 77     XXII|      inevitabile. Se me ne andassi da Roma alla chetichella per stabilirmi
 78     XXII|             scegliere il male minore. Roma era immensa; tuttavia Chilone
 79     XXIV|         fretta.~ ~Trovare qualcuno in Roma non era facile, anche avendo
 80     XXIV|           Trastevere.~ ~– Non sono in Roma da tanto tempo e non sono
 81     XXIV|               Trastevere. Non sono in Roma che da poco tempo e non
 82      XXV|            Alcune volte, nella stessa Roma, i vinti ricevevano il perdono,
 83      XXV|             chi voleva impunemente in Roma, perchè poi non avrebbe
 84     XXVI|            Pomponio li condusse poi a Roma, dove alla fine del trionfo
 85     XXVI|              mai preso le armi contro Roma; e quantunque barbaro, avrebbe
 86     XXVI|         romano.~ ~– Gli dèi diedero a Roma il dominio di tutto il mondo,
 87     XXVI|       diffondano le notizie per tutta Roma – il mio ritorno farebbe
 88    XXVII|              Secondo lui il popolo di Roma e di tutto il globo poteva
 89    XXVII|            dominî e della signoria di Roma? Potevano i Romani cessare
 90   XXVIII|              Grecia senza ritornare a Roma. Tigellino lo ha però consigliato
 91   XXVIII|        preferibile alla tua dimora in Roma. Scrivimi minutamente di
 92   XXVIII|               Licia mi è più cara che Roma e tutta la sua signoria;
 93   XXVIII|              indovinare. Non lascierò Roma. Non potrei sopportare la
 94   XXVIII|        qualche cosa. No, non lascerei Roma, anche se tu mi offrissi
 95     XXIX|          poteva ordinare il ritorno a Roma da un momento all'altro.
 96      XXX|                  Cesare, ritornando a Roma, era stizzito perchè era
 97      XXX|               fu annunziato per tutta Roma che Cesare, scorgendo i
 98      XXX|               Nerone. Sono rimasto in Roma per volontà della dea, ma
 99      XXX|             un terremoto distruggesse Roma, se qualche dio irato la
100      XXX|           grazioso giovane, ripeto, e Roma è piena di donne divorziate.~ ~–
101      XXX|               delle prime famiglie di Roma. Non ve ne sarà nemmeno
102     XXXI|            diceva che quanto c'era in Roma di distinto per ricchezza,
103     XXXI|             soffocati. Effettivamente Roma non aveva mai visto prima
104     XXXI|                   Ne ho abbastanza di Roma, di Cesare, dei banchetti,
105    XXXII|             prudente di mandar via da Roma Vinicio a viaggiare. Ah!
106    XXXII|      espulsione contro i cristiani in Roma, Licia se ne sarebbe andata
107    XXXII|            sarebbe stato più posto in Roma. Dopo il «banchetto galleggiante»,
108    XXXII|        scorrendo la lista, si viene a Roma per essere obbligati a riprendere
109    XXXII|             mio consiglio di lasciare Roma in tempo! Ora tu devi andare
110    XXXII|              sapienza e la bellezza e Roma la forza.~ ~– Chiama Chilone
111   XXXIII|          bellezza e la sapienza e che Roma ha creato la forza; ma i
112   XXXIII|            questo non può avvenire in Roma. Cesare va ad Anzio e io
113     XXXV|              differire. Egli maledice Roma, la sua atmosfera e i suoi
114     XXXV|              della sua voce; e guai a Roma e guai al Senato s'essa
115     XXXV|               prima in Anzio e poi in Roma.~ ~– Il popolo è già indignato
116     XXXV|       pubblico come mimo! No, neppure Roma vorrà tollerarlo.~ ~– Mio
117     XXXV|       tollerarlo.~ ~– Mio caro amico, Roma tollererà questo e dell'
118     XXXV|           aggiunse dopo una pausa, in Roma tutto cambia. I mariti cambiano
119     XXXV|          migliaia e delle migliaia in Roma, nelle città d'Italia, in
120     XXXV|            precipiterò indietro verso Roma a letificare i miei occhî
121    XXXVI|              CAPITOLO XXXVI.~ ~ ~ ~In Roma si sapeva che Cesare voleva
122    XXXVI|            del quale il popolaccio di Roma non era mai sazio. La strada
123    XXXVI|          tanti di essi erano venuti a Roma incatenati. Ma il loro numero
124    XXXVI|           entrata di Giulio Cesare in Roma, qualcuno aveva gridato: «
125    XXXVI|              Hai tu paura che incendî Roma?»~ ~E coloro che gridavano
126    XXXVI|            che tutto ciò che c'era in Roma di più ricco, di più brillante
127    XXXVI|               traduceva la potenza di Roma , alla quale il mondo contribuiva,
128   XXXVI,|             luogo al mare, lontano da Roma, o mia Augusta? Ho in Sicilia
129  XXXVIII|              alla mia prima venuta in Roma.~ ~«Dimmi come la terra
130  XXXVIII|             genere umano? Non è forse Roma che me la rende ammalata,
131  XXXVIII|             L'incendio dei palazzi di Roma non darebbe uno spettacolo
132  XXXVIII|               vista di una città come Roma, di una città che aveva
133  XXXVIII|          spaventato, perchè tu sei in Roma, o carissima. Adesso rido
134  XXXVIII|             molto. Se Cesare fosse in Roma, la notizia del tuo ritorno
135    XXXIX|            che mi dovevano condurre a Roma. Inoltre non posso vivere
136    XXXIX|               con tutta la potenza di Roma. O Licia! La ragione dichiara
137    XXXIX|         cristiana. Genitori ricchi di Roma, che non amano affaticarsi
138    XXXIX|            mondo, come la signoria di Roma?»~ ~«Così parlò Paolo. Petronio
139    XXXIX|              sola parola e lascieremo Roma per andarcene a vivere lontano.~ ~
140    XXXIX|             più luminose di quelle di Roma, odorose, trasparenti: laggiù
141    XXXIX|               città.~ ~Certe volte in Roma ve n'erano parecchie migliaia
142       XL|            era più che un ricordo. In Roma, quando si trattava di eliminare
143       XL|             di gusto.~ ~Il Senato, in Roma, tirò il fiato per un mese
144       XL|          Cesare ripeteva che in tutta Roma e in tutta la sua Corte
145       XL|              il ritorno di Vinicio da Roma, Cesare leggeva in mezzo
146       XL|          fetore vi deve essere ora in Roma! E tuttavia vi dobbiamo
147       XL|               eri in Armenia, sognavi Roma.~ ~– E anche ora sogno Roma.~ ~–
148       XL|           Roma.~ ~– E anche ora sogno Roma.~ ~– Lo so; perchè sei innamorato
149       XL|             gaia. Tu sei ritornato da Roma più triste che mai. Se i
150       XL|          domandato che cosa facevo in Roma, benchè la mia partenza
151       XL|                È una cosa abituale in Roma, ma d'allora in poi non
152      XLI|   rappresentare la tua musica qui, in Roma e all'Acaia. Io ti ammiro
153      XLI|             come sempre, che in tutta Roma tu sei il solo capace di
154      XLI|            non sappia che la gente in Roma scrive sulle muraglie insulti
155      XLI|       conoscere quanto ti conosco io. Roma non ha mai potuto apprezzarti.~ ~
156      XLI|     Permettigli o Cesare, di visitare Roma, perchè egli sta morendo
157      XLI|          ordino di partire domani per Roma e di sposarla. Non comparire
158      XLI|         trafelato, c'è un incendio in Roma! La più gran parte della
159      XLI|          getta nel fuoco dal delirio. Roma perisce, signore.~ ~Seguì
160     XLII|          gridare nelle sue orecchie: «Roma è in fiamme!» e che sferzasse
161     XLII|             strada che lo divideva da Roma colla massima sollecitudine.
162     XLII|           alimentarne le fiamme.~ ~In Roma gli incendî erano frequenti
163     XLII|             incubo che aveva oppresso Roma per anni e anni. Si diceva
164     XLII|            contro i loro oppressori e Roma.~ ~Ora il momento era venuto!
165     XLII|     spettacolo; e le lamentele contro Roma e i suoi viottoli pestilenziali
166     XLII|           dato l'ordine di incendiare Roma.~ ~Egli solo poteva dare
167     XLII|               poteva eseguirlo. Ma se Roma brucia per volontà di Cesare,
168     XLII|            turbine, gridò, passando: «Roma perisce!» Alle orecchie
169     XLII|               braccia, portala via da Roma, Tu puoi farlo volendo.~ ~
170     XLII|             Aricia che a mezza via da Roma luccicavano nella luce lunare.~ ~
171     XLII|         passaggio gli si gridava:~ ~– Roma arde! Roma è incendiata!
172     XLII|               gridava:~ ~– Roma arde! Roma è incendiata! Che gli dèi
173     XLII|       incendiata! Che gli dèi salvino Roma!~ ~Il cavallo inciampò;
174     XLII|               altri cavalli, ma anche Roma; perchè al di  di Albano,
175     XLII|             riflessi dell'incendio di Roma o dell'aurora. Giunto in
176     XLII|               a ciò che poteva essere Roma se si respirava a disagio
177     XLII|             sugli alberi a guardare a Roma, riacquistò un po' di sangue
178     XLII|          calcata di gente scappata da Roma, che era malagevole a farsi
179     XLII|            ogni momento arrivavano da Roma altri uomini, altre donne,
180     XLII|               non era mai piombata su Roma una catastrofe così spaventevole.~ ~–
181     XLII|               tutte le altre parti di Roma, gridò Vinicio con veemenza.~ ~–
182     XLII|            calca. Questa è la fine di Roma.~ ~E di nuovo si mise a
183    XLIII|        trovava più facile raggiungere Roma, che penetrare nel centro
184    XLIII|             l'incendio e la rovina di Roma voleva dire la fine della
185    XLIII|          giorno e la cui esistenza in Roma era difficile sospettare.~ ~
186    XLIII|               dato ordine di bruciare Roma; e la vendetta che il popolo
187    XLIII|             più implacabili nemici di Roma? La misura era stata passata,
188    XLIII|               era conosciuto in tutta Roma. La folla non aveva bisogno
189    XLIII|         furono condannati a morte, in Roma poco mancò non scoppiasse
190    XLIII|              sorpassava ogni cosa che Roma aveva subìto nel corso di
191    XLIII|           alla nuova dell'incendio di Roma coi suoi templi? E allora
192    XLIII|              più, lo giuro per questa Roma incendiata.~ ~Era sera;
193     XLIV|             era più chiara del cielo. Roma, come una gigantesca catasta
194     XLIV|              Dalle alture sulle quali Roma era stata fondata, le fiamme
195     XLIV|       acquedotti e sui campi fuori di Roma. Ogni idea di scampo era
196     XLIV|           saccheggiarla. Il grido di «Roma perisceera sempre in
197     XLIV|         infischiava della signoria di Roma. Solo la sua distruzione
198     XLIV|             incomincerebbe subito che Roma fosse incenerita. Centinaia
199     XLIV|             schiavi, dimenticando che Roma, oltre i templi e le mura,
200     XLIV|          ordine di Giove, distruggeva Roma col fuoco di sotterra; altri
201     XLIV|               dato ordine di bruciare Roma per liberarsi dagli odori
202      XLV|             magari in Sicilia, perchè Roma, fra pochi giorni, non sarebbe
203      XLV|           dire indubbiamente di amare Roma. La forza dell'uomo è impotente
204      XLV|         finita! Non vi saranno più  Roma  regnanti romani. Chiunque
205      XLV|           diventerà polvere. O Giove! Roma era come un pastore e le
206      XLV|            ferula del pastore? Perchè Roma brucia, o padre, come se
207      XLV|             tu facendo?~ ~– Piango su Roma, signore, sulla città di
208      XLV|                che colla scomparsa di Roma fosse finita anche la dominazione
209      XLV|             che tutti gli abitanti di Roma messi insieme.~ ~Questa
210      XLV|            Cesare dovette bandirli da Roma. Ora che sono ritornati
211     XLVI|               ricchezza era perita in Roma; tutto ciò che possedevano
212     XLVI|               dei Galli sotto Brenno, Roma aveva subito un disastro
213     XLVI|               perchè ogni abitante di Roma potesse edificarsi la sua
214     XLVI|              Nerone voleva incenerire Roma, distruggere i suoi abitanti
215     XLVI|          monumenti più preziosi della Roma antica e della gloria di
216     XLVI|              antica e della gloria di Roma. Vedevano che di tutta Roma
217     XLVI|           Roma. Vedevano che di tutta Roma non sarebbero sopravissute
218     XLVI|              ogni lettera di venire a Roma a calmare, colla sua presenza,
219     XLVI|          passato, tutto lo spirito di Roma, ma lui, Cesare, era ,
220     XLVI|    entusiastici applausi. Egli odiava Roma, odiava gli abitanti, amava
221     XLVI|               desiderare di più?~ ~La Roma sovrana era in fiamme, e
222     XLVI|              diamo l'addio all'antica Roma.~ ~ ~ ~
223    XLVII|              possono ancora cadere su Roma. Ma io salverò te e tutti
224    XLVII|        rivolse di nuovo a Pietro:~ ~– Roma, disse, brucia per ordine
225   XLVIII|              quattordici quartieri di Roma, non ne rimanevano che quattro,
226   XLVIII|        notizia che il vecchio nome di Roma doveva scomparire perchè
227   XLVIII|       responsabilità dell'incendio di Roma.~ ~Ma per riuscire a questo
228   XLVIII|          rimandarlo, tanto più che in Roma non c'era che tristezza
229   XLVIII|           stato tu che hai incendiato Roma.~ ~Gli augustiani ebbero
230   XLVIII|         mordere.~ ~– Io ho incendiato Roma per tuo ordine! diss'egli.
231   XLVIII|            che se tu desideri salvare Roma devi pure salvare alcuni
232   XLVIII|         sorriso.~ ~– Che m'importa di Roma e dei Romani! disse con
233   XLVIII|              dato ordini d'incendiare Roma ed io non l'ho bruciata.
234   XLVIII|               loro che hanno bruciato Roma. Suvvia, voi mi chiamate
235   XLVIII|           mondo, Nerone Dio, incendiò Roma perchè, egli era potente
236   XLVIII|             di dire che l'incendio di Roma era buono, ma era gigantesco
237   XLVIII|           dica: «Nerone ha incendiato Roma, ma come Cesare timido e
238     XLIX|         cristiani di avere incendiata Roma? domandò l'imperatore.~ ~–
239     XLIX|           legge, del genere umano, di Roma, di te, e che da tempo hanno
240     XLIX|              scagliano maledizioni su Roma e su tutti i templi in cui
241     XLIX|              che una volta incendiata Roma, sarebbe ritornato e avrebbe
242     XLIX|           popolo capirà adesso perchè Roma è stata consumata dal fuoco,
243     XLIX|          Lungo il viaggio da Napoli a Roma, mi diede una coltellata,
244     XLIX|             nella filosofia. Venuto a Roma cercai degli anziani cristiani
245     XLIX|         capito ch'ella sola, in tutta Roma, poteva rivaleggiare con
246     XLIX|              Grecina hanno incendiata Roma. Le loro case erano troppo
247        L|               cristiani e riedificata Roma. E chi sa anche se per la
248        L|            cristiani dell'incendio di Roma. Sono minacciati di persecuzioni
249        L|              gettato la rete su tutta Roma.~ ~– Se essi non vi manderanno
250        L|        giardino pare morto.~ ~– Tutta Roma pare morta e presto sarà
251        L|           dappertutto le ceneri della Roma consumata? Essi erano felici
252        L|          cristiani che hanno bruciato Roma?~ ~Petronio scrollò le spalle
253        L|               lungo e per il largo di Roma, si sentivano le grida dell'
254        L|            non poteva durare a lungo. Roma dominava il mondo, ma ne
255        L|              di lauro nel quale stava Roma sotto forma di un trionfatore
256       LI|              vigilare di notte. Tutta Roma si purificava dal peccato,
257       LI|          tutti i consoli di mandare a Roma belve feroci. Tigellino
258       LI|           sangue e con esso ubriacare Roma. Perciò non era mai stata
259       LI|           cristiani avessero bruciato Roma, e siccome era importante,
260       LI|        cristiani non avevano bruciato Roma, dovevano essere sterminati
261       LI|             suoi figli per il bene di Roma?~ ~Quando questa risposta
262      LII|             del male? Sulla terra, su Roma, sulle mura della città,
263     LIII|               le dita, un atto che in Roma traduceva una parola di
264      LIV|        fidanzato Marco era rimasto in Roma e che desiderava ardentemente
265       LV|             parte degli anfiteatri in Roma erano principalmente costruiti
266       LV|              una parola tutto ciò che Roma conteneva di potente, di
267       LV|             apparire avevano bruciato Roma e i suoi tesori secolari.
268       LV|              Circo per dilagare tutta Roma. Del resto non udì nulla;
269       LV|       sorpassasse ogni cosa veduta in Roma, susurrò poche parole all'
270      LVI|           contenti di aver incendiato Roma, ora, mi fanno anche del
271      LVI|                non voglio attirare su Roma la collera di Mercurio,
272      LVI|             in Sicilia, noi saremo in Roma. Una settimana o due dopo
273      LVI|              Prima teniamola vicina a Roma. L'aria le ridarà la salute,
274      LVI|         esitazione a tutti gli dèi di Roma, della Grecia e d'Egitto.
275      LVI|       salveremo per tutte le gemme di Roma. La sera si avvicina.~ ~
276     LVII|              eccezionale, d'estate, a Roma, interruppero gli spettacoli.
277     LVII|            gioia si diffuse per tutta Roma non appena si annunciò che
278    LVIII|              noi e tutto il popolo di Roma.~ ~– Quale frenesia! disse
279      LXI|           retta al colle Vaticano. In Roma non era la prima volta che
280      LXI|      supplizio per il divertimento di Roma e di Cesare. La folla degli
281      LXI|           camminare, mettere in fuoco Roma? E lo stupore lasciava gradatamente
282      LXI|        innanzi matrone e fanciulle di Roma, ubriache e mezzo nude.
283      LXI|           dato l'ordine di incendiare Roma, altri ancora che egli era
284      LXI|               Se non hanno incendiato Roma, perchè tanto sangue, tante
285      LXI|               autori dell'incendio di Roma sono i cristiani, la tua
286     LXII|            quale si parlava per tutta Roma.~ ~Ad onta di questo, si
287     LXII|         avviene. Io non ho incendiato Roma, ma se l'imperatore me lo
288    LXIII|      affermare che l'ordine di ardere Roma era stato dato da Cesare
289    LXIII| concedergliela, benchè sapesse che in Roma anche i peggiori malfattori
290    LXIII|          piacevole, che più tardi, in Roma, quando ebbe a rinunziarvi,
291     LXIV|               quella dell'incendio di Roma. Diceva che anche gli augustiani
292     LXIV|       asserirai ch'ella ha incendiato Roma, e se anche tu l'affermassi,
293      LXV|             passò di fila in fila. In Roma non era penuria di gladiatori
294      LXV|               ai proprî occhî. Da che Roma era Roma, nessuno aveva
295      LXV|         proprî occhî. Da che Roma era Roma, nessuno aveva veduto una
296      LXV|             della loro vita, di tutta Roma e della sua signoria sul
297      LXV|               il primo personaggio di Roma.~ ~Ursus aveva veduto che
298      LXV|       specialmente dopo l'incendio di Roma, egli si era sforzato a
299    LXVII|           necessario di fare nomi. In Roma tutti capiranno a chi si
300    LXVII|             si allude e le notizie di Roma corrono per tutto il mondo.~ ~–
301    LXVII|              l'idea di mandare via da Roma Vinicio, subito che lo avrebbe
302    LXVII|               aveva uniti. Cesare, in Roma, poteva infuriare e riempire
303   LXVIII|     Quantunque non si credesse più in Roma che essi fossero stati gli
304   LXVIII|               lo supplicò di lasciare Roma con loro.~ ~Ma l'Apostolo
305   LXVIII|              La presenza di Pietro in Roma era nota a Tigellino; ma
306   LXVIII|           santo duce; non rimanere in Roma. Conserva la verità vivente,
307   LXVIII|              che non avrebbe lasciato Roma, ed esitava sul da farsi.
308   LXVIII|       sembrava che se avesse lasciato Roma, i fedeli lo avrebbero seguìto;
309   LXVIII|               misurarsi col Cesare di Roma.~ ~Tutti questi pensieri
310   LXVIII|             Che farai tu rimanendo in Roma? Se tu cadi, non ingrosserai
311     LXIX|             Pietro, il quale lasciava Roma e i suoi correligionarî
312     LXIX|             il mio popolo, io andrò a Roma a farmi crocifiggere una
313     LXIX|              Quo vadis, Domine?~ ~– A Roma, disse l'Apostolo con voce
314     LXIX|           Cesare nuotava nel sangue e Roma con tutto il mondo pagano
315      LXX|               tempo Nerone non era in Roma. La sentenza era stata pronunciata
316      LXX|          aveva affidato il governo di Roma durante la sua assenza.~ ~
317      LXX|         barbarie sarebbero passate su Roma, che i secoli sarebbero
318     LXXI|                  CAPITOLO LXXI.~ ~ ~ ~Roma era stata pazza per un pezzo,
319     LXXI|           delle teste più cospicue di Roma fu tale, che anche a coloro
320    LXXII|            cose di ciò che avviene in Roma, e quello che non sappiamo
321    LXXII|         edificando la «casa d'oro» in Roma. È probabile che il mondo
322    LXXII|           esisteva  in Grecia  in Roma; e quando dico in Roma,
323    LXXII|             in Roma; e quando dico in Roma, voglio dire in tutto il
324    LXXII|          inviargli la sua sentenza in Roma. Cesare e Tigellino si ricordavano
325    LXXII|               di qualunque cosa, e in Roma si sapeva ch'egli non era
326    LXXII|          gente di Petronio rimasta in Roma venne incarcerata e la sua
327    LXXII|             un po' anche il popolo di Roma. Ma dal momento che tu credi
328    LXXII|                non potrei. Vi sono in Roma centinaia di migliaia di
329   LXXIII|       volgendosi a Eunice, parlava di Roma, degli ultimi divorzî, degli
330   LXXIII|             doni fosse cosa comune in Roma, i commensali ne furono
331   LXXIII|              perchè tu hai incendiato Roma e inviato a Erebo23 tutte
332   LXXIII|        suscitato la voglia di morire. Roma si tappa le orecchie quando
333       Ep|          aveva affidato il governo di Roma e d'Italia, governavano
334       Ep|              e si mosse alla volta di Roma. Le ferite che gli aveva
335       Ep|           sarebbe sorto per lui e per Roma l'età dell'oro. In altri
336       Ep|         Uccidere i Galli residenti in Roma, incendiare la città una
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